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Gino Barbieri. Sogni di Pace. Venti di Guerra. Le xilografie
La mostra dedicata a Gino Barbieri dopo essere stata esposta al Museo dell’Illustrazione di Ferrara, viene presentata a Cesena città natale dell’artista.
Comunicato stampa
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Essa ricostruisce - come mai era accaduto
in passato -,tutto il percorso xilografico di Barbieri.
Incisioni e legni mai più veduti: opere di cui a lungo si è favoleggiato,
disperse durante la guerra e ritrovate negli ultimi anni, saranno esposte.
Il paziente lavoro di ricerca e di studio, sin qui profuso, permetterà di guardare ed esaminare in modo approfondito il lavoro xilografico del Barbieri attraverso i bozzetti, i disegni preparatori, le veline di trasporto, i legni originali
e naturalmente le stampe.
L'opera di Barbieri ebbe riconoscimenti internazionali lui vivo, giovanissimo. Una folta schiera di adepti si è trasmessa, con religiosa devozione, il culto dell'artista così precocemente stroncato in combattimento, durante la 1a guerra mondiale. Non è solo Gabriele D'Annunzio a scrivere parole dolenti alla famiglia all'indomani della morte: un intero mondo, dagli artisti agli editori, sino agli appassionati d'arte, lo ricorderà via via nel tempo con forti accenti d'ammirazione. Biografie e studi hanno cercato di mettere a fuoco la figura di Barbieri, delineando almeno due fasi profondamente diverse della sua creatività. Quando Cesena dedicherà, nel 1989, una mostra antologica alla sua pittura, con un ricco e documentato catalogo, curato da R. Bossaglia e A. Mavilla, un vasto pubblico scoprirà il prezioso lavoro iconico e cromatico di Luigi Giovanni "Gino" Barbieri. Così oggi ci auguriamo che l’esposizione possa permettere al pubblico di sperimentare quanto sia suscitatore di forti impressioni l'opera dell'artista romagnolo.
Il MIL e la Fondazione della Cassa di Risparmio di Cesena metteranno a disposizione del pubblico un catalogo che si vuole - nella sua puntuale documentazione -, portatore di riflessione e stimoli su quest'aspetto dell'arte sua.
GINO BARBIERI (1885 - 1917)
SOGNI DI PACE • VENTI DI GUERRA
LE XILOGRAFIE
SCHEDA DELLA MOSTRA
Una mostra delle xilografie di Gino Barbieri per intraprendere, attraverso le sue incisioni, un viaggio di sette anni in un'Italia che mutò tragicamente, passando da un'epoca di sogni e ideali alla disillusione degli stessi che si ebbe con la carneficina della I Guerra Mondiale.
Barbieri con le sue incisioni dà testimonianza diretta e coinvolta di questo passaggio, partendo dalle magistrali grandi tavole policrome, introspettive, sensuali e sognate del primo periodo, ispirate a soggetti neo-rinascimentali dal gusto simbolista, per giungere all'imponente serie delle xilografie di guerra, una sorta di cronaca di vita militare di forte impatto emozionale, che cresce di intensità e drammaticità di pari passo all'avanzare del conflitto, risolte con un segno sempre più crudo, nervoso, espressionista. Barbieri le incise in due anni di vita militare, nelle retrovie, in trincea ed anche al fronte, dove venne ucciso all'età di 31 anni.
In mostra le circa 90 xilografie che Barbieri realizzò, tra il 1911 e il 1917, affiancate da una serie di bozzetti e disegni preparatori, oltre che l’intera produzione editoriale che va da “L'Eroica” fino ai libri illustrati per l’editore Formiggini.
Saranno esposti alcuni dipinti ad olio del primo periodo, coerentemente a un discorso sull'uso dei colori che Barbieri fa nelle sue xilografie policrome, e una serie di calcografie, che affiancarono negli anni la sua produzione xilografica, riprendendo sovente lo stesso soggetto.
Parallelamente verranno presentati documenti (lettere, fotografie) e una sezione didattica sulla xilografia in cui verranno spiegati gli strumenti e le tecniche utilizzate da Barbieri, corredata da una serie di legni originali.
Gino Barbieri fu xilografo e pittore. Si iscrisse all'Accademia di Firenze e si avvicinò alla xilografia con De Carolis, suo insegnante, da cui riprese i particolari soggetti neo-rinascimentali e il segno, rivisitato attraverso l'esperienza espressionista. Fu tra i primi a fornire legni per “L'Eroica”, ed fu nel comitato redazionale che organizzò l'Esposizione di Levanto dove vinse la medaglia d'oro. In questi anni si avvicinò alla xilografia policroma con cui giunse a esiti pittorici di altissimo livello, discostandosi dalla coeva produzione monocroma e reinterpretando gli stili preraffaellita e simbolista. Dal 1912 incise numerose illustrazioni per I classici del ridere di Formiggini e nel frattempo partecipò ai più importanti concorsi internazionali riscuotendo ottimi successi. Nel 1915 venne chiamato alle armi e nel periodo bellico incise una imponente serie di grandi tavole che riportano, con il suo tratto forte, i momenti della vita di guerra.
in passato -,tutto il percorso xilografico di Barbieri.
