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Gianni Rusconi – Cartwork … figures in a tendend landscape
CARTWORK è un tipico lavoro di questi anni in cui compongo, tramite collage di testi ed immagini, libri di narrazione su un luogo, un evento, un’illusione, ciò su cui si raggruma la mia attenzione, sensibilità.
Comunicato stampa
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Le immagini esposte alla Galleria Galgarte raccontano, con un flusso continuo di immagini composto dalle doppie pagine del libro alto 55 cm e lungo circa 36 metri, la comune vicenda di addetti alla manutenzione di un campo di golf, l'elegante risultato di paesaggio del loro continuo lavoro, la quieta determinazione dei giocatori di golf, lo sfondo stellare in cui tutto questo, se veramente sta avvenendo, avviene.
Il nitore con cui gli americani definiscono paesaggisticamente alcuni punti del loro vasto territorio è naturalmente legato all’affermazione dell’essere. Esiste qualcosa di più meccanico? Di più meccanicamente integrato nell’essere? Ho scattato queste fotografie da un solo punto: 26° 15’ 21.21”N, 81° 47’ 8.34”O, un balcone di un gated condo in Florida. In questo caso un vasto luogo residenziale, ricco e curato e pattugliato, con strade, passeggiate, campi da golf, piscine, SPA. Quanto può servire per passare una buona giornata da pensionato. Anche da non ancora pensionato. La Florida è stagionalmente infastidita da insetti, zanzare, e la maggior parte dei balconi, delle finestre e delle piscine è racchiusa in una fitta rete anti-mosquitos. La macchina fotografica reagisce alla fitta rete con immagini distorte: una certa eco nei contorni, stelle sui riflessi, bagliori sui bianchi... Il punto di vista leggermente elevato rende il tutto un gioco di omini e macchinine in un paesaggio curato. Un plastico. Lavoratori e golfisti giocano la stessa partita. Brandiscono curiose, cavalleresche, impossibili armi. Gli effetti di luce che la rete anti-mosquitos aggiunge, la gestualità ripetitiva, così chimico-fisica dei loro movimenti fermati nel naturale silenzio della fotografia, la direzione del loro sguardo persa altrove, me li hanno fatti vedere nello spazio più vasto in cui il gioco di omini e macchinine si realizza. Lo sfondo stellare di questo tutto.
Gianni Rusconi
Il nitore con cui gli americani definiscono paesaggisticamente alcuni punti del loro vasto territorio è naturalmente legato all’affermazione dell’essere. Esiste qualcosa di più meccanico? Di più meccanicamente integrato nell’essere? Ho scattato queste fotografie da un solo punto: 26° 15’ 21.21”N, 81° 47’ 8.34”O, un balcone di un gated condo in Florida. In questo caso un vasto luogo residenziale, ricco e curato e pattugliato, con strade, passeggiate, campi da golf, piscine, SPA. Quanto può servire per passare una buona giornata da pensionato. Anche da non ancora pensionato. La Florida è stagionalmente infastidita da insetti, zanzare, e la maggior parte dei balconi, delle finestre e delle piscine è racchiusa in una fitta rete anti-mosquitos. La macchina fotografica reagisce alla fitta rete con immagini distorte: una certa eco nei contorni, stelle sui riflessi, bagliori sui bianchi... Il punto di vista leggermente elevato rende il tutto un gioco di omini e macchinine in un paesaggio curato. Un plastico. Lavoratori e golfisti giocano la stessa partita. Brandiscono curiose, cavalleresche, impossibili armi. Gli effetti di luce che la rete anti-mosquitos aggiunge, la gestualità ripetitiva, così chimico-fisica dei loro movimenti fermati nel naturale silenzio della fotografia, la direzione del loro sguardo persa altrove, me li hanno fatti vedere nello spazio più vasto in cui il gioco di omini e macchinine si realizza. Lo sfondo stellare di questo tutto.
Gianni Rusconi
30
aprile 2015
Gianni Rusconi – Cartwork … figures in a tendend landscape
Dal 30 aprile al 21 maggio 2015
fotografia
Location
GALGARTE
Bergamo, Via Del Galgario, 13, (Bergamo)
Bergamo, Via Del Galgario, 13, (Bergamo)
Orario di apertura
da mercoledì a sabato ore 16.30-19
Vernissage
30 Aprile 2015, ore 18.00
Autore