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Gianni Molaro – Un Molaro per Madonna
11 opere dedicate a Madonna: sono il tributo di Gianni Molaro alla popstar americana, icona intramontabile del panorama musicale internazionale
Comunicato stampa
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11 opere dedicate a Madonna: sono il tributo di Gianni Molaro alla popstar americana, icona intramontabile del panorama musicale internazionale, versatile, imprevedibile e sorprendente artista del palcoscenico. L’artista napoletano ne ha voluto immolare l’immagine dedicandogli un ciclo di opere che sono esposte alla mostra “UN MOLARO PER MADONNA”, organizzata dalla Galleria ZeroKarati di Padova, in collaborazione con Vecchiato New Art Galleries. All’inaugurazione interverrà il giornalista Alessandro Cecchi Paone, uno dei volti più noti della televisione italiana.
- L’obiettivo di ZeroKarati è quello di promuovere il nuovo nel campo dell’arte” – spiega Maurizio Pentimalli, titolare della galleria – e dare quindi spazio ai giovani del gruppo “Vecchiato New Art Galleries”-. Si parte quindi con le opere di Molaro dedicate a Madonna in esposizione fino al 7 febbraio; il 2007 prevede successivamente le mostre di Corrado Zani, Cinzia Pellin, Marco Tiani e Silvio Fiorenzo.
ZEROKARATI
Gestita da Maurizio Pentimalli la galleria d’arte ZeroKarati fa parte del gruppo “Vecchiato New Art Galleries”. Proprio lì era nata la prima galleria d’arte di Dante Vecchiato, dove negli anni, il gallerista padovano ha allestito numerose mostre importanti. Dal 2006 la galleria ha assunto una nuova veste; il progetto è ora infatti di dare visibilità ai giovani artisti e far conoscere le forme nuove e innovative dell’arte contemporanea, attraverso una serie di mostre personali e collettive. Il ciclo si è aperto con la pittrice vicentina Annamaria Trevisan che ha esposto venti tele di grandi dimensioni del suo ultimo periodo. Ora è la volta di Gianni Molaro innovativo stilistartista napoletano che, grazie anche alla sua amicizia con Dante Vecchiato e Rabarama, ha scelto Padova per esporre il suo ciclo di opere dedicate a Madonna.
GIANNI MOLARO
Stilistartista napoletano, Gianni Molaro espone per la prima volta a Padova, anche se con la nostra città ha un legame forte. Nella sua attività di stilista si è infatti ispirato ad un ciclo di sculture di Rabarama - artista romana che vive e lavora a Padova -, e la stessa Rabarama ha fatto da madrina ad una sua sfilata a Trinità dei Monti e a Milano.
LO STILISTA
Molaro stilista viene inizialmente alla ribalta delle cronache come stilista di un record, realizzando un velo da sposa di oltre trecento metri, notizia che fa in breve tempo il giro del mondo. Realizza successivamente l’abito di nozze più largo del mondo (una struttura metallica di tredici metri di diametro ricoperta in tulle) ed un abito nuziale tempestato da settemila diamanti. Entra nel regno dell’alta moda e lo percorre a colpi di scena e testimonial famosi come Claudia Gerini, Amanda Lear, Ilona Staller, Vittoria Silvested, Loredana Lecciso, Lori Del Santo e Asia Argento. Nelle sue sfilate, le modelle hanno spesso indossato abitiscultura che interpretano le emozioni e i lutti del mondo.
