I quadri e le sculture di Gianni Cudin rappresentano le tensioni e le aspettative del mondo d'oggi, i desideri di fuga, i viaggi nella memoria alla ricerca dei ricordi più significativi, la dimensione storica e nello stesso tempo indefinita di un tempo inteso come scansione di emozioni.
L'artista, nato a Gorizia, ma padovano di adozione, usa nei suoi dipinti un segno nero forte, autonomo, inteso come realtà sensibile capace di evocare mondi in divenire, stati d'animo magmatici.
I colori che ritornano ripetutamente, oltre al nero, sono il rosso, il giallo, il blu.
Con la scultura, l'artista spazia liberamente attraverso materiali diversi come il bronzo, il vetro, il legno, giocando sul filo della metamorfosi.