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Gillian Lawler – This Entropic Order
La seconda dei tre artisti irlandesi del progetto espositivo “Painting through its poetical emotions”, Gillian Lawler, presenta un sostanzioso nucleo di nuovi lavori dove l’idea di luogo, ordine, trasferimento e trasformazione attraverso diversi stati dell’essere si infonde in ogni suo dipinto.
Comunicato stampa
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La seconda dei tre artisti irlandesi del progetto espositivo “Painting through its poetical emotions”, Gillian Lawler, presenta un sostanzioso nucleo di nuovi lavori dove l’idea di luogo, ordine, trasferimento e trasformazione attraverso diversi stati dell’essere si infonde in ogni
suo dipinto. Il lavoro incorpora la piattaforma come un’entità a volte messa a terra, in movimento, sospesa, legata, in bilico e altre volte estranea al paesaggio circostante. I ricorrenti motivi a scacchiera accentuano una anti-prospettiva definita ma distorta, che qui aggiunge un senso di disagio surreale e onirico, dove ciò che sembra essere stato pianificato secondo una logica prospettica viene trattenuto e sovvertito.
Le sue precedenti esposizioni dal titolo eminent domain, basate sulla città mineraria abbandonata di Centralia in Pennsylvania, Usa, hanno spesso fatto riferimento alla realtà di un paesaggio desolato e al trasferimento forzato dei suoi abitanti in un quartiere vicino. Strutture
sospese, radicate e in bilico invocano questi abitanti spettrali, in confronto con lo spettatore e la terra desolata, suggerendo un futuro o un passato vasto e fragile. Queste ipotetiche strutture architettoniche agiscono come sentinelle, osservando a distanza, viaggiando forse in un altro luogo, a volte apparendo o scomparendo camuffate da elaborati schemi.
«In This Entropic Order questo tipo di sospensione fisica si tramuta in una sorta di sospensione spirituale, astratta e metafisica. Nei quadri della Lawler tutto è bloccato, immobilizzato, come nella più perfetta idea di still-life.
Ed è proprio su questa categoria temporale posta sulla
soglia della vita e della morte, in quell’istante di eterno presente, in un luogo idealizzato dalla mente dell’artista, su cui si sofferma la figurazione.
L’artista sfida i limiti della prospettiva con una molteplicità di piani e con l’articolazione delle ombre attraverso una minuzia esecutiva che ci introduce fra le componenti di uno spazio astratto costruito geometricamente e in cui il tempo è infinito».
suo dipinto. Il lavoro incorpora la piattaforma come un’entità a volte messa a terra, in movimento, sospesa, legata, in bilico e altre volte estranea al paesaggio circostante. I ricorrenti motivi a scacchiera accentuano una anti-prospettiva definita ma distorta, che qui aggiunge un senso di disagio surreale e onirico, dove ciò che sembra essere stato pianificato secondo una logica prospettica viene trattenuto e sovvertito.
Le sue precedenti esposizioni dal titolo eminent domain, basate sulla città mineraria abbandonata di Centralia in Pennsylvania, Usa, hanno spesso fatto riferimento alla realtà di un paesaggio desolato e al trasferimento forzato dei suoi abitanti in un quartiere vicino. Strutture
sospese, radicate e in bilico invocano questi abitanti spettrali, in confronto con lo spettatore e la terra desolata, suggerendo un futuro o un passato vasto e fragile. Queste ipotetiche strutture architettoniche agiscono come sentinelle, osservando a distanza, viaggiando forse in un altro luogo, a volte apparendo o scomparendo camuffate da elaborati schemi.
«In This Entropic Order questo tipo di sospensione fisica si tramuta in una sorta di sospensione spirituale, astratta e metafisica. Nei quadri della Lawler tutto è bloccato, immobilizzato, come nella più perfetta idea di still-life.
Ed è proprio su questa categoria temporale posta sulla
soglia della vita e della morte, in quell’istante di eterno presente, in un luogo idealizzato dalla mente dell’artista, su cui si sofferma la figurazione.
L’artista sfida i limiti della prospettiva con una molteplicità di piani e con l’articolazione delle ombre attraverso una minuzia esecutiva che ci introduce fra le componenti di uno spazio astratto costruito geometricamente e in cui il tempo è infinito».
01
ottobre 2018
Gillian Lawler – This Entropic Order
Dal primo ottobre all'otto dicembre 2018
arte contemporanea
Location
MAXXI test GC
Roma, Via Guido Reni, 4, (RM)
Roma, Via Guido Reni, 4, (RM)
Orario di apertura
da martedi a sabato ore 15.30-19.30
Vernissage
30 Ottobre 2018, ore 18.00
Autore
Curatore