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Gino Marzocchi – Oltre il visibile
La mostra è un’occasione per rendere debito omaggio a questo grande artista e per riproporre la sua arte e il suo realismo.
Comunicato stampa
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GINO MARZOCCHI L'ARTISTA, LA SUA PITTURA
16 Aprile - 15 Maggio 2011 - Auditorium Via Mazzini, 90 Molinella (BO)
Per la prima volta viene allestita una mostra con opere di rara fruibilità, poiché provenienti da una della maggiori collezioni private italiane. Ecco i suoi meravigliosi Marzocchi.
Il mio avvicinare a questo grande Artista lo faccio in punta di piedi, con timidezza e ritengo un grande privilegio essermi potuta così addentrare nel mondo di Marzocchi collaborando all’organizzazione di questa mostra.
La ricca produzione dell’Artista e le tante diverse tematiche trattate, ci hanno indotto ad elaborare una mostra non dipanando le sue opere in base ai periodi in cui vennero eseguite, ma piuttosto, in base alle tecniche di esecuzione. Marzocchi fu infatti un grande conoscitore delle tecniche pittoriche ed incisorie che lo resero eclettico nelle sue creazioni.
La mostra è quindi divisa in varie sezioni che rappresentano la vasta conoscenza tecnica dell’Artista che giunse ad elaborarne alcune estremamente personali ma di grande effetto.
Personalità composita quella di Gino Marzocchi, fine intellettuale, buon conversatore, ma anche critico, caustico, difficile e beffardo. Fu prevalentemente uomo di animo gentile e di buoni sentimenti nonostante le sofferenze ricevute anche da parte delle sua gente, proprio delle sua cara Molinella. Inquietudine, ansia, paura della solitudine sono i sentimenti, gli stati d’animo che pervadono la sua ultima produzione sempre stemperati con molta dolcezza e percepiti con malinconia.
Non gli mancarono i riconoscimenti ufficiali ma, le sue affermazioni taglienti gli crearono anche molti nemici nell’ambiente artistico.
In questa mostra c’è tutto il mondo di Marzocchi. C’è tutta l’armonia della sua terra, della pianura, del cielo e delle acque, con angoli di giardini, vedute fiammeggianti della sua Bologna e il suo amato paese natio, Molinella.
Le sue composizioni sono come un gioco architettonico, con i paesaggi eleganti intrecciati tra spazio e leggerezza ed i vibranti soffici contorni lontani di dolci colline dove la pianura ed il cielo si distinguono come le valve di un’ostrica dalla sottile cerniera rossastra.
La creatività di Marzocchi è come la valigia di un giramondo, di quelle ricoperte da un numero incredibile di etichette dai colori e dalle forme più variegate; un viaggio nelle radici dell’essere stato ma, anche, il passato-futuro della storia dell’uomo.
Magistrale disegnatore, profondo conoscitore dell’alchimia dei colori, del tratto e di tutte le tecniche pittoriche, la sua ritrattistica mette a nudo l’interiorità, infonde vita a ciò che rappresenta regalando immagini materne, fascinose, misteriose e di grande serenità.
Splendidi ritratti dove sentimento e amore fuoriescono dall’impasto pittorico rivelando nei volti delle genti delle nostre campagne i tratti conosciuti, dove la carne sembra viva dalle colorazioni, dalle luci ed ombre magistralmente stemperate.
Oggi, a distanza di tanti anni, la pittura di Gino Marzocchi non ha perso la lucentezza del primo palpito creativo, i suoi paesaggi, i suoi ritratti hanno intatto tutto il vigore interiore dell’artista e diviene un percorso mentale ed emozionale, un caleidoscopio di colori, di sguardi, di colori.
La finestra dell’artista si apre sul mondo esterno, l’en plain air è palpabile e, davanti ai nostri occhi, tanti capolavori riuniti in così tanta bellezza naturale.
Durante la sua lunga carriera artistica non sempre gli “addetti” dell’arte, i critici, gli hanno reso gli stessi onori dati ad altri artisti a lui contemporanei e che hanno creato quel favoloso, irripetibile periodo pieno di accelerazioni artistiche e culturali chiamato “il ‘900 Bolognese” di cui Gino Marzocchi è degno rappresentante. Di quell’epoca, solo per citarne alcuni, furono Luigi Bertelli, Ferruccio Giacomelli, Giovanni Romagnoli, Antonino Sartini e Grazia Fioresi.
