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Gianni Cataldi – The Sound of Istanbul
Mostra fotografica di Gianni Cataldi “The Sound of Istanbul” a cura di Cacciatori d’Ombra Associazione Fotografica all’interno della rassegna TempoGrafia.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
L'Associazione CACCIATORI D'OMBRA è lieta di presentare il quarto appuntamento, nonché seconda esposizione presso il prestigioso Teatro Garibaldi di Bisceglie, della rassegna TEMPOGRAFIA con la mostra fotografica di GIANNI CATALDI "THE SOUND OF ISTANBUL".
GIANNI CATALDI "THE SOUND OF ISTANBUL"
All'incirca un anno fa, rivisitando i miti della mia giovinezza, mi immergevo tra i modi bruschi dei newyorkesi, lo stress, i decibel, la troppa folla e la fauna umana un po’ schizoide di Manhattan. Dal punto di vista fotografico, tuttavia, mi hanno sempre affascinato le storie di confine.
Probabilmente, per capire il confine bisogna leggere la trilogia della frontiera di Cormac McCarthy, per scoprire luoghi di silenzio e di attese, che sembrano non appartenere a nessuno. Mi interessa ciò che nasce dall'unione di culture diverse. Sembra essere sempre una terra di mezzo.
Questa attrazione mi ha portato verso un nuovo progetto: Istanbul. Una città che è a sua volta una specie di confine: è islamica e secolare, è antica e moderna, è europea ed asiatica. Negli occhi le immagini storiche di Ara Guler e quelle più recenti di Alex Webb, ma ho preferito tenere la mente sgombra e libera, non cercando qualcosa che avevo già nella testa. Ho preferito lasciarmi la possibilità di cogliere una realtà inaspettata.
In un certo senso il tempo è un paradosso, Istanbul è una città incapace di lasciarsi il passato alle spalle. Passato e presente coesistono tra loro, frammenti del tempo sono insieme fianco a fianco. Parole, voci, musicalità, mi sono lasciato andare a questo esercizio corale. Una città fatta di questo è un mare di sogni, dove il tempo fluttua da tutte le parti. Al fotografo non resta altro che tuffarsi nella profondità del mare di sogni, scoprire la musica lì nascosta e cercare di dar voce ai personaggi che incontra.
Biografia dell'autore
Gianni Cataldi è nato a Bari dove vive e lavora. Inizia la pratica fotografica alla fine degli anni 80’ come autodidatta, successivamente frequenta associazioni fotografiche locali dove si confronta e cresce sviluppando un proprio percorso di lavoro individuale privilegiando il reportage e il ritratto. Dal 1995 partecipa agli stages di “Montedoro Fotografia” e “Alberobello Fotografia”. Collabora con le riviste Musica Jazz e Jazzit e con il MIA (Musicisti Italiani Associati Jazz) e cura l’immagine della Dolmen Orchestra con cui, nel 2001, lavora ad un progetto musicale (Minotrauma) sulla figura del Minotauro tratto dall’opera di Friedrich Dürrenmatt. Nel 2002 è invitato dalla Associazione Culturale “Terra Fertile” di Altamura a presentare un incontro-proiezione sulla figura del trombettista Chet Baker. Dal 2004 documenta il festival internazionale musicale di Samois Sur Seine, dedicato alla memoria del chitarrista e compositore Django Reinhard. Nel 2005 realizza le immagini per un altro progetto musicale: “Steve’s Mirror”, un omaggio a Steve Lacy, per l’etichetta discografica Soul Note. Nel 2006 partecipa alla Selezione International Award , Bariphotocamera, per il lavoro “Feltrinelli Libri e Musica – Tempi Moderni”. Dal 2009 col collega Pasquale Susca è fotografo ufficiale del Festival “Per il Cinema Italiano” ItaliaFilmFest poi Bif&st. Sviluppa progetti legati allo spettacolo e al reportage: nella musica e nel sociale ha intensificato la sua ricerca personale, attraverso progetti di ampio respiro.
