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Gianni Radice – La figura nella realtà, nel sogno e nel mito
Il filo rosso che lega le numerose opere di Gianni Radice è la figura umana, il primo amore (artisticamente parlando), il soggetto principe, quello che meglio incarna il fare arte del nostro
Comunicato stampa
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Si inaugura Giovedi 11 Gennaio 2007 alle ore 18,00 presso la Fondazione Gianni e Roberto Radice – Via P. Mola, 39 – Milano, la mostra personale di Gianni Radice, dal titolo “La figura nella realtà, nel sogno e nel mito”, a cura di Paola Riccardi.
Il filo rosso che lega le numerose opere di Gianni Radice è la figura umana, il primo amore (artisticamente parlando), il soggetto principe, quello che meglio incarna il fare arte del nostro.
In tre momenti, la realtà, il sogno e il mito, sono condensate altrettante tematiche, separate per chiarezza espositiva, ma realizzate spesso negli stessi anni.
A giorni dedicati alla copia della modella se ne alternano altri dove l’artista segue il flusso dei propri pensieri e, memore di una posa appena studiata, trasforma il nudo in una bagnante. Abbandonato il proprio studio milanese, Radice si rifugia su un litorale incontaminato, emblema di perfezione di sentimenti, di azioni e di rapporti umani. È il sogno, momento in cui l’animo prende una rigenerante boccata d’ossigeno.
Preoccupazioni e riflessioni più cupe, ma altrettanto profonde e realistiche, non possono però essere a lungo essere sopite e sul lido paradisiaco le bagnanti si trasformano in ninfe insidiate da centauri, in amazzoni che hanno appena deposto le armi. Violenza, guerra, istinti che non si riescono a controllare, il mito racconta verità di oggi velandole d’arcaicità. Il riscatto però esiste e le amazzoni, donne soldato, smesse le armi, sono capaci di gesti d’amicizia e d’amore.
Il filo rosso che lega le numerose opere di Gianni Radice è la figura umana, il primo amore (artisticamente parlando), il soggetto principe, quello che meglio incarna il fare arte del nostro.
In tre momenti, la realtà, il sogno e il mito, sono condensate altrettante tematiche, separate per chiarezza espositiva, ma realizzate spesso negli stessi anni.
A giorni dedicati alla copia della modella se ne alternano altri dove l’artista segue il flusso dei propri pensieri e, memore di una posa appena studiata, trasforma il nudo in una bagnante. Abbandonato il proprio studio milanese, Radice si rifugia su un litorale incontaminato, emblema di perfezione di sentimenti, di azioni e di rapporti umani. È il sogno, momento in cui l’animo prende una rigenerante boccata d’ossigeno.
Preoccupazioni e riflessioni più cupe, ma altrettanto profonde e realistiche, non possono però essere a lungo essere sopite e sul lido paradisiaco le bagnanti si trasformano in ninfe insidiate da centauri, in amazzoni che hanno appena deposto le armi. Violenza, guerra, istinti che non si riescono a controllare, il mito racconta verità di oggi velandole d’arcaicità. Il riscatto però esiste e le amazzoni, donne soldato, smesse le armi, sono capaci di gesti d’amicizia e d’amore.
11
gennaio 2007
Gianni Radice – La figura nella realtà, nel sogno e nel mito
Dall'undici al 31 gennaio 2007
arte contemporanea
Location
FONDAZIONE GIANNI E ROBERTO RADICE
Milano, Via Pier Francesco Mola, 39, (Milano)
Milano, Via Pier Francesco Mola, 39, (Milano)
Orario di apertura
dal martedì al sabato 15,30–19,30
Vernissage
11 Gennaio 2007, ore 18,30
Autore
Curatore