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Gianni Moretti – Intermittenza
La mostra raccoglie la forma artistica di Moretti, una pratica di ricerca che contiene più d’ogni altra cosa l’irresistibile inconscia volontà di lavorare sul falso identico, ovvero sulla sedimentazione delle forme, sul mettersi in gioco come un equilibrista che esercita senza rete.
Comunicato stampa
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Venerdì 8 Ottobre alle ore 19.00 inaugura, negli spazi della Changing Role, la prima esposizione personale a Napoli di Gianni Moretti (Perugia, 1978).
Nata sotto la curatela di Martina Cavallarin, la mostra intermittenza raccoglie la forma artistica di Moretti, una pratica di ricerca che contiene più d’ogni altra cosa l’irresistibile inconscia volontà di lavorare sul falso identico, ovvero sulla sedimentazione delle forme, sul mettersi in gioco come un equilibrista che esercita senza rete, sull’indagine lenticolare che esplora i materiali e li tocca con una passione e una delicatezza da amante perduto.
Un falso identico che contempla lavori differenti, anche se solo apparentemente, come primo esercizio d’approssimazione al grande amore (foglia d’oro zecchino, plexiglas), esercizio di lettura (carta da lucido forata, nastro adesivo, pigmenti), esercizi di aderenza (carte incise a parete), great expectations (strutture di acetato monocromo a terra), esercizi di misurazione (carta velina incisa a parete).
Partendo dall’intercettazione pellicolare del materiale da trattare Moretti procede per esclusione e per perdita, avanza nell’espansione dell’errore tracciando fili invisibili che si accavallano sconcertandosi vicendevolmente.
Per questa mostra Moretti presenta una serie di lavori creati site specific per la Changing Role spostandosi da opere a parete ad installazioni a terra che rappresentano il percorso strabico ed ossessivo, continuamente sulla soglia di visibile ed invisibile, tentativi e fallimenti, costruzioni e decostruzioni tra linguaggio e contenuto.
Artista in continua e progressiva crescita, Moretti è uno dei più originali rappresentanti della giovane arte italiana che attraverso necessarie e indispensabili ricerche, ossessioni e urgenze dà un senso concreto e trasversale al fare e al creare contemporaneo.
Disegno e installazioni mixed media sono le tecniche privilegiate nella sua ricerca, che si focalizza sullo studio del limite e della struttura di vari tipi di organismi.
Nato a Perugia nel 1978, nel 1997 si trasferisce a Bologna per frequentare il DAMS e l’Accademia di Belle Arti presso la quale consegue, nel 2005, il diploma in Decorazione. Tra i riconoscimenti ottenuti: Premio Nazionale delle Arti 2003, Roma; Premio Iceberg 2005, Bologna; Premio Accademia Olimpica Nazionale 2006, Roma; XXIII Premio Oscar Signorini 2006, Milano; Premio San Fedele 2007, Milano.
Tra le perosnali si segnalano: 2010, great expectations, Contemporary Concept, Bologna; Paper Heroes, Gaya Art Space, Bali (Indonesia); 2008, Settantasette centesimi, Galleria Michela Rizzo Project Room, Venezia. Tra le collettive: 2010, Open, Mongin Art Space, Seoul (Corea del Sud); 2009, Italian Artists New York, ISCP, New York City (USA); The Goldberg’s Variations, 91mQ, Berlino (Germania), Big in Japan, Arcus Studio, Ibaraki (Giappone)
Attualmente vive e lavora tra Milano e Berlino.
Nata sotto la curatela di Martina Cavallarin, la mostra intermittenza raccoglie la forma artistica di Moretti, una pratica di ricerca che contiene più d’ogni altra cosa l’irresistibile inconscia volontà di lavorare sul falso identico, ovvero sulla sedimentazione delle forme, sul mettersi in gioco come un equilibrista che esercita senza rete, sull’indagine lenticolare che esplora i materiali e li tocca con una passione e una delicatezza da amante perduto.
Un falso identico che contempla lavori differenti, anche se solo apparentemente, come primo esercizio d’approssimazione al grande amore (foglia d’oro zecchino, plexiglas), esercizio di lettura (carta da lucido forata, nastro adesivo, pigmenti), esercizi di aderenza (carte incise a parete), great expectations (strutture di acetato monocromo a terra), esercizi di misurazione (carta velina incisa a parete).
Partendo dall’intercettazione pellicolare del materiale da trattare Moretti procede per esclusione e per perdita, avanza nell’espansione dell’errore tracciando fili invisibili che si accavallano sconcertandosi vicendevolmente.
Per questa mostra Moretti presenta una serie di lavori creati site specific per la Changing Role spostandosi da opere a parete ad installazioni a terra che rappresentano il percorso strabico ed ossessivo, continuamente sulla soglia di visibile ed invisibile, tentativi e fallimenti, costruzioni e decostruzioni tra linguaggio e contenuto.
Artista in continua e progressiva crescita, Moretti è uno dei più originali rappresentanti della giovane arte italiana che attraverso necessarie e indispensabili ricerche, ossessioni e urgenze dà un senso concreto e trasversale al fare e al creare contemporaneo.
Disegno e installazioni mixed media sono le tecniche privilegiate nella sua ricerca, che si focalizza sullo studio del limite e della struttura di vari tipi di organismi.
Nato a Perugia nel 1978, nel 1997 si trasferisce a Bologna per frequentare il DAMS e l’Accademia di Belle Arti presso la quale consegue, nel 2005, il diploma in Decorazione. Tra i riconoscimenti ottenuti: Premio Nazionale delle Arti 2003, Roma; Premio Iceberg 2005, Bologna; Premio Accademia Olimpica Nazionale 2006, Roma; XXIII Premio Oscar Signorini 2006, Milano; Premio San Fedele 2007, Milano.
Tra le perosnali si segnalano: 2010, great expectations, Contemporary Concept, Bologna; Paper Heroes, Gaya Art Space, Bali (Indonesia); 2008, Settantasette centesimi, Galleria Michela Rizzo Project Room, Venezia. Tra le collettive: 2010, Open, Mongin Art Space, Seoul (Corea del Sud); 2009, Italian Artists New York, ISCP, New York City (USA); The Goldberg’s Variations, 91mQ, Berlino (Germania), Big in Japan, Arcus Studio, Ibaraki (Giappone)
Attualmente vive e lavora tra Milano e Berlino.
08
ottobre 2010
Gianni Moretti – Intermittenza
Dall'otto ottobre al 04 dicembre 2010
arte contemporanea
Location
CHANGING ROLE – MOVE OVER GALLERY
Napoli, Via Chiatamone, 26, (Napoli)
Napoli, Via Chiatamone, 26, (Napoli)
Orario di apertura
da martedì a venerdì 10-18
Vernissage
8 Ottobre 2010, ore 19
Autore
Curatore