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Gino Valle – Progetti e architetture per Udine (1948-2003)
mostra dedicata ai progetti e alle architetture realizzate per la sua città natale da Gino Valle (Udine, 1923-2003), uno dei maggiori protagonisti dell’architettura italiana del secondo Novecento
Comunicato stampa
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Venerdì 16 febbraio 2007 alle ore 18.00 presso Palazzo Morpurgo a Udine, in via Savorgnana 12, verrà inaugurata la mostra dedicata ai progetti e alle architetture realizzate per la sua città natale da Gino Valle (Udine, 1923-2003), uno dei maggiori protagonisti dell’architettura italiana del secondo Novecento. La rassegna espositiva inaugura l’attività della nuova sezione dedicata all’architettura e al design della Galleria d’Arte Moderna di Udine, ospitata nel settecentesco palazzo donato nel 1969 da Enrico Morpurgo alla Città per farne una sede museale, recentemente restaurato. Oltre agli archivi ricchi di migliaia di disegni originali dei principali architetti friulani del ‘900, da Raimondo D’Aronco a Pietro Zanini, da Angelo Masieri a Marcello D’Olivo, il Palazzo ospiterà d’ora in poi esposizioni a rotazione nelle sale al piano terra, appositamente allestite da Enrico Franzolini, oltre a incontri e convegni dedicati al tema dalla progettualità nella nostra regione.
La mostra su Gino Valle, visitabile dal 16 febbraio al 31 maggio 2007, rende omaggio a un originale interprete della corrente del regionalismo critico, poliedrico per interessi, dalla pittura al design, che ha saputo coniugare competenze tecniche e innovazione, operando a livello internazionale e progettando su scala urbanistica veri e propri “pezzi di città”, ma la cui storia e identità sono strettamente legate alla terra d’origine e al suo sviluppo industriale. Il suo legame di appartenenza alla propria terra va di pari passo con il suo cosmopolitismo culturale, che lo portò a dialogare con i grandi maestri dell’architettura, da Wright a Gropius a Mies. Fino al 1955 lavora insieme alla sorella Nani nello studio del padre Provino Valle, l’architetto più attivo a Udine e in Friuli tra le due guerre, stabilendo lungo gli anni sessanta rapporti con la nuova committenza dell’industria e della grande distribuzione, a partire da Zanussi e Solari, a Fantoni e Bergamin, progettandone le nuove sedi e ridisegnandone i prodotti.
Verso la fine degli anni Settanta importanti commissioni internazionali lo portano a costruire lontano dal Friuli, a Parigi, New York, Berlino, pur mantenendo la sua casa studio a Udine, come sottolinea Croset nel testo introduttivo al volume che accompagna la mostra, una scelta non motivata da interessi professionali ma solo affettivi: “Valle interpretò in termini positivi la condizione “periferica” della città di Udine, che gli offrì in termini esistenziali la possibilità di costruirsi una condizione di riparo e di meditazione: lo studio di Udine diventò sempre più negli anni una specie di “tana” in cui rifugiarsi, lontano dall’agitazione delle grandi città in cui era chiamato a costruire, per meglio concentrarsi nella pratica quotidiana della progettazione”.
In esposizione i progetti da lui elaborati per grandi interventi architettonici sull’immagine della città, attraverso una cinquantina di disegni originali, plastici e un ricco corredo fotografico e documentario, a partire dal progetto per il nuovo teatro (1961 –63), al progetto per il Palazzo della Regione (1969-75), per la sistemazione di piazza I° Maggio (1970-71), per lo stadio (1971), per la sede delle associazioni culturali in via Manin (1971-74) al progetto per il tribunale (1978), tutti non realizzati.
Un video realizzato da Ennio Guerrato Videoest di Trieste documenta invece l’opera edificata dall’architetto a Udine, che conta 28 architetture su 46 rimaste allo stadio progettuale: si tratta di una straordinaria sequenza di edifici raccolta per l’occasione in una vera e propria guida illustrata da Pierre-Alain Croset, pubblicata da Mazzotta, e recentemente tabellati per iniziativa del Soroptimist club di Udine. Il progetto grafico e allestitivo della mostra é stato realizzato da Ferruccio Montanari
La mostra, ad ingresso gratuito, sarà visitabile tutti giorni con il seguente orario: da martedì a sabato dalle ore 15.00 alle 18.00, festivi dalle 9.30 alle 12.30. Visitabile anche in orario diverso su prenotazione.
Note biografiche su Gino Valle
Gino Valle, nato a Udine nel 1923, si laurea allo IUAV di Venezia nel 1948 ed entra nello studio di architettura del padre Provino, continuandone l’attività.
Nel 1951 riceve una Borsa di Studio Fulbright e si iscrive alla Harvard Graduate School of Design a Cambridge (USA), ottenendo il Bachelor of City and Regional Planning.
