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Gino De Dominicis
L’esposizione, un omaggio a Gino De Dominicis, presenta Videotape, 1974, della collezione dell’Archivio Storico della Biennale, posto a confronto con Tentativo di volo, 1969, esemplare della collezione GAM. Le due opere mostrano la centralità della dimensione temporale nel lavoro dell’artista e affrontano in modo diverso il tema dell’eternità
Comunicato stampa
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La VideotecaGAM festeggia i vent’anni dalla nascita della collezione di video d’artista. La GAM – Galleria
Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino è felice, nell’occasione di questo anniversario, di
annunciare la collaborazione con l’Archivio Storico della Biennale di Venezia per la realizzazione di un
ciclo di sei esposizioni, a cura di Elena Volpato, che si svolgerà nell’arco di due anni.
Le sei esposizioni, ospitate negli spazi della VideotecaGAM, saranno dedicate a Gino De Dominicis,
Giuseppe Chiari, Alighiero Boetti, Claudio Parmiggiani, Vincenzo Agnetti e Jannis Kounellis.
Presenteranno video provenienti dall’Archivio Storico della Biennale in dialogo con opere e materiali delle
collezioni GAM. Le sei mostre rappresentano un completamento del programma di esposizioni iniziato nel
2014, ideato per raccontare la storia del video d’artista italiano tra gli anni Sessanta e Settanta. Quella
stagione, di eccezionale importanza, rappresenta il nucleo collezionistico primario della VideotecaGAM e ad
esso sarà dedicata una pubblicazione, in uscita il prossimo anno, corredata di materiali e testimonianze
raccolte dalle parole dei suoi protagonisti nei diversi appuntamenti espositivi sin qui realizzati.
La prima esposizione, un omaggio a Gino De Dominicis, presenta Videotape, 1974, della collezione
dell’Archivio Storico della Biennale, posto a confronto con Tentativo di volo, 1969, esemplare della
collezione GAM. Le due opere mostrano la centralità della dimensione temporale nel lavoro dell’artista e
affrontano in modo diverso il tema dell’eternità.
Videotape mostra una giovane donna seduta davanti all’obiettivo. Chiede quale sia il video che sta per
vedere. Fuori campo una voce maschile le risponde che si tratta del video di De Dominicis. Poco dopo la
donna commenta: “Vedo solo persone che mi guardano”. Quelle persone siamo noi, tutti gli spettatori che
hanno visto il video in questi trentacinque anni trascorsi dalla sua realizzazione e tutti quelli che lo
vedranno in futuro. Negli anni in cui il video d’artista si nutriva della poetica del real time e dell’effetto
verità costruito sull’assenza di tagli e montaggio, De Dominicis sceglie il linguaggio video per porre a
confronto due diversi tempi eterni: l’eternità dell’opera che, pressoché immutabile, pone a confronto lo
spettatore con il presente assoluto del volto e della voce delle persone in esso riprese e l’eternità della
specie umana che sogna l’immortalità perpetuandosi di generazione in generazione. Questi due tempi si
guardano reciprocamente attraverso l’opera. La donna ci guarda e si vede guardata da noi, mentre noi,
come spettatori dell’opera, assumiamo consapevolezza del nostro sguardo, siamo chiamati in causa nel
fondersi dei due tempi: la sua esistenza e la nostra esistenza.
Tentativo di volo si propone come verifica dell’immortalità filogenetica: del passaggio da padre in figlio di
un compito che nel tempo può diventare reale. Quel compito è il perseguimento di un’impossibilità. La
conquista del volo coincide con la conquista dell’immortalità, come fossero due sentieri paralleli verso la
trasformazione dell’uomo in dio. “Forse perché non sono mai riuscito a nuotare – dice l’artista – ho deciso
di imparare a volare. Da tre anni infatti ripeto questo esercizio tutti i giorni, probabilmente non riuscirò mai
a volare ma se farò ripetere questo esercizio anche ai miei figli forse un giorno un mio discendente
improvvisamente si troverà a saper volare”.
Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino è felice, nell’occasione di questo anniversario, di
annunciare la collaborazione con l’Archivio Storico della Biennale di Venezia per la realizzazione di un
ciclo di sei esposizioni, a cura di Elena Volpato, che si svolgerà nell’arco di due anni.
Le sei esposizioni, ospitate negli spazi della VideotecaGAM, saranno dedicate a Gino De Dominicis,
Giuseppe Chiari, Alighiero Boetti, Claudio Parmiggiani, Vincenzo Agnetti e Jannis Kounellis.
Presenteranno video provenienti dall’Archivio Storico della Biennale in dialogo con opere e materiali delle
collezioni GAM. Le sei mostre rappresentano un completamento del programma di esposizioni iniziato nel
2014, ideato per raccontare la storia del video d’artista italiano tra gli anni Sessanta e Settanta. Quella
stagione, di eccezionale importanza, rappresenta il nucleo collezionistico primario della VideotecaGAM e ad
esso sarà dedicata una pubblicazione, in uscita il prossimo anno, corredata di materiali e testimonianze
raccolte dalle parole dei suoi protagonisti nei diversi appuntamenti espositivi sin qui realizzati.
La prima esposizione, un omaggio a Gino De Dominicis, presenta Videotape, 1974, della collezione
dell’Archivio Storico della Biennale, posto a confronto con Tentativo di volo, 1969, esemplare della
collezione GAM. Le due opere mostrano la centralità della dimensione temporale nel lavoro dell’artista e
affrontano in modo diverso il tema dell’eternità.
Videotape mostra una giovane donna seduta davanti all’obiettivo. Chiede quale sia il video che sta per
vedere. Fuori campo una voce maschile le risponde che si tratta del video di De Dominicis. Poco dopo la
donna commenta: “Vedo solo persone che mi guardano”. Quelle persone siamo noi, tutti gli spettatori che
hanno visto il video in questi trentacinque anni trascorsi dalla sua realizzazione e tutti quelli che lo
vedranno in futuro. Negli anni in cui il video d’artista si nutriva della poetica del real time e dell’effetto
verità costruito sull’assenza di tagli e montaggio, De Dominicis sceglie il linguaggio video per porre a
confronto due diversi tempi eterni: l’eternità dell’opera che, pressoché immutabile, pone a confronto lo
spettatore con il presente assoluto del volto e della voce delle persone in esso riprese e l’eternità della
specie umana che sogna l’immortalità perpetuandosi di generazione in generazione. Questi due tempi si
guardano reciprocamente attraverso l’opera. La donna ci guarda e si vede guardata da noi, mentre noi,
come spettatori dell’opera, assumiamo consapevolezza del nostro sguardo, siamo chiamati in causa nel
fondersi dei due tempi: la sua esistenza e la nostra esistenza.
Tentativo di volo si propone come verifica dell’immortalità filogenetica: del passaggio da padre in figlio di
un compito che nel tempo può diventare reale. Quel compito è il perseguimento di un’impossibilità. La
conquista del volo coincide con la conquista dell’immortalità, come fossero due sentieri paralleli verso la
trasformazione dell’uomo in dio. “Forse perché non sono mai riuscito a nuotare – dice l’artista – ho deciso
di imparare a volare. Da tre anni infatti ripeto questo esercizio tutti i giorni, probabilmente non riuscirò mai
a volare ma se farò ripetere questo esercizio anche ai miei figli forse un giorno un mio discendente
improvvisamente si troverà a saper volare”.
15
ottobre 2019
Gino De Dominicis
Dal 15 ottobre 2019 all'otto marzo 2020
arte contemporanea
Location
GAM – GALLERIA D’ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA
Torino, Via Magenta, 31, (Torino)
Torino, Via Magenta, 31, (Torino)
Vernissage
15 Ottobre 2019, ore 18.30
Autore
Curatore