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Giocando con i colori
Mostra collettiva
Comunicato stampa
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Tutte le opere selezionate per questa mostra, hanno un comune denominatore, e cioè : “Giocando con i colori”, interpretate in maniera differente da ogni artista. Giocando con i colori, potrebbe sembrare a prima vista un titolo “banale” per una mostra, proprio perché un’artista normalmente dovrebbe saper usare i colori, eppure sondando i vari lavori, molto spesso, ci si imbatte in opere che dal punto di vista tecnico di esecuzione, sono impeccabili, ma dal punto di vista della coloristica lasciano qualche dubbio. Da secoli ormai si parla di “teoria dei colori”, Johann Wolfgang von Goethe il grande scrittore e poeta tedesco, è stato un gigante della letteratura tedesca e mondiale ma è noto anche per la teoria dei colori. Sul colore, la posizione di Goethe e dei suoi “discepoli” Runge e Schopenhauer è ispirata dall’ellenismo classico e dal romanticismo. Molti scienziati e teorici del colore però sostengono che anche se conteneva idee e spunti interessanti, nella sua parte principale la teoria è errata. Goethe, contrapponendosi alla teoria di Newton, sostiene che non è la luce a scaturire dai colori, bensì il contrario; i colori non sono «primari», ma consistono in un offuscamento della luce, o nell'interazione di questa con l'oscurità. Oggi sappiamo con certezza che il colore non è una caratteristica del mondo reale, ma il complesso risultato dell'effetto della luce sul sistema percettivo. Ad esempio, dunque, è corretto dire che una fragola ci appare rossa , non che è rossa. La visione del colore è quindi un fenomeno complesso nel quale intervengono molti fattori quale la luce, le relazioni occhio/cervello, le interazioni di "assorbimento e riflessione" e "rifrazione" (legate alla struttura e alla diversa composizione chimica della materia) e anche fattori genetici, che possono influire sulla maggiore o minore ricchezza di sensazioni cromatiche percepibili da una persona. Fu l’esperimento effettuato da Newton nel 1666, nel corso del quale scoprì che la luce bianca, quando viene fatta passare attraverso un prisma di cristallo, si scompone in una serie ordinata di raggi colorati. Egli ottenne ciò che noi attualmente chiamiamo spettro visibile. Newton dimostrò che la luce che ci appare bianca non è monocromatica, ma è la somma di una serie di raggi, ciascuno dei quali ha una differente lunghezza d'onda. Su questo argomento, ci sono decine, se non centinaia di trattati, e nessun artista potrebbe farne a meno, proprio perché il colore e le varie teorie, sono frutto di ricerche continue, e che ogni artista deve assolutamente provare di persona. Dunque per tornare a noi e alla mostra del 15 settembre, vogliamo sondare cosa e come l’artista di oggi “vede” e “sente” il colore. Ci sono artisti, che ancora oggi studiano l’influenza della luce sui colori, o altri che associano colori improvabili, altri ancora che utilizzano la tela con un colore monocromatico, proprio perché alla fine il colore è una visione personalissima della vita in generale, ma anche dell’arte.
15
settembre 2018
Giocando con i colori
Dal 15 al 26 settembre 2018
arte contemporanea
Location
CLICK ART
Cormano, Via Giuseppe Dall'occo, 1, (Milano)
Cormano, Via Giuseppe Dall'occo, 1, (Milano)
Orario di apertura
da martedì a sabato ore 9.30-12 e 15-19, domenica 10-12.30
Vernissage
15 Settembre 2018, ore 17.30
Autore
Curatore