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Gianni Berengo Gardin
Rotary International, Distretto 2040 presenta presso la Sala Manzù quaranta immagini in bianco nero dall’archivio del grande fotografo ligure, milanese d’adozione, Gianni Berengo Gardin.
Comunicato stampa
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Rotary International, Distretto 2040, con il patrocinio della Provincia di Bergamo – Assessorato alla Cultura, Spettacolo, Identità e Tradizioni presenta presso la Sala Manzù quaranta immagini in bianco nero dall’archivio del grande fotografo ligure, milanese d’adozione, Gianni Berengo Gardin.
La mostra i cui proventi verranno devoluti a favore del Progetto PolioPlus, è stata promossa dal Responsabile Distrettuale Polio Plus Fabio Bergamaschi e curata da Cristiano Calori.
Gianni Berengo Gardin è stato insignito nel 2008 a New York del «Lucie Awards», uno dei più prestigiosi riconoscimenti internazionali di fotografia. La mostra rappresenta non solo un percorso che racconta la storia italiana degli ultimi quarant’anni attraverso i suoi scatti ma anche una documentazione oggettiva e distaccata ed una raffinata indagine sociologica. Tra le immagini esposte ci saranno alcune delle più significative del suo archivio, come quelle scattate durante la biennale di Venezia del 1968, durante la contestazione.
Berengo Gardin straordinario interprete del nostro tempo ci rimanda ad immagini ormai indissolubilmente saldate alla memoria collettiva del nostro paese che raccontano senza bisogno di essere spiegate.
Disponibile ampio catalogo con intervista a Gianni Berengo Gardin di Giuseppe Meroni.
Nato a Santa Margherita Ligure nel 1930, ha lavorato in Italia e all'estero trascorrendo lunghi periodi a Roma Parigi e in Svizzera. Ha iniziato dal 1954 ad occuparsi di fotografia. Inizia la sua carriera di fotoreporter, nel 1954 quando lavora per Il Mondo di Mario Pannunzio fino al 1965. Negli anni a venire collabora con le maggiori testate nazionali e internazionali come Domus, Epoca, Le Figaro, L'Espresso, Time, Stern.Il suo modo caratteristico di fotografare, il suo occhio attento al mondo e alle diverse realtà, dall'architettura al paesaggio, alla vita quotidiana, gli hanno decretato il successo internazionale e lo rendono un fotografo molto richiesto anche nel mercato della comunicazione d'immagine. La sua amicizia con l'architetto Carlo Scarpa gli ha permesso di documentare alcune opere di quest'ultimo. Berengo Gardin ha esposto le sue foto in centinaia di mostre che hanno celebrato il suo lavoro e la sua creatività in diverse parti del mondo: il Museum of Modern Art di New York, la George Eastman House di Rochester, la Biblioteca Nazionale di Parigi, gli Incontri Internazionali di Arles, il Mois de la Photo di Parigi, le gallerie FNAC. Nel 1991 una sua importante retrospettiva è stata ospitata dal Museo dell'Elysée a Losanna e nel 1994 le sue foto sono state incluse nella mostra dedicata all'Arte Italiana al Guggenheim Museum di New York. Ad Arles, durante gli Incontri Internazionali di Fotografia, ha ricevuto l'Oskar Barnack - Camera Group Award. Gianni Berengo Gardin ha pubblicato 210 libri fotografici. Tra gli altri, Venise des Saisons, Morire di classe (con Carla Cerati , L'occhio come mestiere, Toscana, Francia, Gran Bretagna, Roma, Dentro le case, Dentro il lavoro, Scanno, Il Mondo, Un paese vent'anni dopo (con Cesare Zavattini), In treno attraverso l'Italia (con Ferdinando Scianna e Roberto Koch), fino al grande libro antologico dal titolo Gianni Berengo Gardin Fotografo (1990), Reportage in Sardegna 1968/2006 (Imago edizioni 2006).Qualche anno fa ha dedicato il suo lavoro alle comunità di zingari in Italia e il libro Disperata Allegria - vivere da Zingari a Firenze ha vinto nel 1994 l'Oscar Barnack Award .Tra le ultime mostre da segnalare: New York (1999 - Leica Gallery), nel 2005 Antologica presso Forma a Milano e Parigi lo celebra con una grande mostra alla Maison Européenne de la Photographie Il 18 ottobre 2008 gli è stato assegnato il premio Lucie Award alla carriera, quale massimo riconoscimento per i suoi meriti fotografici, mentre una personale in suo onore è stata allestita nell'autunno dello stesso anno a Palazzo Pichi Sforza di Sansepolcro (Ar). Di notevole spessore i suoi scatti nello studio bolognese di Via Fondazza del pittore ed incisore Giorgio Morandi, ripubblicati in una raccolta uscita nel Gennaio 2009 a cura della casa editrice Charta. A Maggio 2009 all’Università Statale di Milano gli è stata conferita la Laurea honoris causa in Storia e Critica dell’Arte. Sempre nel 2009 pubblica con Allemandi & C. "Reportrait. Incursioni di un reporter nel mondo della cultura" (con Flavio Arensi), in cui presenta oltre duecento ritratti inediti di artisti, intellettuali, scrittori, architetti. Per la prima volta, dunque, non la gente comune ma i personaggi, da Warhol a Zavattini, da Pasolini a Piano incontrati nella sua lunga carriera di reporter.Nel Maggio 2009 la Mostra omonima è ospitata ad Orta S.Giulio (No),sul Lago d'Orta. Sempre Allemandi pubblica un libro dedicato dal fotografo al lavoro di Mimmo Paladino.