L’ARTISTA
Molaro esordisce nel mondo dell’arte con una performance che coinvolge l’intera città di Napoli, dal balcone del suo atelier di Napoli, Marina Ripa di Meana, vestita con abiti cardinalizi con microfono ed altoparlanti sulla piazza grida per mezz’ora alla folla: “Popolo di Napoli, accorrete ABEMUS ARTISTAM Gianni Molaro”. Scende dal palazzo, e quaranta paggi vestiti di bianco le reggono la lunga coda di 50 metri di pizzo rosso cardinalizio con sopra cinque bambini dipinti, aprendo così il corteo della Processione D’Arte. Dal Palazzo Degli Industriali nella stessa piazza escono una lunga serie di portantini i quali portano in processione come stendardi le tele del Molaro. Anche le sculture in bronzo sono portate a spalla come madonne, infine su un carro lungo dieci metri completamente rivestito d’oro e fiori è poggiato un trono dove siede Amanda Lear nelle vesti della grande madre, su di essa è posto un grande occhio, alle sue spalle un mascherone di colore nero ride beffardo. Il carro pesantissimo è portato a spalla da cento uomini il tutto accompagnato da una banda musicale. Tra lo stupore di migliaia di persone la processione sfilò da Piazza Dei Martiri ,in Via Dei Mille, Via Filangieri, sciogliendosi al Museo D’Arte Moderna (P.A.N di Napoli) dove all’interno viene presentato alla stampa il volume Molaro edito da Electa. Molaro stupisci ancora una volta alla Fiera D’Arte Contemporanea A.R.C.O. di Madrid, dove sfila egli stesso con dodici modelle che indossano i suoi abiti scultura. Egli in testa porta in mano una testa mozzata con una tiara sulla quale è dipinta l’immagine di papa Woitila, al suo fianco il suo compagno Andrea nudo vestito solo di gioielli, in testa una grande corona recante l’ immagine della Gioconda tra Bush e Saddam. In occasione Del Maggio dei Monumenti di Napoli 2006, Molaro dalla finestra del suo atelier in Piazza Dei Martiri, fa uscire con forza un enorme pesce in vetroresina di colore giallo lungo sei metri con la bocca spalancata di rosso fuoco ingoia una pianta di magnolia posta sul marciapiede del palazzo. All’interno del fogliame spuntano due gambe di donna con calze a rete e tacchi a spillo di colore rosso. Sulla facciata una grande scritta al neon di colore fuxia da il titolo all’opera: “ L’Insaziabile Fame Dell’ Inconscio”. Tre bambini in vetroresina di colore rosso incatenati da una catena gialla su una pensilina del palazzo, osservano la scena. Molaro unico stilista artista al mondo ad aver realizzato una performance nella Casa di Pablo Picasso a Parigi. La nostra amata Sophia Loren ha nella sua collezione una tela scultura di Gianni Molaro.
…………………………………………………………………………………………………………………………………………….
Le tele di Molaro non sono semplici tele dipinte con vari stili di pittura, che acquistano piacere visivo o concettuale, non sono tele avvolte, tagliate, serigrafate, incollate, tirate, spinte dall’esterno, sovrapposte da carte, oppure da oggetti, cose pensate dai grandi maestri di ogni tempo per rivoluzionare, creare nuovi percorsi visivi, inconsci, intellettuali, concettuali.
Molaro può essere tutto ciò, ma va oltre, porta nel mondo dell’arte una tecnica nuova che solo chi viene dal suo mondo, ovvero quello della moda sa fare.
La tela viene prima disegnata, poi passata ad un tecnico modellista per abbigliamento con metodo industriale, che ne sviluppa il cartamodello, tagliato su una tela. Passa successivamente nelle sapienti mani di una sarta che con pazienza ed esperienza di lunghi anni, ne assembla i pezzi, la imbastisce e la cuce, viene ricontrollata e corretta da Molaro, per poi essere ritagliata su di una nuova tela e ricucita in modo perfetto. A questo punto la tela scultura ha già un anima e respira.
Molaro artista napoletano, cresciuto in una terra ricca di tradizioni, impregnato di quella cultura popolare-barocca, dipinge le sue tele scultura, le fa ricamare da esperte mani, con minuzia e pazienza, come fossero abiti dell’ Haute Couture parigina; come un miracolo le sue tele diventano per lo spettatore fonte di emozione, piacere, desiderio quasi come un irraggiungibile sogno.
Non è semplicemente una tela facile da realizzare e fedele come nessun’altra.
Sono tele scultura che sanciscono il passaggio dal regno dell’ Haute Couture, che produce beni di consumo, a quello delle immagini, godendo una nuova ed impercettibile vita.
LE OPERE IN ESPOSIZIONE
1.
Un Molaro Per Madonna è il titolo di questa collezione tutta ispirata a Madonna rock star americana di origini italiane, e Molaro lo sottolinea proprio in una tela rappresentante il nostro tricolore sul quale, intagliato, cucito e dipinto, viene inserito il profilo della star con sotto scritto con ricami “ She Is Made in Italy”.
2.
