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Gino Cortelazzo – La scultura come materia, struttura, colore
Si tratta della prima esposizione che la città di Padova dedica a questo scultore,
nato ad Este nel 1927, che fu una delle voci più originali della scultura italiana
del dopoguerra
Comunicato stampa
Segnala l'evento
“Gino Cortelazzo. La scultura come materia, struttura,
colore”
Centro culturale Altinate San Gaetano
Via Altinate 71, Padova
Inaugurazione della mostra
sabato 15 ottobre 2011, ore 18.00
Sabato 15 ottobre alle 18 negli spazi del Centro culturale Altinate San Gaetano,
via Altinate 71 a Padova, si inaugurerà la mostra “Gino Cortelazzo. La scultura
come materia, struttura, colore”, organizzata dal Comune di Padova con il
patrocinio e il contributo della Regione Veneto, il sostegno della Fondazione
Antonveneta e della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, la
sponsorizzazione del Grand Hotel Savoia di Cortina d’Ampezzo, il patrocinio del
Dipartimento di Storia delle arti visive e della musica dell’Università degli Studi
di Padova e della Fondazione Ugo e Olga Levi di Venezia.
Si tratta della prima esposizione che la città di Padova dedica a questo scultore,
nato ad Este nel 1927, che fu una delle voci più originali della scultura italiana
del dopoguerra. Alla sua scomparsa, nel 1985, Cortelazzo ha lasciato più di 500
sculture oltre ad opere plastiche di vario tipo, disegni e grafica. Opere di
Cortelazzo si trovano in varie città e musei come la Galleria internazionale d'arte
moderna di Ca' Pesaro ed il MART. Padova custodisce la scultura monumentale
“Foca/Omaggio a Venezia” al centro del giardino del Parco d’Europa alla Stanga e
ai Musei Civici il bronzetto “Piccoli Attori”, opera vincitrice della XVI Biennale
Internazionale del Bronzetto ed esposta di recente in occasione della mostra
“Novecento al Museo” presso il Palazzo della Ragione.
Artista di ricerca, Cortelazzo sperimentò ogni materiale: non smise di indagare le
possibilità del bronzo, ma lavorò anche la pietra, l’alabastro, l’onice, perfino la
cartapesta e la resina. Amò molto il ferro e il legno, ai quali spesso tornava.
Sviluppò una personalissima idea di figurazione “indiretta”, basata sul suggerire
stimoli visivi sui quali ogni spettatore potesse costruire una sua propria
immagine, frutto del dialogo con la sua fantasia e la sua cultura.
La retrospettiva, curata da Giuseppina Dal Canton, docente di Storia dell'arte
contemporanea all'Università di Padova, propone un’ampia scelta di opere con
l’intento di fornire un’aggiornata rilettura dello scultore, molto apprezzato dalla
critica: 36 sculture di vari materiali (legno, pietra, bronzo, ferro, titanio), 6
mosaici, 6 bassorilievi in bronzo e 7 opere grafiche. L’allestimento è stato curato
dagli architetti Luciano e Mario Gemin.
Il catalogo della mostra - oltre al contributo della curatrice nel quale si sviluppa il
tema che dà il titolo alla mostra - presenta un testo di Giovanni Bianchi
sull’intenso rapporto con la natura nella scultura di Cortelazzo, con particolare
riguardo alle serie dei fiori e delle foglie; un testo di Alessia Castellani che
riferisce sull’amicizia e la stima che Cortelazzo ha ricevuto da Giulio Carlo Argan,
Giuseppe Mazzariol, Giuseppe Marchiori e in generale da tutta la critica a lui
coeva; un testo di Stefano Franzo sui gioielli e i rapporti di Cortelazzo con il
mondo dell’alta moda; un saggio di Chiara Costa sulla serie delle maschere
realizzate da Cortelazzo con grande libertà nei materiali più vari, dalla
cartapesta, alla ceramica, al bronzo; una biografia curata da Franca Bizzotto.