Per “Caratteri Mobili” ha pubblicato il libro “Puglia in jazz - Viaggio nella geografia degli Incontri” con prefazione di Paolo Fresu.
Mostre principali:
- “Frammenti di Vita”,1995 Galleria Antonelli – Bari;
- “Forestieri di Passaggio”,1997 Galleria Antonelli - Bari;
- Collettiva Fotografi Jazz, 1999 Fano (PS) – a cura di Pino Ninfa in collaborazione con Leica;
- “ Il Santo Pellegrino”, 2000 Galleria Arti Visive – Bari;
- Collettiva “50 anni di Storia di S.Nicola”, 2001 Basilica di S.Nicola – Bari (Sala del Pellegrino);
- Collettiva “Dopo il Petruzzelli –Fotografia e Spettacolo in Puglia”, 2001 Castello Svevo Bari;
- “Jazz oltre il Jazz – Immagini di Jazz in Puglia”, 2001 Galleria Antonelli – Bari;
- “Sante Visioni”,2003 Associazione Culturale Terrae – Bari;
- “Feltrinelli Libri e Musica – Tempi Moderni” , 2006 Sala Murat – Bari.
- “Jazz en plein air”, 2007 Vineria “ Il Pane e le Rose” – Bari
- Collettiva “Fuori Luogo”, 2008 Galleria BluOrg - Bari
- “Italianmovie” – Ritratti di Cinema Italiano, 2009 Vineria “ Il Pane e le Rose” – Bari
- Collettiva – “La Paura”- Angosce Personali e Collettive, 2010 Galleria Divisione Arte - Bari
- “Faccie da Bif&st” 2011 Cineporto – Bari e Lecce
- Collettiva “Esprit Mèditerranèen”, 2011 – Pinacoteca Provinciale di Bari
- Il Bif&st per Immagini, 2012 – ex Palazzo delle Poste e Teatro Petruzzelli - Bari
- Collettiva - Gente di Jazz, 2013 - Terlizzi (BA) - Talos Festival
GIANNI CATALDI "THE SOUND OF ISTANBUL"
All'incirca un anno fa, rivisitando i miti della mia giovinezza, mi immergevo tra i modi bruschi dei newyorkesi, lo stress, i decibel, la troppa folla e la fauna umana un po’ schizoide di Manhattan. Dal punto di vista fotografico, tuttavia, mi hanno sempre affascinato le storie di confine.
Probabilmente, per capire il confine bisogna leggere la trilogia della frontiera di Cormac McCarthy, per scoprire luoghi di silenzio e di attese, che sembrano non appartenere a nessuno. Mi interessa ciò che nasce dall'unione di culture diverse. Sembra essere sempre una terra di mezzo.
Questa attrazione mi ha portato verso un nuovo progetto: Istanbul. Una città che è a sua volta una specie di confine: è islamica e secolare, è antica e moderna, è europea ed asiatica. Negli occhi le immagini storiche di Ara Guler e quelle più recenti di Alex Webb, ma ho preferito tenere la mente sgombra e libera, non cercando qualcosa che avevo già nella testa. Ho preferito lasciarmi la possibilità di cogliere una realtà inaspettata.
In un certo senso il tempo è un paradosso, Istanbul è una città incapace di lasciarsi il passato alle spalle. Passato e presente coesistono tra loro, frammenti del tempo sono insieme fianco a fianco. Parole, voci, musicalità, mi sono lasciato andare a questo esercizio corale. Una città fatta di questo è un mare di sogni, dove il tempo fluttua da tutte le parti. Al fotografo non resta altro che tuffarsi nella profondità del mare di sogni, scoprire la musica lì nascosta e cercare di dar voce ai personaggi che incontra.
