Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Gianpaolo Lambiase – Estreme Latitudini. Extremae Latitudines
La mostra propone una selezionata scelta di circa venti opere che l’architetto salernitano ha realizzato negli ultimi due anni.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Sabato 3 aprile, alle ore 17.30, presso la Cappella di Villa Rufolo a Ravello (Salerno), sarà inaugurata la mostra di Gianpaolo Lambiase “ESTREME LATITUDINI - EXTREMAE LATITUDINES”, a cura di Marco Alfano. La mostra propone una selezionata scelta di circa venti opere che l’architetto salernitano ha realizzato negli ultimi due anni.
Gianpaolo Lambiase, rielaborando i suoi studi prodotti fin dagli anni novanta, ha realizzato grandi immagini che guardano agli “spazi di architettura”, agli “spazi della natura”, alle forme, i colori, i pensieri di “spazio”, sperimentando vari materiali, supporti e tecniche. Una sequenza di opere, a tecnica mista, suggerite dalle trasformazioni della forma, che riconducono all’immagine di un paesaggio o di una formazione vegetale, tramite un “segno” scaturito dalla pratica dell’architettura, campo d’attività dell’autore da molti anni. È un registro che privilegia la relazione con l’ambiente, il suo essere luogo sociale, che affida dunque la formazione dell’immagine ad una transitorietà del gesto.
“Lambiase ha trasferito sulla tela – scrive Marco Alfano, curatore della mostra – immagini riprodotte sullo schermo digitale, luogo dove il suo ‘sguardo’ ha rielaborato i disegni derivati da impronte lasciate su fogli di carta, ove l’artista prova a modulare uno spazio nuovo che s’impone quale indagine ulteriore del processo intuitivo con il quale ha compiuto la sua scelta iniziale: manifestandosi tramite un ritmo, cioè una sequenza, che non parte dall’effettiva tracciabilità di un percorso che ha attuato nel suo segno grafico, bensì proponendone configurazioni inattese”.
“Nelle opere di Gianpaolo Lambiase – rileva ancora Marco Alfano –, la materialità corposa del colore sottrae definitivamente le forme alla loro originaria apparenza digitale; un colore trasposto sulla tela secondo una sorta di ‘frottage’, col quale l’artista giunge a figurare un cielo astratto, dilavato d’azzurro, o l’intensità serale nell’aranciato, sconfinante nel rosso. È un processo che, com’era in Enrico Prampolini, appare preoccupato da un fine architettonico, provando ad elevare l’immaginazione della natura in un coinvolgimento cosmico, nella rivelazione d’una sua architettura “interna”, impenetrabile.
Una scoperta provocazione, quella di Lambiase, che nelle possibilità rivelate dall’immaginazione lascia intendere un’evocazione analogica, svincolata da ogni possibile contaminazione con la transitoria e contingente realtà, se lo sguardo dell’artista, oltre la soglia del visibile, si rivolge – come scriveva Prampolini dei propri lavori – alle ‘estreme latitudini del mondo introspettivo’ […]”.
Gianpaolo Lambiase, rielaborando i suoi studi prodotti fin dagli anni novanta, ha realizzato grandi immagini che guardano agli “spazi di architettura”, agli “spazi della natura”, alle forme, i colori, i pensieri di “spazio”, sperimentando vari materiali, supporti e tecniche. Una sequenza di opere, a tecnica mista, suggerite dalle trasformazioni della forma, che riconducono all’immagine di un paesaggio o di una formazione vegetale, tramite un “segno” scaturito dalla pratica dell’architettura, campo d’attività dell’autore da molti anni. È un registro che privilegia la relazione con l’ambiente, il suo essere luogo sociale, che affida dunque la formazione dell’immagine ad una transitorietà del gesto.
“Lambiase ha trasferito sulla tela – scrive Marco Alfano, curatore della mostra – immagini riprodotte sullo schermo digitale, luogo dove il suo ‘sguardo’ ha rielaborato i disegni derivati da impronte lasciate su fogli di carta, ove l’artista prova a modulare uno spazio nuovo che s’impone quale indagine ulteriore del processo intuitivo con il quale ha compiuto la sua scelta iniziale: manifestandosi tramite un ritmo, cioè una sequenza, che non parte dall’effettiva tracciabilità di un percorso che ha attuato nel suo segno grafico, bensì proponendone configurazioni inattese”.
“Nelle opere di Gianpaolo Lambiase – rileva ancora Marco Alfano –, la materialità corposa del colore sottrae definitivamente le forme alla loro originaria apparenza digitale; un colore trasposto sulla tela secondo una sorta di ‘frottage’, col quale l’artista giunge a figurare un cielo astratto, dilavato d’azzurro, o l’intensità serale nell’aranciato, sconfinante nel rosso. È un processo che, com’era in Enrico Prampolini, appare preoccupato da un fine architettonico, provando ad elevare l’immaginazione della natura in un coinvolgimento cosmico, nella rivelazione d’una sua architettura “interna”, impenetrabile.
Una scoperta provocazione, quella di Lambiase, che nelle possibilità rivelate dall’immaginazione lascia intendere un’evocazione analogica, svincolata da ogni possibile contaminazione con la transitoria e contingente realtà, se lo sguardo dell’artista, oltre la soglia del visibile, si rivolge – come scriveva Prampolini dei propri lavori – alle ‘estreme latitudini del mondo introspettivo’ […]”.
03
aprile 2010
Gianpaolo Lambiase – Estreme Latitudini. Extremae Latitudines
Dal 03 al 23 aprile 2010
arte contemporanea
Location
VILLA RUFOLO
Ravello, Piazza Duomo, (Salerno)
Ravello, Piazza Duomo, (Salerno)
Orario di apertura
tutti i giorni, dalle 10.00 alle 18.00.
Vernissage
3 Aprile 2010, ore 17.30
Sito web
www.gianpaololambiase.it
Autore
Curatore