Marzocchi è stato anche un fine e sagace scrittore ed i suoi libri sono diari, recuperi della memoria eidetica, schegge di realtà e poesia a volte tra vita e sogno, a volte tra vita e commedia.
Ed ecco quindi “Tra un quadro e l’altro. Ore bolognesi” dove Marzocchi usa pennelli intrisi nelle parole per descrivere la naturalità del suo tempo, gli amici che sempre gli sono stati vicini per tanti anni, con pagine “graffiate” da scherzose ed affettuose immagini.
Oppure il libro “ Gino Marzocchi, un pittore racconta”; un fiume di parole, di ricordi, di aneddoti, di narrazioni e di persone a lui più o meno care. Un grande spaccato della Bologna di allora, della periferia, dei suoi viaggi, del suo paese natale “ Molinella, un paese della Bassa Bolognese, ai margini di valli e risaie” dove con sue parole “ Io sono nato qui e quando, ad intervalli, ritorno, al mio paese, mi piace di rivederlo e mi commuovo nel ritrovare la mia vecchia casa, che tanti ricordi ha lasciato nel mio cuore: ricordi gioiosi, spensierati, lieti e...tristi”.
Ed oggi, agli albori del terzo millennio, proprio questa Molinella, da paese della bassa diventata città industriale, viva, dinamica, gli vuole rendere omaggio con un ampia mostra, un grande ritorno del dipingere per immagini, del tradizionale, della pittura colta di cui Gino Marzocchi ne fu degno e grande rappresentante.
Dott.ssa Patrizia Berardo
Curatrice della mostra
16 Aprile - 15 Maggio 2011 - Auditorium Via Mazzini, 90 Molinella (BO)
Per la prima volta viene allestita una mostra con opere di rara fruibilità, poiché provenienti da una della maggiori collezioni private italiane. Ecco i suoi meravigliosi Marzocchi.
Il mio avvicinare a questo grande Artista lo faccio in punta di piedi, con timidezza e ritengo un grande privilegio essermi potuta così addentrare nel mondo di Marzocchi collaborando all’organizzazione di questa mostra.
La ricca produzione dell’Artista e le tante diverse tematiche trattate, ci hanno indotto ad elaborare una mostra non dipanando le sue opere in base ai periodi in cui vennero eseguite, ma piuttosto, in base alle tecniche di esecuzione. Marzocchi fu infatti un grande conoscitore delle tecniche pittoriche ed incisorie che lo resero eclettico nelle sue creazioni.
La mostra è quindi divisa in varie sezioni che rappresentano la vasta conoscenza tecnica dell’Artista che giunse ad elaborarne alcune estremamente personali ma di grande effetto.
Personalità composita quella di Gino Marzocchi, fine intellettuale, buon conversatore, ma anche critico, caustico, difficile e beffardo. Fu prevalentemente uomo di animo gentile e di buoni sentimenti nonostante le sofferenze ricevute anche da parte delle sua gente, proprio delle sua cara Molinella. Inquietudine, ansia, paura della solitudine sono i sentimenti, gli stati d’animo che pervadono la sua ultima produzione sempre stemperati con molta dolcezza e percepiti con malinconia.
Non gli mancarono i riconoscimenti ufficiali ma, le sue affermazioni taglienti gli crearono anche molti nemici nell’ambiente artistico.
In questa mostra c’è tutto il mondo di Marzocchi. C’è tutta l’armonia della sua terra, della pianura, del cielo e delle acque, con angoli di giardini, vedute fiammeggianti della sua Bologna e il suo amato paese natio, Molinella.
Le sue composizioni sono come un gioco architettonico, con i paesaggi eleganti intrecciati tra spazio e leggerezza ed i vibranti soffici contorni lontani di dolci colline dove la pianura ed il cielo si distinguono come le valve di un’ostrica dalla sottile cerniera rossastra.
