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Gioco dell’Oca
Per riappropriarsi non solo dei luoghi ma soprattutto di una parte dimenticata della nostra memoria storica di cittadini, i passanti saranno invitati a giocare ad un Gioco dell’Oca reale in cui il percorso immaginario è sostituito dalle strade secondarie e più nascoste del centro storico. Giovani artisti di Modena, attraverso performance e installazioni site specific, stimoleranno le persone a guardare in modo diverso la propria città creando un itinerario non scontato del centro.
Comunicato stampa
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La performance il Gioco dell'Oca, a cura di Katia Baraldi che in aprile non si è potuta realizzare a causa della pioggia, sarà riproposta sabato 12 settembre 2009 e si svolgerà in diverse vie e piazze del Centro Storico di Modena. L'appuntamento è previsto in Largo L. A. Muratori alle ore 15.30; da qui inizierà il gioco che si concluderà in Piazza XX Settembre, presso il chiosco n. 60.
Katia Baraldi è tra i quattro vincitori della prima edizione del Concorso per giovani curatori e critici d’arte A cura di..., promosso e realizzato dall’Ufficio Giovani d’Arte del Comune di Modena su tutto il territorio regionale. A cura di... rientra nell’Accordo di Programma triennale GECO – Giovani Evoluti e Consapevoli, che vede come partner il Dipartimento della Gioventù della Presidenza del Consiglio dei Ministri, l’Assessorato Cultura, Sport e Progetto Giovani della Regione Emilia-Romagna e gli enti locali, comuni e province che fanno parte della neo costituita Associazione GA/ER - Giovani Artisti dell’Emilia-Romagna. Una Commissione costituita da Angela Vettese, Direttrice della Galleria Civica di Modena e Roberto Daolio, Critico d'Arte e Docente dell'Accademia di Belle Arti di Bologna, ha selezionato tra i 20 concorrenti emiliano-romagnoli partecipanti alla prima edizione del concorso quattro curatori di Modena, Reggio Emilia e Bologna. Il Gioco dell’oca rappresenta il quarto ed ultimo progetto, in ordine di tempo ad essere realizzato, dopo quelli di Pietro Rivasi, Eleonore Grassi e Daniele De Luigi.
Cinque i giovani artisti modenesi coinvolti attraverso performance ed installazioni site specific: Emanuela Ascari, Elena Ascari, Franco Hüller, Ilaria Gelmi e Elisa Turco Liveri. Il progetto intende coinvolgere i cittadini modenesi in un percorso di scoperta e riscoperta di alcuni luoghi del centro storico di Modena, privati della loro identità storica e divenuti zone di passaggio, per lo più frequentati solo da chi vi risiede.
Per riappropriarsi non solo degli spazi ma soprattutto di una parte della nostra memoria storica di cittadini, i passanti saranno invitati a giocare ad un Gioco dell’Oca reale in cui il percorso immaginario è sostituito dalle strade secondarie e più nascoste della città. I modenesi diventeranno, per un giorno, delle pedine in carne ed ossa e si dovranno cimentare nel gioco attraverso le indicazioni di una cartina/tabellone, distribuita a tutti i partecipanti, dove saranno evidenziate le strade del percorso come tante caselle simili a quelle del familiare gioco dell’oca.
Katia Baraldi (1974) vive e lavora a Modena. Consegue la Laurea in Storia Moderna presso l’Università di Bologna e il Diploma di Master in Storia e Storiografia Multimediale all’Università RomaTre, Roma. Frequenta inoltre il corso per Curatori di Mostre ed eventi d’arte, organizzato dalla Galleria A+A di Venezia in collaborazione con il Comune di Venezia e l’Accademia di Belle Arti di Venezia. Collabora con la Galleria Civica di Modena e la Galleria d’arte neon>campobase di Bologna, attualmente è assistente dell’artista Emilio Fantin.
