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Gilbert & George – The beard pictures
Gilbert & George presentano negli spazi di Piazzetta Nilo la nuova serie The beard pictures in onore del 50° anniversario del loro sodalizio artistico. Per la loro quarta personale alla Galleria Alfonso Artiaco (le precedenti nel 2009, 2011 e 2012), gli artisti espongono 21 lavori del recente ciclo
Comunicato stampa
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La galleria Alfonso Artiaco è lieta di annunciare l’inaugurazione della mostra di Gilbert & George THE BEARD PICTURES, sabato 16 dicembre 2017 alle 19.00,
in presenza degli artisti
Gilbert & George presentano negli spazi di Piazzetta Nilo la nuova serie THE BEARD PICTURES in onore del 50° anniversario del loro sodalizio artistico. Per la loro quarta personale alla Galleria Alfonso Artiaco (le precedenti nel 2009, 2011 e 2012), gli artisti espongono 21 lavori del recente ciclo dalle diverse dimensioni fino ad opere monumentali.
I nuovi lavori della serie THE BEARD PICTURES sono violenti, inquietanti, grotteschi, spaventosi e folli. Mostrano un mondo visionario di paranoia, distruzione e pazzia. Gli strani e maliziosi colori dei loro paesaggi insidiosi, distrutti e assurdi affrontano lo spettatore con inarrestabile aggressione.
I THE BEARD PICTURES raccontano un mondo privo di ragione, nel quale la negoziazione non esiste più. Gilbert & George prendono le loro posizioni dentro THE BEARD PICTURES come intense, rosse, con sguardi fissi, sciocche, sinistre versioni di loro stessi. I loro occhi sono ombreggiati e stranamente ingentiliti. Ironici mutanti esploratori o sentinelle morte, sembrano guardare, dentro e attraverso, lo spettatore. Sembrano posseduti e seriosi. Sembrano come se i loro spiriti avessero lasciato i loro corpi. Sembrano severi, assurdi, imprigionati, beffardi e beffati.
In ogni lavoro indossano barbe che sono surreali e simboliche. Barbe fatte di rete metallica, schiuma di birra, di fiori, che raffigurano conigli con lingue a forma di serpenti. La barba secolare e sacra, emblema del ritorno a una giovinezza millenaria e anche simbolo di fede religiosa, è dipinta in THE BEARD PICTURES come maschera e significato: un segno dei tempi.
In alcune delle opere dei THE BEARD PICTURES gli artisti o sono davanti a del filo spinato o a una recinzione metallica, o dietro ad una di esse. Altrove, barre di acciaio arrugginite spuntano da edifici di cemento che crollano. In altre immagini Gilbert & George appaiono come personaggi grotteschi fumettistici non sorridenti, dai corpi piccoli e le teste grandi. Dietro di loro uno spazio vuoto argenteo, uno stravagante fogliame ornamentale, una recinzione metallica, annunci pubblicitari per buttafuori, costruttori e lavoratori del sesso, teste in rilievo di papi, monarchi, dignitari o eroi.
Aggressivamente assurde, distruggenti le raffinatezze artistiche contemporanee ma risonanti di un intenso simbolismo, i THE BEARD PICTURES trasformano la storia in una pazza parata la cui forma muta tra fantascienza, sogni lucidi e caricature vittoriane. E’ una visione e una forma che ricorda il parere di Oscar Wilde sui “Saggi” di Walter Pater:
“… altri sono medievali nella loro stranezza del colore e nella suggestione appassionata, e tutti assolutamente moderni nel vero significato della parola “modernità”. Colui per il quale il presente è l’unica cosa che è presente, non conosce nulla dell’età in cui vive”.
Nella metà del secolo che hanno vissuto e lavorato insieme come “Living Sculptures”, si sono imbarcati in un viaggio visionario attraverso il mondo moderno, sempre insieme e sempre da soli, Gilbert & George hanno fieramente creato una singolare Anti-arte, che è poetica, primitiva ed emozionalmente guidata. Ordine e follia sono messi in tensione, l’assurdità vaudevillana e la rima infantile assumono l’aria di un rituale paranormale.
Più il visitatore contempla i THE BEARD PICTURES, più Gilbert & George appaiono come poltergeist all’interno dell’arte e fantasmi in un mondo impazzito. In questo caos di estetica distrutta e valori capovolti, tutto è diventato simbolo e apparenza: simboli di pazzia, presentati con serietà letale. E come tali studiano il visitatore.
