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Gianni Emilio Simonetti – A Fluxevent
La personale di Simonetti ripercorre il filo della sua ricerca, tra le tele degli anni ’60, fotografie d’azione, opere su carta e un’installazione a pavimento. Durante il vernissage verrà presentato in libro d’artista, il concerto Fluxus e la performance Fluxusfood.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Galleria Conceptual è lieta di presentare la mostra personale di Gianni Emilio Simonetti, uno tra gli artisti più originali e imprevedibili apparsi sulla scena dell’arte dagli inizi degli anni Sessanta.
Musicista, pittore, scrittore ma anche teorico, curatore e performer, Simonetti ha compiuto le sue ricerche sfuggendo ai più definiti generi andando a esplorare il più ampio campo dell’interdisciplinarità. La sua è sempre una presa di distanza dall’arte come rappresentazione del Lebenswelt (il mondo della vita), in favore della sua sublimazione a concetto, a performance, a sperimentazione pura.
Ha partecipato all’Internazionale Situazionista di Guy Debord e a numerosi eventi Fluxus, movimenti che lo hanno portato a incrociare tra loro i più svariati linguaggi. Le sue opere, fortemente influenzate dal lavoro di John Cage, sono il risultato di un pensiero critico potentissimo che si concentra sul processo stesso di gestazione dell’opera, più che sul risultato finale. Ma, allo stesso tempo, le sue tele o le sue carte non mancano di poesia, di cura dei dettagli, di sapiente equilibrio tra forme e colori, vantando una pulizia del segno che avvicina la sua estetica a una sapiente grafica. Sul dialogo continuo con la musica e la performance si basa gran parte della sua ricerca artistica, che oltre alle arti visive ha spaziato dal cinema sperimentale alla cucina. Per lui l’arte è un insieme di percorsi, un viaggio di cui non si conosce la meta. In ultima istanza, ciò che conta per Simonetti è l’intenzione e non il prodotto finale, l’azione in se stessa in quanto flusso di eventi che si succedono. Ma per lui l’arte non è mai separata dall’impegno sociale, intento in cui risiede tutto il suo sforzo e il suo lavoro: “Ho sempre cercato - dice l’artista - di favorire l’irruzione del politico nelle arti a dispetto dell’arte”.
Simonetti vuole svelare la crudeltà del banale attraverso la mutazione del senso, il détournement, il disvelamento, con performance imperfette che sfuggono a ogni predeterminazione e che raccolgono l’eredità Fluxus.
Fine ultimo della sua pratica è la sperimentazione in quanto trasformazione, anche politica, degli individui.
In mostra una selezione di lavori che ripercorrono il filo della sua ricerca, tra opere su carta, tele degli anni ’60 e fotografie d’azione, oltre a un’installazione a pavimento.
Durante la serata inaugurale si terrà un concerto Fluxus e, successivamente la performance Fluxusfood nell’elegante cortile adiacente allo spazio espositivo.
In occasione della mostra Simonetti ha realizzato un nuovo libro d’artista dall’esplicito titolo Memorandum (in vendita in galleria oppure online su www.conceptual.it).
Musicista, pittore, scrittore ma anche teorico, curatore e performer, Simonetti ha compiuto le sue ricerche sfuggendo ai più definiti generi andando a esplorare il più ampio campo dell’interdisciplinarità. La sua è sempre una presa di distanza dall’arte come rappresentazione del Lebenswelt (il mondo della vita), in favore della sua sublimazione a concetto, a performance, a sperimentazione pura.
Ha partecipato all’Internazionale Situazionista di Guy Debord e a numerosi eventi Fluxus, movimenti che lo hanno portato a incrociare tra loro i più svariati linguaggi. Le sue opere, fortemente influenzate dal lavoro di John Cage, sono il risultato di un pensiero critico potentissimo che si concentra sul processo stesso di gestazione dell’opera, più che sul risultato finale. Ma, allo stesso tempo, le sue tele o le sue carte non mancano di poesia, di cura dei dettagli, di sapiente equilibrio tra forme e colori, vantando una pulizia del segno che avvicina la sua estetica a una sapiente grafica. Sul dialogo continuo con la musica e la performance si basa gran parte della sua ricerca artistica, che oltre alle arti visive ha spaziato dal cinema sperimentale alla cucina. Per lui l’arte è un insieme di percorsi, un viaggio di cui non si conosce la meta. In ultima istanza, ciò che conta per Simonetti è l’intenzione e non il prodotto finale, l’azione in se stessa in quanto flusso di eventi che si succedono. Ma per lui l’arte non è mai separata dall’impegno sociale, intento in cui risiede tutto il suo sforzo e il suo lavoro: “Ho sempre cercato - dice l’artista - di favorire l’irruzione del politico nelle arti a dispetto dell’arte”.
Simonetti vuole svelare la crudeltà del banale attraverso la mutazione del senso, il détournement, il disvelamento, con performance imperfette che sfuggono a ogni predeterminazione e che raccolgono l’eredità Fluxus.
Fine ultimo della sua pratica è la sperimentazione in quanto trasformazione, anche politica, degli individui.
In mostra una selezione di lavori che ripercorrono il filo della sua ricerca, tra opere su carta, tele degli anni ’60 e fotografie d’azione, oltre a un’installazione a pavimento.
Durante la serata inaugurale si terrà un concerto Fluxus e, successivamente la performance Fluxusfood nell’elegante cortile adiacente allo spazio espositivo.
In occasione della mostra Simonetti ha realizzato un nuovo libro d’artista dall’esplicito titolo Memorandum (in vendita in galleria oppure online su www.conceptual.it).
04
ottobre 2018
Gianni Emilio Simonetti – A Fluxevent
Dal 04 ottobre al 03 novembre 2018
arte moderna e contemporanea
Location
CONCEPTUAL GALLERY
Milano, Via Goffredo Mameli, 46, (Milano)
Milano, Via Goffredo Mameli, 46, (Milano)
Orario di apertura
da martedì a venerdì ore 14-19, sabato ore 10-18
Vernissage
4 Ottobre 2018, ore 18
Autore