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Gianrico Agresta – Con gli occhi di Giona
In mostra sette dipinti di grandi dimensioni e alcuni disegni di studio, che raffigurano le profondità marine e i suoi abitanti, nonché i segni della tempesta.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
SPAZIO EMMAUS CULTURA INSIEME è lieto di ospitare la personale CON GLI OCCHI DI GIONA di Gianrico Agresta, a cura di Vera Agosti, dal 22 aprile al 3 maggio 2013.
La rassegna costituisce un’evoluzione dei temi privilegiati del giovane pittore che sono interni ed esterni di abitazioni misteriose, scene urbane notturne e solitarie.
Per Agresta, Giona è una figura emblematica, che ha saputo vincere il mare, grazie all’aiuto di Dio. Come tutti sappiamo, il profeta subì il castigo divino per avere disobbedito, venne pertanto gettato in acqua e fu inghiottito da un enorme pesce, nel cui ventre rimase tre giorni e tre notti, per poi essere riportato sano e salvo alla spiaggia, grazie all’intensa preghiera. Il santo, rappresenta _ anche in senso spirituale_ il naufrago, che affronta con coraggio gli abissi del mare, o meglio, dell’anima, senza perdersi. Eppure, anche il lato oscuro degli abissi, della colpa e del castigo, può, secondo l’artista, essere affascinante. Questa dimensione ambigua emerge chiaramente dai lavori esposti, così come il tema della visione che si trasforma in presa di coscienza.
In mostra sette dipinti di grandi dimensioni e alcuni disegni di studio, che raffigurano le profondità marine e i suoi abitanti, nonché i segni della tempesta (Vortice marino, Acknowledgement). In Acquario, l’animale è racchiuso nella splendida vasca di un misterioso antico edificio, una sorta di castello gotico. Famelico, si ciba di un pesce, circondato dal sangue, mentre una bambina, di spalle, osserva curiosa la scena, come gli spettatori che ammirano il quadro. “La visione, in quanto rivelazione, ha sempre in sé qualcosa di traumatico.” In Gli abitanti degli abissi, l’assenza della luce (divina) fa apparire le creature quasi mostruose, ma al contempo in grado di stregare gli osservatori.
La visione specifica del naufrago appare onirica e particolarmente fortunata. Si tratta di un primo sviluppo artistico di quella che sarà una completa fusione tra gli abissi e il paesaggio antropico notturno. Le opere hanno un carattere volutamente illustrativo e quasi ludico, come se l’artista volesse raccontarci una fiaba, che nasconde anche una morale, come tutte le fiabe che si rispettino.
Biografia
Gianrico Agresta
Nasce nel 1981 a Carate Brianza. Si diploma all’Accademia di Brera e vince due borse di studio per seguire corsi in America e in Germania. Segue alcuni progetti artistici in Brasile. E’anche musicista ed è attivo presso diverse realtà musicali milanesi. Si dedica al teatro, per cui scrive e mette in scena spettacoli a scopo didattico, basati sul rapporto tra arte e musica. Vive e lavora a Milano. Espone in Italia e all’estero.
CON GLI OCCHI DI GIONA
di Gianrico Agresta
A cura di Vera Agosti
Dal 22 aprile al 3 maggio 2013
Inaugurazione: lunedì 22 aprile
Spazio Emmaus Cultura Insieme
Galleria dell’Unione, 1 - Milano (zona Missori)
Tel: 02/733854
La rassegna costituisce un’evoluzione dei temi privilegiati del giovane pittore che sono interni ed esterni di abitazioni misteriose, scene urbane notturne e solitarie.
Per Agresta, Giona è una figura emblematica, che ha saputo vincere il mare, grazie all’aiuto di Dio. Come tutti sappiamo, il profeta subì il castigo divino per avere disobbedito, venne pertanto gettato in acqua e fu inghiottito da un enorme pesce, nel cui ventre rimase tre giorni e tre notti, per poi essere riportato sano e salvo alla spiaggia, grazie all’intensa preghiera. Il santo, rappresenta _ anche in senso spirituale_ il naufrago, che affronta con coraggio gli abissi del mare, o meglio, dell’anima, senza perdersi. Eppure, anche il lato oscuro degli abissi, della colpa e del castigo, può, secondo l’artista, essere affascinante. Questa dimensione ambigua emerge chiaramente dai lavori esposti, così come il tema della visione che si trasforma in presa di coscienza.
In mostra sette dipinti di grandi dimensioni e alcuni disegni di studio, che raffigurano le profondità marine e i suoi abitanti, nonché i segni della tempesta (Vortice marino, Acknowledgement). In Acquario, l’animale è racchiuso nella splendida vasca di un misterioso antico edificio, una sorta di castello gotico. Famelico, si ciba di un pesce, circondato dal sangue, mentre una bambina, di spalle, osserva curiosa la scena, come gli spettatori che ammirano il quadro. “La visione, in quanto rivelazione, ha sempre in sé qualcosa di traumatico.” In Gli abitanti degli abissi, l’assenza della luce (divina) fa apparire le creature quasi mostruose, ma al contempo in grado di stregare gli osservatori.
La visione specifica del naufrago appare onirica e particolarmente fortunata. Si tratta di un primo sviluppo artistico di quella che sarà una completa fusione tra gli abissi e il paesaggio antropico notturno. Le opere hanno un carattere volutamente illustrativo e quasi ludico, come se l’artista volesse raccontarci una fiaba, che nasconde anche una morale, come tutte le fiabe che si rispettino.
Biografia
Gianrico Agresta
Nasce nel 1981 a Carate Brianza. Si diploma all’Accademia di Brera e vince due borse di studio per seguire corsi in America e in Germania. Segue alcuni progetti artistici in Brasile. E’anche musicista ed è attivo presso diverse realtà musicali milanesi. Si dedica al teatro, per cui scrive e mette in scena spettacoli a scopo didattico, basati sul rapporto tra arte e musica. Vive e lavora a Milano. Espone in Italia e all’estero.
CON GLI OCCHI DI GIONA
di Gianrico Agresta
A cura di Vera Agosti
Dal 22 aprile al 3 maggio 2013
Inaugurazione: lunedì 22 aprile
Spazio Emmaus Cultura Insieme
Galleria dell’Unione, 1 - Milano (zona Missori)
Tel: 02/733854
22
aprile 2013
Gianrico Agresta – Con gli occhi di Giona
Dal 22 aprile al 03 maggio 2013
arte contemporanea
Location
SPAZIO CULTURALE EMMAUS
Milano, Galleria Unione, 1, (Milano)
Milano, Galleria Unione, 1, (Milano)
Orario di apertura
lu – ve 16.00-20.00 sabato su appuntamento
Vernissage
22 Aprile 2013, dalle ore 18.30
Autore
Curatore