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Giannino Ferlin – Chromatic codes
Chromatic codes si svolge in un percorso fatto di dialoghi spaziali estremi fra colori e linee, dialoghi apparentemente razionali eppur nelle intenzioni dell’artista sempre simbolici
Comunicato stampa
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Si inaugura sabato 20 dicembre 2008 alle ore 17 nella splendida cornice della Rocca monumentale di Cento, piazzale della Rocca 1, la mostra Chromatic codes, con cui il Comune di Cento presenta l’artista Giannino Ferlin.
Chromatic codes si svolge in un percorso fatto “di dialoghi spaziali estremi fra colori e linee, dialoghi apparentemente razionali eppur nelle intenzioni dell’artista sempre simbolici”.
15 le opere selezionate, paradigmatiche delle più recenti sperimentazioni dell’artista dove “il qui ed ora” contemporaneo è tradotto attraverso codici cromatici per “cervelli evoluti”: le meta-sintesi.
Meta-sintesi è per l’autore rodigino il processo celebrale di un cervello libero che affrancatosi delle esperienze metafisiche e metaforiche sfrutta razionalmente anche l’irrazionale.
Gli aspetti non razionali del mondo contemporaneo quali guerre di potere e di religione, rapporti disequilibrati tra paesi ricchi e poveri, la quasi rinuncia delle giovani generazioni occidentali alla riproduzione della specie, divengono grammatiche scomponibili in segni e linee sintetiche e cromatiche.
Immagini e contenuti appaiono come filtrati sulla tela, per permettere allo spettatore una visione e comprensione vissute direttamente dal “cervello”, senza mediazioni o impedimenti formali con l’obbiettivo di emozionare senza sovrastrutture.
La cartella cromatica è composta da tonalità irreali definite utilizzando l’approccio del “colour forecaster”, che vede e prevede di quali tinte sarà il nostro futuro, e considerando le eredità genetiche, sia conscie che inconscie e i significati legati all’uso dei colori.
La raffigurazione finale è un’immagine mentale composta sull’equilibrio di questi elementi.
Tutto appare riportato alla semplicità delle origini, il gesto primordiale della linea riconduce al momento del passaggio tra non essere e essere, alla coscienza del sè.
Le opere costituenti le 3 serie presentate in mostra: Emozioni Infinite, Presenze Infinite e Silenzi infiniti appaiono come un invito “a sentirsi”, rivolto allo spettatore ad ascoltare le proprie emozioni, meditare sulla propria esistenza.
Nella serie dei “silenzi” le linee, rette o spezzate non si toccano mai, rappresentano l’uomo solo con sè stesso.
Nella serie delle “emozioni” le linee si toccano, entrano in contatto, combinandosi in modi sempre diversi, rappresentano l’importanza per l’essere umano delle relazioni con gli altri.
La serie delle “presenze” sembra farci riprovare l’emozione sublime di ogni volta che incidiamo uno spazio dichiarando la nostra esistenza.
Testi integrali a catalogo di Isabella Falbo e Roberto Roda, Giannino Ferlin. Chromatic codes. Ed. Sometti, Mantova, 2008. Versione italiana e inglese.
Giannino Ferlin è nato a Trecenta (RO) nel 1951. Vive e lavora a Castelguglielmo in provincia di Rovigo.
Attivo dal 1975, ha esposto in numerose mostre personali e collettive tra cui al Museo d’Arte Moderna di Ca’Pesaro, Venezia e al Centre International d’Art Contemporain, Salon des Nations, Parigi.
Sue opere sono presenti in collezioni pubbliche e private in Italia e all’estero. È rappresentato dalla Galleria Centro D’Arte La Roggia di Conegliano (www.centrodartelaroggia.it) e dalla Galleria Signorini di Lendinara ( www.galleriasignorini.it ). Suoi lavori sono pubblicati on line dalla Galleria Saatchi di Londra.( www.saatchi-gallery.co.uk.) .