Molaro testimone attento del proprio tempo realizza un’altra opera dal titolo “Universal Mother”, dove inserisce il profilo di Madonna che dolcemente guarda il profilo di un bambino di colore, posti sul telaio (perché in questo caso l’artista ha completamente eliminato la tela di fondo dipingendo direttamente di colore nero il telaio). Il quadro è un chiaro riferimento alla tanta discussa adozione da parte della rock star di un bambino africano.
3.
Su di un’altra tela scultura di colore giallo dal titolo “Madonna’s Flower” Molaro fa ricamare tralci di fiori a rilievo con cristalli di diverso colore.
4.
“Assuntion” è il titolo provocatorio di una tela scultura che raffigura il profilo di Madonna su di un fondo azzurro, poggiato su celestiali nuvole. Candidi gigli ricamati a rilievo con perle e cristalli, con tanto di stellario in metallo dorato con swarovski come nella più pura tradizione religiosa.
5.
“Madonna Barocca” è il quadro con sfondo rosa con raffinati ricami in oro in stile barocco, esso dona il puro senso del lusso, potenza e religiosa forza.
6.
“ Red Splash ” è il titolo di una bianca tela con una macchia di colore rosso caduta dall’alto sul volto di Madonna, sporcando la tela ma non il suo volto. Anche in questo caso la macchia di colore rosso è luminosissima, brillante, preziosa, infatti è realizzata con cannottiglie, cristalli e paillettes ricamati. Questa volta però c’è sofferenza sulla parte scultorea della tela e non nell’espressione dipinta di Madonna, nella forma poggiata sulla tela, il volto appare da un lato curvo e dall’altro piegato chiuso, come di una sofferenza che cambia la forma ma non muta l’immagine.
7.-8.-9.
“Madonna With Little Red Line” – “Madonna With Medium Red Line” – “Madonna With Long Red Line”, sono un trittico di tele di colore bianco, grigio e nero con il volto scultura di Madonna posizionato in tre diverse altezze e profilato con ricamo. Il desiderio di Molaro è che queste tre tele non vengano mai vendute divise. Il bianco potrebbe rappresentare l’inizio, il grigio l’intermedio e il nero la fine, potrebbero insieme essere chiamate anche le tre età.
10.
”Gold Vergin” una tela a forma di croce rivestita con foglia d’oro con uno squarcio al centro che raffigura una vagina con grandi labbra a rilievo anch’essa d’oro. Dall’interno bella e sofisticata sempre intagliata e dipinta esce lei : Madonna.
La croce, è simbolo della morte del corpo e la stessa poi genera una nuova vita.
Tutto è cosi strano e complesso, la croce segno di sofferenza è invece tutta d’oro, essa partorisce una vita non nel dolore ma nell’estasi, su di essa non è posta la targa con su scritto “I.N.R.I”- “Questi E’ il Re dei Giudei”, ma un dollaro dipinto su tela scultura con tanto di effige di George Washington. Il potere materiale su quello spirituale? Tema già sviluppato in alcuni lavori di Molaro. No, qui lo spirito e la materia si fondono in un unico corpo ed anima sprigionando un potente piacere che credetemi non è peccato!!!!
11.
“Welcome Inside Me”è il titolo della scultura in tela che meglio testimonia lo sviluppo tecnico lavorativo delle opere di Molaro.
Oltre a meravigliarci della complessità del lavoro, c’è qualcosa che ci immerge in un labirinto di pensieri, emozioni, domande e risposte .All’altezza del pube sulla gonna c’è un vuoto che ricorda sempre l’organo genitale femminile e dentro posizionato uno specchio. Specchiandosi appare nella scultura il volto del visitatore.
Può sembrare un discorso già affrontato da Boetti ma non è cosi!!! Perché mentre con Boetti lo spettatore entra nella scena , con Molaro invece si entra direttamente nel soggetto e addirittura con l’immagine fotografica si può avere la sensazione di uscire dall’abito.
Quindi nessun titolo poteva essere più adatto di quello che ha dato l’artista: Welcome Inside Me.
Esiste un’altra opera dedicata a Madonna,“Annunciation” tela dallo sfondo azzurro con stellario in metallo dorato, che prende questo nome dall’angelo in terracotta dipinto con occhi di cristallo e capelli dal taglio a schiaffo, posto sul bordo alto della tela. Quest’ultima non sarà presente all’esposizione perché è nella collezione del critico d’arte Alessandro Riva.
