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Gianpaolo Lambiase – Segni di città immaginarie
L’architetto salernitano ha rielaborato i suoi studi e le sue immagini prodotte negli anni Novanta sugli spazi di architettura, gli spazi naturali, gli oggetti, i colori, i pensieri di spazio, sperimentando materiali, supporti e tecniche miste.
Comunicato stampa
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IMAGINEYOURFUTURE è il filo conduttore che scandirà la rassegna culturale che l’Ecostyle Brancaccio di Salerno ospiterà nelle quattro le stagioni del 2009, l’anno che celebra il centenario dell’avanguardia culturale più originale del nostro Novecento. Un omaggio al Futurismo, in un momento storico in cui si avverte con particolare forza l’esigenza di immaginare uno schema ideale per un domani diverso, ma soprattutto di saper guardare a questo domani con rinnovato slancio. Ecco perché la rassegna IMAGINEYOURFUTURE si propone di essere una fucina di idee, sollecitazioni, linfa per l’immaginario. Un originale viaggio in quattro tappe: Primavera all’insegna dello Style, Estate a tutta Passion, Autunno dedicato a Fashion & Action, Inverno per guardare alla Next Generation. Compagni di viaggio saranno naturalmente l’arte, la cultura, lo spettacolo.
Ad inaugurare la rassegna sarà - sabato 21 marzo alle ore 19.30, all’Ecostyle Brancaccio di via Papio 39 a Salerno – la mostra “Segni di città immaginarie” di Gianpaolo Lambiase, curata da Marco Alfano. L’architetto salernitano ha rielaborato i suoi studi e le sue immagini prodotte negli anni Novanta sugli spazi di architettura, gli spazi naturali, gli oggetti, i colori, i pensieri di spazio, sperimentando materiali, supporti e tecniche miste. Nelle opere, che ha scelto per questa mostra, ha trasferito immagini riprodotte sullo schermo digitale, luogo dove il suo ‘sguardo’ ha rielaborato i disegni, derivati da impronte lasciate su fogli dalla carta carbone; un disegno, quello di Lambiase, scaturito dalla pratica dell’architettura, ambito nel quale egli svolge da molti anni la sua attività.
“In queste opere, la materialità corposa del colore sottrae definitivamente le forme all’apparenza digitale; un colore trasposto secondo una sorta di ‘frottage’ di derivazione surrealista, col quale l’artista giunge a ‘figurare’ un cielo astratto, dilavato d’azzurro, o l’intensità serale nell’aranciato, sconfinante nel rosso – scrive Marco Alfano - Un percorso tutto mentale, tra la memoria di cose viste e uno spazio flessuoso, ancora inesplorato, dove gli elementi modulari di partenza si moltiplicano, variando di continuo, lasciando spesso intendere lo skyline di una “città immaginaria”, che ricorda, nella profilatura puntuta, quella tracciata sulle carte di Antonio Sant’Elia; non tanto le riflessioni, e i progetti, che si rivelano nel corso della prima militanza futurista dell’architetto milanese, piuttosto ricordando quei disegni dell’estrema fase creativa, segnata dalla folgorante visione della Città Nuova”. Gianpaolo Lambiase prova in questo modo a ridefinire l’architettura staccandola dalla superficie del foglio, per “elevarla a progetto improbabile, quale corpo vivente, scoperta provocazione delle possibilità rivelate dall’immaginazione”.
E non finisce qui. Nel ricco calendario di eventi primaverili di IMAGINEYOURFUTURE la poliedrica tematica dello Style sarà circumnavigata nel corso di altri quattro momenti da non perdere.
Ecco il calendario completo:
* Sabato 28 marzo – ore 18.30
“Sex and city” – Moda, metropoli, contemporaneità - Incontro con Francesca Riccio
A cura di Alfonso Amendola
Può una serie televisiva incentrata su amore, sesso, moda ed egocentrismo femminile divenire un cult, una sorta di “diktat” nel panorama mediatico? Un fenomeno che ha influenzato il modo di vivere e sentire la moda, la seduzione, il sesso da parte dell’universo femminile? Largo ad una riflessione a 360 gradi sulla serie televisiva Sex and the City, basata sul romanzo di Candace Bushnell e ideata da Darren Star, che si concentra su tutto ciò che rappresenta oggi l’universo femminile.
