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Gianni Galassi – Linee d’Ombra
Utilizzando il mezzo fotografico Galassi si allontana con precisa volontà dalla pura descrizione del quotidiano e del reale. La sua ricerca si muove nell’attenzione al paesaggio urbano e naturale, sua fonte di ispirazione sono i segni.
Comunicato stampa
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5 fotografie in bianco e nero 120x180
20 fotografie in bianco e nero 35x50
La mostra si concentra su una significativa selezione di opere fotografiche realizzate dal 2000 al 2004.
Utilizzando il mezzo fotografico Galassi si allontana con precisa volontà dalla pura descrizione del quotidiano e del reale. La sua ricerca si muove nell’attenzione al paesaggio urbano e naturale, sua fonte di ispirazione sono i segni. Frammenti di città, ambienti interni ed esterni si mescolano in un racconto che non ha un inizio né una fine ma indica, con semplicità, il continuo variare della nostra vita e della nostra visione.
E appaiono non presenze umane, ma segni della mano dell’uomo; l'attenzione è rivolta a spazi urbani, ad architetture di interni o di esterni che hanno una loro identità ben definita. Il fatto che l'artista individui percorsi inusuali in contesti consueti, non nasce da un desiderio concettuale di riflessione, ma dal suo modo strutturale di osservare, che sottolinea i rapporti geometrici, gli equilibri, le reiterazioni e le simmetrie dei segni. Le sue immagini rappresentano il reale senza paralizzarlo in una documentazione impersonale. Paradossalmente proprio la tensione alla riproduzione di elementi definiti di realtà, trasfigura la realtà stessa.
Le immagini tutte rigorosamente in B/N, costituiscono un reportage analitico, un viaggio emozionante, un percorso che unisce scorci di mondi e momenti diversi. Ma nessun elemento tradisce l’età di queste immagini, esse sembrano giungerci sempre dal presente e dunque si muovono su una linea temporale indefinita. Osservandole si potrebbe pensare che Galassi abbia deliberatamente cercato di tenere lontano con la forza gli uomini o qualsiasi cosa dotata di vita propria.
E’ evidente l’importanza dell’ombra che agisce come presenza dominante, quasi in contraddittorio con l’oggetto ritratto. All’interno di queste immagini leggiamo percorsi di luce e linee d’ombra che svelano la sensibilità dell’autore senza mai cadere nella retorica.Liliana Grasso
Testi in catalogo di Jonathan Turner
BIOGRAFIA GIANNI GALASSI
Gianni Galassi nasce a Milano nel 1954. A cinque anni riceve dal padre la prima fotocamera. A dodici apprende i primi rudimenti di camera oscura. Prende corpo in quel momento la predilezione per il bianco e nero. Nel 1978, a soli 24 anni, espone i suoi lavori alla prestigiosa Galleria "Il Diaframma" di Milano, diretta da Lanfranco Colombo, nell'ambito della rassegna "Giovane Fotografia Analitica". Ed è la realizzazione di un documentario sulla grande manifestazione che la Biennale di Venezia ha dedicato nel 1979 alla fotografia, a sancire l'ingresso di Galassi nel mondo dell'immagine in movimento. Ne seguiranno altri, negli anni '80, commissionati da Alfa Romeo, Good Year, Snia Difesa e Spazio, Costa Crociere. Oltre a spot per Philip Morris, Good Year, Lotterie Nazionali, Voxson. Queste esperienze lo spingono a impegnarsi a partire dal 1988, nell'ambito della post-produzione, del montaggio e della sonorizzazione di film e telefilm.
E' alla fine degli anni '90 che la fotografia, dopo un periodo di latenza, torna prepotentemente in auge. Riprende la ricerca personale: i temi sono quelli di sempre. E, salvo l'utilizzo dello scanner ad alta risoluzione al posto dell'ingranditore, Galassi resta fedele all'amato bianco e nero. I suoi lavori trovano collezionisti in Italia, negli Stati Uniti, in Germania, in Giappone.
Dalla fine del 2002 è membro dell'associazione di artisti romani Studi Aperti. Nel 2003 partecipa, con Artstone alla mostra "Riflessi sull'Acqua", a Castel Sant'Angelo, nell'ambito dell'Estate Romana.
Nel 2004 alla collettiva "Viaggio nella Città", promossa dal Comune di Roma con gli artisti di Studi Aperti cui segue "La Bibbia", organizzata dalla Galleria Arturarte.