FINE
Michael Bracewell
Un catalogo illustrato, ideato da Gilbert & George e pubblicato dalla Galleria Alfonso Artiaco, accompagna la mostra con il saggio dello scrittore inglese Michael Bracewell.
Gilbert nasce a San Martino in Badia in Italia nel 1943, George a Plymouth, Regno Unito nel 1942; entrambi vivono e lavorano a Londra. Recenti mostre personali sono state organizzate al Ludwig Museum of Contemporary Art, Budapest, Ungheria (2017); Museum of Old and New Art, Tasmania, Australia (2016); The Museum of Modern Art, New York (2015); Nouveau Musée National de Monaco (2014); Deichtorhallen, Amburgo, Germania (2011); Laznia Centre for Contemporary Art, Polonia(2011); Kröller-Müller Museum, Paesi Bassi (2010); the de Young, San Francisco (2008); Tate Modern (2007), poi al Haus der Kunst, Monaco (2007), al Castello di Rivoli, Torino (2007), al Milwaukee Art Museum (2008) e al Brooklyn Museum (2008–09). Gilbert & George hanno ricevuto numerosi premi inclusi il South Bank Award, Londra, e il premio “Lorenzo il Magnifico” alla carriera, Firenze, entrambi nel 2007; lo Special International Award, Los Angeles, nel 1989, e il Turner Prize nel 1986. Nel 2005 hanno rappresentato la Gran Bretagna alla Biennale di Venezia.
Il loro lavoro è in numerose collezioni pubbliche e private internazionali, tra cui: Art Institute of Chicago; Cleveland Museum of Art; Guggenheim Museum Bilbao, Spagna; Irish Museum of Modern Art, Dublino, Irlanda; Istanbul Modern, Turchia; Magasin III, Stoccolma, Svezia; Metropolitan Museum of Art, New York; Museum Ludwig, Colonia, Germania; Museum of Contemporary Art, Los Angeles; Museum of Contemporary Art, Sydney, Australia; The Museum of Modern Art, New York; Solomon R. Guggenheim Museum, New York; Stedelijk Museum Amsterdam, Paesi Bassi; and Tate Gallery, Londra.
in presenza degli artisti
Gilbert & George presentano negli spazi di Piazzetta Nilo la nuova serie THE BEARD PICTURES in onore del 50° anniversario del loro sodalizio artistico. Per la loro quarta personale alla Galleria Alfonso Artiaco (le precedenti nel 2009, 2011 e 2012), gli artisti espongono 21 lavori del recente ciclo dalle diverse dimensioni fino ad opere monumentali.
I nuovi lavori della serie THE BEARD PICTURES sono violenti, inquietanti, grotteschi, spaventosi e folli. Mostrano un mondo visionario di paranoia, distruzione e pazzia. Gli strani e maliziosi colori dei loro paesaggi insidiosi, distrutti e assurdi affrontano lo spettatore con inarrestabile aggressione.
I THE BEARD PICTURES raccontano un mondo privo di ragione, nel quale la negoziazione non esiste più. Gilbert & George prendono le loro posizioni dentro THE BEARD PICTURES come intense, rosse, con sguardi fissi, sciocche, sinistre versioni di loro stessi. I loro occhi sono ombreggiati e stranamente ingentiliti. Ironici mutanti esploratori o sentinelle morte, sembrano guardare, dentro e attraverso, lo spettatore. Sembrano posseduti e seriosi. Sembrano come se i loro spiriti avessero lasciato i loro corpi. Sembrano severi, assurdi, imprigionati, beffardi e beffati.
In ogni lavoro indossano barbe che sono surreali e simboliche. Barbe fatte di rete metallica, schiuma di birra, di fiori, che raffigurano conigli con lingue a forma di serpenti. La barba secolare e sacra, emblema del ritorno a una giovinezza millenaria e anche simbolo di fede religiosa, è dipinta in THE BEARD PICTURES come maschera e significato: un segno dei tempi.
In alcune delle opere dei THE BEARD PICTURES gli artisti o sono davanti a del filo spinato o a una recinzione metallica, o dietro ad una di esse. Altrove, barre di acciaio arrugginite spuntano da edifici di cemento che crollano. In altre immagini Gilbert & George appaiono come personaggi grotteschi fumettistici non sorridenti, dai corpi piccoli e le teste grandi. Dietro di loro uno spazio vuoto argenteo, uno stravagante fogliame ornamentale, una recinzione metallica, annunci pubblicitari per buttafuori, costruttori e lavoratori del sesso, teste in rilievo di papi, monarchi, dignitari o eroi.
