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Gigi Piana – Ricerca_d_identità
Sabato 9 maggio alle ore 18,00 presso Paola Meliga Gallery in Torino verrà inaugurata la mostra fotografica “ricerca_d_identità”, personale dell’artista biellese Gigi Piana, a cura di Alessia Locatelli e con l’insonorizzazione live di Riccardo Ruggeri. L’evento proseguirà sino al 13 giugno
Comunicato stampa
Segnala l'evento
GIGI PIANA
“Ricerca_d_identità”
Personale dal 9 Maggio 2015 al 13 Giugno 2015
Inaugurazione Sabato 9 Maggio ore 18,00
Presente l'artista
Sabato 9 maggio alle ore 18,00 presso Paola Meliga Gallery in Via Maria Vittoria 46/D a Torino verrà inaugurata “ricerca_d_identità” mostra personale dell'artista Gigi Piana, a cura di Alessia Locatelli, con l'insonorizzazione live di Riccardo Ruggeri.
PaolaMeliga Galleria d'arte rappresenta una vetrina esclusiva sui migliori talenti emergenti nel campo della foto d’autore e delle contaminazioni artistiche, così da offrire alla propria clientela un ampio ventaglio di opere, garantite dell’esclusività e da un elevato valore artistico.
La Galleria – prima della pausa estiva - ospiterà gli ultimi lavori dell'artista biellese Gigi Piana. “ricerca_d_identità” è infatti il titolo di una serie di lavori legati da una tematica comune: l'indagine attorno al concetto di identità, personale e collettiva.
In un mondo fluido ed in forte evoluzione la formazione dell'idea di sé e dell'altro è in continua mutazione, attraverso la tecnica personale sviluppata da Gigi Piana, l'intreccio di materiali, veri e propri tessuti composti da fotografie realizzate dalla fotografa polacca Ewa Gleisner, stampate su acetati trasparenti o su pvc, tagliati in trama ed ordito ed intessuti, in un minuzioso e delicato lavoro che l'artista biellese e la sua assistente Luisella Campesan elaborano per ore, le immagini si miscelano tra di loro ridefinendo, visi, corpi, non tanto alla ricerca di una definizione ma a sottolineare le capacità performative della propria identità in movimento.
“Il lavoro di Gigi Piana si colloca all'interno di questa analisi per cercare attraverso uno studio nelle arti visive, di fornire una lettura che riesca a coniugare una profonda riflessione sul concetto di identità a una ricerca formale innovativa. Il corpo è l'elemento che trova nell'opera finita un momento fondamentale - ma non unico - nel percorso alla base della ricerca dell'artista biellese. Un tentativo di definire l'identità che si riconosce attraverso una ricerca biografica e introspettiva capace di rielaborare i linguaggi degli artisti che lo hanno preceduto.
Opere in cui l'intreccio diviene concetto fondamentale, nella composizione formale così come nella ricerca. Stampe su acetato trasparente o pvc che raffigurano ritratti e corpi i cui soggetti sono l'artista stesso e persone a lui vicine – come ad esempio il padre - vengono ritagliate in piccole strisce, per essere successivamente ricomposte a creare nuove immagini, simulacri dell'intreccio di quei soggetti originali.
Siamo emanazioni delle nostre interazioni. Ecco dunque che le isole si ricombinano in arcipelaghi, abitati da soggettività differenti e da individui dall'identità in continua crescita e relazione. La stessa manualità sapiente alla base dell'atto di intrecciare trova origine nella memoria antica dell'uomo: un gesto della storia collettiva riproposto in un lavoro artistico che si prefigge una ricerca su uno dei temi più complessi e combattuti dell'umanità.
L'intreccio è coesistenza, accettazione non succube ma a pari dignità, di altri individui nel rispetto reciproco.
La tela - supporto tradizionale delle arti visive - assurge a luogo simbolico in cui si incontrano idealmente l'analisi sulla quotidianità esperienziale dell'artista e la storia dell'arte stessa. Nelle opere di Gigi Piana si trova citata molta della storia dell'"Arte ritrattistica" da Rembrandt a Bacon; ma è sicuramente il lavoro del concittadino Michelangelo Pistoletto a stimolare nell'artista una rivisitazione intellettiva del tema identitario, qui affrontato - letto - rivisto attraverso le forme ed i linguaggi legati al contemporaneo, senza tralasciare uno sguardo sull'uso disciplinato del corpo proprio della performance e del teatro. (…)” Alessia Locatelli
Gigi Piana
Artista visivo, con esperienze maturate negli ambiti delle installazioni e della performance.
Nell'arco degli anni ha svolto la sua personale ricerca utilizzando e creando un peculiare linguaggio personale, utilizzando materiali trasparenti, fili rossi, scritte, elementi minimi sia nei lavori a muro che in performance ed installazioni site specific. Nell'ultimo periodo la sua ricerca artistica si è concentrata in relazione alla tradizione tessile biellese, utilizzando l'intreccio, tessuti di materiali plastici come propria cifra stilistica. Vive e lavora tra Torino e Biella.
gigi piana.com
fb gigi piana art
+30.320.3350638
La mostra proseguirà sino al 13 giugno col seguente orario:
Mercoledì – sabato 11.00/12.30|15.30/19.30
Martedì 15.30/19.30
Lunedì e festivi chiuso.