Collabora alla curatela, nel 2007 di Let the Body PLAY ►, presso la Jarach Gallery di Venezia e, nel 2008 di LightFluxus, ScalaMata Gallery, Veneziamostra Realtà Contemporanea, presso ScalaMata Gallery. Interessata allo sconfinamento dei linguaggi artistici, porta avanti una ricerca influenzata dalla filosofia e dalla sociologia. Nel 2007/08 è promotrice, insieme all’Associazione Attivarte di Venezia e, in collaborazione con la Regione Veneto, del Progetto Accade per la promozione di giovani curatori e giovani artisti sul territorio veneziano. E’ socia dell’Associazione culturale Fragilecontinuo di Bologna per cui cura nel 2009 Dissolvimento – Sconfinamento tra arte e design - incontro con gli artisti Flavio Favelli e Paolo Bertocchi e il curatore Davide Ferri. Sempre nel 2009 cura il progetto io che sono sempre altri all’interno del Festival Nopasswd N.0 di Genova.
Gli artisti:
Elena Ascari (1981), vive e lavora tra Milano e Modena. Consegue la Laurea in Decorazione presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna, dopo aver svolto un programma Socrates-Erasmus presso l'Ecole des Beaux Arts et Architecture di Marseille. Nel 2009 vince una borsa di studio per una residenza d'artista di 4 mesi presso l'Harlem Studio Fellowship di Montrasioarte a New York (USA).
Mostre personali: 2008 - Ouverture-Atto Secondo, bipersonale, SanSalvatore Art Project, Modena; Soul-Searching, Area Progetto, Galleria Civica di Modena; 2009 - Cells, HSF Montrasioarte, New York (USA).
Principali mostre collettive: 2004 - Dialoghi tra i muri, Festa nazionale de l'Unità, Modena; 2005 - Urbana-La città in trasformazione, sezione Derive metropolitane, Galleria Zaion / Museo del Territorio; InCarta, via Carteria, Modena; Questions, Spazio LeLune, Modena; Gemine Muse, Galleria Estense, Modena. 2007- Galleria Zaion / Lanificio Pria, Biella; Salerno InVita, meeting nazionale della creatività giovanile, Complesso monumentale Santa Sofia, Salerno; 2009 - XIV Biennale dei Giovani Artisti dell'Europa e del Mediterraneo, Skopje (Macedonia).
Emanuela Ascari (1977) consegue la Laurea in DAMS, presso l'Università degli Studi di Bologna, il Diploma di Master Paesaggi Straordinari del Politecnico di Milano e dell'Accademia di Belle Arti SantaGiulia di Brescia, e svolge uno stage presso Cittadellarte-Fondazione Pistoletto di Biella. Attualmente frequenta il Corso di formazione avanzata Il mestiere delle arti, promosso da Ministero delle Politiche Giovanili e Regione Emilia Romagna.
Principali mostre collettive: 2005 - Architettura in Emilia-Romagna nel secondo Novecento (1945-2005), GAM, Bologna; 2006 - Going Public ’06 -Atlante Mediterraneo, Formigine (MO); Sguardi su una grande opera. L’alta Velocità in cantiere in Emilia Romagna, Rocca Sanvitale, Fontanellato (PR); 2007 - Racconti d'Arte, I premio, MART, Rovereto; 2008 - 3° Premio Internazionale Arte Laguna, Inparadiso, Venezia; ArteinAttesa, Policlinico di Modena; Geo(foto)grafie. Pubblico Paesaggio, Festival dell'Architettura 4. Parma, Reggio Emilia, Modena, Foro Boario, Modena; Tempo vuoto, III premio, Chiesa di San Paolo, Modena; 2009 - Iceberg/09, Urban Center e piazza Re Enzo, Bologna; Nopasswd N.0, Genova.
Ha pubblicato Spazi in transito, saggio fotografico, in Bologna centrale. Città e ferrovia tra metà Ottocento e oggi, a cura di Riccardo Dirindin e Elena Pirazzoli, Clueb, Bologna, 2008.
