Mostra collettiva di pittura, fotografia, installazioni, ceramica, fiber art, design. Tredici artisti provenienti da diversi Paesi (Armenia, Brasile, Egitto, Francia, Italia, Spagna), tredici linguaggi a confronto sul tema del giardino urbano. Giardino inteso non solo come spazio creativo ma anche mentale, spazio di riflessione, speculazione, meditazione, allucinazione, denuncia o semplicemente come spazio ludico. Una “pausa”, insomma, fra i “pieni” e i rumori della città, cioè del luogo della vita associata, dove le nostre esperienze si intrecciano e si confrontano, intervenendo attivamente sul paesaggio. Gli artisti invitati, alcuni dei quali collaborano per la prima volta con la Galleria Magenta 52, sono stati chiamati non soltanto a proporre un loro lavoro preconfezionato, ma ad interpretare questa pausa in termini creativi e critici; cioè con progetti non tanto, non solo, di semplice decorazione o di arredo quanto di vera e propria riqualificazione dello spazio e del nostro tempo dedicato ad attraversarlo o comunque a viverlo.