Paola Meliga Gallery
Via Maria Vittoria 46/D
10123 Torino
Tel. Fax.: 0112079983
mail: paolameliga@libero.it | www.fotoartistiche.org
“Ricerca_d_identità”
Personale dal 9 Maggio 2015 al 13 Giugno 2015
Inaugurazione Sabato 9 Maggio ore 18,00
Presente l'artista
Sabato 9 maggio alle ore 18,00 presso Paola Meliga Gallery in Via Maria Vittoria 46/D a Torino verrà inaugurata “ricerca_d_identità” mostra personale dell'artista Gigi Piana, a cura di Alessia Locatelli, con l'insonorizzazione live di Riccardo Ruggeri.
PaolaMeliga Galleria d'arte rappresenta una vetrina esclusiva sui migliori talenti emergenti nel campo della foto d’autore e delle contaminazioni artistiche, così da offrire alla propria clientela un ampio ventaglio di opere, garantite dell’esclusività e da un elevato valore artistico.
La Galleria – prima della pausa estiva - ospiterà gli ultimi lavori dell'artista biellese Gigi Piana. “ricerca_d_identità” è infatti il titolo di una serie di lavori legati da una tematica comune: l'indagine attorno al concetto di identità, personale e collettiva.
In un mondo fluido ed in forte evoluzione la formazione dell'idea di sé e dell'altro è in continua mutazione, attraverso la tecnica personale sviluppata da Gigi Piana, l'intreccio di materiali, veri e propri tessuti composti da fotografie realizzate dalla fotografa polacca Ewa Gleisner, stampate su acetati trasparenti o su pvc, tagliati in trama ed ordito ed intessuti, in un minuzioso e delicato lavoro che l'artista biellese e la sua assistente Luisella Campesan elaborano per ore, le immagini si miscelano tra di loro ridefinendo, visi, corpi, non tanto alla ricerca di una definizione ma a sottolineare le capacità performative della propria identità in movimento.
“Il lavoro di Gigi Piana si colloca all'interno di questa analisi per cercare attraverso uno studio nelle arti visive, di fornire una lettura che riesca a coniugare una profonda riflessione sul concetto di identità a una ricerca formale innovativa. Il corpo è l'elemento che trova nell'opera finita un momento fondamentale - ma non unico - nel percorso alla base della ricerca dell'artista biellese. Un tentativo di definire l'identità che si riconosce attraverso una ricerca biografica e introspettiva capace di rielaborare i linguaggi degli artisti che lo hanno preceduto.
Opere in cui l'intreccio diviene concetto fondamentale, nella composizione formale così come nella ricerca. Stampe su acetato trasparente o pvc che raffigurano ritratti e corpi i cui soggetti sono l'artista stesso e persone a lui vicine – come ad esempio il padre - vengono ritagliate in piccole strisce, per essere successivamente ricomposte a creare nuove immagini, simulacri dell'intreccio di quei soggetti originali.
Siamo emanazioni delle nostre interazioni. Ecco dunque che le isole si ricombinano in arcipelaghi, abitati da soggettività differenti e da individui dall'identità in continua crescita e relazione. La stessa manualità sapiente alla base dell'atto di intrecciare trova origine nella memoria antica dell'uomo: un gesto della storia collettiva riproposto in un lavoro artistico che si prefigge una ricerca su uno dei temi più complessi e combattuti dell'umanità.
L'intreccio è coesistenza, accettazione non succube ma a pari dignità, di altri individui nel rispetto reciproco.
La tela - supporto tradizionale delle arti visive - assurge a luogo simbolico in cui si incontrano idealmente l'analisi sulla quotidianità esperienziale dell'artista e la storia dell'arte stessa. Nelle opere di Gigi Piana si trova citata molta della storia dell'"Arte ritrattistica" da Rembrandt a Bacon; ma è sicuramente il lavoro del concittadino Michelangelo Pistoletto a stimolare nell'artista una rivisitazione intellettiva del tema identitario, qui affrontato - letto - rivisto attraverso le forme ed i linguaggi legati al contemporaneo, senza tralasciare uno sguardo sull'uso disciplinato del corpo proprio della performance e del teatro. (…)” Alessia Locatelli
Gigi Piana
Artista visivo, con esperienze maturate negli ambiti delle installazioni e della performance.
Nell'arco degli anni ha svolto la sua personale ricerca utilizzando e creando un peculiare linguaggio personale, utilizzando materiali trasparenti, fili rossi, scritte, elementi minimi sia nei lavori a muro che in performance ed installazioni site specific. Nell'ultimo periodo la sua ricerca artistica si è concentrata in relazione alla tradizione tessile biellese, utilizzando l'intreccio, tessuti di materiali plastici come propria cifra stilistica. Vive e lavora tra Torino e Biella.
gigi piana.com
fb gigi piana art
+30.320.3350638
La mostra proseguirà sino al 13 giugno col seguente orario:
Mercoledì – sabato 11.00/12.30|15.30/19.30
Martedì 15.30/19.30
Lunedì e festivi chiuso.
Paola Meliga Gallery
Via Maria Vittoria 46/D
10123 Torino
Tel. Fax.: 0112079983
mail: paolameliga@libero.it | www.fotoartistiche.org
09
maggio 2015
Gigi Piana – Ricerca_d_identità
Dal 09 maggio al 13 giugno 2015
fotografia
Location
MELIGA ART GALLERY
Torino, Via Maria Vittoria, 46, (Torino)
Torino, Via Maria Vittoria, 46, (Torino)
Orario di apertura
Mercoledì – sabato 11.00/12.30|15.30/19.30. Martedì 15.30/19.30. Lunedì e festivi chiuso.
Vernissage
9 Maggio 2015, Ore 18
Autore
Curatore