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Gianni Motti
la Galleria Artra di Milano è lieta di annunciare un nuovo appuntamento con l’artista italo-svizzero Gianni Motti
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Reduce dalle trattative per contendere l¹affitto annuale di Guantanamo agli
Stati Uniti presso il Centre Culturel Suisse di Parigi, Gianni Motti approda
ora a Milano con una nuova ³iniziativa² a sorpresa. Essere ³nel luogo
sbagliato al momento giusto² è la strategia che informa ogni suo progetto
per cui recentemente lo abbiamo visto alla televisione francese,
incappucciato e legato alla maniera dei prigionieri iracheni, nelle
gradinate del Roland-Garros.
Gianni Motti è sicuramente un autore politico per costituzione, se con
questo termine si indica chi si caratterizza per la partecipazione alla vita
sociale e alla sfera pubblica. Dietro il gioco irriverente e le situazioni
assurde che, ogni volta, si diverte a provocare, la pratica artistica di
Motti è precisa: esatta. Sia che rivendichi, alla maniera dei terroristi, un
terremoto a Los Angeles, sia che inviti ad assistere alla caduta di
meteoriti o ad un¹eclissi lunare, la sua attitudine è quella che, più di
ogni altra, si qualifica politicamente
Non c¹è nulla di naturale: tutto è sociale. Motti non produce, non teorizza
ma presuppone e, ogni volta, ripristina uno spazio pubblico, le condizioni
di uno spazio sociale. Se ciò non fosse , il suo provocare disturbo negli
eventi, sarebbe puramente cinico e spettacolare. Al contrario Motti o,
meglio, la sua pratica di abusivismo permanente ( i suoi eventi pubblici
readymade) indicano un metodo, danno forma ad una condotta, creano
opposizione e resistenza.
Ecco che per questa occasione milanese lo vediamo annunciato da un flyer
natalizio, con gli auguri per l¹anno nuovo, anche se c¹è una piccola
anomalia: il font è araboŠ.
Stati Uniti presso il Centre Culturel Suisse di Parigi, Gianni Motti approda
ora a Milano con una nuova ³iniziativa² a sorpresa. Essere ³nel luogo
sbagliato al momento giusto² è la strategia che informa ogni suo progetto
per cui recentemente lo abbiamo visto alla televisione francese,
incappucciato e legato alla maniera dei prigionieri iracheni, nelle
gradinate del Roland-Garros.
Gianni Motti è sicuramente un autore politico per costituzione, se con
questo termine si indica chi si caratterizza per la partecipazione alla vita
sociale e alla sfera pubblica. Dietro il gioco irriverente e le situazioni
assurde che, ogni volta, si diverte a provocare, la pratica artistica di
Motti è precisa: esatta. Sia che rivendichi, alla maniera dei terroristi, un
terremoto a Los Angeles, sia che inviti ad assistere alla caduta di
meteoriti o ad un¹eclissi lunare, la sua attitudine è quella che, più di
ogni altra, si qualifica politicamente
Non c¹è nulla di naturale: tutto è sociale. Motti non produce, non teorizza
ma presuppone e, ogni volta, ripristina uno spazio pubblico, le condizioni
di uno spazio sociale. Se ciò non fosse , il suo provocare disturbo negli
eventi, sarebbe puramente cinico e spettacolare. Al contrario Motti o,
meglio, la sua pratica di abusivismo permanente ( i suoi eventi pubblici
readymade) indicano un metodo, danno forma ad una condotta, creano
opposizione e resistenza.
Ecco che per questa occasione milanese lo vediamo annunciato da un flyer
natalizio, con gli auguri per l¹anno nuovo, anche se c¹è una piccola
anomalia: il font è araboŠ.
Marco Scotini
14
dicembre 2004
Gianni Motti
Dal 14 dicembre 2004 al 14 gennaio 2005
arte contemporanea
Location
GALLERIA ARTRA
Milano, Via Francesco Burlamacchi, 1, (Milano)
Milano, Via Francesco Burlamacchi, 1, (Milano)
Orario di apertura
dal martedì al sabato dalle 15,00 alle 19,00
Vernissage
14 Dicembre 2004, ore 18,30
Autore