La creatività di Marzocchi è come la valigia di un giramondo, di quelle ricoperte da un numero incredibile di etichette dai colori e dalle forme più variegate; un viaggio nelle radici dell’essere stato ma, anche, il passato-futuro della storia dell’uomo.
Magistrale disegnatore, profondo conoscitore dell’alchimia dei colori, del tratto e di tutte le tecniche pittoriche, la sua ritrattistica mette a nudo l’interiorità, infonde vita a ciò che rappresenta regalando immagini materne, fascinose, misteriose e di grande serenità.
Splendidi ritratti dove sentimento e amore fuoriescono dall’impasto pittorico rivelando nei volti delle genti delle nostre campagne i tratti conosciuti, dove la carne sembra viva dalle colorazioni, dalle luci ed ombre magistralmente stemperate.
Oggi, a distanza di tanti anni, la pittura di Gino Marzocchi non ha perso la lucentezza del primo palpito creativo, i suoi paesaggi, i suoi ritratti hanno intatto tutto il vigore interiore dell’artista e diviene un percorso mentale ed emozionale, un caleidoscopio di colori, di sguardi, di colori.
La finestra dell’artista si apre sul mondo esterno, l’en plain air è palpabile e, davanti ai nostri occhi, tanti capolavori riuniti in così tanta bellezza naturale.
Durante la sua lunga carriera artistica non sempre gli “addetti” dell’arte, i critici, gli hanno reso gli stessi onori dati ad altri artisti a lui contemporanei e che hanno creato quel favoloso, irripetibile periodo pieno di accelerazioni artistiche e culturali chiamato “il ‘900 Bolognese” di cui Gino Marzocchi è degno rappresentante. Di quell’epoca, solo per citarne alcuni, furono Luigi Bertelli, Ferruccio Giacomelli, Giovanni Romagnoli, Antonino Sartini e Grazia Fioresi.
Marzocchi è stato anche un fine e sagace scrittore ed i suoi libri sono diari, recuperi della memoria eidetica, schegge di realtà e poesia a volte tra vita e sogno, a volte tra vita e commedia.
Ed ecco quindi “Tra un quadro e l’altro. Ore bolognesi” dove Marzocchi usa pennelli intrisi nelle parole per descrivere la naturalità del suo tempo, gli amici che sempre gli sono stati vicini per tanti anni, con pagine “graffiate” da scherzose ed affettuose immagini.
Oppure il libro “ Gino Marzocchi, un pittore racconta”; un fiume di parole, di ricordi, di aneddoti, di narrazioni e di persone a lui più o meno care. Un grande spaccato della Bologna di allora, della periferia, dei suoi viaggi, del suo paese natale “ Molinella, un paese della Bassa Bolognese, ai margini di valli e risaie” dove con sue parole “ Io sono nato qui e quando, ad intervalli, ritorno, al mio paese, mi piace di rivederlo e mi commuovo nel ritrovare la mia vecchia casa, che tanti ricordi ha lasciato nel mio cuore: ricordi gioiosi, spensierati, lieti e...tristi”.
Ed oggi, agli albori del terzo millennio, proprio questa Molinella, da paese della bassa diventata città industriale, viva, dinamica, gli vuole rendere omaggio con un ampia mostra, un grande ritorno del dipingere per immagini, del tradizionale, della pittura colta di cui Gino Marzocchi ne fu degno e grande rappresentante.
Dott.ssa Patrizia Berardo
Curatrice della mostra
16
aprile 2011
Gino Marzocchi – Oltre il visibile
Dal 16 aprile al 15 maggio 2011
arte contemporanea
Location
AUDITORIUM
Molinella, Corso Giuseppe Mazzini, 90, (Bologna)
Molinella, Corso Giuseppe Mazzini, 90, (Bologna)
Biglietti
Adulti: € 3,00
Bambini: =-12 anni Omaggio
Scolaresche: € 1,00
Orario di apertura
Sabato, Domenica (Pasqua esclusa) ore 9,30-12,30 / ore 15-19
- Giovedì ore 9,30-12,30
- Venerdì ore 20,30-22,30
Apertura straordinaria
- Lunedì 25 Aprile ore 9,30-12,30 / ore 15-19
altri giorni su appuntamento telefonico
Vernissage
16 Aprile 2011, ore 16.30 su invito
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