La mostra i cui proventi verranno devoluti a favore del Progetto PolioPlus, è stata promossa dal Responsabile Distrettuale Polio Plus Fabio Bergamaschi e curata da Cristiano Calori.
Gianni Berengo Gardin è stato insignito nel 2008 a New York del «Lucie Awards», uno dei più prestigiosi riconoscimenti internazionali di fotografia. La mostra rappresenta non solo un percorso che racconta la storia italiana degli ultimi quarant’anni attraverso i suoi scatti ma anche una documentazione oggettiva e distaccata ed una raffinata indagine sociologica. Tra le immagini esposte ci saranno alcune delle più significative del suo archivio, come quelle scattate durante la biennale di Venezia del 1968, durante la contestazione.
Berengo Gardin straordinario interprete del nostro tempo ci rimanda ad immagini ormai indissolubilmente saldate alla memoria collettiva del nostro paese che raccontano senza bisogno di essere spiegate.
Disponibile ampio catalogo con intervista a Gianni Berengo Gardin di Giuseppe Meroni.
Nato a Santa Margherita Ligure nel 1930, ha lavorato in Italia e all'estero trascorrendo lunghi periodi a Roma Parigi e in Svizzera. Ha iniziato dal 1954 ad occuparsi di fotografia. Inizia la sua carriera di fotoreporter, nel 1954 quando lavora per Il Mondo di Mario Pannunzio fino al 1965. Negli anni a venire collabora con le maggiori testate nazionali e internazionali come Domus, Epoca, Le Figaro, L'Espresso, Time, Stern.Il suo modo caratteristico di fotografare, il suo occhio attento al mondo e alle diverse realtà, dall'architettura al paesaggio, alla vita quotidiana, gli hanno decretato il successo internazionale e lo rendono un fotografo molto richiesto anche nel mercato della comunicazione d'immagine. La sua amicizia con l'architetto Carlo Scarpa gli ha permesso di documentare alcune opere di quest'ultimo. Berengo Gardin ha esposto le sue foto in centinaia di mostre che hanno celebrato il suo lavoro e la sua creatività in diverse parti del mondo: il Museum of Modern Art di New York, la George Eastman House di Rochester, la Biblioteca Nazionale di Parigi, gli Incontri Internazionali di Arles, il Mois de la Photo di Parigi, le gallerie FNAC. Nel 1991 una sua importante retrospettiva è stata ospitata dal Museo dell'Elysée a Losanna e nel 1994 le sue foto sono state incluse nella mostra dedicata all'Arte Italiana al Guggenheim Museum di New York. Ad Arles, durante gli Incontri Internazionali di Fotografia, ha ricevuto l'Oskar Barnack - Camera Group Award. Gianni Berengo Gardin ha pubblicato 210 libri fotografici. Tra gli altri, Venise des Saisons, Morire di classe (con Carla Cerati , L'occhio come mestiere, Toscana, Francia, Gran Bretagna, Roma, Dentro le case, Dentro il lavoro, Scanno, Il Mondo, Un paese vent'anni dopo (con Cesare Zavattini), In treno attraverso l'Italia (con Ferdinando Scianna e Roberto Koch), fino al grande libro antologico dal titolo Gianni Berengo Gardin Fotografo (1990), Reportage in Sardegna 1968/2006 (Imago edizioni 2006).Qualche anno fa ha dedicato il suo lavoro alle comunità di zingari in Italia e il libro Disperata Allegria - vivere da Zingari a Firenze ha vinto nel 1994 l'Oscar Barnack Award .Tra le ultime mostre da segnalare: New York (1999 - Leica Gallery), nel 2005 Antologica presso Forma a Milano e Parigi lo celebra con una grande mostra alla Maison Européenne de la Photographie Il 18 ottobre 2008 gli è stato assegnato il premio Lucie Award alla carriera, quale massimo riconoscimento per i suoi meriti fotografici, mentre una personale in suo onore è stata allestita nell'autunno dello stesso anno a Palazzo Pichi Sforza di Sansepolcro (Ar). Di notevole spessore i suoi scatti nello studio bolognese di Via Fondazza del pittore ed incisore Giorgio Morandi, ripubblicati in una raccolta uscita nel Gennaio 2009 a cura della casa editrice Charta. A Maggio 2009 all’Università Statale di Milano gli è stata conferita la Laurea honoris causa in Storia e Critica dell’Arte. Sempre nel 2009 pubblica con Allemandi & C. "Reportrait. Incursioni di un reporter nel mondo della cultura" (con Flavio Arensi), in cui presenta oltre duecento ritratti inediti di artisti, intellettuali, scrittori, architetti. Per la prima volta, dunque, non la gente comune ma i personaggi, da Warhol a Zavattini, da Pasolini a Piano incontrati nella sua lunga carriera di reporter.Nel Maggio 2009 la Mostra omonima è ospitata ad Orta S.Giulio (No),sul Lago d'Orta. Sempre Allemandi pubblica un libro dedicato dal fotografo al lavoro di Mimmo Paladino.
14
maggio 2010
Gianni Berengo Gardin
Dal 14 al 30 maggio 2010
fotografia
Location
SALA MANZU’
Bergamo, Via Gabriele Camozzi, (Bergamo)
Bergamo, Via Gabriele Camozzi, (Bergamo)
Orario di apertura
da Lunedì a Venerdì 15-19
Sabato e Domenica 10-12,30 e 15-19
Vernissage
14 Maggio 2010, ore 17
Autore
Curatore