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Gina Roma – Opera grafica
Mostra a Pordenone Convento di San Fracesco
Presentazione del volume Interviste per Gina Roma
Conferenza Gina Roma L’impegno coniugato al femminile
Comunicato stampa
Segnala l'evento
GINA ROMA Opera grafica
Mostra
Pordenone convento San Francesco
20 aprile 19 maggio 2013
Presentazione del volume “Interviste per Gina Roma” di Paola Voncini
Conferenza “GINA ROMA L’impegno coniugato al femminile” di Enzo di Grazia
Organizzazione Associazione culturale “la roggia” Viale Trieste, 19 - 33170 Pordenone
Contributo Cantina Principi di Porcia
Gina Roma è nata il 16 settembre 1914 a Tezze di Vazzola (TV).
Il padre, affermato avvocato di ampia cultura umanistica e di rigorosa concezione, ha avuto un ruolo importante nella formazione del carattere della futura artista.
In gioventù, Gina Roma sperimentò diverse discipline: tra le altre cose, si dedicò all’attività
sportiva con notevoli risultati.
Ottenne persino la convocazione nella nazionale italiana di pallacanestro.
Ma, come ebbe a dichiarare, sin dall’età della ragione il suo talento naturale fu quello della pittura.
Si diplomò all’Accademia di Belle Arti di Venezia sotto la guida di Bruno Saetti per la pittura e l’affresco e di
Giovanni Giuliani per l’incisione; ma importante è stata anche la frequentazione dei pittori Felice Carena e Virgilio Guidi, che presentò una delle sue prime mostre.
Nel 1940 sposò Sergio Martin che avrebbe avuto un ruolo non marginale nella vita sociale di Oderzo.
Visse e lavorò a Fratta di Oderzo, dove preferì rimanere insieme al figlio e al marito anche quando Peggy Guggenheim la invitò al suo museo di New York o quando rifiutò l'invito all‘Ecole di Parigi.
Ad Oderzo Gina Roma fu anche direttrice della pinacoteca "Alberto Martini“.
Negli anni Settanta, creò l’associazione culturale “4C” che operò a lungo con mostre da tutta Italia.
In seguito diresse l’attività espositiva del circolo culturale Ca' Lozzio di Piavon di Oderzo che oggi è dedicato alla sua memoria.
Nel 1987 fu nominata Cavaliere della Repubblica italiana per meriti artistici.
Grande protagonista anche nel campo dell'arte sacra, oltre a dipinti occasionali di ispirazione
religiosa, ha lasciato una traccia indelebile nella chiesa di Catena di Villorba, dove tra il 1990 e il
1992 realizzò in affresco due grandi opere ed una Via Crucis.
Per questo anche, nel corso della sua lunga e densa carriera è stata ricevuta in udienza privata da ben quattro pontefici: Pio XII, Paolo VI, Giovanni Paolo I, Giovanni Paolo II.
Si afferma sulla scena internazionale fin dagli anni cinquanta, prima con la partecipazione a quattro edizioni della Biennale di Venezia (1948, 1950, 1956 e 1964); e a tre della Quadriennale di Roma (1951, 1959, e 1965); a tutte le Biennali Italiane dell' Incisione, in numerose rassegne all'estero di pittura e grafica e alle Biennali di Lubiana e tenendo delle personali in prestigiose gallerie.
Nel 1961 espone alla VI Biennale internazionale di San Paolo in Brasile, prima donna ad esservi invitata.
Gina Roma attraversa con la sua pittura vari periodi, che si possono ricondurre ai cambiamenti propri del Novecento, secolo pieno di contrasti e novità; è il segno evidente della somma degli impegni civili, sociali e culturali che hanno animato la lunga vita dell'artista, rendendola un pilastro portante della pittura veneta e italiana, nonché la narratrice di eventi storici e sociali che hanno cambiato il nostro Paese: e’ passata dalla pittura tonale e dalle ricerche sulla luce (1950 – ’52) al neorealismo (1953 – ’54).
Le esperienze di quest’ultimo periodo la hanno portata alla composizione di paesaggi espressionistici dove il colore puro e’ l’elemento fondamentale della tela.
