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Gianni Antenucci – Dentro il Cuore
La ricerca dell’artista pratese si volge a esplorare le grandi possibilità espressive della materia per poi trasformarla in opera d’arte; anche il colore usato come pasta diventa materia. Opere che a volte appaiono non più vincolate dall’immagine ma espresse in una materica complessità
Comunicato stampa
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Un colpo al cuore.
L’impatto non è stato violento ma penetrante e
sottilmente ambiguo.
Così Gianni Antenucci ci ha introdotti nel suo mondo,
attraverso un intricato percorso irto di ipotetiche certezze, oscure ambiguità e ingannevoli bagliori.
La ricerca, la sperimentazione di questo artista
pratese non si esplica soltanto tramite la nota
distintiva del mezzo, perché resine, smalti, politene, plexiglas o combustioni sono sempre più usati dai “creativi” in un non sempre felice mix fra chimica, arte, industria.
Con Antenucci il mix è straordinariamente vincente – frutto anche di una lunga e
appassionata ricerca – che ci regala una raffinatezza tecnica mai disgiunta da un
tangibile stato emozionale dell’artista.
Le opere di Gianni Antenucci pongono inoltre al centro il problema della “forma”. Il
rifiuto della forma, figurativa o non figurativa si pone come baluardo, come elemento fondamentale della poetica informale. L’atto del creare è insito nella gestualità, nell’essere.
La ricerca dell’artista pratese si volge a esplorare le grandi possibilità espressive
della materia per poi trasformarla in opera d’arte; anche il colore usato come pasta
diventa materia. Opere che a volte appaiono non più vincolate dall’immagine ma espresse in una materica complessità. Questi quadri evocano inoltre simbolismi, flussi di pensieri, la parte più profonda dell’artista che la materia fa poi vivere. Il colore, dal rosso al bruno, cattura la
luce in una mimesi estetica con l’ambiente. Opere di una importante e profonda
interiorità, quella di Antenucci, il cuore come (f)orma in una continua analisi di una ricerca introspettiva.
La violenza coloristica che fluiva vitale
nell’arte segnica delle opere del 2010 e
che ci riconduceva ai tedeschi Wolfgang
Wols e Hans Hartung ha lasciato spazio,
dunque, ad una interiorità profonda quanto potente.
Il colore, nelle opere del 2011, rivela
una personale, straordinaria tessitura
materica in cui, dalle tenebre, appare
– assumendo valori di luce – q u e l rosso/bruno
antenucciano in un avvicendarsi di geniale percezione della profondità dell’essere.
Vania Partilora
Storica dell’Arte
L’impatto non è stato violento ma penetrante e
sottilmente ambiguo.
Così Gianni Antenucci ci ha introdotti nel suo mondo,
attraverso un intricato percorso irto di ipotetiche certezze, oscure ambiguità e ingannevoli bagliori.
La ricerca, la sperimentazione di questo artista
pratese non si esplica soltanto tramite la nota
distintiva del mezzo, perché resine, smalti, politene, plexiglas o combustioni sono sempre più usati dai “creativi” in un non sempre felice mix fra chimica, arte, industria.
Con Antenucci il mix è straordinariamente vincente – frutto anche di una lunga e
appassionata ricerca – che ci regala una raffinatezza tecnica mai disgiunta da un
tangibile stato emozionale dell’artista.
Le opere di Gianni Antenucci pongono inoltre al centro il problema della “forma”. Il
rifiuto della forma, figurativa o non figurativa si pone come baluardo, come elemento fondamentale della poetica informale. L’atto del creare è insito nella gestualità, nell’essere.
La ricerca dell’artista pratese si volge a esplorare le grandi possibilità espressive
della materia per poi trasformarla in opera d’arte; anche il colore usato come pasta
diventa materia. Opere che a volte appaiono non più vincolate dall’immagine ma espresse in una materica complessità. Questi quadri evocano inoltre simbolismi, flussi di pensieri, la parte più profonda dell’artista che la materia fa poi vivere. Il colore, dal rosso al bruno, cattura la
luce in una mimesi estetica con l’ambiente. Opere di una importante e profonda
interiorità, quella di Antenucci, il cuore come (f)orma in una continua analisi di una ricerca introspettiva.
La violenza coloristica che fluiva vitale
nell’arte segnica delle opere del 2010 e
che ci riconduceva ai tedeschi Wolfgang
Wols e Hans Hartung ha lasciato spazio,
dunque, ad una interiorità profonda quanto potente.
Il colore, nelle opere del 2011, rivela
una personale, straordinaria tessitura
materica in cui, dalle tenebre, appare
– assumendo valori di luce – q u e l rosso/bruno
antenucciano in un avvicendarsi di geniale percezione della profondità dell’essere.
Vania Partilora
Storica dell’Arte
28
maggio 2011
Gianni Antenucci – Dentro il Cuore
Dal 28 maggio al 12 giugno 2011
arte contemporanea
Location
PUNTO D’INCONTRO
Cecina, Vicolo Garigliano, 10, (Livorno)
Cecina, Vicolo Garigliano, 10, (Livorno)
Orario di apertura
ore 15.30/19.00 - Domenica 10.30/12.30 e 15.30/19.00 - Chiuso Lunedì.
Vernissage
28 Maggio 2011, ore 17.30
Sito web
www.gianniantenucci.it
Autore