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Gino Morandis / Lo Spazialismo a Venezia
Anfiteatro Arte divide il suo spazio in due. Una sala racconta l’incredibile storia di Gino Morandis, mentre l’altra serve a capire il movimento artistico che lo ha coinvolto, influenzato e visto protagonista, dandogli, negli anni Cinquanta, amici e compagni di viaggio: lo Spazialismo veneziano.
Comunicato stampa
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Anfiteatro Arte divide il suo spazio patavino in due. Una sala racconta l’incredibile storia di Gino Morandis, mentre l’altra serve a capire il movimento artistico che lo ha coinvolto, influenzato e visto appassionato protagonista, dandogli, negli anni Cinquanta, amici e compagni di viaggio: lo Spazialismo veneziano.
Con il patrocino del Comune e della Provincia di Padova, la mostra, curata da Mattia e Lalli Munari, è stata realizzata in collaborazione con l’Archivio Gino Morandis di Venezia. Nella sala dedicata a Gino Morandis una ventina di opere realizzate tra i primi anni Cinquanta e i primi anni Novanta. Nella sala dello Spazialismo opere di: Edmondo Bacci, Mario De Luigi, Ennio Finzi, Virgilio Guidi, Riccardo Licata, Saverio Rampin, Salvatore, Jaroslav Serpan, Tancredi, Vinicio Vianello.
L’esposizione è accompagnata da un catalogo con testo critico a cura di Giacomo Malatrasi, giovane critico padovano che ha saputo leggere con semplicità l’intimo lavoro dell’artista. Immergendosi nelle sue opere, nelle importanti monografie e nei testi critici che la storia ci consegna, ma soprattutto parlando con Barbara Morandi, sua figlia, oggi amica di Anfiteatro e titolare dell’Archivio Gino Morandis. È nato un racconto vero, spontaneo, che parla di vita reale.
“Emozione e razionalità si incontrano nei tanti mondi ultraterreni a cui il pittore ha dato una struttura, tutti parte di un unico coerente universo spirituale e creativo. Nella tela che osserviamo si conciliano la sensazione di spontaneità del risultato con il processo creativo ponderato, la natura come materia prima e l'immaginazione come trasformazione, la contemplazione silente e l'armonia musicale, le emozioni di un artista e il cosmo che le riceve e le fa vibrare.”
Giacomo Malatrasi
Inaugurazione Venerdì 20 marzo alle 18.30
Alle 19.00 Barbara Morandi e Giacomo Malatrasi presenteranno la mostra in galleria.
Una mostra che nasce l’ultimo giorno di inverno per vivere in primavera. Ci piace lasciare alle parole di Peggy Guggenheim il motivo di questa scelta, dichiarazione fatta nel 1963 in merito alla mostra che lei stessa stava organizzando a New York:
“In primavera i dipinti di Gino Morandis prendono il volo, così come fanno gli uccelli, questa volta per andare a New York. Per tutto l’inverno Gino Morandis si è rinchiuso nel suo studio a dipingere. Di fuori, Venezia e la sua laguna, totalmente ricoperte da neve e ghiaccio. Dentro, Morandis che ininterrottamente non ha fatto altro che dipingere la primavera, quella che nel suo cuore sentiva guardando Venezia”
Peggy Guggenheim
Con il patrocino del Comune e della Provincia di Padova, la mostra, curata da Mattia e Lalli Munari, è stata realizzata in collaborazione con l’Archivio Gino Morandis di Venezia. Nella sala dedicata a Gino Morandis una ventina di opere realizzate tra i primi anni Cinquanta e i primi anni Novanta. Nella sala dello Spazialismo opere di: Edmondo Bacci, Mario De Luigi, Ennio Finzi, Virgilio Guidi, Riccardo Licata, Saverio Rampin, Salvatore, Jaroslav Serpan, Tancredi, Vinicio Vianello.
L’esposizione è accompagnata da un catalogo con testo critico a cura di Giacomo Malatrasi, giovane critico padovano che ha saputo leggere con semplicità l’intimo lavoro dell’artista. Immergendosi nelle sue opere, nelle importanti monografie e nei testi critici che la storia ci consegna, ma soprattutto parlando con Barbara Morandi, sua figlia, oggi amica di Anfiteatro e titolare dell’Archivio Gino Morandis. È nato un racconto vero, spontaneo, che parla di vita reale.
“Emozione e razionalità si incontrano nei tanti mondi ultraterreni a cui il pittore ha dato una struttura, tutti parte di un unico coerente universo spirituale e creativo. Nella tela che osserviamo si conciliano la sensazione di spontaneità del risultato con il processo creativo ponderato, la natura come materia prima e l'immaginazione come trasformazione, la contemplazione silente e l'armonia musicale, le emozioni di un artista e il cosmo che le riceve e le fa vibrare.”
Giacomo Malatrasi
Inaugurazione Venerdì 20 marzo alle 18.30
Alle 19.00 Barbara Morandi e Giacomo Malatrasi presenteranno la mostra in galleria.
Una mostra che nasce l’ultimo giorno di inverno per vivere in primavera. Ci piace lasciare alle parole di Peggy Guggenheim il motivo di questa scelta, dichiarazione fatta nel 1963 in merito alla mostra che lei stessa stava organizzando a New York:
“In primavera i dipinti di Gino Morandis prendono il volo, così come fanno gli uccelli, questa volta per andare a New York. Per tutto l’inverno Gino Morandis si è rinchiuso nel suo studio a dipingere. Di fuori, Venezia e la sua laguna, totalmente ricoperte da neve e ghiaccio. Dentro, Morandis che ininterrottamente non ha fatto altro che dipingere la primavera, quella che nel suo cuore sentiva guardando Venezia”
Peggy Guggenheim
20
marzo 2009
Gino Morandis / Lo Spazialismo a Venezia
Dal 20 marzo al 24 aprile 2009
arte contemporanea
Location
ANFITEATRO ARTE
Padova, Via Ognissanti, 33, (Padova)
Padova, Via Ognissanti, 33, (Padova)
Orario di apertura
da martedì a sabato
dalle 10.30 alle 12.30
dalle 15.30 alle 19.30
Vernissage
20 Marzo 2009, ore 18.30
Autore
Curatore