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Gio’ Pomodoro. Il percorso di uno scultore: 1954-2001
Sono esposte 173 opere (pietre, marmi, bronzi, poliesteri, acquerelli, opere calcografiche e gioielli) ripartite in nove diverse sedi espositive.
Comunicato stampa
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Emblematiche e suggestive, le sculture di Gio’ Pomodoro stupiscono da sempre per la forza insita nelle forme e nella materia. Il plasticismo che le caratterizza, geometrico o sinuoso, prezioso o rigoroso le rende oggetto del più emozionante dialogo con gli spazi ospitanti, soprattutto quando il contrasto crea una tensione profonda come nel caso dell’importante “museo diffuso” creato nel territorio del Monferrato con la più grande antologica dedicata al Maestro dell’assoluto.
E’ Giuliana Godio, la curatrice della mostra che racconta un Gio’ Pomodoro inedito e privato“lo scultore che guardava la bellezza delle Apuane e lì trovava l’anima del marmo, la purezza e il canto, il suono di una storia infinita e fatta di bellezza che trascina la memoria alle vicende di Michelangelo mentre ricerca le anime dei suoi capolavori nel blocco di marmo”.
"Verrà Hermes, il Dio dei ladri, e mi porterà via, mi ruberà.” Gio’ Pomodoro era un uomo attentissimo, coltissimo, racconta Giuliana Godio, le sue opere rappresentano la sua eternità, ma rappresentano anche un’eternità assoluta, come l’abbraccio che si percepisce nell’opera più intensa, Colloquio col figlio il bronzo monumentale che appartiene al periodo dei Contatti e rivela l’intenso rapporto fra padre e figlio.
Gio’ studiava il vento, la luce, spiava il tintinnio della pioggia sul marmo bianco del suo giardino a Pietrasanta, guardava il cielo stellato e pensava ai miti dell'antica Grecia. Amava le voci del silenzio, il sussurrare del vento e la potenza del sole. Ha catturato le essenze dell’universo tramutandole in stile, ha plasmato nuovi soli, ha creato nuove tensioni, ha aperto dialoghi assoluti con la materia e la forma e ha lasciato un patrimonio artistico ancora in parte inesplorato nelle sue valenze scientifiche, filosofiche, matematiche.
La monumentalità delle sue opere non è data dalle dimensioni, Gio’ Pomodoro è monumentale nel suo pensiero artistico, lo sviluppo di una scultura in grandi misure si aggiunge solo quando la stessa è collocata in un grande spazio, quando l’imponenza diviene dialogo con lo spazio, così come la grande scultura bianca nel porto di Genova, l’ultima cosa che l’uomo saluta inoltrandosi in mare.
Ho pensato a Gio’ Pomodoro e al rapporto che a lui mi lega, da un’intera vita, mentre progettavo il percorso della sua antologica nel Monferrato. Qui le sue opere dialogano con il territorio in un cammino d’arte che trova ulteriore essenza nella storia e nella fisionomia dei luoghi che ospitano le opere di Gio’ Pomodoro. Luoghi d’eccellenza, Ville, Palazzi storici e Musei, un circuito senza eguali dove si compie uno fra i più esaustivi viaggi nella produzione del Maestro della scultura internazionale. Alessandria, Acqui Terme, Novi Ligure, Valenza, Tortona e Casale Monferrato sono esse stesse protagoniste del dialogo che unisce l’universo artistico di Pomodoro Gio’ Pomodoro a questa terra ben nota per la sua generosità e accoglienza.
LA MOSTRA
Gio' Pomodoro. Il percorso di uno scultore: 1954-2001
ALESSANDRIA: Palazzo del Monferrato/ Palazzo Cuttica / Galleria Carlo Carrà di Palazzo Guasco / Camera di Commercio; NOVI LIGURE: Museo dei Campionissimi; TORTONA: Palazzo Guidobono; CASALE MONFERRATO: Palazzo Magnocavalli; ACQUI TERME: Villa Ottolenghi, Borgo Monterosso; VALENZA: Oratorio San Bartolomeo
Fino al 30 aprile 2012
a cura di Marco Meneguzzo e Giuliana Godio
Sono esposte 173 opere (pietre, marmi, bronzi, poliesteri, acquerelli, opere calcografiche e gioielli) ripartite in nove diverse sedi espositive.