Franco Hüller (1975) Consegue il Diploma in pittura presso l'Accademia di Belle Arti di Bologna, vive attualmente a Praga, dove a breve aprirà uno spazio espositivo. Frequenta il Workshop residenziale di perfezionamento pittorico La poesia del colore tenuto da Giovanni Meloni, presso l’Accademia di Belle Arti di Verona. Nel 2005 una sua opera è segnalata al concorso Pagine Bianche d'Autore, Emilia Romagna; nel 2006 vince il Concorso per l'assegnazione di due atelier in via Carteria, promosso dal Comune di Modena, con l'iniziativa Flâneur, una serie di progetti d'interazione con il pubblico. Mostre personali: 2001 - L'angelo e la pazienza, Galleria d'Arte Betta Frigieri, Sassuolo; 2004 - Al tempo squadernato, Galleria Condotto9, Sassuolo; 2006 - Io Quadro, Associazione Culturale Betta Frigieri, Sassuolo; Piumepesanti, Parco dei Popoli, Castellarano (RE); 2007 – Area Progetto - Prospettive, Palazzo S.Margherita, Modena.
Principali mostre collettive: 1998 - Giovani artisti al Baraccano, Bologna; L'incisione all'Accademia di Belle Arti, Bagnacavallo (RA); 2005 - Incarta, La Giornata del Contemporaneo, performance, via Carteria, Modena; Urbana-La città in trasformazione, sezione Derive metropolitane, Galleria Zaion e Museo del Territorio, Palazzo Cisterna, Biella; 2006 - Labirinto Mito, Edificio, Danza, S.Agostino (FE).
Elisa Turco Liveri e Ilaria Gelmi (attrici e registe). Entrambe con un ricco percorso di esperienze si conosco frequentando il corso biennale di alta formazione per attori Il corpo del testo (2003/2005) diretto da Stefano Vercelli e Cesare Lievi presso l’ERT di Modena. Iniziano a collaborare nel 2007 partecipando alla realizzazione di un progetto di Elena Guerrini, attrice storica di Pippo del Bono, collaborando alla trasposizione teatrale del suo testo Orti insorti e occupandosi di regia e drammaturgia. Attualmente stanno lavorando al progetto Per lei il grigio non esiste.
Elisa Turco Liveri (1982) laureata al DAMS di Bologna, in seguito studia con vari maestri tra cui Marco Sgrosso, Laura Curino, Massimo Munaro, Germana Giannini, Imke Buccholz, Micha Van Hoecke, Michele Monetta, Anna Albertarelli. Ha lavorato con diverse compagnie tra cui Laminarie, Ekate Teatro e il Metateatro di Roma. Nel 2008 partecipa al corso di alta formazione Tecniche di vocalità molecolare ERT diretto da Chiara Guidi della Socìetas Raffaello Sanzio. E’ autrice di spettacoli e progetti teatrali per l’infanzia e l’adolescenza, realizzati per varie scuole di Modena e per il circolo Bononcini di Vignola. Ilaria Gelmi (1974) laureata a Parma. Inizia la propria formazione teatrale con il Teatro delle Briciole di Parma, frequentandone il Laboratorio Permanente dal 1990 al 1995, con cui realizza diversi spettacoli. Nel 2006 vince il Premio del pubblico al Palio Poetico Musicale Ermo Colle (PR) con lo spettacolo Cieli intatti. Dal 1999 al 2003 lavora con la Compagnia Terramare Teatro. Nel suo percorso incontra Cesar Brie, Laura Curino, Germana Giannini, Yves Lebreton, Silvia Ricciardelli, Tapa Sudana. E’ assistente alla regia per Urlo di mamma di Elisa Cuppini prodotto dal Teatro delle Briciole per il quale realizza la performance La Pastora. Realizza, con la collaborazione della Compagnia Burambò, Vassilissa e la Baba Yaga e Nina la postina, dei quali è autrice e interprete. Lavora con Cesare Lievi, Stefano Vercelli e Caterina Genta. Svolge attività didattica nelle scuole.
