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Gianni Piacentini – Presepe vivente
Presepe concettuale con le mani di Gianni Piacentini.
Comunicato stampa
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P r e s e p e v i v e n t e
disarmato e disarmante
un’opera buona del maestro Gianni Piacentini
performance
Il maestro Gianni Piacentini vi svela che il “presepe” non può che essere “vivente” come la sostanza delle cose non può che essere patetica, come l’amore. Il resto è utile e interessante, ma superfluo. Andrea P. Lisi
Per la performance PRESEPE VIVENTE Gianni Piacentini ha prodotto un invito/opera multipla che viene consegnata accartocciata al pubblico e che una volta aperta, oltre alle informazioni sull’evento, fa da carta-montagna già increspata per il paesaggio del presepe. Il pentagramma riprodotto in basso è lo spazio in cui saranno annotate le note musicali da cui prenderà le mosse la scena.
Il “presepe vivente” risponde fondamentalmente a questi quesiti:
Come fare un presepe liberandosi di tutte le decorazioni e senza utilizzare alcun oggetto?
La soluzione è un presepe vivente.
E come insegnare a fare questo presepe? Come augurare buon natale?
Come, quindi, poter dare un segno d’amore?
OGNUNO E’ DOTATO DI UN PRESEPE: LE PROPRIE MANI.
La performance Presepe Vivente non è un presepe oggettuale, una costruzione o un modellino, bensì una piccola scena, di minima azione, fatta di sole mani nude e presentata a uno o due interlocutori per volta. Un evento inaspettato frutto di ispirata fragilità, di pochezza della situazione e pure di scoperta del corpo che diventa p a e s a g g i o.
Un presepe di una tenerezza davvero disarmante.
Con questo lavoro il performer diventa un prestigiatore mistico: lucido e umile.
Infatti la performance provoca una sorta di r e s a grazie alla radicale bontà del racconto e dell’azione: una favola e un gioco da bambini, capace forse di attrarre con la sua pacata mitezza gli adulti.
Un presepe irriducibile a sola immagine fotografica, a video o a scultura: soluzioni prive della componente emozionale portata dalla viva presenza dell’autore in intimo dialogo col pubblico.
Un’opera dimessa, un vero saluto, un salve o “un buongiorno che significhi davvero buongiorno”. Un augurio di Natale che è quindi un pallido gioco in funzione di ponte ideale tra i presepi costruiti e il presepe vivente francescano.
Un’opera (artistica) buona o come ha detto Nanni Balestrini: intelligente e gentile.
Questo presepe farà il giro del mondo di mano in mano, di persona in persona.
Sembra difficile ammettere una performance ingenua, eppure della sua profonda ingenuità Gianni Piacentini fa amorevolmente dono a chiunque.
Portando una traccia laica di vita gioiosa e di speranza nell’uomo.
Gianni Piacentini (Roma, 1962 - Peterhead (Scozia) 2002)
è un individuo che, nonostante sia morto nel 2002, è pure un artista visivo vivente. Opera fondamentalmente nel campo della progettazione di eventi artistici in Italia e in Europa.
Performer, predilige l’istallazione, i lavori in situ, le dimostrazioni accademiche e i giochi didattici.
Borsista della Eurocreation nel 1989 a Glasgow dove ha prodotto The Living Room un progetto a cui hanno aderito 25 artisti.
Ha scritto d’arte per cataloghi e riviste. Fondatore del gruppo Artisti Innocenti. Ha partecipato a decine di mostre e festival. Ha collaborato con diversi artisti internazionali.
Nel 2007 per la Wunderkammern di Spello ha proposto un progetto fondato sulla presenza di una suora di clausura (con testo in catalogo di Carola Susani).
A Hildesheim (Germania) con Petra Arndt e Davide Liuni ha realizzato “Miracoli”, un vasto ciclo di performance nel corso di una notte (da cui è tratto un DVD).
A Roma presso il Duncan3.0 ha co-prodotto il festival ‘Comitato di Salute Pubblica, 2007’.
In corso di pubblicazione il catalogo ragionato di “Viaggiatori sulla Flaminia” per cui ha realizzato a Sigillo (PG) la performance “il Presente dell’Universo e la Morte” (operetta morale con imbonitore accademico).
Nel maggio del 2008 una mostra particolare: l’allestimento di un’aula con venti laboratori differenti. Un gran numero di partecipanti in piena attività compaiono nel video proiettato in una seconda sala. Il progetto intitolato “Ricreazione”, presso il Museo Laboratorio dell’Università La Sapienza di Roma, avrà come esito un catalogo documentario.