Dal 1957 al 1964 la pittrice esalta il colore e tende a rompere le forme del disegno in un naturalismo definito astratto-espressionistico.
Segue un profondo interesse per la forma umana e quindi sulla fine degli anni ’60 i vigorosi ”maximandri“.
Negli ultimi anni Gina Roma e’ tornata a modelli più umanizzati, dove l’uomo vive in simbiosi con la natura nella più piena e calda solarità.
Nel corso della sua lunga attività, Gina Roma ha realizzato personali in prestigiose gallerie
La sua nutrita bibliografia critica annovera interventi di Giulio Carlo Argan, Andrea Emiliani, Francesco Arcangeli, Pier Carlo Santini, Guido Perocco, Rodolfo Pallucchini, Giuseppe Mazzariol, Umbro Apollonio, Pietro Zampetti, Paolo Rizzi, Marco Valsecchi, Marcello Venturoli, Carlo Ludovico Ragghianti, Franco Solmi, Marco Lorandi e di Enzo Di Martino.
Alcuni furono autori di intense ed accurate monografie
1999 "Gina Roma, sensazioni coloranti“ Selene Edizioni a cura di Orietta Pinessi; 1999 Il colore della poesia con Andrea Zanzotto -Sernaglia della Battaglia; 2005 “Era scritto nelle stelle” Nuovi Sentieri Editore - Treviso Racconto per immagini; 2007 Aspetti dell’Incisione oggi in Italia X Edizione -Gaiarine (TV) (dedicata alla memoria di Gina Roma), 2008 Ca’ Lozzio (Serata - Omaggio), 2009 Palazzo del Senato - Milano; 2011 Gina Roma. Le opere dei collezionisti Ca’ Lozzio - Piavon di Oderzo.
Gina Roma si è spenta nella sua casa-studio a Fratta di Oderzo, il 2 ottobre 2005 all'età di 91 anni. La sua tomba si trova nel cimitero di Camino di Oderzo.
Mostra
Pordenone convento San Francesco
20 aprile 19 maggio 2013
Presentazione del volume “Interviste per Gina Roma” di Paola Voncini
Conferenza “GINA ROMA L’impegno coniugato al femminile” di Enzo di Grazia
Organizzazione Associazione culturale “la roggia” Viale Trieste, 19 - 33170 Pordenone
Contributo Cantina Principi di Porcia
Gina Roma è nata il 16 settembre 1914 a Tezze di Vazzola (TV).
Il padre, affermato avvocato di ampia cultura umanistica e di rigorosa concezione, ha avuto un ruolo importante nella formazione del carattere della futura artista.
In gioventù, Gina Roma sperimentò diverse discipline: tra le altre cose, si dedicò all’attività
sportiva con notevoli risultati.
Ottenne persino la convocazione nella nazionale italiana di pallacanestro.
Ma, come ebbe a dichiarare, sin dall’età della ragione il suo talento naturale fu quello della pittura.
Si diplomò all’Accademia di Belle Arti di Venezia sotto la guida di Bruno Saetti per la pittura e l’affresco e di
Giovanni Giuliani per l’incisione; ma importante è stata anche la frequentazione dei pittori Felice Carena e Virgilio Guidi, che presentò una delle sue prime mostre.
Nel 1940 sposò Sergio Martin che avrebbe avuto un ruolo non marginale nella vita sociale di Oderzo.
Visse e lavorò a Fratta di Oderzo, dove preferì rimanere insieme al figlio e al marito anche quando Peggy Guggenheim la invitò al suo museo di New York o quando rifiutò l'invito all‘Ecole di Parigi.
Ad Oderzo Gina Roma fu anche direttrice della pinacoteca "Alberto Martini“.
Negli anni Settanta, creò l’associazione culturale “4C” che operò a lungo con mostre da tutta Italia.
In seguito diresse l’attività espositiva del circolo culturale Ca' Lozzio di Piavon di Oderzo che oggi è dedicato alla sua memoria.
Nel 1987 fu nominata Cavaliere della Repubblica italiana per meriti artistici.