- L’obiettivo di ZeroKarati è quello di promuovere il nuovo nel campo dell’arte” – spiega Maurizio Pentimalli, titolare della galleria – e dare quindi spazio ai giovani del gruppo “Vecchiato New Art Galleries”-. Si parte quindi con le opere di Molaro dedicate a Madonna in esposizione fino al 7 febbraio; il 2007 prevede successivamente le mostre di Corrado Zani, Cinzia Pellin, Marco Tiani e Silvio Fiorenzo.
ZEROKARATI
Gestita da Maurizio Pentimalli la galleria d’arte ZeroKarati fa parte del gruppo “Vecchiato New Art Galleries”. Proprio lì era nata la prima galleria d’arte di Dante Vecchiato, dove negli anni, il gallerista padovano ha allestito numerose mostre importanti. Dal 2006 la galleria ha assunto una nuova veste; il progetto è ora infatti di dare visibilità ai giovani artisti e far conoscere le forme nuove e innovative dell’arte contemporanea, attraverso una serie di mostre personali e collettive. Il ciclo si è aperto con la pittrice vicentina Annamaria Trevisan che ha esposto venti tele di grandi dimensioni del suo ultimo periodo. Ora è la volta di Gianni Molaro innovativo stilistartista napoletano che, grazie anche alla sua amicizia con Dante Vecchiato e Rabarama, ha scelto Padova per esporre il suo ciclo di opere dedicate a Madonna.
GIANNI MOLARO
Stilistartista napoletano, Gianni Molaro espone per la prima volta a Padova, anche se con la nostra città ha un legame forte. Nella sua attività di stilista si è infatti ispirato ad un ciclo di sculture di Rabarama - artista romana che vive e lavora a Padova -, e la stessa Rabarama ha fatto da madrina ad una sua sfilata a Trinità dei Monti e a Milano.
LO STILISTA
Molaro stilista viene inizialmente alla ribalta delle cronache come stilista di un record, realizzando un velo da sposa di oltre trecento metri, notizia che fa in breve tempo il giro del mondo. Realizza successivamente l’abito di nozze più largo del mondo (una struttura metallica di tredici metri di diametro ricoperta in tulle) ed un abito nuziale tempestato da settemila diamanti. Entra nel regno dell’alta moda e lo percorre a colpi di scena e testimonial famosi come Claudia Gerini, Amanda Lear, Ilona Staller, Vittoria Silvested, Loredana Lecciso, Lori Del Santo e Asia Argento. Nelle sue sfilate, le modelle hanno spesso indossato abitiscultura che interpretano le emozioni e i lutti del mondo.
L’ARTISTA
Molaro esordisce nel mondo dell’arte con una performance che coinvolge l’intera città di Napoli, dal balcone del suo atelier di Napoli, Marina Ripa di Meana, vestita con abiti cardinalizi con microfono ed altoparlanti sulla piazza grida per mezz’ora alla folla: “Popolo di Napoli, accorrete ABEMUS ARTISTAM Gianni Molaro”. Scende dal palazzo, e quaranta paggi vestiti di bianco le reggono la lunga coda di 50 metri di pizzo rosso cardinalizio con sopra cinque bambini dipinti, aprendo così il corteo della Processione D’Arte. Dal Palazzo Degli Industriali nella stessa piazza escono una lunga serie di portantini i quali portano in processione come stendardi le tele del Molaro. Anche le sculture in bronzo sono portate a spalla come madonne, infine su un carro lungo dieci metri completamente rivestito d’oro e fiori è poggiato un trono dove siede Amanda Lear nelle vesti della grande madre, su di essa è posto un grande occhio, alle sue spalle un mascherone di colore nero ride beffardo. Il carro pesantissimo è portato a spalla da cento uomini il tutto accompagnato da una banda musicale. Tra lo stupore di migliaia di persone la processione sfilò da Piazza Dei Martiri ,in Via Dei Mille, Via Filangieri, sciogliendosi al Museo D’Arte Moderna (P.A.N di Napoli) dove all’interno viene presentato alla stampa il volume Molaro edito da Electa. Molaro stupisci ancora una volta alla Fiera D’Arte Contemporanea A.R.C.O. di Madrid, dove sfila egli stesso con dodici modelle che