Katia Baraldi è tra i quattro vincitori della prima edizione del Concorso per giovani curatori e critici d’arte A cura di..., promosso e realizzato dall’Ufficio Giovani d’Arte del Comune di Modena su tutto il territorio regionale. A cura di... rientra nell’Accordo di Programma triennale GECO – Giovani Evoluti e Consapevoli, che vede come partner il Dipartimento della Gioventù della Presidenza del Consiglio dei Ministri, l’Assessorato Cultura, Sport e Progetto Giovani della Regione Emilia-Romagna e gli enti locali, comuni e province che fanno parte della neo costituita Associazione GA/ER - Giovani Artisti dell’Emilia-Romagna. Una Commissione costituita da Angela Vettese, Direttrice della Galleria Civica di Modena e Roberto Daolio, Critico d'Arte e Docente dell'Accademia di Belle Arti di Bologna, ha selezionato tra i 20 concorrenti emiliano-romagnoli partecipanti alla prima edizione del concorso quattro curatori di Modena, Reggio Emilia e Bologna. Il Gioco dell’oca rappresenta il quarto ed ultimo progetto, in ordine di tempo ad essere realizzato, dopo quelli di Pietro Rivasi, Eleonore Grassi e Daniele De Luigi.
Cinque i giovani artisti modenesi coinvolti attraverso performance ed installazioni site specific: Emanuela Ascari, Elena Ascari, Franco Hüller, Ilaria Gelmi e Elisa Turco Liveri. Il progetto intende coinvolgere i cittadini modenesi in un percorso di scoperta e riscoperta di alcuni luoghi del centro storico di Modena, privati della loro identità storica e divenuti zone di passaggio, per lo più frequentati solo da chi vi risiede.
Per riappropriarsi non solo degli spazi ma soprattutto di una parte della nostra memoria storica di cittadini, i passanti saranno invitati a giocare ad un Gioco dell’Oca reale in cui il percorso immaginario è sostituito dalle strade secondarie e più nascoste della città. I modenesi diventeranno, per un giorno, delle pedine in carne ed ossa e si dovranno cimentare nel gioco attraverso le indicazioni di una cartina/tabellone, distribuita a tutti i partecipanti, dove saranno evidenziate le strade del percorso come tante caselle simili a quelle del familiare gioco dell’oca.
Katia Baraldi (1974) vive e lavora a Modena. Consegue la Laurea in Storia Moderna presso l’Università di Bologna e il Diploma di Master in Storia e Storiografia Multimediale all’Università RomaTre, Roma. Frequenta inoltre il corso per Curatori di Mostre ed eventi d’arte, organizzato dalla Galleria A+A di Venezia in collaborazione con il Comune di Venezia e l’Accademia di Belle Arti di Venezia. Collabora con la Galleria Civica di Modena e la Galleria d’arte neon>campobase di Bologna, attualmente è assistente dell’artista Emilio Fantin.
Collabora alla curatela, nel 2007 di Let the Body PLAY ►, presso la Jarach Gallery di Venezia e, nel 2008 di LightFluxus, ScalaMata Gallery, Veneziamostra Realtà Contemporanea, presso ScalaMata Gallery. Interessata allo sconfinamento dei linguaggi artistici, porta avanti una ricerca influenzata dalla filosofia e dalla sociologia. Nel 2007/08 è promotrice, insieme all’Associazione Attivarte di Venezia e, in collaborazione con la Regione Veneto, del Progetto Accade per la promozione di giovani curatori e giovani artisti sul territorio veneziano. E’ socia dell’Associazione culturale Fragilecontinuo di Bologna per cui cura nel 2009 Dissolvimento – Sconfinamento tra arte e design - incontro con gli artisti Flavio Favelli e Paolo Bertocchi e il curatore Davide Ferri. Sempre nel 2009 cura il progetto io che sono sempre altri all’interno del Festival Nopasswd N.0 di Genova.