Grande protagonista anche nel campo dell'arte sacra, oltre a dipinti occasionali di ispirazione
religiosa, ha lasciato una traccia indelebile nella chiesa di Catena di Villorba, dove tra il 1990 e il
1992 realizzò in affresco due grandi opere ed una Via Crucis.
Per questo anche, nel corso della sua lunga e densa carriera è stata ricevuta in udienza privata da ben quattro pontefici: Pio XII, Paolo VI, Giovanni Paolo I, Giovanni Paolo II.
Si afferma sulla scena internazionale fin dagli anni cinquanta, prima con la partecipazione a quattro edizioni della Biennale di Venezia (1948, 1950, 1956 e 1964); e a tre della Quadriennale di Roma (1951, 1959, e 1965); a tutte le Biennali Italiane dell' Incisione, in numerose rassegne all'estero di pittura e grafica e alle Biennali di Lubiana e tenendo delle personali in prestigiose gallerie.
Nel 1961 espone alla VI Biennale internazionale di San Paolo in Brasile, prima donna ad esservi invitata.
Gina Roma attraversa con la sua pittura vari periodi, che si possono ricondurre ai cambiamenti propri del Novecento, secolo pieno di contrasti e novità; è il segno evidente della somma degli impegni civili, sociali e culturali che hanno animato la lunga vita dell'artista, rendendola un pilastro portante della pittura veneta e italiana, nonché la narratrice di eventi storici e sociali che hanno cambiato il nostro Paese: e’ passata dalla pittura tonale e dalle ricerche sulla luce (1950 – ’52) al neorealismo (1953 – ’54).
Le esperienze di quest’ultimo periodo la hanno portata alla composizione di paesaggi espressionistici dove il colore puro e’ l’elemento fondamentale della tela.
Dal 1957 al 1964 la pittrice esalta il colore e tende a rompere le forme del disegno in un naturalismo definito astratto-espressionistico.
Segue un profondo interesse per la forma umana e quindi sulla fine degli anni ’60 i vigorosi ”maximandri“.
Negli ultimi anni Gina Roma e’ tornata a modelli più umanizzati, dove l’uomo vive in simbiosi con la natura nella più piena e calda solarità.
Nel corso della sua lunga attività, Gina Roma ha realizzato personali in prestigiose gallerie
La sua nutrita bibliografia critica annovera interventi di Giulio Carlo Argan, Andrea Emiliani, Francesco Arcangeli, Pier Carlo Santini, Guido Perocco, Rodolfo Pallucchini, Giuseppe Mazzariol, Umbro Apollonio, Pietro Zampetti, Paolo Rizzi, Marco Valsecchi, Marcello Venturoli, Carlo Ludovico Ragghianti, Franco Solmi, Marco Lorandi e di Enzo Di Martino.
Alcuni furono autori di intense ed accurate monografie
1999 "Gina Roma, sensazioni coloranti“ Selene Edizioni a cura di Orietta Pinessi; 1999 Il colore della poesia con Andrea Zanzotto -Sernaglia della Battaglia; 2005 “Era scritto nelle stelle” Nuovi Sentieri Editore - Treviso Racconto per immagini; 2007 Aspetti dell’Incisione oggi in Italia X Edizione -Gaiarine (TV) (dedicata alla memoria di Gina Roma), 2008 Ca’ Lozzio (Serata - Omaggio), 2009 Palazzo del Senato - Milano; 2011 Gina Roma. Le opere dei collezionisti Ca’ Lozzio - Piavon di Oderzo.
Gina Roma si è spenta nella sua casa-studio a Fratta di Oderzo, il 2 ottobre 2005 all'età di 91 anni. La sua tomba si trova nel cimitero di Camino di Oderzo.
20
aprile 2013
Gina Roma – Opera grafica
Dal 20 aprile al 19 maggio 2013
arte contemporanea
Location
LA ROGGIA
Pordenone, Viale Trieste, 19, (Pordenone)
Pordenone, Viale Trieste, 19, (Pordenone)
Orario di apertura
da martedì a sabato ore 16—19; domenica : 10,30 - 12,30, 16 - 19; lunedì chiuso
Vernissage
20 Aprile 2013, ore 18.30
Autore