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Gianni Bacino – Burqa
mostra di lavori fotografici
Comunicato stampa
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L’EQUAZIONE ARTE–ETICA–PROGRESSO
In questa mostra di lavori fotografici, Gianni Bacino, fotografo di Savona, affronta un tema di grande attualità, che rappresenta anche un’angosciante questione di etica, e dimostra come l’arte possa coinvolgersi, legittimamente, nelle più profonde e contraddittorie problematiche dell’esistenza, poiché non vive in un mondo parallelo rispetto alla realtà, e tuttavia sia in grado di esprimere concetti e giudizi superando la banalità della contingenza e la facile grettezza del luogo comune.
Il burqa, carcere privato del corpo femminile, segno tangibile e ottuso della segregazione, è contestato non tanto nella sua forma quanto nella sua funzione, dal momento che gli viene sottratto spessore fino a renderlo del tutto trasparente (effetto ottenuto dall’atelier di Anna Osemont mediante l’utilizzo di fogli di cellophane), e dunque rivelatore del corpo nudo che avvolge e che dovrebbe mortificare e anzi annullare.
Certamente, poi, l’osservatore ha il diritto di entrare nel pieno dell’argomento e interrogarsi circa l’opportunità e la liceità di opporre, come fa l’autore, un estremo all’altro (ma la vis polemica rende l’operazione se non utile, inevitabile), e di inserire l’immagine provocatoria in un contesto altrettanto provocatori (costituito da un collage di giornali arabi), pratica che può essere sentita come un troppo scoperto riferimento politico. E, certamente, l’osservatore può non condividere certe espansioni di senso che il messaggio sembra suggerire.
Tuttavia è da sottolineare, ancora, come tutto questo sia trasmesso in una prospettiva di ampio respiro, direi in termini squisitamente umani, che vanno oltre la semplice e sterile provocazione senza perdere, però, in forza, convinzione e passione: questa è la trasfigurazione di cui l’arte è capace, e per cui essa è quasi sempre più forte ed efficace di qualunque slogan e di qualunque invettiva.
Bruno Sullo
In questa mostra di lavori fotografici, Gianni Bacino, fotografo di Savona, affronta un tema di grande attualità, che rappresenta anche un’angosciante questione di etica, e dimostra come l’arte possa coinvolgersi, legittimamente, nelle più profonde e contraddittorie problematiche dell’esistenza, poiché non vive in un mondo parallelo rispetto alla realtà, e tuttavia sia in grado di esprimere concetti e giudizi superando la banalità della contingenza e la facile grettezza del luogo comune.
Il burqa, carcere privato del corpo femminile, segno tangibile e ottuso della segregazione, è contestato non tanto nella sua forma quanto nella sua funzione, dal momento che gli viene sottratto spessore fino a renderlo del tutto trasparente (effetto ottenuto dall’atelier di Anna Osemont mediante l’utilizzo di fogli di cellophane), e dunque rivelatore del corpo nudo che avvolge e che dovrebbe mortificare e anzi annullare.
Certamente, poi, l’osservatore ha il diritto di entrare nel pieno dell’argomento e interrogarsi circa l’opportunità e la liceità di opporre, come fa l’autore, un estremo all’altro (ma la vis polemica rende l’operazione se non utile, inevitabile), e di inserire l’immagine provocatoria in un contesto altrettanto provocatori (costituito da un collage di giornali arabi), pratica che può essere sentita come un troppo scoperto riferimento politico. E, certamente, l’osservatore può non condividere certe espansioni di senso che il messaggio sembra suggerire.
Tuttavia è da sottolineare, ancora, come tutto questo sia trasmesso in una prospettiva di ampio respiro, direi in termini squisitamente umani, che vanno oltre la semplice e sterile provocazione senza perdere, però, in forza, convinzione e passione: questa è la trasfigurazione di cui l’arte è capace, e per cui essa è quasi sempre più forte ed efficace di qualunque slogan e di qualunque invettiva.
Bruno Sullo
06
agosto 2005
Gianni Bacino – Burqa
Dal 06 al 20 agosto 2005
fotografia
Location
PALAZZO MARINI – LA CASA DELL’ARTE
Rosignano Marittimo, Via Torrione, 7, (Livorno)
Rosignano Marittimo, Via Torrione, 7, (Livorno)
Orario di apertura
per appuntamento (348 5676008 oppure 349 4321966)
Vernissage
6 Agosto 2005, ore 21,30
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