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Gianni Ruggiu – Non è che non c’è nessuno
Non è che non c’è nessuno, mostra personale di Gianni Ruggiu, è il quarto appuntamento della rassegna 42 GIORNI presentata dal collettivo trepercento presso la galleria Bonaire Contemporanea ad Alghero.
Comunicato stampa
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Non è che non c’è nessuno
Gianni Ruggiu
Non è che non c’è nessuno, mostra personale di Gianni Ruggiu, è il quarto appuntamento della rassegna 42 GIORNI presentata dal collettivo trepercento presso la galleria Bonaire Contemporanea ad Alghero. La rassegna, che si concluderà l’11 novembre 2016, pone l’accento sull’uso del mezzo fotografico in ambito artistico con i lavori degli artisti Giulia Sini, Francesca Randi, Enrico Pugioni, Gianni Ruggiu, Giulia Sale, Marcello Scalas e Giusy Calia.
Non è che non c’è nessuno
La relazione di un animale umano con i propri simili è assicurata da una “intersoggettività” originaria, che precede la stessa costituzione della mente individuale.
Per sapere che un altro essere umano soffre o gode, cerca cibo o riparo, sta per aggredirci o baciarci, non abbiamo bisogno del linguaggio verbale né, tanto meno, di una barocca attribuzione di intenzioni alla mente altrui. Basta e avanza l’attivazione di un gruppo di neuroni.
L’anomalia presentata dalla nostra specie, nella quale la naturale socialità, che ha i neuroni specchio per base biologica, coabita con la facoltà linguistica e ci offre la tragica possibilità di negare il riconoscimento all’altro uomo. Il linguaggio è in grado di negare e disconoscere qualunque evidenza percettiva, incluso il riconoscimento della comune umanità.
Esso è quindi sia frattura che possibilità di ricomposizione dell’empatia originaria.
Il linguaggio verbale non prolunga linearmente l’empatia neurofisiologica, ma la intralcia e talvolta la sospende. Si distingue dagli altri codici comunicativi, nonché dalle prestazioni cognitive prelinguistiche, perché è in grado di negare qualsivoglia contenuto semantico.
Anche l’evidenza percettiva “questo è un uomo” perde la propria incontrovertibilità allorché è soggetta all’opera del “non” ( il nazista che afferma di fronte alla sofferenza del vecchio ebreo : “questo non è un uomo”). Il linguaggio inocula la negatività nella vita della specie. Animale linguistico è soltanto quello capace di non riconoscere il proprio simile.
Neuroni specchio, negazione linguistica, reciproco riconoscimento: sono questi i fattori, coesistenti ma anche contraddittori, che configurano la mente sociale della nostra specie.
La doppia negazione non equivale mai all’affermazione di cui sembra fare le veci, e crea un tempo sospeso in cui non si nega né si afferma l’esistenza contingente ma rimanda ad altro, non descrive alcunché, ma costituisce un' azione. La distanza logica e sentimentale che separa lo spinoso “ non è che non ti amo “ dal rassicurante “ ti amo “ non può essere eliminata mediante la sua traduzione in uno schietto “ sì “.
cit. Paolo Virno
Gianni Ruggiu nasce a Sassari dove vive e lavora. Inizia l’attività espositiva negli anni Ottanta, utilizzando come mezzo espressivo l’immagine fotografica e l’installazione. Nel 1990 fonda con Giulia Sale ed Enrico Puggioni il gruppo I Fiori Blu, con cui lavora fino al 2000 per la realizzazione di mostre e rassegne internazionali d’arte contemporanea. Ha esposto in Italia e all’estero.
Gianni Ruggiu
Non è che non c’è nessuno, mostra personale di Gianni Ruggiu, è il quarto appuntamento della rassegna 42 GIORNI presentata dal collettivo trepercento presso la galleria Bonaire Contemporanea ad Alghero. La rassegna, che si concluderà l’11 novembre 2016, pone l’accento sull’uso del mezzo fotografico in ambito artistico con i lavori degli artisti Giulia Sini, Francesca Randi, Enrico Pugioni, Gianni Ruggiu, Giulia Sale, Marcello Scalas e Giusy Calia.
Non è che non c’è nessuno
La relazione di un animale umano con i propri simili è assicurata da una “intersoggettività” originaria, che precede la stessa costituzione della mente individuale.
Per sapere che un altro essere umano soffre o gode, cerca cibo o riparo, sta per aggredirci o baciarci, non abbiamo bisogno del linguaggio verbale né, tanto meno, di una barocca attribuzione di intenzioni alla mente altrui. Basta e avanza l’attivazione di un gruppo di neuroni.
L’anomalia presentata dalla nostra specie, nella quale la naturale socialità, che ha i neuroni specchio per base biologica, coabita con la facoltà linguistica e ci offre la tragica possibilità di negare il riconoscimento all’altro uomo. Il linguaggio è in grado di negare e disconoscere qualunque evidenza percettiva, incluso il riconoscimento della comune umanità.
Esso è quindi sia frattura che possibilità di ricomposizione dell’empatia originaria.
Il linguaggio verbale non prolunga linearmente l’empatia neurofisiologica, ma la intralcia e talvolta la sospende. Si distingue dagli altri codici comunicativi, nonché dalle prestazioni cognitive prelinguistiche, perché è in grado di negare qualsivoglia contenuto semantico.
Anche l’evidenza percettiva “questo è un uomo” perde la propria incontrovertibilità allorché è soggetta all’opera del “non” ( il nazista che afferma di fronte alla sofferenza del vecchio ebreo : “questo non è un uomo”). Il linguaggio inocula la negatività nella vita della specie. Animale linguistico è soltanto quello capace di non riconoscere il proprio simile.
Neuroni specchio, negazione linguistica, reciproco riconoscimento: sono questi i fattori, coesistenti ma anche contraddittori, che configurano la mente sociale della nostra specie.
La doppia negazione non equivale mai all’affermazione di cui sembra fare le veci, e crea un tempo sospeso in cui non si nega né si afferma l’esistenza contingente ma rimanda ad altro, non descrive alcunché, ma costituisce un' azione. La distanza logica e sentimentale che separa lo spinoso “ non è che non ti amo “ dal rassicurante “ ti amo “ non può essere eliminata mediante la sua traduzione in uno schietto “ sì “.
cit. Paolo Virno
Gianni Ruggiu nasce a Sassari dove vive e lavora. Inizia l’attività espositiva negli anni Ottanta, utilizzando come mezzo espressivo l’immagine fotografica e l’installazione. Nel 1990 fonda con Giulia Sale ed Enrico Puggioni il gruppo I Fiori Blu, con cui lavora fino al 2000 per la realizzazione di mostre e rassegne internazionali d’arte contemporanea. Ha esposto in Italia e all’estero.
22
ottobre 2016
Gianni Ruggiu – Non è che non c’è nessuno
Dal 22 al 28 ottobre 2016
arte contemporanea
Location
BONAIRE CONTEMPORANEA
Alghero, Via Principe Umberto, 39, (Sassari)
Alghero, Via Principe Umberto, 39, (Sassari)
Orario di apertura
ore 18.30-20.30
Vernissage
22 Ottobre 2016, ore 18.30
Autore