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Gianni Polina – Storia di foglie
Il M.E.O.C. di Aggius si apre all’arte contemporanea e la mette in relazione con i suoi spazi e con l’ arte della tessitura, un confronto che suggerisce analogie tra questi due mondi; l’artista – tessitore, lavora con i fili dell’immaginazione ai confini dell’ordito negli spazi inesplorati e precari dove tutto è fresco ed attuale
Comunicato stampa
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Il M.E.O.C. di Aggius si apre all’arte contemporanea e la mette in relazione con i suoi spazi e con l’ arte della tessitura, un confronto che suggerisce analogie tra questi due mondi; l’artista – tessitore, lavora con i fili dell’immaginazione ai confini dell’ordito negli spazi inesplorati e precari dove tutto è fresco ed attuale .
Gianni Polinas, opera in quei bordi che sono il tempo presente dell’arte, ma alla base del suo lavoro c’è sempre un legame con un punto centrale di quella trama, un legame che rimanda al passato, alla tradizione, ad un ricordo, un filo-ancora in un mondo inquieto e in evoluzione frenetica.
Una valigia e specchi dalla forma di foglie di ogni dimensione , sono gli elementi che Polinas utilizza per raccontare la vicenda di Lilandt, un giovane tedesco che sapendo d’avere pochi mesi da vivere, decide di isolarsi dal mondo e raggiunge una piccola spiaggia in Ogliastra, alla ricerca di un punto di equilibrio tra l’uomo e la natura, tra la vita e la morte.
L’installazione “ storia di foglie” è inserita “ ai confini” del perimetro espositivo accanto ad un albero gia presente dentro il museo, in uno spazio soggetto al degrado degli agenti atmosferici, evocando la storia che racconta.
Dal giorno del suo arrivo a Cala Nive il 10 maggio del 1965, in un tempo sospeso e rubato, Lilandt scrive poesie che dedica al mare e che conserva dentro una valigia , la stessa utilizzata da suo padre anni prima, quando da Napoli era emigrato in Germania.
Il 4 ottobre 1965, alle nove del mattino, si sente un albero sbiancato dal sole e i suoi pensieri volano come le foglie , nel totale silenzio.
La sua valigia sarà ritrovata accanto a lui, cinque anni più tardi con dentro i suoi ultimi pensieri.
Gianni Polinas, opera in quei bordi che sono il tempo presente dell’arte, ma alla base del suo lavoro c’è sempre un legame con un punto centrale di quella trama, un legame che rimanda al passato, alla tradizione, ad un ricordo, un filo-ancora in un mondo inquieto e in evoluzione frenetica.
Una valigia e specchi dalla forma di foglie di ogni dimensione , sono gli elementi che Polinas utilizza per raccontare la vicenda di Lilandt, un giovane tedesco che sapendo d’avere pochi mesi da vivere, decide di isolarsi dal mondo e raggiunge una piccola spiaggia in Ogliastra, alla ricerca di un punto di equilibrio tra l’uomo e la natura, tra la vita e la morte.
L’installazione “ storia di foglie” è inserita “ ai confini” del perimetro espositivo accanto ad un albero gia presente dentro il museo, in uno spazio soggetto al degrado degli agenti atmosferici, evocando la storia che racconta.
Dal giorno del suo arrivo a Cala Nive il 10 maggio del 1965, in un tempo sospeso e rubato, Lilandt scrive poesie che dedica al mare e che conserva dentro una valigia , la stessa utilizzata da suo padre anni prima, quando da Napoli era emigrato in Germania.
Il 4 ottobre 1965, alle nove del mattino, si sente un albero sbiancato dal sole e i suoi pensieri volano come le foglie , nel totale silenzio.
La sua valigia sarà ritrovata accanto a lui, cinque anni più tardi con dentro i suoi ultimi pensieri.
05
agosto 2007
Gianni Polina – Storia di foglie
Dal 05 agosto al 30 settembre 2007
arte contemporanea
Location
MEOC – MUSEO ETNOGRAFICO OLIVA CARTA CANNAS
Aggius, Via Monti Di Lizzu, 6, (Olbia-tempio)
Aggius, Via Monti Di Lizzu, 6, (Olbia-tempio)
Orario di apertura
10/13 – 15/20.30 – chiuso lunedì
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