L’immediatezza del tratto e la spontaneità del colore sono gli elementi portanti della Sua espressione, dove non esistono mescolanze di colori ma gli accostamenti degli stessi combinano immagini quasi surreali, delineate da figure, prevalentemente tori e cavalli, che ci trasmettono dubbi e certezze, allo stesso tempo, sulla definizione delle immagini stesse.
Sono colori a campiture larghe e piatte, che combinate insieme trasmettono sensazioni forti (positive o negative) dove prevale il nero, vero tema ispiratore dell’ultima produzione dell’artista, un nero “magmatico, basaltico”. Accanto al nero sono presenti altre cromie allo stato puro come il giallo , il rosso e il bianco, colori, che, nella loro esaltazione ed accentuazione, rimandano non solo al paesaggio sardo ma anche, in modo subliminale, alla bandiera Spagnola, ovvero a quel secolare processo di ispanizzazione della Sardegna che tanto ha influito sulla “sardità”, sull’anima e sull’identità culturale isolana.
A questo rapporto si lega l’affermazione in Sardegna della cultura e dell’allevamento del cavallo, ed è proprio il cavallo, assieme al toro e all’uomo, il protagonista della Tauromachia, evocata nei Suoi quadri, impostati unicamente sulla sagoma dell’animale che esprime allo stesso tempo, brutalità e innocenza.
Le opere visualizzano furia, dinamismo, energia, proprietà suggerite anche nei titoli (Dinamismo blu, Dinamismo nero, La forza del nero, Energia rossa…), mentre le geometrie, costruite dai colori e dalle immagini con tagli obliqui, orizzontali e verticali, ne definiscono la prospettiva e la profondità.