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Gigino Falconi – La notte e la luce: il realismo visionario
35 opere dagli anni ottanta ad oggi
Comunicato stampa
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Gigino Falconi è nato a Giulianova (Teramo). Ha iniziato a dipingere a sedici anni. Nel 1961 ha tenuto la sua prima personale a Teramo. Numerose sono state poi le sue personali in Italia e all’estero in gallerie private e sedi pubbliche. Il suo metodo di lavoro si è sviluppato per cicli pittorici così distribuiti nel corso degli anni: 1957-1963: surrealtà dello spazio costellato da fantasmi; 1963-1968: “I Mostri”. 1969-1974: la figurazione diventa più analitica e circostanziata. 1974-1978: recupero pieno della pittura per immagini, con soggetti ispirati all’angoscia dell’esistenza. 1978-1985: lavora intensamente a opere sul mistero degli “interni” e sulle suggestioni spaesanti degli specchi. 1985-1988: realizza un importante ciclo di dipinti sulla vita e le opere di Gabriele D’Annunzio. 1988-1994: dipinge una serie di “nudi” e “concerti silenziosi”, ambientati in paesaggi lacustri. 1995-1999: sviluppa in questi anni un intenso ciclo di pitture di carattere sacro. Il primo dipinto Annunciazione è del 1995. Lo realizza per il VII centenario della Santa Casa di Loreto nel cui museo l’opera viene poi esposta. Successivamente lavora per due anni a un trittico di grandi dimensioni. Infine sviluppa e porta a termine l’intenso ciclo sulla “Crocefissione”.
Gigino Falconi, oltre alla pittura, ha anche lavorato a numerose opere di grafica, incisioni e litografie. Ha infine illustrato diversi volumi di amici poeti fra i quali Leonard Cohen, Enzo Fabiani, Giuseppe Rosato, Alberico Sala e Benito Sablone. Dagli inizi del 2000 sta realizzando due cicli pittorici dedicati alle “Ossessioni” e alla “Leggenda della Fenice”. Nel 2004 ha eseguito il ritratto del Papa Pio XI esposto nella sua casa natale di Dezio.
«La sua pittura ci conduce verso la luce della notte, in un viaggio verso la solitudine di un luogo panico, luogo dello spirito e non della geografia. Subito comprendiamo che Falconi è un pittore “simbolista”: non è solo la notte degli occhi; è lo sbalordimento dello spirito, il vacillamento del cuore, la folgorazione della mente. Il colore non è colore, la linea non è linea, ma astrazione forsennata dell’intelletto. Falconi dipinge con grande abilità le sue figure, che non possono però definirsi figure del “reale”. Dipinge i suoi corpi femminili con un grande amore sensuale per i dettagli, ma ne distilla le forme fino a farne splendidi reperti di un mondo inattingibile, nella realtà. La lanterna che costantemente lo guida in questa avventura è la grande pittura del passato: dal Quattrocento fiammingo di Memling e Van der Weyden al Cinquecento manierista italiano – Parmigianino e soprattutto Bronzino – ai Romantici, ai Preraffaelliti, ai Simbolisti…» Silvia Pegoraro.
Gigino Falconi, oltre alla pittura, ha anche lavorato a numerose opere di grafica, incisioni e litografie. Ha infine illustrato diversi volumi di amici poeti fra i quali Leonard Cohen, Enzo Fabiani, Giuseppe Rosato, Alberico Sala e Benito Sablone. Dagli inizi del 2000 sta realizzando due cicli pittorici dedicati alle “Ossessioni” e alla “Leggenda della Fenice”. Nel 2004 ha eseguito il ritratto del Papa Pio XI esposto nella sua casa natale di Dezio.
«La sua pittura ci conduce verso la luce della notte, in un viaggio verso la solitudine di un luogo panico, luogo dello spirito e non della geografia. Subito comprendiamo che Falconi è un pittore “simbolista”: non è solo la notte degli occhi; è lo sbalordimento dello spirito, il vacillamento del cuore, la folgorazione della mente. Il colore non è colore, la linea non è linea, ma astrazione forsennata dell’intelletto. Falconi dipinge con grande abilità le sue figure, che non possono però definirsi figure del “reale”. Dipinge i suoi corpi femminili con un grande amore sensuale per i dettagli, ma ne distilla le forme fino a farne splendidi reperti di un mondo inattingibile, nella realtà. La lanterna che costantemente lo guida in questa avventura è la grande pittura del passato: dal Quattrocento fiammingo di Memling e Van der Weyden al Cinquecento manierista italiano – Parmigianino e soprattutto Bronzino – ai Romantici, ai Preraffaelliti, ai Simbolisti…» Silvia Pegoraro.
29
aprile 2006
Gigino Falconi – La notte e la luce: il realismo visionario
Dal 29 aprile al 21 maggio 2006
arte contemporanea
Location
GALLERIA CINQUANTASEI
Bologna, Via Mascarella, 59B, (Bologna)
Bologna, Via Mascarella, 59B, (Bologna)
Orario di apertura
dal mercoledì alla domenica 10-12,30 e 15,30-19,30
Vernissage
29 Aprile 2006, ore 18
Autore
Curatore