La manifestazione è promossa dalla società Palazzo del Governatore, in collaborazione con Palazzo Monferrato, società che ha come soci la Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria, la Provincia di Alessandria, la Camera di Commercio e i Comuni di Alessandria, Acqui Terme, Novi Ligure, Tortona, Casale Monferrato e Valenza. Contribuisce in maniera significativa – nella sezione dedicata alle opere di oreficeria create dal maestro marchigiano - il Museo Gori e Zucchi della UNOAERRE di Arezzo, che ha prestato un cospicuo numero fra le 45 preziose ed uniche sculture-gioiello esposte nella sede dell’oratorio di San Bartolomeo a Valenza.
Il viaggio inizia dalla Città di Alessandria dove a Palazzo del Monferrato, edificio caratterizzato da una solenne compostezza architettonica data dal connubio fra Barocco ed Espressionismo, saranno esposte, oltre all’opera monumentale Grande Ghibellina, 12 sculture in bronzo, marmo e pietra oltre ad una importante serie di acquerelli. Nella Galleria Carlo Carrà di Palazzo Guasco, aristocratico edificio di impianto settecentesco del casato dei Marchesi Galiarati di Solero, saranno esposti i Luoghi di Gio’ Pomodoro, 5 studi per opere monumentali di progettazione urbanistica e le relative di tavole progettuali su carta. A Palazzo Cuttica, che in epoca napoleonica fu residenza dei Generali Chasseloup e Despinois e sede della Prefettura di Marengo, oggi sede del Museo Civico, troveranno spazio 9 opere plastiche di piccole e medie dimensioni e 10 importanti lavori su carta, oltre alla monumentale scultura in bronzo Sole deposto installata all’ingresso dell’androne del palazzo. Nel cortile della sede della Camera di Commercio sarà posizionato l’imponente bronzo Colloquio col figlio.
Novi Ligureospita due percorsi tematici fra i cicli più importanti di Gio’ Pomodoro: le opere della serie “Tensioni” e i “Soli”. In mostra saranno ospitate 40 opere: 23 sculture e 17 acquerelli. La sede è quella del Museo dei Campionissimi, un sito che raccoglie e racconta una delle pagine più belle e coinvolgenti della storia recente del nostro paese, e rende omaggio agli eroi del pedale: Costante Girardengo e Fausto Coppi.
A Valenza, città nota in tutto il mondo per la storica tradizione orafa, negli spazi dell’Oratorio San Bartolomeo, la chiesa più antica della città, saranno esposti 45 preziosi gioielli-scultura dell’artista, già precedentemente ammirati in prestigiose sedi internazionali.
Nell’affascinante dimora padronale di Villa Ottolenghi, Borgo Monterosso, ad Acqui Terme, caratterizzata dalla presenza di importanti opere architettoniche (Marcello Piacentini e Pietro Porcinai) e artistiche (Arturo Martini, Fortunato Depero e Venanzo Crocetti), è esposto un nucleo di 13 opere, fra sculture e acquerelli, oltre alla grande statua in bronzo intitolata Due, che si staglia sullo sfondo del meraviglioso parco della villa, ora di proprietà della Famiglia Invernizzi.
Sede del Museo Archeologico e delle Civiche Raccolte Artistiche è il Palazzo Guidobono di Tortona: la facciata di ispirazione gotica tradisce l’originario impianto settecentesco ma gli interni, caratterizzati da importanti decori, rendono questo palazzo nobiliare un luogo davvero suggestivo che ospita – oltre ai bronzi e ai marmi – i grandi acquerelli di 2 metri per 2 di Gio’ Pomodoro.