Biografia dell'autore
Gianni Cataldi è nato a Bari dove vive e lavora. Inizia la pratica fotografica alla fine degli anni 80’ come autodidatta, successivamente frequenta associazioni fotografiche locali dove si confronta e cresce sviluppando un proprio percorso di lavoro individuale privilegiando il reportage e il ritratto. Dal 1995 partecipa agli stages di “Montedoro Fotografia” e “Alberobello Fotografia”. Collabora con le riviste Musica Jazz e Jazzit e con il MIA (Musicisti Italiani Associati Jazz) e cura l’immagine della Dolmen Orchestra con cui, nel 2001, lavora ad un progetto musicale (Minotrauma) sulla figura del Minotauro tratto dall’opera di Friedrich Dürrenmatt. Nel 2002 è invitato dalla Associazione Culturale “Terra Fertile” di Altamura a presentare un incontro-proiezione sulla figura del trombettista Chet Baker. Dal 2004 documenta il festival internazionale musicale di Samois Sur Seine, dedicato alla memoria del chitarrista e compositore Django Reinhard. Nel 2005 realizza le immagini per un altro progetto musicale: “Steve’s Mirror”, un omaggio a Steve Lacy, per l’etichetta discografica Soul Note. Nel 2006 partecipa alla Selezione International Award , Bariphotocamera, per il lavoro “Feltrinelli Libri e Musica – Tempi Moderni”. Dal 2009 col collega Pasquale Susca è fotografo ufficiale del Festival “Per il Cinema Italiano” ItaliaFilmFest poi Bif&st. Sviluppa progetti legati allo spettacolo e al reportage: nella musica e nel sociale ha intensificato la sua ricerca personale, attraverso progetti di ampio respiro.
Per “Caratteri Mobili” ha pubblicato il libro “Puglia in jazz - Viaggio nella geografia degli Incontri” con prefazione di Paolo Fresu.
Mostre principali:
- “Frammenti di Vita”,1995 Galleria Antonelli – Bari;
- “Forestieri di Passaggio”,1997 Galleria Antonelli - Bari;
- Collettiva Fotografi Jazz, 1999 Fano (PS) – a cura di Pino Ninfa in collaborazione con Leica;
- “ Il Santo Pellegrino”, 2000 Galleria Arti Visive – Bari;
- Collettiva “50 anni di Storia di S.Nicola”, 2001 Basilica di S.Nicola – Bari (Sala del Pellegrino);
- Collettiva “Dopo il Petruzzelli –Fotografia e Spettacolo in Puglia”, 2001 Castello Svevo Bari;
- “Jazz oltre il Jazz – Immagini di Jazz in Puglia”, 2001 Galleria Antonelli – Bari;
- “Sante Visioni”,2003 Associazione Culturale Terrae – Bari;
- “Feltrinelli Libri e Musica – Tempi Moderni” , 2006 Sala Murat – Bari.
- “Jazz en plein air”, 2007 Vineria “ Il Pane e le Rose” – Bari
- Collettiva “Fuori Luogo”, 2008 Galleria BluOrg - Bari
- “Italianmovie” – Ritratti di Cinema Italiano, 2009 Vineria “ Il Pane e le Rose” – Bari
- Collettiva – “La Paura”- Angosce Personali e Collettive, 2010 Galleria Divisione Arte - Bari
- “Faccie da Bif&st” 2011 Cineporto – Bari e Lecce
- Collettiva “Esprit Mèditerranèen”, 2011 – Pinacoteca Provinciale di Bari
- Il Bif&st per Immagini, 2012 – ex Palazzo delle Poste e Teatro Petruzzelli - Bari
- Collettiva - Gente di Jazz, 2013 - Terlizzi (BA) - Talos Festival
18
dicembre 2014
Gianni Cataldi – The Sound of Istanbul
Dal 18 dicembre 2014 al 06 gennaio 2015
fotografia
Location
TEATRO GARIBALDI
Bisceglie, Piazza Margherita Di Savoia, (Bari)
Bisceglie, Piazza Margherita Di Savoia, (Bari)
Orario di apertura
dalle 18:00 alle 20:00 (domenica e lunedì esclusi)
Vernissage
18 Dicembre 2014, Ore 19:30
Autore
Curatore