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Gianni Guidi – Dipinti
Dopo oltre trent’anni dedicati prevalentemente alla scultura, l’artista ferrarese Gianni Guidi torna alla pittura, rivisitando l’immaginario colto e fantastico che da tempo caratterizza il suo lavoro, oltre trenta quadri caratterizzati da una figurazione lirica e fiabesca.
Comunicato stampa
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Oltre trenta dipinti inediti vengono presentati al MAGI’900 per suggellare una nuova fase della ricerca artistica dell’artista ferrarese Gianni Guidi, guidandoci lungo un percorso in cui altissima qualità tecnica e una figurazione intensamente evocativa invitano un viaggio nella memoria della storia dell’arte e del profondo.
Dapprima pittore, ma dagli anni Ottanta attivo soprattutto come scultore, Guidi è tornato a dipingere, con un fervore immaginativo pienamente assaporato. Un immaginario liberato e lieve, il suo, che attinge ad ogni territorio in cui si possa evocare l’esistenza di figure: dal reale al fantastico, dal mito al misticismo, dalla psicoanalisi al simbolismo, dal sacro al fiabesco, dall’indicibile al quotidiano, dalla storia dell’arte alla storia personale. Con la felicità regalata dalla facilità di esecuzione – per lui non certo semplificazione, ma raffinatezza raggiunta quasi d’istinto – l’artista ha così aperto una nuova stagione della sua ricerca, tornando ad accarezzare le origini della propria esperienza di artista.
Come ci descrive Valeria Tassinari nel catalogo che accompagna la mostra
«c’è quasi sempre una meteorologia perturbata, piogge scroscianti come lavacri rituali, arcobaleni come messaggi criptati del cielo, vento e onde che muovono il profondo e cullano lo sguardo. Ma c’è anche l’abbaglio della luce mediterranea: fronde di acanto affilate, che oscillano ancora, sospinte dal soffio di un dio ormai estinto; labirinti silenziosi, frammenti di colonne reclinate, fauni enigmatici; cieli stellati in cui canta la voce di un aedo. Ci sono ovali d’ombra, sguardi trasparenti di Madonne trecentesche, bestiari mistici, astrologie, simboli esoterici e preziosi equilibri rinascimentali. Ci sono tutti i colori del tempo: una ricca tavolozza della memoria, sulla quale si stemperano, in armonia, le cromie smaglianti rubate alla storia dell’arte, e i mezzi toni del cuore, le sfumature più sensibili, i cedimenti alla malinconia, gli slanci improvvisi di energia, gli struggimenti e i guizzi di ironia. Nei nuovi quadri di Gianni Guidi la pittura non si nega nulla, tranne l’oggettività.»
Nota biografica:
Nato a Bologna ma da lungo tempo attivo a Ferrara, Gianni Guidi ha esordito come pittore negli anni ’70. Dagli anni Ottanta si è dedicato intensamente alla scultura, privilegiando la terracotta, spesso lievemente dipinta o patinata. Ha una lunga carriera espositiva in Italia e all’estero.
Dapprima pittore, ma dagli anni Ottanta attivo soprattutto come scultore, Guidi è tornato a dipingere, con un fervore immaginativo pienamente assaporato. Un immaginario liberato e lieve, il suo, che attinge ad ogni territorio in cui si possa evocare l’esistenza di figure: dal reale al fantastico, dal mito al misticismo, dalla psicoanalisi al simbolismo, dal sacro al fiabesco, dall’indicibile al quotidiano, dalla storia dell’arte alla storia personale. Con la felicità regalata dalla facilità di esecuzione – per lui non certo semplificazione, ma raffinatezza raggiunta quasi d’istinto – l’artista ha così aperto una nuova stagione della sua ricerca, tornando ad accarezzare le origini della propria esperienza di artista.
Come ci descrive Valeria Tassinari nel catalogo che accompagna la mostra
«c’è quasi sempre una meteorologia perturbata, piogge scroscianti come lavacri rituali, arcobaleni come messaggi criptati del cielo, vento e onde che muovono il profondo e cullano lo sguardo. Ma c’è anche l’abbaglio della luce mediterranea: fronde di acanto affilate, che oscillano ancora, sospinte dal soffio di un dio ormai estinto; labirinti silenziosi, frammenti di colonne reclinate, fauni enigmatici; cieli stellati in cui canta la voce di un aedo. Ci sono ovali d’ombra, sguardi trasparenti di Madonne trecentesche, bestiari mistici, astrologie, simboli esoterici e preziosi equilibri rinascimentali. Ci sono tutti i colori del tempo: una ricca tavolozza della memoria, sulla quale si stemperano, in armonia, le cromie smaglianti rubate alla storia dell’arte, e i mezzi toni del cuore, le sfumature più sensibili, i cedimenti alla malinconia, gli slanci improvvisi di energia, gli struggimenti e i guizzi di ironia. Nei nuovi quadri di Gianni Guidi la pittura non si nega nulla, tranne l’oggettività.»
Nota biografica:
Nato a Bologna ma da lungo tempo attivo a Ferrara, Gianni Guidi ha esordito come pittore negli anni ’70. Dagli anni Ottanta si è dedicato intensamente alla scultura, privilegiando la terracotta, spesso lievemente dipinta o patinata. Ha una lunga carriera espositiva in Italia e all’estero.
30
novembre 2013
Gianni Guidi – Dipinti
Dal 30 novembre 2013 al 19 gennaio 2014
arte contemporanea
Location
MAGI 900
Pieve Di Cento, Via Rusticana, 1, (Bologna)
Pieve Di Cento, Via Rusticana, 1, (Bologna)
Orario di apertura
da martedì a domenica dalle ore 10 alle ore 18
Vernissage
30 Novembre 2013, ore 17
Autore
Curatore