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Gildo Becherini – Vele e Tele
Una personale dedicata a Gildo Becherini, il più creativo e anticonvenzionale dei pittori di marina italiani. Le trentatre opere in esposizione confermano la sua fama di marinarista sui generis, capace di inserirsi in un antico genere pittorico offrendone una rielaborazione inedita, del tutto svincolata dal peso della tradizione e ricca di di soluzioni tecnicamente e stilisticamente originali.
Comunicato stampa
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Nell’ambito del ciclo di mostre proposto dalla storica Galleria d’Arte Perera per celebrare il centenario della sua attività, si inaugura - giovedì 14 ottobre - una personale dedicata a Gildo Becherini (San Quirico D’Orcia 1934), il più creativo e anticonvenzionale dei pittori di marina italiani. Le trentatre opere in esposizione- acrilici su tela e tecniche miste- confermano la sua fama di marinarista sui generis, capace di inserirsi in un antico genere pittorico offrendone una rielaborazione inedita, del tutto svincolata dal peso della tradizione e ricca di soluzioni tecnicamente e stilisticamente originali.”Il mio lavoro è poco rispettoso delle convenzioni della pittura di mare, una pittura tradizionalmente finalizzata a rappresentare con rigore documentaristico la realtà della vita di mare e della navigazione. Se osservati con attenzione, i dipinti di marina svelano una lenticolare attenzione al dettaglio, talvolta puoi decifrare persino le cuciture delle vele. La mia è invece una ricerca di sintesi, quello che mi interessa è usare la pittura come mezzo per restituire la sensazione del movimento, concentrandomi sul moto del vento e del mare. Certo, a un navigatore esperto le incongruenze non sfuggono, a partire dalla posizione delle mie barche, che raramente corrisponde alla direzione del vento. Ma sono errori voluti: l’imitazione della realtà non è la strada migliore per arrivare alla sua essenza” .
E che quegli errori siano voluti non vi sono dubbi, dal momento che la vita professionale di Gildo Becherini si è svolta nel segno di una doppia carriera: quella artistica e quella di ufficiale della nostra Marina Militare. “ Un equilibrio ai limiti della precarietà. Sino a quando sono stato in Marina -ho terminato la carriera col grado di Contrammiraglio- ho dovuto usare una certa cautela nel mostrare la mia tendenza artistica, attitudine considerata non propriamente in linea col profilo del buon militare. Ora che mi dedico in modo esclusivo alla pittura mi scontro con un pregiudizio di segno opposto: la convinzione diffusa che in uno con un passato da militare alle spalle non si possa trovare alcun vero talento per l’arte.”
Nell’esposizione ospitata dalla Galleria Perera, Becherini tratta in modo esclusivo il tema della vela, o meglio, del triangolo-vela usato come escamotage geometrico per rappresentare la forza-vento. L’interesse dominante per la tematica del movimento comporta un’attenzione obbligata alle sperimentazioni futuriste, cui però l’artista si collega molto liberamente e con spontanea freschezza.
Benché il segno grafico sia preciso ed elegante, Becherini è soprattutto impegnato in una ricerca finalizzata a tradurre il colore-luce in dinamicità e tridimensionalità. La vitale corsa delle vele nel vento trae origine dall’energia di un liberissimo impianto cromatico frutto di incessanti sperimentazioni. L’artista inventa impasti di colore talvolta così corposi da dare origine a un pittorilievo, in altri casi liquidi e trasparenti. L’aggiunta di pagliuzze di lamina d’oro, ben lungi dal rispondere ad un intento decorativo, rende vibrante la superficie dipinta. Tutte le invenzioni tecniche sono finalizzate ad enfatizzare la sensazione di movimento e profondità, anche quando la pittura si arricchisce di sovrapposizioni materiche come certi inserti di leggerissima garza che conferiscono fisicità alle vele animate dal vento.
Tramutate in vibrazioni luminose, le vele-aquilone del pittore marinaio si vestono delle calde tonalità dei colori primari oppure di nuances delicate e leggere, solcano un mare intuito più che rappresentato o forse si librano nell’aria sospinte da forze antagoniste.
Sapienza cromatica e ingegnosa creatività: così alla Galleria Perera Gildo Becherini dipinge il vento.
E che quegli errori siano voluti non vi sono dubbi, dal momento che la vita professionale di Gildo Becherini si è svolta nel segno di una doppia carriera: quella artistica e quella di ufficiale della nostra Marina Militare. “ Un equilibrio ai limiti della precarietà. Sino a quando sono stato in Marina -ho terminato la carriera col grado di Contrammiraglio- ho dovuto usare una certa cautela nel mostrare la mia tendenza artistica, attitudine considerata non propriamente in linea col profilo del buon militare. Ora che mi dedico in modo esclusivo alla pittura mi scontro con un pregiudizio di segno opposto: la convinzione diffusa che in uno con un passato da militare alle spalle non si possa trovare alcun vero talento per l’arte.”
Nell’esposizione ospitata dalla Galleria Perera, Becherini tratta in modo esclusivo il tema della vela, o meglio, del triangolo-vela usato come escamotage geometrico per rappresentare la forza-vento. L’interesse dominante per la tematica del movimento comporta un’attenzione obbligata alle sperimentazioni futuriste, cui però l’artista si collega molto liberamente e con spontanea freschezza.
Benché il segno grafico sia preciso ed elegante, Becherini è soprattutto impegnato in una ricerca finalizzata a tradurre il colore-luce in dinamicità e tridimensionalità. La vitale corsa delle vele nel vento trae origine dall’energia di un liberissimo impianto cromatico frutto di incessanti sperimentazioni. L’artista inventa impasti di colore talvolta così corposi da dare origine a un pittorilievo, in altri casi liquidi e trasparenti. L’aggiunta di pagliuzze di lamina d’oro, ben lungi dal rispondere ad un intento decorativo, rende vibrante la superficie dipinta. Tutte le invenzioni tecniche sono finalizzate ad enfatizzare la sensazione di movimento e profondità, anche quando la pittura si arricchisce di sovrapposizioni materiche come certi inserti di leggerissima garza che conferiscono fisicità alle vele animate dal vento.
Tramutate in vibrazioni luminose, le vele-aquilone del pittore marinaio si vestono delle calde tonalità dei colori primari oppure di nuances delicate e leggere, solcano un mare intuito più che rappresentato o forse si librano nell’aria sospinte da forze antagoniste.
Sapienza cromatica e ingegnosa creatività: così alla Galleria Perera Gildo Becherini dipinge il vento.
14
ottobre 2010
Gildo Becherini – Vele e Tele
Dal 14 ottobre al 09 novembre 2010
arte contemporanea
Location
GALLERIA D’ARTE PERERA
Roma, Via Margutta, 76, (Roma)
Roma, Via Margutta, 76, (Roma)
Orario di apertura
da martedì a sabato 10,30-20,00
lunedì 16,00-20,00 domenica 12,00-18,00
Vernissage
14 Ottobre 2010, ore 18
Ufficio stampa
SCARLETT MATASSI
Autore
Curatore