Gli artisti:
Elena Ascari (1981), vive e lavora tra Milano e Modena. Consegue la Laurea in Decorazione presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna, dopo aver svolto un programma Socrates-Erasmus presso l'Ecole des Beaux Arts et Architecture di Marseille. Nel 2009 vince una borsa di studio per una residenza d'artista di 4 mesi presso l'Harlem Studio Fellowship di Montrasioarte a New York (USA).
Mostre personali: 2008 - Ouverture-Atto Secondo, bipersonale, SanSalvatore Art Project, Modena; Soul-Searching, Area Progetto, Galleria Civica di Modena; 2009 - Cells, HSF Montrasioarte, New York (USA).
Principali mostre collettive: 2004 - Dialoghi tra i muri, Festa nazionale de l'Unità, Modena; 2005 - Urbana-La città in trasformazione, sezione Derive metropolitane, Galleria Zaion / Museo del Territorio; InCarta, via Carteria, Modena; Questions, Spazio LeLune, Modena; Gemine Muse, Galleria Estense, Modena. 2007- Galleria Zaion / Lanificio Pria, Biella; Salerno InVita, meeting nazionale della creatività giovanile, Complesso monumentale Santa Sofia, Salerno; 2009 - XIV Biennale dei Giovani Artisti dell'Europa e del Mediterraneo, Skopje (Macedonia).
Emanuela Ascari (1977) consegue la Laurea in DAMS, presso l'Università degli Studi di Bologna, il Diploma di Master Paesaggi Straordinari del Politecnico di Milano e dell'Accademia di Belle Arti SantaGiulia di Brescia, e svolge uno stage presso Cittadellarte-Fondazione Pistoletto di Biella. Attualmente frequenta il Corso di formazione avanzata Il mestiere delle arti, promosso da Ministero delle Politiche Giovanili e Regione Emilia Romagna.
Principali mostre collettive: 2005 - Architettura in Emilia-Romagna nel secondo Novecento (1945-2005), GAM, Bologna; 2006 - Going Public ’06 -Atlante Mediterraneo, Formigine (MO); Sguardi su una grande opera. L’alta Velocità in cantiere in Emilia Romagna, Rocca Sanvitale, Fontanellato (PR); 2007 - Racconti d'Arte, I premio, MART, Rovereto; 2008 - 3° Premio Internazionale Arte Laguna, Inparadiso, Venezia; ArteinAttesa, Policlinico di Modena; Geo(foto)grafie. Pubblico Paesaggio, Festival dell'Architettura 4. Parma, Reggio Emilia, Modena, Foro Boario, Modena; Tempo vuoto, III premio, Chiesa di San Paolo, Modena; 2009 - Iceberg/09, Urban Center e piazza Re Enzo, Bologna; Nopasswd N.0, Genova.
Ha pubblicato Spazi in transito, saggio fotografico, in Bologna centrale. Città e ferrovia tra metà Ottocento e oggi, a cura di Riccardo Dirindin e Elena Pirazzoli, Clueb, Bologna, 2008.
Franco Hüller (1975) Consegue il Diploma in pittura presso l'Accademia di Belle Arti di Bologna, vive attualmente a Praga, dove a breve aprirà uno spazio espositivo. Frequenta il Workshop residenziale di perfezionamento pittorico La poesia del colore tenuto da Giovanni Meloni, presso l’Accademia di Belle Arti di Verona. Nel 2005 una sua opera è segnalata al concorso Pagine Bianche d'Autore, Emilia Romagna; nel 2006 vince il Concorso per l'assegnazione di due atelier in via Carteria, promosso dal Comune di Modena, con l'iniziativa Flâneur, una serie di progetti d'interazione con il pubblico. Mostre personali: 2001 - L'angelo e la pazienza, Galleria d'Arte Betta Frigieri, Sassuolo; 2004 - Al tempo squadernato, Galleria Condotto9, Sassuolo; 2006 - Io Quadro, Associazione Culturale Betta Frigieri, Sassuolo; Piumepesanti, Parco dei Popoli, Castellarano (RE); 2007 – Area Progetto - Prospettive, Palazzo S.Margherita, Modena.