* Sabato 18 aprile – ore 18.30
“Cinema e moda” - Incontro con Federica Rega
A cura di Alfonso Amendola
Ce n’è per tutti. Per chi disprezza i rituali del mondo “fashion” e per chi di quel mondo vorrebbe tanto farne parte. Un’originale analisi de “Il Diavolo Veste Prada”, tratto dall’omonimo best-sellers di Lauren Weisberger e diretto da David Franke: un film che dà modo, almeno in piccola parte, di capire la moda, di immedesimarsi in coloro che la creano e vi lavorano, di rendersi conto di aspetti che altrimenti non si conoscerebbero mai.
* Mercoledì 22 aprile – ore 19.30
“METAMORFOSI” - Inaugurazione Mostra fotografica di FABIO MONETTI
A cura di Marco Alfano
Fabio Monetti affianca alla professione di fotografo una ricerca necessaria alla crescita diversificata dell’immaginazione, ove l’indefinibile “sfera” del digitale si attesta in un territorio “immateriale” di sperimentazione. Nella serie di fotografie scelte per questa mostra, che porta il titolo di Metamorfosi, l’immagine del corpo si offre quale spazio mentale dove muovere la fantasia, avvalendosi d’una sintassi compositiva attenta a descrivere una perentoria corporalità, ritratta più volte, e in molte sue parti, con un’osservazione insistita.
* Sabato 16 maggio – ore 18.30
“Web, moda e creatività” - Incontro con Alfonso Amendola
Riflettori puntati sul trittico moda/creatività/web. E’ infatti nello spazio del mercato sul web 2.0 che il settore della moda trova oggi nuova linfa: dalla bacheca su facebook al negozio virtuale on line, dall’e-commerce al recente fenomeno dei Temporary Shop ossia negozi che aprono a tempo determinato e vivono all’insegna del consumo immediato, del lancio sul mercato di un qualcosa di assolutamente nuovo, il tutto rigorosamente pubblicizzato via internet.
Questo è dunque il piccolo contributo che la rassegna IMAGINEYOURFUTURE vuole dare allo sforzo necessario per riprendere ad immaginare il futuro e a farlo in maniere non conformiste, capaci di travalicare i generi artistici e di immergersi nelle infinite potenzialità del mondo contemporaneo, che necessita di un’iniezione di fiducia, entusiasmo, creatività e progettualità.
Ad inaugurare la rassegna sarà - sabato 21 marzo alle ore 19.30, all’Ecostyle Brancaccio di via Papio 39 a Salerno – la mostra “Segni di città immaginarie” di Gianpaolo Lambiase, curata da Marco Alfano. L’architetto salernitano ha rielaborato i suoi studi e le sue immagini prodotte negli anni Novanta sugli spazi di architettura, gli spazi naturali, gli oggetti, i colori, i pensieri di spazio, sperimentando materiali, supporti e tecniche miste. Nelle opere, che ha scelto per questa mostra, ha trasferito immagini riprodotte sullo schermo digitale, luogo dove il suo ‘sguardo’ ha rielaborato i disegni, derivati da impronte lasciate su fogli dalla carta carbone; un disegno, quello di Lambiase, scaturito dalla pratica dell’architettura, ambito nel quale egli svolge da molti anni la sua attività.
“In queste opere, la materialità corposa del colore sottrae definitivamente le forme all’apparenza digitale; un colore trasposto secondo una sorta di ‘frottage’ di derivazione surrealista, col quale l’artista giunge a ‘figurare’ un cielo astratto, dilavato d’azzurro, o l’intensità serale nell’aranciato, sconfinante nel rosso – scrive Marco Alfano - Un percorso tutto mentale, tra la memoria di cose viste e uno spazio flessuoso, ancora inesplorato, dove gli elementi modulari di partenza si moltiplicano, variando di continuo, lasciando spesso intendere lo skyline di una “città immaginaria”, che ricorda, nella profilatura puntuta, quella tracciata sulle carte di Antonio Sant’Elia; non tanto le riflessioni, e i progetti, che si rivelano nel corso della prima militanza futurista dell’architetto milanese, piuttosto ricordando quei disegni dell’estrema fase creativa, segnata dalla folgorante visione della Città Nuova”. Gianpaolo Lambiase prova in questo modo a ridefinire l’architettura staccandola dalla superficie del foglio, per “elevarla a progetto improbabile, quale corpo vivente, scoperta provocazione delle possibilità rivelate dall’immaginazione”.