Aggressivamente assurde, distruggenti le raffinatezze artistiche contemporanee ma risonanti di un intenso simbolismo, i THE BEARD PICTURES trasformano la storia in una pazza parata la cui forma muta tra fantascienza, sogni lucidi e caricature vittoriane. E’ una visione e una forma che ricorda il parere di Oscar Wilde sui “Saggi” di Walter Pater:
“… altri sono medievali nella loro stranezza del colore e nella suggestione appassionata, e tutti assolutamente moderni nel vero significato della parola “modernità”. Colui per il quale il presente è l’unica cosa che è presente, non conosce nulla dell’età in cui vive”.
Nella metà del secolo che hanno vissuto e lavorato insieme come “Living Sculptures”, si sono imbarcati in un viaggio visionario attraverso il mondo moderno, sempre insieme e sempre da soli, Gilbert & George hanno fieramente creato una singolare Anti-arte, che è poetica, primitiva ed emozionalmente guidata. Ordine e follia sono messi in tensione, l’assurdità vaudevillana e la rima infantile assumono l’aria di un rituale paranormale.
Più il visitatore contempla i THE BEARD PICTURES, più Gilbert & George appaiono come poltergeist all’interno dell’arte e fantasmi in un mondo impazzito. In questo caos di estetica distrutta e valori capovolti, tutto è diventato simbolo e apparenza: simboli di pazzia, presentati con serietà letale. E come tali studiano il visitatore.
FINE
Michael Bracewell
Un catalogo illustrato, ideato da Gilbert & George e pubblicato dalla Galleria Alfonso Artiaco, accompagna la mostra con il saggio dello scrittore inglese Michael Bracewell.
Gilbert nasce a San Martino in Badia in Italia nel 1943, George a Plymouth, Regno Unito nel 1942; entrambi vivono e lavorano a Londra. Recenti mostre personali sono state organizzate al Ludwig Museum of Contemporary Art, Budapest, Ungheria (2017); Museum of Old and New Art, Tasmania, Australia (2016); The Museum of Modern Art, New York (2015); Nouveau Musée National de Monaco (2014); Deichtorhallen, Amburgo, Germania (2011); Laznia Centre for Contemporary Art, Polonia(2011); Kröller-Müller Museum, Paesi Bassi (2010); the de Young, San Francisco (2008); Tate Modern (2007), poi al Haus der Kunst, Monaco (2007), al Castello di Rivoli, Torino (2007), al Milwaukee Art Museum (2008) e al Brooklyn Museum (2008–09). Gilbert & George hanno ricevuto numerosi premi inclusi il South Bank Award, Londra, e il premio “Lorenzo il Magnifico” alla carriera, Firenze, entrambi nel 2007; lo Special International Award, Los Angeles, nel 1989, e il Turner Prize nel 1986. Nel 2005 hanno rappresentato la Gran Bretagna alla Biennale di Venezia.
Il loro lavoro è in numerose collezioni pubbliche e private internazionali, tra cui: Art Institute of Chicago; Cleveland Museum of Art; Guggenheim Museum Bilbao, Spagna; Irish Museum of Modern Art, Dublino, Irlanda; Istanbul Modern, Turchia; Magasin III, Stoccolma, Svezia; Metropolitan Museum of Art, New York; Museum Ludwig, Colonia, Germania; Museum of Contemporary Art, Los Angeles; Museum of Contemporary Art, Sydney, Australia; The Museum of Modern Art, New York; Solomon R. Guggenheim Museum, New York; Stedelijk Museum Amsterdam, Paesi Bassi; and Tate Gallery, Londra.
16
dicembre 2017
Gilbert & George – The beard pictures
Dal 16 dicembre 2017 al 03 febbraio 2018
arte contemporanea
Location
GALLERIA ALFONSO ARTIACO
Napoli, Piazzetta Nilo, 7, (Napoli)
Napoli, Piazzetta Nilo, 7, (Napoli)
Orario di apertura
da martedì a sabato ore 10-19
Vernissage
16 Dicembre 2017, ore 19
Autore