indossano i suoi abiti scultura. Egli in testa porta in mano una testa mozzata con una tiara sulla quale è dipinta l’immagine di papa Woitila, al suo fianco il suo compagno Andrea nudo vestito solo di gioielli, in testa una grande corona recante l’ immagine della Gioconda tra Bush e Saddam. In occasione Del Maggio dei Monumenti di Napoli 2006, Molaro dalla finestra del suo atelier in Piazza Dei Martiri, fa uscire con forza un enorme pesce in vetroresina di colore giallo lungo sei metri con la bocca spalancata di rosso fuoco ingoia una pianta di magnolia posta sul marciapiede del palazzo. All’interno del fogliame spuntano due gambe di donna con calze a rete e tacchi a spillo di colore rosso. Sulla facciata una grande scritta al neon di colore fuxia da il titolo all’opera: “ L’Insaziabile Fame Dell’ Inconscio”. Tre bambini in vetroresina di colore rosso incatenati da una catena gialla su una pensilina del palazzo, osservano la scena. Molaro unico stilista artista al mondo ad aver realizzato una performance nella Casa di Pablo Picasso a Parigi. La nostra amata Sophia Loren ha nella sua collezione una tela scultura di Gianni Molaro.
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Le tele di Molaro non sono semplici tele dipinte con vari stili di pittura, che acquistano piacere visivo o concettuale, non sono tele avvolte, tagliate, serigrafate, incollate, tirate, spinte dall’esterno, sovrapposte da carte, oppure da oggetti, cose pensate dai grandi maestri di ogni tempo per rivoluzionare, creare nuovi percorsi visivi, inconsci, intellettuali, concettuali.
Molaro può essere tutto ciò, ma va oltre, porta nel mondo dell’arte una tecnica nuova che solo chi viene dal suo mondo, ovvero quello della moda sa fare.
La tela viene prima disegnata, poi passata ad un tecnico modellista per abbigliamento con metodo industriale, che ne sviluppa il cartamodello, tagliato su una tela. Passa successivamente nelle sapienti mani di una sarta che con pazienza ed esperienza di lunghi anni, ne assembla i pezzi, la imbastisce e la cuce, viene ricontrollata e corretta da Molaro, per poi essere ritagliata su di una nuova tela e ricucita in modo perfetto. A questo punto la tela scultura ha già un anima e respira.
Molaro artista napoletano, cresciuto in una terra ricca di tradizioni, impregnato di quella cultura popolare-barocca, dipinge le sue tele scultura, le fa ricamare da esperte mani, con minuzia e pazienza, come fossero abiti dell’ Haute Couture parigina; come un miracolo le sue tele diventano per lo spettatore fonte di emozione, piacere, desiderio quasi come un irraggiungibile sogno.
Non è semplicemente una tela facile da realizzare e fedele come nessun’altra.
Sono tele scultura che sanciscono il passaggio dal regno dell’ Haute Couture, che produce beni di consumo, a quello delle immagini, godendo una nuova ed impercettibile vita.
LE OPERE IN ESPOSIZIONE
1.
Un Molaro Per Madonna è il titolo di questa collezione tutta ispirata a Madonna rock star americana di origini italiane, e Molaro lo sottolinea proprio in una tela rappresentante il nostro tricolore sul quale, intagliato, cucito e dipinto, viene inserito il profilo della star con sotto scritto con ricami “ She Is Made in Italy”.
2.
Molaro testimone attento del proprio tempo realizza un’altra opera dal titolo “Universal Mother”, dove inserisce il profilo di Madonna che dolcemente guarda il profilo di un bambino di colore, posti sul telaio (perché in questo caso l’artista ha completamente eliminato la tela di fondo dipingendo direttamente di colore nero il telaio). Il quadro è un chiaro riferimento alla tanta discussa adozione da parte della rock star di un bambino africano.
3.
Su di un’altra tela scultura di colore giallo dal titolo “Madonna’s Flower” Molaro fa ricamare tralci di fiori a rilievo con cristalli di diverso colore.
4.