“Gino Cortelazzo. La scultura come materia, struttura, colore”
Dal 16 ottobre al 13 novembre 2011
Orario: martedì-domenica 10-19. Lunedì chiuso
Ingresso libero
Centro culturale Altinate San Gaetano
Via Altinate 71, Padova
Info: 049.8205572
centroculturalealtinate@comune.padova.it
CENNI BIOGRAFICI
Nato nel 1927 a Este, fin da piccolissimo Gino Cortelazzo sente prepotente la
necessità di “fare monumento un’idea”. Nel 1961, dopo aver studiato Agraria a
Padova e dopo alcune esperienze lavorative, decide di frequentare l’Accademia
di Belle Arti a Bologna, dove avviene l’importante incontro con Umberto
Mastrolanni, che sarà per lui maestro e amico. Nel 1968 il felicissimo esordio,
con la scultura “Operaio”, al premio Suzzara, dove la giuria composta da Cesare
Zavattini, Dino Villani, Franco Solmi e altri, lo proclama vincitore. Durante i suoi
brevi periodi di soggiorno a Milano Cortelazzo incontra il mondo dell’alta moda: i
suoi piccoli gioielli-scultura entrano così negli esclusivi defilé di Biki, Baratta e
Soldano. Dal 1971 insegna scultura all’Accademia di Ravenna, cattedra che
lascerà alcuni anni dopo per dedicarsi completamente alle sue forme plastiche e
alla sperimentazione, mai fine a se stessa, con i più diversi materiali. Nel
novembre del 1985 tragica ed improvvisa la morte.
Benché fosse un “outsider” e vivesse in una condizione tutto sommato isolata
rispetto a quella degli artisti più rappresentativi della sua epoca, lo scultore ha
attirato su di sé l’attenzione di critici e personalità della cultura quali Giulio Carlo
Argan, Dino Buzzati, Davide Lajolo e Raffaele De Grada. Gino Cortelazzo, scriveva
Mazzariol in un saggio a lui dedicato, «entra nel panorama della scultura europea
come un personaggio di tutto rilievo, perché ha avuto la capacità intellettuale,
anzi la spregiudicatezza intellettuale e morale, di sperimentare tutti i linguaggi».
colore”
Centro culturale Altinate San Gaetano
Via Altinate 71, Padova
Inaugurazione della mostra
sabato 15 ottobre 2011, ore 18.00
Sabato 15 ottobre alle 18 negli spazi del Centro culturale Altinate San Gaetano,
via Altinate 71 a Padova, si inaugurerà la mostra “Gino Cortelazzo. La scultura
come materia, struttura, colore”, organizzata dal Comune di Padova con il
patrocinio e il contributo della Regione Veneto, il sostegno della Fondazione
Antonveneta e della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, la
sponsorizzazione del Grand Hotel Savoia di Cortina d’Ampezzo, il patrocinio del
Dipartimento di Storia delle arti visive e della musica dell’Università degli Studi
di Padova e della Fondazione Ugo e Olga Levi di Venezia.
Si tratta della prima esposizione che la città di Padova dedica a questo scultore,
nato ad Este nel 1927, che fu una delle voci più originali della scultura italiana
del dopoguerra. Alla sua scomparsa, nel 1985, Cortelazzo ha lasciato più di 500
sculture oltre ad opere plastiche di vario tipo, disegni e grafica. Opere di
Cortelazzo si trovano in varie città e musei come la Galleria internazionale d'arte
moderna di Ca' Pesaro ed il MART. Padova custodisce la scultura monumentale
“Foca/Omaggio a Venezia” al centro del giardino del Parco d’Europa alla Stanga e
ai Musei Civici il bronzetto “Piccoli Attori”, opera vincitrice della XVI Biennale
Internazionale del Bronzetto ed esposta di recente in occasione della mostra
“Novecento al Museo” presso il Palazzo della Ragione.
Artista di ricerca, Cortelazzo sperimentò ogni materiale: non smise di indagare le
possibilità del bronzo, ma lavorò anche la pietra, l’alabastro, l’onice, perfino la
cartapesta e la resina. Amò molto il ferro e il legno, ai quali spesso tornava.
Sviluppò una personalissima idea di figurazione “indiretta”, basata sul suggerire
stimoli visivi sui quali ogni spettatore potesse costruire una sua propria
immagine, frutto del dialogo con la sua fantasia e la sua cultura.