Ulteriore tappa del circuito è Casale Monferrato, dove, sotto le volte del loggiato di Palazzo Magnocavalli è ospitata per tutto il periodo della manifestazione la grande opera in bronzo lucido Folla .
E’ Giuliana Godio, la curatrice della mostra che racconta un Gio’ Pomodoro inedito e privato“lo scultore che guardava la bellezza delle Apuane e lì trovava l’anima del marmo, la purezza e il canto, il suono di una storia infinita e fatta di bellezza che trascina la memoria alle vicende di Michelangelo mentre ricerca le anime dei suoi capolavori nel blocco di marmo”.
"Verrà Hermes, il Dio dei ladri, e mi porterà via, mi ruberà.” Gio’ Pomodoro era un uomo attentissimo, coltissimo, racconta Giuliana Godio, le sue opere rappresentano la sua eternità, ma rappresentano anche un’eternità assoluta, come l’abbraccio che si percepisce nell’opera più intensa, Colloquio col figlio il bronzo monumentale che appartiene al periodo dei Contatti e rivela l’intenso rapporto fra padre e figlio.
Gio’ studiava il vento, la luce, spiava il tintinnio della pioggia sul marmo bianco del suo giardino a Pietrasanta, guardava il cielo stellato e pensava ai miti dell'antica Grecia. Amava le voci del silenzio, il sussurrare del vento e la potenza del sole. Ha catturato le essenze dell’universo tramutandole in stile, ha plasmato nuovi soli, ha creato nuove tensioni, ha aperto dialoghi assoluti con la materia e la forma e ha lasciato un patrimonio artistico ancora in parte inesplorato nelle sue valenze scientifiche, filosofiche, matematiche.
La monumentalità delle sue opere non è data dalle dimensioni, Gio’ Pomodoro è monumentale nel suo pensiero artistico, lo sviluppo di una scultura in grandi misure si aggiunge solo quando la stessa è collocata in un grande spazio, quando l’imponenza diviene dialogo con lo spazio, così come la grande scultura bianca nel porto di Genova, l’ultima cosa che l’uomo saluta inoltrandosi in mare.
Ho pensato a Gio’ Pomodoro e al rapporto che a lui mi lega, da un’intera vita, mentre progettavo il percorso della sua antologica nel Monferrato. Qui le sue opere dialogano con il territorio in un cammino d’arte che trova ulteriore essenza nella storia e nella fisionomia dei luoghi che ospitano le opere di Gio’ Pomodoro. Luoghi d’eccellenza, Ville, Palazzi storici e Musei, un circuito senza eguali dove si compie uno fra i più esaustivi viaggi nella produzione del Maestro della scultura internazionale. Alessandria, Acqui Terme, Novi Ligure, Valenza, Tortona e Casale Monferrato sono esse stesse protagoniste del dialogo che unisce l’universo artistico di Pomodoro Gio’ Pomodoro a questa terra ben nota per la sua generosità e accoglienza.
LA MOSTRA
Gio' Pomodoro. Il percorso di uno scultore: 1954-2001
ALESSANDRIA: Palazzo del Monferrato/ Palazzo Cuttica / Galleria Carlo Carrà di Palazzo Guasco / Camera di Commercio; NOVI LIGURE: Museo dei Campionissimi; TORTONA: Palazzo Guidobono; CASALE MONFERRATO: Palazzo Magnocavalli; ACQUI TERME: Villa Ottolenghi, Borgo Monterosso; VALENZA: Oratorio San Bartolomeo
Fino al 30 aprile 2012
a cura di Marco Meneguzzo e Giuliana Godio
Sono esposte 173 opere (pietre, marmi, bronzi, poliesteri, acquerelli, opere calcografiche e gioielli) ripartite in nove diverse sedi espositive.
