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Giò Ferrante – Un’affascinante liquida cromia
mostra di pittura
Comunicato stampa
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A una evidente e pur sempre oscura vocazione pittorica di Giò Ferrante, ad illuminarla maggiormente LE VENEZIE dedicano un’esposizione.
“Tecnica prediletta dall’artista è l’acquerello, scrive Luigina Bortolatto, ma Giò non disdegna i colori acrilici e le tecniche miste. La sua arte non cerca una competizione con la realtà, si ritrae nei recessi del suo immaginario per produrre i trasalimenti, gli slittamenti, le sospensioni del “suo” mondo. Per mettere in scena la percezione completa del suo linguaggio non nega l’artificio della visione attraverso inter-mezzi che hanno nella luce la loro massima rappresentazione. La luce rischiara il luogo dell’evento e dove non arriva i dettagli risultano mobilmente chiaroscurati…”
La necessità di piacere è intesa nell’artista come necessità sociale e utile esercizio. Dice di sé “Quand’ero bambina osservavo mio padre dipingere alberi o variopinti mazzi di fiori nella tela ed anch’io consumavo un numero sterminato di fogli a colorare …Guardo il mondo e le cose che il buon Dio ci ha dato e lo interpreto come lo sento…E quando qualcuno mi dice che di fronte ai miei quadri ha provato per un attimo una sensazione di gioia o di serenità sono felice…”
Eppure a seguire il viaggio del suo spirito inquieto, tra paesi, fiori, creature e silenti nature, che non promette arrivi, cogliamo diversioni, recuperi, gioia e stanchezza ma anche la visione di un orizzonte non sempre lontano.
All’inaugurazione è collegata la presentazione della esaustiva monografia legata alla felicità di pitturare, di esprimersi in una data forma, nella gradazione del gusto e delle idee, dell’autrice.
E’ il numero I della Collana Esmeralda di Eurocrom Libri dedicata all’Arte.
“Tecnica prediletta dall’artista è l’acquerello, scrive Luigina Bortolatto, ma Giò non disdegna i colori acrilici e le tecniche miste. La sua arte non cerca una competizione con la realtà, si ritrae nei recessi del suo immaginario per produrre i trasalimenti, gli slittamenti, le sospensioni del “suo” mondo. Per mettere in scena la percezione completa del suo linguaggio non nega l’artificio della visione attraverso inter-mezzi che hanno nella luce la loro massima rappresentazione. La luce rischiara il luogo dell’evento e dove non arriva i dettagli risultano mobilmente chiaroscurati…”
La necessità di piacere è intesa nell’artista come necessità sociale e utile esercizio. Dice di sé “Quand’ero bambina osservavo mio padre dipingere alberi o variopinti mazzi di fiori nella tela ed anch’io consumavo un numero sterminato di fogli a colorare …Guardo il mondo e le cose che il buon Dio ci ha dato e lo interpreto come lo sento…E quando qualcuno mi dice che di fronte ai miei quadri ha provato per un attimo una sensazione di gioia o di serenità sono felice…”
Eppure a seguire il viaggio del suo spirito inquieto, tra paesi, fiori, creature e silenti nature, che non promette arrivi, cogliamo diversioni, recuperi, gioia e stanchezza ma anche la visione di un orizzonte non sempre lontano.
All’inaugurazione è collegata la presentazione della esaustiva monografia legata alla felicità di pitturare, di esprimersi in una data forma, nella gradazione del gusto e delle idee, dell’autrice.
E’ il numero I della Collana Esmeralda di Eurocrom Libri dedicata all’Arte.
06
maggio 2006
Giò Ferrante – Un’affascinante liquida cromia
Dal 06 maggio al 04 giugno 2006
arte contemporanea
Location
LE VENEZIE
Treviso, Viale Trento E Trieste, 19, (Treviso)
Treviso, Viale Trento E Trieste, 19, (Treviso)
Orario di apertura
da martedì a venerdì 9-13; giovedì 15–19; sabato e domenica 15–19
Vernissage
6 Maggio 2006, ore 18
Autore