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Gianni Cela
Il foggiano Gianni Cela propone, in questa sua nuova personale, una decina di quadri figurativi che fanno parte di un ciclo pittorico recente
Comunicato stampa
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>Il foggiano Gianni Cela propone, in questa sua nuova personale, una decina
>di quadri figurativi che fanno parte di un ciclo pittorico recente.
>Le sue immagini tradiscono una derivazione antiaccademica che dichiara
>un’attenzione particolare per il fumetto e l’illustrazione: non per la sua
>struttura narrativa ma per la sua immediatezza comunicativa e soprattutto
>per il suo segno: particolare, lineare, primario, simile a quello dei
>cartoons adatti ai bambini, di certa illustrazione più raffinata e delle
>strisce satiriche. Non è un caso che Cela abbia subito la fascinazione dei
>vari Topolino, Il Giornalino, Il Corriere dei Piccoli, e poi Linus, Il
>Male, Cannibale e Frigidaire (con il quale ha anche collaborato, seppur
>sporadicamente) e che un noto fumettista e autore satirico come Stefano
>Disegni lo abbia affiancato in questa sua esibizione romana.
>L’originale accorgimento tecnico di disegnare un particolare nucleo della
>figurazione -una donna, un paesaggio, una macchina, alcuni paesaggi- su un
>acetato trasparente che è appositamente incollato sulla composizione per
>poter essere alzato come un velario lasciando, di conseguenza, la scena di
>base più vuota, richiama, invece, le gelatine e il modo di lavorare delle
>animazioni.
>Un certo debito queste opere lo hanno anche con l’immagine fotografica
>-stampata su rotocalchi- scelta, re-inquadrata e usata parzialmente nel
>quadro dopo ulteriore manipolazione pittorica, segno di un’attenzione nei
>confronti dell’universo mediale. Ma anche una particolare atmosfera
>cinematografica fa capolino, nelle messe a fuoco di Cela, tra noir e B
>movie, fantascienza e commedia sexy del decennio Sessanta; proprio questa
>cultura visiva, quella dei favolosi anni, riecheggia nelle sue composizioni
>giocando con tante delle sue declinazioni.
>di quadri figurativi che fanno parte di un ciclo pittorico recente.
>Le sue immagini tradiscono una derivazione antiaccademica che dichiara
>un’attenzione particolare per il fumetto e l’illustrazione: non per la sua
>struttura narrativa ma per la sua immediatezza comunicativa e soprattutto
>per il suo segno: particolare, lineare, primario, simile a quello dei
>cartoons adatti ai bambini, di certa illustrazione più raffinata e delle
>strisce satiriche. Non è un caso che Cela abbia subito la fascinazione dei
>vari Topolino, Il Giornalino, Il Corriere dei Piccoli, e poi Linus, Il
>Male, Cannibale e Frigidaire (con il quale ha anche collaborato, seppur
>sporadicamente) e che un noto fumettista e autore satirico come Stefano
>Disegni lo abbia affiancato in questa sua esibizione romana.
>L’originale accorgimento tecnico di disegnare un particolare nucleo della
>figurazione -una donna, un paesaggio, una macchina, alcuni paesaggi- su un
>acetato trasparente che è appositamente incollato sulla composizione per
>poter essere alzato come un velario lasciando, di conseguenza, la scena di
>base più vuota, richiama, invece, le gelatine e il modo di lavorare delle
>animazioni.
>Un certo debito queste opere lo hanno anche con l’immagine fotografica
>-stampata su rotocalchi- scelta, re-inquadrata e usata parzialmente nel
>quadro dopo ulteriore manipolazione pittorica, segno di un’attenzione nei
>confronti dell’universo mediale. Ma anche una particolare atmosfera
>cinematografica fa capolino, nelle messe a fuoco di Cela, tra noir e B
>movie, fantascienza e commedia sexy del decennio Sessanta; proprio questa
>cultura visiva, quella dei favolosi anni, riecheggia nelle sue composizioni
>giocando con tante delle sue declinazioni.
23
luglio 2006
Gianni Cela
Dal 23 luglio al 05 agosto 2006
arte contemporanea
Location
GALLERIA STELLA
Roma, Via Di San Calisto, 8, (Roma)
Roma, Via Di San Calisto, 8, (Roma)
Orario di apertura
dal martedì al sabato 16-20
Vernissage
23 Luglio 2006, ore 19
Autore
Curatore