La retrospettiva, curata da Giuseppina Dal Canton, docente di Storia dell'arte
contemporanea all'Università di Padova, propone un’ampia scelta di opere con
l’intento di fornire un’aggiornata rilettura dello scultore, molto apprezzato dalla
critica: 36 sculture di vari materiali (legno, pietra, bronzo, ferro, titanio), 6
mosaici, 6 bassorilievi in bronzo e 7 opere grafiche. L’allestimento è stato curato
dagli architetti Luciano e Mario Gemin.
Il catalogo della mostra - oltre al contributo della curatrice nel quale si sviluppa il
tema che dà il titolo alla mostra - presenta un testo di Giovanni Bianchi
sull’intenso rapporto con la natura nella scultura di Cortelazzo, con particolare
riguardo alle serie dei fiori e delle foglie; un testo di Alessia Castellani che
riferisce sull’amicizia e la stima che Cortelazzo ha ricevuto da Giulio Carlo Argan,
Giuseppe Mazzariol, Giuseppe Marchiori e in generale da tutta la critica a lui
coeva; un testo di Stefano Franzo sui gioielli e i rapporti di Cortelazzo con il
mondo dell’alta moda; un saggio di Chiara Costa sulla serie delle maschere
realizzate da Cortelazzo con grande libertà nei materiali più vari, dalla
cartapesta, alla ceramica, al bronzo; una biografia curata da Franca Bizzotto.
“Gino Cortelazzo. La scultura come materia, struttura, colore”
Dal 16 ottobre al 13 novembre 2011
Orario: martedì-domenica 10-19. Lunedì chiuso
Ingresso libero
Centro culturale Altinate San Gaetano
Via Altinate 71, Padova
Info: 049.8205572
centroculturalealtinate@comune.padova.it
CENNI BIOGRAFICI
Nato nel 1927 a Este, fin da piccolissimo Gino Cortelazzo sente prepotente la
necessità di “fare monumento un’idea”. Nel 1961, dopo aver studiato Agraria a
Padova e dopo alcune esperienze lavorative, decide di frequentare l’Accademia
di Belle Arti a Bologna, dove avviene l’importante incontro con Umberto
Mastrolanni, che sarà per lui maestro e amico. Nel 1968 il felicissimo esordio,
con la scultura “Operaio”, al premio Suzzara, dove la giuria composta da Cesare
Zavattini, Dino Villani, Franco Solmi e altri, lo proclama vincitore. Durante i suoi
brevi periodi di soggiorno a Milano Cortelazzo incontra il mondo dell’alta moda: i
suoi piccoli gioielli-scultura entrano così negli esclusivi defilé di Biki, Baratta e
Soldano. Dal 1971 insegna scultura all’Accademia di Ravenna, cattedra che
lascerà alcuni anni dopo per dedicarsi completamente alle sue forme plastiche e
alla sperimentazione, mai fine a se stessa, con i più diversi materiali. Nel
novembre del 1985 tragica ed improvvisa la morte.
Benché fosse un “outsider” e vivesse in una condizione tutto sommato isolata
rispetto a quella degli artisti più rappresentativi della sua epoca, lo scultore ha
attirato su di sé l’attenzione di critici e personalità della cultura quali Giulio Carlo
Argan, Dino Buzzati, Davide Lajolo e Raffaele De Grada. Gino Cortelazzo, scriveva
Mazzariol in un saggio a lui dedicato, «entra nel panorama della scultura europea
come un personaggio di tutto rilievo, perché ha avuto la capacità intellettuale,
anzi la spregiudicatezza intellettuale e morale, di sperimentare tutti i linguaggi».
15
ottobre 2011
Gino Cortelazzo – La scultura come materia, struttura, colore
Dal 15 ottobre al 13 novembre 2011
arte contemporanea
disegno e grafica
disegno e grafica
Location
CENTRO CULTURALE ALTINATE – SAN GAETANO
Padova, Via Altinate, 71, (Padova)
Padova, Via Altinate, 71, (Padova)
Orario di apertura
martedì-domenica 10-19. Lunedì chiuso
Vernissage
15 Ottobre 2011, ore 18
Sito web
www.gicortelazzo.it
Autore
Curatore