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Gino Sandri – L’ossessione della normalità
I disegni e l’opera letteraria di Gino Sandri proseguono la riflessione di heart sul complesso rapporto tra arte e follia. In parallelo lo spazio heart ospiterà anche il progetto:
Mombello, il luogo della follia, con le opere di sette giovanissimi fotografi della LABA di Brescia.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
L’Associazione heart prosegue il percorso cominciato con la mostra L’ossessione della
normalità – de Pisis, Trancredi, Fraquelli e Zinelli, con una nuova tappa del progetto che
indaga il complesso rapporto tra arte e follia. Questa volta protagonista è Gino Sandri,
intellettuale e artista straordinario, tristemente legato al Manicomio di Mombello, in cui fu
recluso fino alla morte, per motivazioni non chiare, legate in qualche modo anche alla sua
evidente indipendenza di pensiero. Abbiamo voluto ricordare Sandri in tutta la complessità
della sua figura: non solo per i suoi splendidi e toccanti disegni che ritraggono le persone
che gli sono accanto, ma anche per i suoi scritti, di altissimo livello. L’opera storica e
quella pittorica di Sandri costituiscono un corpus unico: un meraviglioso affresco di volti,
caratteri, tipi umani e personalità che emergono tra riflessioni esistenziali e intuizioni di
folgorante modernità, in un rincorrersi di immagini disegnate e ritagliate nelle parole, di
frasi scritte e suggerite dalla matita.
Da qui siamo partiti per procedere oltre nella nostra ricerca su un tema tanto complesso e
interessante. Ma per non fermarci alla storia e arrivare fino alla vivacità del
contemporaneo, abbiamo voluto accogliere anche un piccolo ma importante progetto
proposto da sette giovanissimi studenti della LABA di Brescia, guidati da Virgilio Fidanza,
fotografo già ben noto all’Associazione heart per precedenti collaborazioni.
Giulia Augugliaro, Francesca Dolfini, Patrizia Giudicianni, Gabriele Gregis, Andrea
Marcolla, Francesca Montorfano e Jessica Vitali hanno messo i loro obiettivi fotografici al
servizio di una prova non semplice: raccontare a modo loro il manicomio di Mombello.
Da sempre l’Associazione heart cerca di alternare esposizioni di artisti storicamente già
ben affermati a progetti proposti da giovani talenti, in cerca di spazi per esprimersi.
Questa volta abbiamo voluto mischiare le carte, lasciando che le due voci si mescolassero,
pur nel rispetto dei due ben distinti percorsi.
Negli ultimi anni il manicomio di Mombello è stato più volte oggetto di indagine storica e
artistica a più livelli, destando l’interesse di artisti, compagnie teatrali e letterati.
Commentare quei luoghi senza dire quanto già detto e senza scivolare in una grammatica
scontata, di troppo immediata fruizione, non è impresa semplice. Ben venga, quindi, la
sfida di questi sette giovani fotografi che, con garbo e intelligenza, hanno cercato una loro
strada per descrivere l’emozione, la storia, l’atmosfera del luogo.
normalità – de Pisis, Trancredi, Fraquelli e Zinelli, con una nuova tappa del progetto che
indaga il complesso rapporto tra arte e follia. Questa volta protagonista è Gino Sandri,
intellettuale e artista straordinario, tristemente legato al Manicomio di Mombello, in cui fu
recluso fino alla morte, per motivazioni non chiare, legate in qualche modo anche alla sua
evidente indipendenza di pensiero. Abbiamo voluto ricordare Sandri in tutta la complessità
della sua figura: non solo per i suoi splendidi e toccanti disegni che ritraggono le persone
che gli sono accanto, ma anche per i suoi scritti, di altissimo livello. L’opera storica e
quella pittorica di Sandri costituiscono un corpus unico: un meraviglioso affresco di volti,
caratteri, tipi umani e personalità che emergono tra riflessioni esistenziali e intuizioni di
folgorante modernità, in un rincorrersi di immagini disegnate e ritagliate nelle parole, di
frasi scritte e suggerite dalla matita.
Da qui siamo partiti per procedere oltre nella nostra ricerca su un tema tanto complesso e
interessante. Ma per non fermarci alla storia e arrivare fino alla vivacità del
contemporaneo, abbiamo voluto accogliere anche un piccolo ma importante progetto
proposto da sette giovanissimi studenti della LABA di Brescia, guidati da Virgilio Fidanza,
fotografo già ben noto all’Associazione heart per precedenti collaborazioni.
Giulia Augugliaro, Francesca Dolfini, Patrizia Giudicianni, Gabriele Gregis, Andrea
Marcolla, Francesca Montorfano e Jessica Vitali hanno messo i loro obiettivi fotografici al
servizio di una prova non semplice: raccontare a modo loro il manicomio di Mombello.
Da sempre l’Associazione heart cerca di alternare esposizioni di artisti storicamente già
ben affermati a progetti proposti da giovani talenti, in cerca di spazi per esprimersi.
Questa volta abbiamo voluto mischiare le carte, lasciando che le due voci si mescolassero,
pur nel rispetto dei due ben distinti percorsi.
Negli ultimi anni il manicomio di Mombello è stato più volte oggetto di indagine storica e
artistica a più livelli, destando l’interesse di artisti, compagnie teatrali e letterati.
Commentare quei luoghi senza dire quanto già detto e senza scivolare in una grammatica
scontata, di troppo immediata fruizione, non è impresa semplice. Ben venga, quindi, la
sfida di questi sette giovani fotografi che, con garbo e intelligenza, hanno cercato una loro
strada per descrivere l’emozione, la storia, l’atmosfera del luogo.
16
gennaio 2015
Gino Sandri – L’ossessione della normalità
Dal 16 gennaio al 15 febbraio 2015
arte contemporanea
Location
HEART SPAZIO VIVO
Vimercate, Via Trezzo, (Monza E Brianza)
Vimercate, Via Trezzo, (Monza E Brianza)
Orario di apertura
sabato e domenica dalle ore 16.00_19.00
e in occasione degli eventi in calendario
Vernissage
16 Gennaio 2015, ore 21.00, con la presenza di Paolo Conti, presidente dell’Associazione Gino Sandri
Autore
Curatore