La manifestazione è promossa dalla società Palazzo del Governatore, in collaborazione con Palazzo Monferrato, società che ha come soci la Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria, la Provincia di Alessandria, la Camera di Commercio e i Comuni di Alessandria, Acqui Terme, Novi Ligure, Tortona, Casale Monferrato e Valenza. Contribuisce in maniera significativa – nella sezione dedicata alle opere di oreficeria create dal maestro marchigiano - il Museo Gori e Zucchi della UNOAERRE di Arezzo, che ha prestato un cospicuo numero fra le 45 preziose ed uniche sculture-gioiello esposte nella sede dell’oratorio di San Bartolomeo a Valenza.
Il viaggio inizia dalla Città di Alessandria dove a Palazzo del Monferrato, edificio caratterizzato da una solenne compostezza architettonica data dal connubio fra Barocco ed Espressionismo, saranno esposte, oltre all’opera monumentale Grande Ghibellina, 12 sculture in bronzo, marmo e pietra oltre ad una importante serie di acquerelli. Nella Galleria Carlo Carrà di Palazzo Guasco, aristocratico edificio di impianto settecentesco del casato dei Marchesi Galiarati di Solero, saranno esposti i Luoghi di Gio’ Pomodoro, 5 studi per opere monumentali di progettazione urbanistica e le relative di tavole progettuali su carta. A Palazzo Cuttica, che in epoca napoleonica fu residenza dei Generali Chasseloup e Despinois e sede della Prefettura di Marengo, oggi sede del Museo Civico, troveranno spazio 9 opere plastiche di piccole e medie dimensioni e 10 importanti lavori su carta, oltre alla monumentale scultura in bronzo Sole deposto installata all’ingresso dell’androne del palazzo. Nel cortile della sede della Camera di Commercio sarà posizionato l’imponente bronzo Colloquio col figlio.
Novi Ligureospita due percorsi tematici fra i cicli più importanti di Gio’ Pomodoro: le opere della serie “Tensioni” e i “Soli”. In mostra saranno ospitate 40 opere: 23 sculture e 17 acquerelli. La sede è quella del Museo dei Campionissimi, un sito che raccoglie e racconta una delle pagine più belle e coinvolgenti della storia recente del nostro paese, e rende omaggio agli eroi del pedale: Costante Girardengo e Fausto Coppi.
A Valenza, città nota in tutto il mondo per la storica tradizione orafa, negli spazi dell’Oratorio San Bartolomeo, la chiesa più antica della città, saranno esposti 45 preziosi gioielli-scultura dell’artista, già precedentemente ammirati in prestigiose sedi internazionali.
Nell’affascinante dimora padronale di Villa Ottolenghi, Borgo Monterosso, ad Acqui Terme, caratterizzata dalla presenza di importanti opere architettoniche (Marcello Piacentini e Pietro Porcinai) e artistiche (Arturo Martini, Fortunato Depero e Venanzo Crocetti), è esposto un nucleo di 13 opere, fra sculture e acquerelli, oltre alla grande statua in bronzo intitolata Due, che si staglia sullo sfondo del meraviglioso parco della villa, ora di proprietà della Famiglia Invernizzi.
Sede del Museo Archeologico e delle Civiche Raccolte Artistiche è il Palazzo Guidobono di Tortona: la facciata di ispirazione gotica tradisce l’originario impianto settecentesco ma gli interni, caratterizzati da importanti decori, rendono questo palazzo nobiliare un luogo davvero suggestivo che ospita – oltre ai bronzi e ai marmi – i grandi acquerelli di 2 metri per 2 di Gio’ Pomodoro.
Ulteriore tappa del circuito è Casale Monferrato, dove, sotto le volte del loggiato di Palazzo Magnocavalli è ospitata per tutto il periodo della manifestazione la grande opera in bronzo lucido Folla .
03
marzo 2012
Gio’ Pomodoro. Il percorso di uno scultore: 1954-2001
Dal 03 marzo al 30 aprile 2012
arte contemporanea
Location
PALAZZO MONFERRATO
Alessandria, Via San Lorenzo, 21, (Alessandria)
Alessandria, Via San Lorenzo, 21, (Alessandria)
Autore
Curatore