Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Gianni Fava
Le opere sono una “esplosione emozionale”, l’artista che non ama canoni, “ma ne riconosco molti”, interpreta l’arte rompendo gli equilibri e le figure, dando al soggetto e alla materia stessa una svariata possibilità di pensiero, -libertà di pensiero-.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Gianni Fava: è nato a Polistena (RC) nell'ottobre del 1981, attualmente vive e lavora a Taurianova (RC).
Nel 1999 comincia a frequentare lo studio dell'artista Cesare Berlingeri, diventando suo assistente.
Nel 2001 si iscrive all'accademia delle belle arti di Reggio Calabria, la tecnica e l'esigenza di poter sperimentare e comporre il suo pensiero artistico, dando una rappresentazione dell'immagine ridotta all'essenza, era in qualche modo resa difficile da interpretare, e dopo quattro anni, per poter continuare il suo percorso artistico, senza il condizionamento di virtuosi accademici, si ritira.
Le opere sono una “esplosione emozionale”, l'artista che non ama canoni, “ma ne riconosco molti”, interpreta l'arte rompendo gli equilibri e le figure, dando al soggetto e alla materia stessa una svariata possibilità di pensiero, -libertà di pensiero-.
L'uso del colore non dipende dal soggetto dell'opera, ma viene dettato semplicemente dallo stato d'animo dell'artista in quel momento.
Gli intrecci e le composizioni armoniche di vari materiali, plastica o legno, sono completati da figure appositamente geometriche e primordiali, che danno il vero significato di voler sfuggire dalle regole.
Andare oltre le certezze, sforare i canoni di quello che è pittura normale, olio su tela, è una sfida
che appassiona Fava, appassiona a tal punto di esaltare le sue opere scomponendo quello che lui crea inizialmente.
La pittura diventa emozione e consistenza, colore, forma, materia e spazio sono gli in-put per arrivare alla libertà dell'arte.
L'affascinante tecnica e la nuova figurazione accrescono l'imponenza della fantasia artistica e del talento dell'artista, questo ricostruire quello che era già stato costruito, dà il senso della vita, vita che dà e che toglie per poi ridare sotto altre forme.
Si può affermare che in ogni opera non manca il pathos; Fava crea varianti delle immagini, scaturenti in caratteri esistenziali, tempo-spazio, in un amalgamarsi di emozioni e stati d'animo percettibili nel senso visivo e tattile.
Nel 1999 comincia a frequentare lo studio dell'artista Cesare Berlingeri, diventando suo assistente.
Nel 2001 si iscrive all'accademia delle belle arti di Reggio Calabria, la tecnica e l'esigenza di poter sperimentare e comporre il suo pensiero artistico, dando una rappresentazione dell'immagine ridotta all'essenza, era in qualche modo resa difficile da interpretare, e dopo quattro anni, per poter continuare il suo percorso artistico, senza il condizionamento di virtuosi accademici, si ritira.
Le opere sono una “esplosione emozionale”, l'artista che non ama canoni, “ma ne riconosco molti”, interpreta l'arte rompendo gli equilibri e le figure, dando al soggetto e alla materia stessa una svariata possibilità di pensiero, -libertà di pensiero-.
L'uso del colore non dipende dal soggetto dell'opera, ma viene dettato semplicemente dallo stato d'animo dell'artista in quel momento.
Gli intrecci e le composizioni armoniche di vari materiali, plastica o legno, sono completati da figure appositamente geometriche e primordiali, che danno il vero significato di voler sfuggire dalle regole.
Andare oltre le certezze, sforare i canoni di quello che è pittura normale, olio su tela, è una sfida
che appassiona Fava, appassiona a tal punto di esaltare le sue opere scomponendo quello che lui crea inizialmente.
La pittura diventa emozione e consistenza, colore, forma, materia e spazio sono gli in-put per arrivare alla libertà dell'arte.
L'affascinante tecnica e la nuova figurazione accrescono l'imponenza della fantasia artistica e del talento dell'artista, questo ricostruire quello che era già stato costruito, dà il senso della vita, vita che dà e che toglie per poi ridare sotto altre forme.
Si può affermare che in ogni opera non manca il pathos; Fava crea varianti delle immagini, scaturenti in caratteri esistenziali, tempo-spazio, in un amalgamarsi di emozioni e stati d'animo percettibili nel senso visivo e tattile.
20
giugno 2009
Gianni Fava
Dal 20 giugno al 03 luglio 2009
arte contemporanea
Location
GALLERIA D’ARTE DORO
Verona, Via Don Enrico Tazzoli, 6/b, (Verona)
Verona, Via Don Enrico Tazzoli, 6/b, (Verona)
Orario di apertura
ore 10-13 / 16-20 lunedì chiuso, domenica su appuntamento
Autore