Dalla fine degli anni ‘50 è consulente di product design presso la Solari e la Zanussi e, grazie ai suoi progetti, riceve il premio Compasso d'Oro nel 1956, 1962, 1963 e 1995.
Membro dell’Education Working Group dell’ICSID (1963-67), tiene la carica di vicepresidente dal 1967 al 1971. Dal 1967 al 1971 svolge attività didattica in diverse università in Europa e negli Stati Uniti. Nel 1972 diviene professore di composizione architettonica all’istituto Universitario di Architettura di Venezia, svolgendo attività didattica fino al 2001.
Muore a Udine nel 2003. La sua attività è continuata dallo Studio Valle Architetti Associati, composto dai suoi collaboratori e guidato dalla moglie Piera Ricci Menichetti con il figlio Pietro Valle. Tra le sue principali opere si ricordano gli uffici e gli stabilimenti Zanussi a Porcia (1959-61), gli uffici Fantoni a Osoppo (1973-78) e il centro direzionale Galvani a Pordenone (1972-82).
Negli anni ‘80 progetta la sede della IBM ltalia a Basiano (1980-83) e la sede di New York della Banca Commerciale Italiana (1981-86). Dello stesso periodo sono il complesso di abitazioni popolari alla Giudecca (1980-86), la scuola elementare Blocco 606 a Berlino (1983-87) e i nuovi stabilimenti Olivetti a Ivrea (1984-86). Nel periodo 1984-88 realizza un complesso di uffici e un albergo alla Défense di Parigi. Dal 1985 al 1988 partecipa al progetto Bicocca a Milano, dove più tardi realizza la nuova sede della Deutsche Bank (1991-2004). Costruisce il Palazzo di Giustizia di Padova (1984-90), redige il piano particolareggiato dell'area La Bufalotta a Roma (1991-98) e lavora alla ristrutturazione della Torre Alitalia all’EUR (1995). Seguono gli stabilimenti Fantoni a Osoppo (1995-96), lo stabilimento Eco Refrigerazione a Pocenia e la Facoltà di Psicologia Due a Padova (1995-98). A Parigi attua la ristrutturazione totale del Teatro Olympia (1996-98) e gli uffici della Société Générale nell'isolato di boulevard des Capucines (1995-98). Ad Avignone realizza i nuovi uffici Lafarge (1995-2000). Nel 2004 è completata la costruzione del nuovo Palazzo di Giustizia di Brescia, la cui progettazione era iniziata negli anni ‘80. Negli ultimi anni redige il piano particolareggiato dell’area Portello a Milano (2001-04), all’interno della quale realizza l’aggregato commerciale (2001-05).
Lavora inoltre al progetto del nuovo Teatro Comunale di Vicenza, oggi in fase di costruzione, e a quello della Cittadella Universitaria di Padova con tre nuovi edifici (Centro Linguistico, Casa dello Studente e Centro Congressi).
La mostra su Gino Valle, visitabile dal 16 febbraio al 31 maggio 2007, rende omaggio a un originale interprete della corrente del regionalismo critico, poliedrico per interessi, dalla pittura al design, che ha saputo coniugare competenze tecniche e innovazione, operando a livello internazionale e progettando su scala urbanistica veri e propri “pezzi di città”, ma la cui storia e identità sono strettamente legate alla terra d’origine e al suo sviluppo industriale. Il suo legame di appartenenza alla propria terra va di pari passo con il suo cosmopolitismo culturale, che lo portò a dialogare con i grandi maestri dell’architettura, da Wright a Gropius a Mies. Fino al 1955 lavora insieme alla sorella Nani nello studio del padre Provino Valle, l’architetto più attivo a Udine e in Friuli tra le due guerre, stabilendo lungo gli anni sessanta rapporti con la nuova committenza dell’industria e della grande distribuzione, a partire da Zanussi e Solari, a Fantoni e Bergamin, progettandone le nuove sedi e ridisegnandone i prodotti.
Verso la fine degli anni Settanta importanti commissioni internazionali lo portano a costruire lontano dal Friuli, a Parigi, New York, Berlino, pur mantenendo la sua casa studio a Udine, come sottolinea Croset nel testo introduttivo al volume che accompagna la mostra, una scelta non motivata da interessi professionali ma solo affettivi: “Valle interpretò in termini positivi la condizione “periferica” della città di Udine, che gli offrì in termini esistenziali la possibilità di costruirsi una condizione di riparo e di meditazione: lo studio di Udine diventò sempre più negli anni una specie di “tana” in cui rifugiarsi, lontano dall’agitazione delle grandi città in cui era chiamato a costruire, per meglio concentrarsi nella pratica quotidiana della progettazione”.
In esposizione i progetti da lui elaborati per grandi interventi architettonici sull’immagine della città, attraverso una cinquantina di disegni originali, plastici e un ricco corredo fotografico e documentario, a partire dal progetto per il nuovo teatro (1961 –63), al progetto per il Palazzo della Regione (1969-75), per la sistemazione di piazza I° Maggio (1970-71), per lo stadio (1971), per la sede delle associazioni culturali in via Manin (1971-74) al progetto per il tribunale (1978), tutti non realizzati.
