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Gianni Villa – Fiori e sguardi
Nei suoi quadri cerca la vibrazione, la luce, il calore, il movimento. Opere su tela o sculture che partono dalla realtà per indirizzarsi verso una ricerca emozionale e una sua particolare verità interiore.
Comunicato stampa
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Nei suoi quadri cerca la vibrazione, la luce, il calore, il movimento. Opere su tela o sculture che partono dalla realtà per indirizzarsi verso una ricerca emozionale e una sua particolare verità interiore. Gianni Villa è tornato all’arte dopo alcuni anni di silenzio e presenta allo Spazio Zero di Gallarate la mostra “Fiori e Sguardi” dal 6 al 21 marzo 2010 con una selezione di opere della sua ricerca artistica, organizzata da Metamusa arte ed eventi culturali.
Artista versatile tra pittura e scultura, Gianni Villa inizia il suo cammino nell’arte negli anni Ottanta, alla scuola di paesaggio di Rino Stringara. La sua raffinata tecnica pittorica, che inizialmente non si allontana dalla realtà anzi ne coglie i singoli particolari, negli anni successivi si libera dalle convenzioni diventando più libera e materica.
«E’ l’adesione a un espressionismo quasi fauve –spiega Silvana Piazzi- più in grado di dare voce alla sua ricerca emozionale, alla sua particolare verità interiore. Nudi oltremare su sfondi smeraldini, cavalli blu in un violento campo rosso, froge ampie, teste affilate, occhi profondi, garretti pronti al balzo e criniere al vento: è l’anelito a una forma superiore di autodeterminazione e di libertà, oltre che la traccia di un carattere volitivo, che vibra pennellate vigorose, ampie, distese eppur nervose, encloisonnées da profili neri spessi e non rifiniti».
Negli anni Novanta la vena creativa si va esaurendo, fino a tacere del tutto, per riprendere assai diversa nel 2008, con un’attenzione rinnovata per il regno vegetale «talora sinuoso nelle volute di una cucurbitacea o lento nella flessibilità di un campo di grano, più spesso lacerato da una raffica di vento o sofferente nella prigionia di irte siepi di ferro. Ora però solo il particolare resta in primo piano, e lo sfondo sfuma nel fuori fuoco, richiamando la tecnica pittorica che fu già degli impressionisti».
Nella scultura la ricerca è più serena e armoniosa e nasce da un ideale classico. La figura umana diventa la protagonista assoluta nei piccoli marmi, nei gessi e nelle ceramiche raku.
Gianni Villa inizia a dipingere negli anni 80, raffigurando il tema del paesaggio, negli anni a seguire percorre la propria ricerca personale artistica con una pittura figurativa-espressionista conseguendo una tematica incentrata sulla natura e la figura umana (composizioni floreali-cavalli –volti di donna..).
Negli anni 90 frequenta l’ambiente accademico (Accademia di Belle Arti – Carrara ) compiendo numerose opere ; sculture in gesso –terracotta e marmo mantenendo sempre una linea figurativa classico-sperimentale che lo addentrano sempre più nella ricerca ‘visiva-realista’dell’arte moderna.
Tra le mostre si segnala Teatro Galletti, Domodossola; Galleria Apuania, Carrara; Hotel Mediterraneo, Carrara; Centro Culturale P.zza G.Chiossi, Domodossola, Galleria Zamenhof, Milano.
Artista versatile tra pittura e scultura, Gianni Villa inizia il suo cammino nell’arte negli anni Ottanta, alla scuola di paesaggio di Rino Stringara. La sua raffinata tecnica pittorica, che inizialmente non si allontana dalla realtà anzi ne coglie i singoli particolari, negli anni successivi si libera dalle convenzioni diventando più libera e materica.
«E’ l’adesione a un espressionismo quasi fauve –spiega Silvana Piazzi- più in grado di dare voce alla sua ricerca emozionale, alla sua particolare verità interiore. Nudi oltremare su sfondi smeraldini, cavalli blu in un violento campo rosso, froge ampie, teste affilate, occhi profondi, garretti pronti al balzo e criniere al vento: è l’anelito a una forma superiore di autodeterminazione e di libertà, oltre che la traccia di un carattere volitivo, che vibra pennellate vigorose, ampie, distese eppur nervose, encloisonnées da profili neri spessi e non rifiniti».
Negli anni Novanta la vena creativa si va esaurendo, fino a tacere del tutto, per riprendere assai diversa nel 2008, con un’attenzione rinnovata per il regno vegetale «talora sinuoso nelle volute di una cucurbitacea o lento nella flessibilità di un campo di grano, più spesso lacerato da una raffica di vento o sofferente nella prigionia di irte siepi di ferro. Ora però solo il particolare resta in primo piano, e lo sfondo sfuma nel fuori fuoco, richiamando la tecnica pittorica che fu già degli impressionisti».
Nella scultura la ricerca è più serena e armoniosa e nasce da un ideale classico. La figura umana diventa la protagonista assoluta nei piccoli marmi, nei gessi e nelle ceramiche raku.
Gianni Villa inizia a dipingere negli anni 80, raffigurando il tema del paesaggio, negli anni a seguire percorre la propria ricerca personale artistica con una pittura figurativa-espressionista conseguendo una tematica incentrata sulla natura e la figura umana (composizioni floreali-cavalli –volti di donna..).
Negli anni 90 frequenta l’ambiente accademico (Accademia di Belle Arti – Carrara ) compiendo numerose opere ; sculture in gesso –terracotta e marmo mantenendo sempre una linea figurativa classico-sperimentale che lo addentrano sempre più nella ricerca ‘visiva-realista’dell’arte moderna.
Tra le mostre si segnala Teatro Galletti, Domodossola; Galleria Apuania, Carrara; Hotel Mediterraneo, Carrara; Centro Culturale P.zza G.Chiossi, Domodossola, Galleria Zamenhof, Milano.
06
marzo 2010
Gianni Villa – Fiori e sguardi
Dal 06 al 21 marzo 2010
arte contemporanea
Location
SPAZIO ZERO
Gallarate, Via Scipione Ronchetti, 6, (Varese)
Gallarate, Via Scipione Ronchetti, 6, (Varese)
Orario di apertura
da martedì a sabato 17.00-19.00,
domenica 10.00-12.00/16.30-19.00; lunedì chiuso
Vernissage
6 Marzo 2010, ore 18
Ufficio stampa
METAMUSA
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