20 fotografie in bianco e nero 35x50
La mostra si concentra su una significativa selezione di opere fotografiche realizzate dal 2000 al 2004.
Utilizzando il mezzo fotografico Galassi si allontana con precisa volontà dalla pura descrizione del quotidiano e del reale. La sua ricerca si muove nell’attenzione al paesaggio urbano e naturale, sua fonte di ispirazione sono i segni. Frammenti di città, ambienti interni ed esterni si mescolano in un racconto che non ha un inizio né una fine ma indica, con semplicità, il continuo variare della nostra vita e della nostra visione.
E appaiono non presenze umane, ma segni della mano dell’uomo; l'attenzione è rivolta a spazi urbani, ad architetture di interni o di esterni che hanno una loro identità ben definita. Il fatto che l'artista individui percorsi inusuali in contesti consueti, non nasce da un desiderio concettuale di riflessione, ma dal suo modo strutturale di osservare, che sottolinea i rapporti geometrici, gli equilibri, le reiterazioni e le simmetrie dei segni. Le sue immagini rappresentano il reale senza paralizzarlo in una documentazione impersonale. Paradossalmente proprio la tensione alla riproduzione di elementi definiti di realtà, trasfigura la realtà stessa.
Le immagini tutte rigorosamente in B/N, costituiscono un reportage analitico, un viaggio emozionante, un percorso che unisce scorci di mondi e momenti diversi. Ma nessun elemento tradisce l’età di queste immagini, esse sembrano giungerci sempre dal presente e dunque si muovono su una linea temporale indefinita. Osservandole si potrebbe pensare che Galassi abbia deliberatamente cercato di tenere lontano con la forza gli uomini o qualsiasi cosa dotata di vita propria.
E’ evidente l’importanza dell’ombra che agisce come presenza dominante, quasi in contraddittorio con l’oggetto ritratto. All’interno di queste immagini leggiamo percorsi di luce e linee d’ombra che svelano la sensibilità dell’autore senza mai cadere nella retorica.Liliana Grasso
Testi in catalogo di Jonathan Turner
BIOGRAFIA GIANNI GALASSI
Gianni Galassi nasce a Milano nel 1954. A cinque anni riceve dal padre la prima fotocamera. A dodici apprende i primi rudimenti di camera oscura. Prende corpo in quel momento la predilezione per il bianco e nero. Nel 1978, a soli 24 anni, espone i suoi lavori alla prestigiosa Galleria "Il Diaframma" di Milano, diretta da Lanfranco Colombo, nell'ambito della rassegna "Giovane Fotografia Analitica". Ed è la realizzazione di un documentario sulla grande manifestazione che la Biennale di Venezia ha dedicato nel 1979 alla fotografia, a sancire l'ingresso di Galassi nel mondo dell'immagine in movimento. Ne seguiranno altri, negli anni '80, commissionati da Alfa Romeo, Good Year, Snia Difesa e Spazio, Costa Crociere. Oltre a spot per Philip Morris, Good Year, Lotterie Nazionali, Voxson. Queste esperienze lo spingono a impegnarsi a partire dal 1988, nell'ambito della post-produzione, del montaggio e della sonorizzazione di film e telefilm.
E' alla fine degli anni '90 che la fotografia, dopo un periodo di latenza, torna prepotentemente in auge. Riprende la ricerca personale: i temi sono quelli di sempre. E, salvo l'utilizzo dello scanner ad alta risoluzione al posto dell'ingranditore, Galassi resta fedele all'amato bianco e nero. I suoi lavori trovano collezionisti in Italia, negli Stati Uniti, in Germania, in Giappone.
Dalla fine del 2002 è membro dell'associazione di artisti romani Studi Aperti. Nel 2003 partecipa, con Artstone alla mostra "Riflessi sull'Acqua", a Castel Sant'Angelo, nell'ambito dell'Estate Romana.
Nel 2004 alla collettiva "Viaggio nella Città", promossa dal Comune di Roma con gli artisti di Studi Aperti cui segue "La Bibbia", organizzata dalla Galleria Arturarte.
03
ottobre 2004
Gianni Galassi – Linee d’Ombra
Dal 03 al 24 ottobre 2004
arte contemporanea
Location
GALLERIA ZEROTRE
Orvieto, Via Di Loreto, 5, (Terni)
Orvieto, Via Di Loreto, 5, (Terni)
Orario di apertura
dal mercoledì alla domenica 10.30 - 13.00 /16.30 - 19.30
Autore