“Assuntion” è il titolo provocatorio di una tela scultura che raffigura il profilo di Madonna su di un fondo azzurro, poggiato su celestiali nuvole. Candidi gigli ricamati a rilievo con perle e cristalli, con tanto di stellario in metallo dorato con swarovski come nella più pura tradizione religiosa.
5.
“Madonna Barocca” è il quadro con sfondo rosa con raffinati ricami in oro in stile barocco, esso dona il puro senso del lusso, potenza e religiosa forza.
6.
“ Red Splash ” è il titolo di una bianca tela con una macchia di colore rosso caduta dall’alto sul volto di Madonna, sporcando la tela ma non il suo volto. Anche in questo caso la macchia di colore rosso è luminosissima, brillante, preziosa, infatti è realizzata con cannottiglie, cristalli e paillettes ricamati. Questa volta però c’è sofferenza sulla parte scultorea della tela e non nell’espressione dipinta di Madonna, nella forma poggiata sulla tela, il volto appare da un lato curvo e dall’altro piegato chiuso, come di una sofferenza che cambia la forma ma non muta l’immagine.
7.-8.-9.
“Madonna With Little Red Line” – “Madonna With Medium Red Line” – “Madonna With Long Red Line”, sono un trittico di tele di colore bianco, grigio e nero con il volto scultura di Madonna posizionato in tre diverse altezze e profilato con ricamo. Il desiderio di Molaro è che queste tre tele non vengano mai vendute divise. Il bianco potrebbe rappresentare l’inizio, il grigio l’intermedio e il nero la fine, potrebbero insieme essere chiamate anche le tre età.
10.
”Gold Vergin” una tela a forma di croce rivestita con foglia d’oro con uno squarcio al centro che raffigura una vagina con grandi labbra a rilievo anch’essa d’oro. Dall’interno bella e sofisticata sempre intagliata e dipinta esce lei : Madonna.
La croce, è simbolo della morte del corpo e la stessa poi genera una nuova vita.
Tutto è cosi strano e complesso, la croce segno di sofferenza è invece tutta d’oro, essa partorisce una vita non nel dolore ma nell’estasi, su di essa non è posta la targa con su scritto “I.N.R.I”- “Questi E’ il Re dei Giudei”, ma un dollaro dipinto su tela scultura con tanto di effige di George Washington. Il potere materiale su quello spirituale? Tema già sviluppato in alcuni lavori di Molaro. No, qui lo spirito e la materia si fondono in un unico corpo ed anima sprigionando un potente piacere che credetemi non è peccato!!!!
11.
“Welcome Inside Me”è il titolo della scultura in tela che meglio testimonia lo sviluppo tecnico lavorativo delle opere di Molaro.
Oltre a meravigliarci della complessità del lavoro, c’è qualcosa che ci immerge in un labirinto di pensieri, emozioni, domande e risposte .All’altezza del pube sulla gonna c’è un vuoto che ricorda sempre l’organo genitale femminile e dentro posizionato uno specchio. Specchiandosi appare nella scultura il volto del visitatore.
Può sembrare un discorso già affrontato da Boetti ma non è cosi!!! Perché mentre con Boetti lo spettatore entra nella scena , con Molaro invece si entra direttamente nel soggetto e addirittura con l’immagine fotografica si può avere la sensazione di uscire dall’abito.
Quindi nessun titolo poteva essere più adatto di quello che ha dato l’artista: Welcome Inside Me.
Esiste un’altra opera dedicata a Madonna,“Annunciation” tela dallo sfondo azzurro con stellario in metallo dorato, che prende questo nome dall’angelo in terracotta dipinto con occhi di cristallo e capelli dal taglio a schiaffo, posto sul bordo alto della tela. Quest’ultima non sarà presente all’esposizione perché è nella collezione del critico d’arte Alessandro Riva.
07
dicembre 2006
Gianni Molaro – Un Molaro per Madonna
Dal 07 dicembre 2006 al 07 febbraio 2007
arte contemporanea
Location
GALLERIA ZEROKARATI
Padova, Via Dondi Dall'orologio, 35, (Padova)
Padova, Via Dondi Dall'orologio, 35, (Padova)
Orario di apertura
lu. 15.30-19.30, mar.-sab. 9.30-13.00 e 15.30-19.30
Vernissage
7 Dicembre 2006, ore 18.30
Editore
ELECTA NAPOLI
Ufficio stampa
FENICE
Autore