Principali mostre collettive: 1998 - Giovani artisti al Baraccano, Bologna; L'incisione all'Accademia di Belle Arti, Bagnacavallo (RA); 2005 - Incarta, La Giornata del Contemporaneo, performance, via Carteria, Modena; Urbana-La città in trasformazione, sezione Derive metropolitane, Galleria Zaion e Museo del Territorio, Palazzo Cisterna, Biella; 2006 - Labirinto Mito, Edificio, Danza, S.Agostino (FE).
Elisa Turco Liveri e Ilaria Gelmi (attrici e registe). Entrambe con un ricco percorso di esperienze si conosco frequentando il corso biennale di alta formazione per attori Il corpo del testo (2003/2005) diretto da Stefano Vercelli e Cesare Lievi presso l’ERT di Modena. Iniziano a collaborare nel 2007 partecipando alla realizzazione di un progetto di Elena Guerrini, attrice storica di Pippo del Bono, collaborando alla trasposizione teatrale del suo testo Orti insorti e occupandosi di regia e drammaturgia. Attualmente stanno lavorando al progetto Per lei il grigio non esiste.
Elisa Turco Liveri (1982) laureata al DAMS di Bologna, in seguito studia con vari maestri tra cui Marco Sgrosso, Laura Curino, Massimo Munaro, Germana Giannini, Imke Buccholz, Micha Van Hoecke, Michele Monetta, Anna Albertarelli. Ha lavorato con diverse compagnie tra cui Laminarie, Ekate Teatro e il Metateatro di Roma. Nel 2008 partecipa al corso di alta formazione Tecniche di vocalità molecolare ERT diretto da Chiara Guidi della Socìetas Raffaello Sanzio. E’ autrice di spettacoli e progetti teatrali per l’infanzia e l’adolescenza, realizzati per varie scuole di Modena e per il circolo Bononcini di Vignola. Ilaria Gelmi (1974) laureata a Parma. Inizia la propria formazione teatrale con il Teatro delle Briciole di Parma, frequentandone il Laboratorio Permanente dal 1990 al 1995, con cui realizza diversi spettacoli. Nel 2006 vince il Premio del pubblico al Palio Poetico Musicale Ermo Colle (PR) con lo spettacolo Cieli intatti. Dal 1999 al 2003 lavora con la Compagnia Terramare Teatro. Nel suo percorso incontra Cesar Brie, Laura Curino, Germana Giannini, Yves Lebreton, Silvia Ricciardelli, Tapa Sudana. E’ assistente alla regia per Urlo di mamma di Elisa Cuppini prodotto dal Teatro delle Briciole per il quale realizza la performance La Pastora. Realizza, con la collaborazione della Compagnia Burambò, Vassilissa e la Baba Yaga e Nina la postina, dei quali è autrice e interprete. Lavora con Cesare Lievi, Stefano Vercelli e Caterina Genta. Svolge attività didattica nelle scuole.
12
settembre 2009
Gioco dell’Oca
12 settembre 2009
serata - evento
Location
CENTRO STORICO
Modena, -, (Modena)
Modena, -, (Modena)
Vernissage
12 Settembre 2009, ore 15,30 in Largo L.A.Muratori, da qui inizierà il gioco che si concluderà in Piazza XX Settembre presso il chiosco n.60.
Sito web
www.comune.modena.it/gioarte
Autore
Curatore