E non finisce qui. Nel ricco calendario di eventi primaverili di IMAGINEYOURFUTURE la poliedrica tematica dello Style sarà circumnavigata nel corso di altri quattro momenti da non perdere.
Ecco il calendario completo:
* Sabato 28 marzo – ore 18.30
“Sex and city” – Moda, metropoli, contemporaneità - Incontro con Francesca Riccio
A cura di Alfonso Amendola
Può una serie televisiva incentrata su amore, sesso, moda ed egocentrismo femminile divenire un cult, una sorta di “diktat” nel panorama mediatico? Un fenomeno che ha influenzato il modo di vivere e sentire la moda, la seduzione, il sesso da parte dell’universo femminile? Largo ad una riflessione a 360 gradi sulla serie televisiva Sex and the City, basata sul romanzo di Candace Bushnell e ideata da Darren Star, che si concentra su tutto ciò che rappresenta oggi l’universo femminile.
* Sabato 18 aprile – ore 18.30
“Cinema e moda” - Incontro con Federica Rega
A cura di Alfonso Amendola
Ce n’è per tutti. Per chi disprezza i rituali del mondo “fashion” e per chi di quel mondo vorrebbe tanto farne parte. Un’originale analisi de “Il Diavolo Veste Prada”, tratto dall’omonimo best-sellers di Lauren Weisberger e diretto da David Franke: un film che dà modo, almeno in piccola parte, di capire la moda, di immedesimarsi in coloro che la creano e vi lavorano, di rendersi conto di aspetti che altrimenti non si conoscerebbero mai.
* Mercoledì 22 aprile – ore 19.30
“METAMORFOSI” - Inaugurazione Mostra fotografica di FABIO MONETTI
A cura di Marco Alfano
Fabio Monetti affianca alla professione di fotografo una ricerca necessaria alla crescita diversificata dell’immaginazione, ove l’indefinibile “sfera” del digitale si attesta in un territorio “immateriale” di sperimentazione. Nella serie di fotografie scelte per questa mostra, che porta il titolo di Metamorfosi, l’immagine del corpo si offre quale spazio mentale dove muovere la fantasia, avvalendosi d’una sintassi compositiva attenta a descrivere una perentoria corporalità, ritratta più volte, e in molte sue parti, con un’osservazione insistita.
* Sabato 16 maggio – ore 18.30
“Web, moda e creatività” - Incontro con Alfonso Amendola
Riflettori puntati sul trittico moda/creatività/web. E’ infatti nello spazio del mercato sul web 2.0 che il settore della moda trova oggi nuova linfa: dalla bacheca su facebook al negozio virtuale on line, dall’e-commerce al recente fenomeno dei Temporary Shop ossia negozi che aprono a tempo determinato e vivono all’insegna del consumo immediato, del lancio sul mercato di un qualcosa di assolutamente nuovo, il tutto rigorosamente pubblicizzato via internet.
Questo è dunque il piccolo contributo che la rassegna IMAGINEYOURFUTURE vuole dare allo sforzo necessario per riprendere ad immaginare il futuro e a farlo in maniere non conformiste, capaci di travalicare i generi artistici e di immergersi nelle infinite potenzialità del mondo contemporaneo, che necessita di un’iniezione di fiducia, entusiasmo, creatività e progettualità.
21
marzo 2009
Gianpaolo Lambiase – Segni di città immaginarie
Dal 21 marzo al 23 maggio 2009
arte contemporanea
Location
SPAZIO BRANCACCIO ECOSTYLE
Salerno, Via Giovan Angelo Papio, 39, (Salerno)
Salerno, Via Giovan Angelo Papio, 39, (Salerno)
Orario di apertura
dalle ore 09.00 alle 20.30
Vernissage
21 Marzo 2009, ore 19.30
Autore
Curatore