Incisioni e legni mai più veduti: opere di cui a lungo si è favoleggiato,
disperse durante la guerra e ritrovate negli ultimi anni, saranno esposte.
Il paziente lavoro di ricerca e di studio, sin qui profuso, permetterà di guardare ed esaminare in modo approfondito il lavoro xilografico del Barbieri attraverso i bozzetti, i disegni preparatori, le veline di trasporto, i legni originali
e naturalmente le stampe.
L'opera di Barbieri ebbe riconoscimenti internazionali lui vivo, giovanissimo. Una folta schiera di adepti si è trasmessa, con religiosa devozione, il culto dell'artista così precocemente stroncato in combattimento, durante la 1a guerra mondiale. Non è solo Gabriele D'Annunzio a scrivere parole dolenti alla famiglia all'indomani della morte: un intero mondo, dagli artisti agli editori, sino agli appassionati d'arte, lo ricorderà via via nel tempo con forti accenti d'ammirazione. Biografie e studi hanno cercato di mettere a fuoco la figura di Barbieri, delineando almeno due fasi profondamente diverse della sua creatività. Quando Cesena dedicherà, nel 1989, una mostra antologica alla sua pittura, con un ricco e documentato catalogo, curato da R. Bossaglia e A. Mavilla, un vasto pubblico scoprirà il prezioso lavoro iconico e cromatico di Luigi Giovanni "Gino" Barbieri. Così oggi ci auguriamo che l’esposizione possa permettere al pubblico di sperimentare quanto sia suscitatore di forti impressioni l'opera dell'artista romagnolo.
Il MIL e la Fondazione della Cassa di Risparmio di Cesena metteranno a disposizione del pubblico un catalogo che si vuole - nella sua puntuale documentazione -, portatore di riflessione e stimoli su quest'aspetto dell'arte sua.
GINO BARBIERI (1885 - 1917)
SOGNI DI PACE • VENTI DI GUERRA
LE XILOGRAFIE
SCHEDA DELLA MOSTRA
Una mostra delle xilografie di Gino Barbieri per intraprendere, attraverso le sue incisioni, un viaggio di sette anni in un'Italia che mutò tragicamente, passando da un'epoca di sogni e ideali alla disillusione degli stessi che si ebbe con la carneficina della I Guerra Mondiale.
Barbieri con le sue incisioni dà testimonianza diretta e coinvolta di questo passaggio, partendo dalle magistrali grandi tavole policrome, introspettive, sensuali e sognate del primo periodo, ispirate a soggetti neo-rinascimentali dal gusto simbolista, per giungere all'imponente serie delle xilografie di guerra, una sorta di cronaca di vita militare di forte impatto emozionale, che cresce di intensità e drammaticità di pari passo all'avanzare del conflitto, risolte con un segno sempre più crudo, nervoso, espressionista. Barbieri le incise in due anni di vita militare, nelle retrovie, in trincea ed anche al fronte, dove venne ucciso all'età di 31 anni.
In mostra le circa 90 xilografie che Barbieri realizzò, tra il 1911 e il 1917, affiancate da una serie di bozzetti e disegni preparatori, oltre che l’intera produzione editoriale che va da “L'Eroica” fino ai libri illustrati per l’editore Formiggini.
Saranno esposti alcuni dipinti ad olio del primo periodo, coerentemente a un discorso sull'uso dei colori che Barbieri fa nelle sue xilografie policrome, e una serie di calcografie, che affiancarono negli anni la sua produzione xilografica, riprendendo sovente lo stesso soggetto.
Parallelamente verranno presentati documenti (lettere, fotografie) e una sezione didattica sulla xilografia in cui verranno spiegati gli strumenti e le tecniche utilizzate da Barbieri, corredata da una serie di legni originali.
Gino Barbieri fu xilografo e pittore. Si iscrisse all'Accademia di Firenze e si avvicinò alla xilografia con De Carolis, suo insegnante, da cui riprese i particolari soggetti neo-rinascimentali e il segno, rivisitato attraverso l'esperienza espressionista. Fu tra i primi a fornire legni per “L'Eroica”, ed fu nel comitato redazionale che organizzò l'Esposizione di Levanto dove vinse la medaglia d'oro. In questi anni si avvicinò alla xilografia policroma con cui giunse a esiti pittorici di altissimo livello, discostandosi dalla coeva produzione monocroma e reinterpretando gli stili preraffaellita e simbolista. Dal 1912 incise numerose illustrazioni per I classici del ridere di Formiggini e nel frattempo partecipò ai più importanti concorsi internazionali riscuotendo ottimi successi. Nel 1915 venne chiamato alle armi e nel periodo bellico incise una imponente serie di grandi tavole che riportano, con il suo tratto forte, i momenti della vita di guerra.
02
ottobre 2004
Gino Barbieri. Sogni di Pace. Venti di Guerra. Le xilografie
Dal 02 ottobre al 07 novembre 2004
disegno e grafica
Location
PALAZZO ROMAGNOLI
Cesena, Via Uberti, 48, (Forlì-cesena)
Cesena, Via Uberti, 48, (Forlì-cesena)
Orario di apertura
tutti i giorni escluso il lunedì, ore 10-13 e 15-18
Vernissage
2 Ottobre 2004, ore 18
Sito web
www.fondazionecarispcesena.it
Curatore