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Gianni Dubbini / Angelica Kaufmann – La Metà del Mondo
LA META’ DEL MONDO è il racconto fotografico di un viaggio da Venezia all’India, seguendo l’itinerario di Nicolò Manucci, avventuriero del ‘600. I fotografi ispirati ne seguono le tracce da Smirne al Golfo Persico fino l’India, le fotografie esposte testimoniano il viaggio compiuto nel 2015
Comunicato stampa
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Un detto Persiano recita "Esfahan nesf-e jahan", Isfahan è la metà del mondo. Questa è un’ immagine capovolta del Pol-e-Khaju (1650). Nel diciasettesimo secolo Isfahan era la capitale della Persia, uno degli epicentri culturali del mondo islamico. Lo splendore della città era tale che alla fine del sedicesimo secolo, la 'Via della Seta' venne ridisegnata in modo da includere Isfahan. In questa città convivono ancora oggi culture diverse a testimoniare il continuo dialogo tra Est e Ovest.
“Essendo io di poca età e desiderando grandemente di vedere il mondo, poiché i miei genitori non me lo volevano concedere, mi risolsi di partire in qualunque modo che fosse [...] Perciò che stava per far vela una tartana, benché non sapessi in quale parte fosse diretta, fattomi animo vi entrai...”
In quello che è considerato uno dei migliori incipit fra i resoconti di viaggio europei della prima età moderna, Nicolò Manucci (Venezia 1638 - Pondicherry 1717) inizia a raccontare le sue avventure. Le testimonianze della sua vita hanno ispirato Gianni Dubbini e Angelica Kaufmann a seguirne le tracce attraverso l’Asia.
“‘LA META’ DEL MONDO’” è il racconto fotografico di un viaggio da Venezia all’India, seguendo l’itinerario di Nicolò Manucci, avventuriero veneziano, che si imbarcò a soli quattordici anni su una nave mercantile, dove incontra un diplomatico inglese di nome Lord Bellmont. Il suo viaggio continuerà al fianco di Bellmont attraverso l’Anatolia, l’Armenia, la Persia, fino al Subcontinente indiano, dove Manucci
trascorrerà il resto della sua vita come artigliere, medico e consulente per i Moghul. Egli descriverà le sue esperienze nell’opera-biografia: la “Storia do Mogor”.
Le fotografie esposte testimoniano il viaggio compiuto nel 2015 dai due autori attraverso oltre diecimila chilometri, da Smirne fino al Golfo Persico e, in seguito, in India. A quattro secoli di distanza da Manucci, i due autori hanno cercato di rivedere con uno sguardo contemporaneo, quello che un viaggiatore seicentesco poteva aver incontrato nello stesso percorso. Attraverso queste fotografie si prova a trasmettere il significato del viaggiare, inteso oltre i confini geografici, politici e culturali, fra incontri e scoperte.
“Essendo io di poca età e desiderando grandemente di vedere il mondo, poiché i miei genitori non me lo volevano concedere, mi risolsi di partire in qualunque modo che fosse [...] Perciò che stava per far vela una tartana, benché non sapessi in quale parte fosse diretta, fattomi animo vi entrai...”
In quello che è considerato uno dei migliori incipit fra i resoconti di viaggio europei della prima età moderna, Nicolò Manucci (Venezia 1638 - Pondicherry 1717) inizia a raccontare le sue avventure. Le testimonianze della sua vita hanno ispirato Gianni Dubbini e Angelica Kaufmann a seguirne le tracce attraverso l’Asia.
“‘LA META’ DEL MONDO’” è il racconto fotografico di un viaggio da Venezia all’India, seguendo l’itinerario di Nicolò Manucci, avventuriero veneziano, che si imbarcò a soli quattordici anni su una nave mercantile, dove incontra un diplomatico inglese di nome Lord Bellmont. Il suo viaggio continuerà al fianco di Bellmont attraverso l’Anatolia, l’Armenia, la Persia, fino al Subcontinente indiano, dove Manucci
trascorrerà il resto della sua vita come artigliere, medico e consulente per i Moghul. Egli descriverà le sue esperienze nell’opera-biografia: la “Storia do Mogor”.
Le fotografie esposte testimoniano il viaggio compiuto nel 2015 dai due autori attraverso oltre diecimila chilometri, da Smirne fino al Golfo Persico e, in seguito, in India. A quattro secoli di distanza da Manucci, i due autori hanno cercato di rivedere con uno sguardo contemporaneo, quello che un viaggiatore seicentesco poteva aver incontrato nello stesso percorso. Attraverso queste fotografie si prova a trasmettere il significato del viaggiare, inteso oltre i confini geografici, politici e culturali, fra incontri e scoperte.
28
ottobre 2016
Gianni Dubbini / Angelica Kaufmann – La Metà del Mondo
Dal 28 ottobre al 14 novembre 2016
fotografia
Location
LA SALIZADA
Venezia, San Marco, 3448, (Venezia)
Venezia, San Marco, 3448, (Venezia)
Orario di apertura
da lunedì a sabato ore 10-13 e 15-19
Vernissage
28 Ottobre 2016, 18:30
Autore