Chromatic codes si svolge in un percorso fatto “di dialoghi spaziali estremi fra colori e linee, dialoghi apparentemente razionali eppur nelle intenzioni dell’artista sempre simbolici”.
15 le opere selezionate, paradigmatiche delle più recenti sperimentazioni dell’artista dove “il qui ed ora” contemporaneo è tradotto attraverso codici cromatici per “cervelli evoluti”: le meta-sintesi.
Meta-sintesi è per l’autore rodigino il processo celebrale di un cervello libero che affrancatosi delle esperienze metafisiche e metaforiche sfrutta razionalmente anche l’irrazionale.
Gli aspetti non razionali del mondo contemporaneo quali guerre di potere e di religione, rapporti disequilibrati tra paesi ricchi e poveri, la quasi rinuncia delle giovani generazioni occidentali alla riproduzione della specie, divengono grammatiche scomponibili in segni e linee sintetiche e cromatiche.
Immagini e contenuti appaiono come filtrati sulla tela, per permettere allo spettatore una visione e comprensione vissute direttamente dal “cervello”, senza mediazioni o impedimenti formali con l’obbiettivo di emozionare senza sovrastrutture.
La cartella cromatica è composta da tonalità irreali definite utilizzando l’approccio del “colour forecaster”, che vede e prevede di quali tinte sarà il nostro futuro, e considerando le eredità genetiche, sia conscie che inconscie e i significati legati all’uso dei colori.
La raffigurazione finale è un’immagine mentale composta sull’equilibrio di questi elementi.
Tutto appare riportato alla semplicità delle origini, il gesto primordiale della linea riconduce al momento del passaggio tra non essere e essere, alla coscienza del sè.
Le opere costituenti le 3 serie presentate in mostra: Emozioni Infinite, Presenze Infinite e Silenzi infiniti appaiono come un invito “a sentirsi”, rivolto allo spettatore ad ascoltare le proprie emozioni, meditare sulla propria esistenza.
Nella serie dei “silenzi” le linee, rette o spezzate non si toccano mai, rappresentano l’uomo solo con sè stesso.
Nella serie delle “emozioni” le linee si toccano, entrano in contatto, combinandosi in modi sempre diversi, rappresentano l’importanza per l’essere umano delle relazioni con gli altri.
La serie delle “presenze” sembra farci riprovare l’emozione sublime di ogni volta che incidiamo uno spazio dichiarando la nostra esistenza.
Testi integrali a catalogo di Isabella Falbo e Roberto Roda, Giannino Ferlin. Chromatic codes. Ed. Sometti, Mantova, 2008. Versione italiana e inglese.
Giannino Ferlin è nato a Trecenta (RO) nel 1951. Vive e lavora a Castelguglielmo in provincia di Rovigo.
Attivo dal 1975, ha esposto in numerose mostre personali e collettive tra cui al Museo d’Arte Moderna di Ca’Pesaro, Venezia e al Centre International d’Art Contemporain, Salon des Nations, Parigi.
Sue opere sono presenti in collezioni pubbliche e private in Italia e all’estero. È rappresentato dalla Galleria Centro D’Arte La Roggia di Conegliano (www.centrodartelaroggia.it) e dalla Galleria Signorini di Lendinara ( www.galleriasignorini.it ). Suoi lavori sono pubblicati on line dalla Galleria Saatchi di Londra.( www.saatchi-gallery.co.uk.) .
20
dicembre 2008
Giannino Ferlin – Chromatic codes
Dal 20 dicembre 2008 all'otto marzo 2009
arte contemporanea
Location
CASTELLO DELLA ROCCA
Cento, Piazzale Della Rocca, (Ferrara)
Cento, Piazzale Della Rocca, (Ferrara)
Orario di apertura
venerdi pomeriggio 15-18.30, sabato e festivi 10.30-12.30 e 15-18.30
Vernissage
20 Dicembre 2008, ore 17
Autore