Un video realizzato da Ennio Guerrato Videoest di Trieste documenta invece l’opera edificata dall’architetto a Udine, che conta 28 architetture su 46 rimaste allo stadio progettuale: si tratta di una straordinaria sequenza di edifici raccolta per l’occasione in una vera e propria guida illustrata da Pierre-Alain Croset, pubblicata da Mazzotta, e recentemente tabellati per iniziativa del Soroptimist club di Udine. Il progetto grafico e allestitivo della mostra é stato realizzato da Ferruccio Montanari
La mostra, ad ingresso gratuito, sarà visitabile tutti giorni con il seguente orario: da martedì a sabato dalle ore 15.00 alle 18.00, festivi dalle 9.30 alle 12.30. Visitabile anche in orario diverso su prenotazione.
Note biografiche su Gino Valle
Gino Valle, nato a Udine nel 1923, si laurea allo IUAV di Venezia nel 1948 ed entra nello studio di architettura del padre Provino, continuandone l’attività.
Nel 1951 riceve una Borsa di Studio Fulbright e si iscrive alla Harvard Graduate School of Design a Cambridge (USA), ottenendo il Bachelor of City and Regional Planning.
Dalla fine degli anni ‘50 è consulente di product design presso la Solari e la Zanussi e, grazie ai suoi progetti, riceve il premio Compasso d'Oro nel 1956, 1962, 1963 e 1995.
Membro dell’Education Working Group dell’ICSID (1963-67), tiene la carica di vicepresidente dal 1967 al 1971. Dal 1967 al 1971 svolge attività didattica in diverse università in Europa e negli Stati Uniti. Nel 1972 diviene professore di composizione architettonica all’istituto Universitario di Architettura di Venezia, svolgendo attività didattica fino al 2001.
Muore a Udine nel 2003. La sua attività è continuata dallo Studio Valle Architetti Associati, composto dai suoi collaboratori e guidato dalla moglie Piera Ricci Menichetti con il figlio Pietro Valle. Tra le sue principali opere si ricordano gli uffici e gli stabilimenti Zanussi a Porcia (1959-61), gli uffici Fantoni a Osoppo (1973-78) e il centro direzionale Galvani a Pordenone (1972-82).
Negli anni ‘80 progetta la sede della IBM ltalia a Basiano (1980-83) e la sede di New York della Banca Commerciale Italiana (1981-86). Dello stesso periodo sono il complesso di abitazioni popolari alla Giudecca (1980-86), la scuola elementare Blocco 606 a Berlino (1983-87) e i nuovi stabilimenti Olivetti a Ivrea (1984-86). Nel periodo 1984-88 realizza un complesso di uffici e un albergo alla Défense di Parigi. Dal 1985 al 1988 partecipa al progetto Bicocca a Milano, dove più tardi realizza la nuova sede della Deutsche Bank (1991-2004). Costruisce il Palazzo di Giustizia di Padova (1984-90), redige il piano particolareggiato dell'area La Bufalotta a Roma (1991-98) e lavora alla ristrutturazione della Torre Alitalia all’EUR (1995). Seguono gli stabilimenti Fantoni a Osoppo (1995-96), lo stabilimento Eco Refrigerazione a Pocenia e la Facoltà di Psicologia Due a Padova (1995-98). A Parigi attua la ristrutturazione totale del Teatro Olympia (1996-98) e gli uffici della Société Générale nell'isolato di boulevard des Capucines (1995-98). Ad Avignone realizza i nuovi uffici Lafarge (1995-2000). Nel 2004 è completata la costruzione del nuovo Palazzo di Giustizia di Brescia, la cui progettazione era iniziata negli anni ‘80. Negli ultimi anni redige il piano particolareggiato dell’area Portello a Milano (2001-04), all’interno della quale realizza l’aggregato commerciale (2001-05).
Lavora inoltre al progetto del nuovo Teatro Comunale di Vicenza, oggi in fase di costruzione, e a quello della Cittadella Universitaria di Padova con tre nuovi edifici (Centro Linguistico, Casa dello Studente e Centro Congressi).
16
febbraio 2007
Gino Valle – Progetti e architetture per Udine (1948-2003)
Dal 16 febbraio al 31 maggio 2007
architettura
Location
GALLERIE DEL PROGETTO – PALAZZO MORPURGO
Udine, Via Savorgnana, 12, (Udine)
Udine, Via Savorgnana, 12, (Udine)
Orario di apertura
da martedì a sabato dalle ore 15-18, festivi dalle 9.30-12.30
Visitabile anche in orario diverso su prenotazione
Vernissage
16 Febbraio 2007, ore 18
Editore
MAZZOTTA
Autore