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Gianni Maimeri – Dal passato al futuro
La mostra, composta da una selezione di quaranta opere, tutti dipinti a olio, presenta un excursus sulla produzione dell’artista.
Comunicato stampa
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Giovedì 6 maggio alla Galleria Le Pleiadi di Milano alle ore 19 si inaugura la mostra, Dal passato al futuro , dedicata a Gianni Maimeri, pittore milanese di inizio secolo scorso, oltre che fondatore dell’omonima azienda di colori.
La mostra, composta da una selezione di quaranta opere, tutti dipinti a olio, presenta un excursus sulla produzione dell’artista, che spazia dalle figure femminili ai paesaggi, dalle nature morte alle marine, ai fiori.
Nonostante dipinga negli anni delle nascenti avanguardie storiche Maimeri non vi prende parte. Preferisce ispirarsi alla natura e a uno scrupoloso realismo, che non nasconde l’intenzione di voler scoprire il segreto delle cose, oltre le apparenze.
L’artista racconta fiumi, canali, boschi e laghi di Lombardia, rivelandosi “un aperto confidente della natura, felice, sempre giovane pittore di paesaggi, robusto visionario di orizzonti oltre le siepi, di piante che si stagliano sui fondi di lago, di figurette ingoiate dal sole”, come scrive Raffaele De Grada nel saggio introduttivo del catalogo della mostra, edito dalla Fondazione Maimeri.
Pittore versatile, Maimeri è abilissimo anche nel raffigurare trasparenze di vetri ed esuberanza di fiori e verdure, nonché oggetti, nei quali sa fissare l’attimo e il senso di fugacità della vita, regalando a chi osserva le sue tele il sentimento più intimo e sociale della vita famigliare e dell’ambiente di cui fa parte.
Di lui scriveva Carlo Carrà nel 1930: “ In una pittura fitta di studio e d’amore, egli dà anche molte rare sensazioni, passando dal paesaggio alla figura, dallo studio d’ambiente alla natura morta e sempre con interesse vivo e costante”.
Gianni Maimeri fu un personaggio eclettico, pittore, uomo pubblico, imprenditore e uomo di grandi passioni, come quella per la musica che prese forma in una serie di ritratti dei grandi esponenti delle serate musicali milanesi fra le due guerre, esposti oggi nella mostra “ I musicisti ritratti da Gianni Maimeri” al Teatro Dal Verme di Milano.
Gianni Maimeri nasce a Varano (Varese), sulla riva del lago di Comabbio, il 21 giugno 1884.
Dopo una breve parentesi veneziana, nel 1906 rientra a Milano, stabilendo un rapporto particolare con Emilio Gola, con cui realizza alcune opere a quattro mani.
Maimeri si inserisce facilmente nella vita artistica italiana, ma se ne distacca dopo l’avvento del Fascismo. Nonostante sia palesemente messo in disparte, nel 1929 vince la medaglia d’oro e il premio del Ministero delle Comunicazioni alla terza Esposizione del Paesaggio, tenutasi a Bologna.
La vita della città lo coinvolge: nel 1929 ingaggia una dura battaglia con la Podesteria milanese sul piano regolatore che prevede la chiusura dei Navigli. Testimonianze di quegli anni sono il ciclo dei Trenta Navigli di Milano.
Nel 1935 riceve il Premio Ferrara e nel 1936 un suo dipinto é acquistato dal Comune per il Museo di Milano.
Nel 1923, insieme al fratello Carlo fonda la Fratelli Maimeri, una piccola azienda produttrice di colori, che raggiungerà dimensioni ragguardevoli.
La mostra, composta da una selezione di quaranta opere, tutti dipinti a olio, presenta un excursus sulla produzione dell’artista, che spazia dalle figure femminili ai paesaggi, dalle nature morte alle marine, ai fiori.
Nonostante dipinga negli anni delle nascenti avanguardie storiche Maimeri non vi prende parte. Preferisce ispirarsi alla natura e a uno scrupoloso realismo, che non nasconde l’intenzione di voler scoprire il segreto delle cose, oltre le apparenze.
L’artista racconta fiumi, canali, boschi e laghi di Lombardia, rivelandosi “un aperto confidente della natura, felice, sempre giovane pittore di paesaggi, robusto visionario di orizzonti oltre le siepi, di piante che si stagliano sui fondi di lago, di figurette ingoiate dal sole”, come scrive Raffaele De Grada nel saggio introduttivo del catalogo della mostra, edito dalla Fondazione Maimeri.
Pittore versatile, Maimeri è abilissimo anche nel raffigurare trasparenze di vetri ed esuberanza di fiori e verdure, nonché oggetti, nei quali sa fissare l’attimo e il senso di fugacità della vita, regalando a chi osserva le sue tele il sentimento più intimo e sociale della vita famigliare e dell’ambiente di cui fa parte.
Di lui scriveva Carlo Carrà nel 1930: “ In una pittura fitta di studio e d’amore, egli dà anche molte rare sensazioni, passando dal paesaggio alla figura, dallo studio d’ambiente alla natura morta e sempre con interesse vivo e costante”.
Gianni Maimeri fu un personaggio eclettico, pittore, uomo pubblico, imprenditore e uomo di grandi passioni, come quella per la musica che prese forma in una serie di ritratti dei grandi esponenti delle serate musicali milanesi fra le due guerre, esposti oggi nella mostra “ I musicisti ritratti da Gianni Maimeri” al Teatro Dal Verme di Milano.
Gianni Maimeri nasce a Varano (Varese), sulla riva del lago di Comabbio, il 21 giugno 1884.
Dopo una breve parentesi veneziana, nel 1906 rientra a Milano, stabilendo un rapporto particolare con Emilio Gola, con cui realizza alcune opere a quattro mani.
Maimeri si inserisce facilmente nella vita artistica italiana, ma se ne distacca dopo l’avvento del Fascismo. Nonostante sia palesemente messo in disparte, nel 1929 vince la medaglia d’oro e il premio del Ministero delle Comunicazioni alla terza Esposizione del Paesaggio, tenutasi a Bologna.
La vita della città lo coinvolge: nel 1929 ingaggia una dura battaglia con la Podesteria milanese sul piano regolatore che prevede la chiusura dei Navigli. Testimonianze di quegli anni sono il ciclo dei Trenta Navigli di Milano.
Nel 1935 riceve il Premio Ferrara e nel 1936 un suo dipinto é acquistato dal Comune per il Museo di Milano.
Nel 1923, insieme al fratello Carlo fonda la Fratelli Maimeri, una piccola azienda produttrice di colori, che raggiungerà dimensioni ragguardevoli.
06
maggio 2004
Gianni Maimeri – Dal passato al futuro
Dal 06 maggio al 06 giugno 2004
arte moderna e contemporanea
Location
GALLERIA LE PLEIADI
Milano, Via Dei Bossi, 10, (Milano)
Milano, Via Dei Bossi, 10, (Milano)
Orario di apertura
10-12.30, 15-19; sabato fino alle 18; chiuso domenica e lunedì mattina
Vernissage
6 Maggio 2004, ore 19