Continua intanto a cercare adesioni di piccole città e paesi, innanzitutto italiani, per il concorso che coordina “CITTA’ ETICA 2000 e”. Il primo segnale è collocato a Foligno dal 2006 (“Foligno città vincitrice del concorso città etica 2007”) mentre ad Articoli Corrado è stato assegnato il riconoscimento per il 2009.
disarmato e disarmante
un’opera buona del maestro Gianni Piacentini
performance
Il maestro Gianni Piacentini vi svela che il “presepe” non può che essere “vivente” come la sostanza delle cose non può che essere patetica, come l’amore. Il resto è utile e interessante, ma superfluo. Andrea P. Lisi
Per la performance PRESEPE VIVENTE Gianni Piacentini ha prodotto un invito/opera multipla che viene consegnata accartocciata al pubblico e che una volta aperta, oltre alle informazioni sull’evento, fa da carta-montagna già increspata per il paesaggio del presepe. Il pentagramma riprodotto in basso è lo spazio in cui saranno annotate le note musicali da cui prenderà le mosse la scena.
Il “presepe vivente” risponde fondamentalmente a questi quesiti:
Come fare un presepe liberandosi di tutte le decorazioni e senza utilizzare alcun oggetto?
La soluzione è un presepe vivente.
E come insegnare a fare questo presepe? Come augurare buon natale?
Come, quindi, poter dare un segno d’amore?
OGNUNO E’ DOTATO DI UN PRESEPE: LE PROPRIE MANI.
La performance Presepe Vivente non è un presepe oggettuale, una costruzione o un modellino, bensì una piccola scena, di minima azione, fatta di sole mani nude e presentata a uno o due interlocutori per volta. Un evento inaspettato frutto di ispirata fragilità, di pochezza della situazione e pure di scoperta del corpo che diventa p a e s a g g i o.
Un presepe di una tenerezza davvero disarmante.
Con questo lavoro il performer diventa un prestigiatore mistico: lucido e umile.
Infatti la performance provoca una sorta di r e s a grazie alla radicale bontà del racconto e dell’azione: una favola e un gioco da bambini, capace forse di attrarre con la sua pacata mitezza gli adulti.
Un presepe irriducibile a sola immagine fotografica, a video o a scultura: soluzioni prive della componente emozionale portata dalla viva presenza dell’autore in intimo dialogo col pubblico.
Un’opera dimessa, un vero saluto, un salve o “un buongiorno che significhi davvero buongiorno”. Un augurio di Natale che è quindi un pallido gioco in funzione di ponte ideale tra i presepi costruiti e il presepe vivente francescano.
Un’opera (artistica) buona o come ha detto Nanni Balestrini: intelligente e gentile.
Questo presepe farà il giro del mondo di mano in mano, di persona in persona.
Sembra difficile ammettere una performance ingenua, eppure della sua profonda ingenuità Gianni Piacentini fa amorevolmente dono a chiunque.
Portando una traccia laica di vita gioiosa e di speranza nell’uomo.
Gianni Piacentini (Roma, 1962 - Peterhead (Scozia) 2002)
è un individuo che, nonostante sia morto nel 2002, è pure un artista visivo vivente. Opera fondamentalmente nel campo della progettazione di eventi artistici in Italia e in Europa.
Performer, predilige l’istallazione, i lavori in situ, le dimostrazioni accademiche e i giochi didattici.
Borsista della Eurocreation nel 1989 a Glasgow dove ha prodotto The Living Room un progetto a cui hanno aderito 25 artisti.
Ha scritto d’arte per cataloghi e riviste. Fondatore del gruppo Artisti Innocenti. Ha partecipato a decine di mostre e festival. Ha collaborato con diversi artisti internazionali.
Nel 2007 per la Wunderkammern di Spello ha proposto un progetto fondato sulla presenza di una suora di clausura (con testo in catalogo di Carola Susani).
A Hildesheim (Germania) con Petra Arndt e Davide Liuni ha realizzato “Miracoli”, un vasto ciclo di performance nel corso di una notte (da cui è tratto un DVD).
A Roma presso il Duncan3.0 ha co-prodotto il festival ‘Comitato di Salute Pubblica, 2007’.
In corso di pubblicazione il catalogo ragionato di “Viaggiatori sulla Flaminia” per cui ha realizzato a Sigillo (PG) la performance “il Presente dell’Universo e la Morte” (operetta morale con imbonitore accademico).
Nel maggio del 2008 una mostra particolare: l’allestimento di un’aula con venti laboratori differenti. Un gran numero di partecipanti in piena attività compaiono nel video proiettato in una seconda sala. Il progetto intitolato “Ricreazione”, presso il Museo Laboratorio dell’Università La Sapienza di Roma, avrà come esito un catalogo documentario.
Continua intanto a cercare adesioni di piccole città e paesi, innanzitutto italiani, per il concorso che coordina “CITTA’ ETICA 2000 e”. Il primo segnale è collocato a Foligno dal 2006 (“Foligno città vincitrice del concorso città etica 2007”) mentre ad Articoli Corrado è stato assegnato il riconoscimento per il 2009.
20
dicembre 2008
Gianni Piacentini – Presepe vivente
Dal 20 dicembre 2008 al 17 gennaio 2009
arte contemporanea
performance - happening
performance - happening
Location
WEBGALLERY
Roma, Via Barnaba Oriani, 16, (Roma)
Roma, Via Barnaba Oriani, 16, (Roma)
Orario di apertura
ore 18 -20
Vernissage
20 Dicembre 2008, ore 18
Autore
Curatore