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Gioielli d’arte contemporanea. Made in Italy!
Mostra collettiva di pittura, scultura e fotografia dal sabato 25 al lunedì 27 ottobre 2014 presentata a GOLD/ITALY, la prima fiera dedicata esclusivamente al Gioiello Made in Italy ad Arezzo Fiere & Congressi
Comunicato stampa
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Danielle Villicana D'Annibale è lieta di presentare una mostra collettiva di una selezione di ventiquattro eccellenti artisti locali ed internazionali intitolato Gioielli d'arte contemporanea – Made in Italy! per l’edizione 2014 di GOLD/ITALY. La mostra è carica di una energia dinamica, è presenta dei veri gioielli di arte contemporanea. Contempla espressioni sia figurative che astratte, tra cui la pittura, la scultura e la fotografia. L’emozione parte con una serie esclusiva della fotografa americana Pinque Clark, di quattro fotografie di una delle più belle macchine nel mondo - un vero gioiello! - nient’altro che la Ferrari, modello unico (di valore inestimabile) che è stato creato per onorare la vita dell’imprenditore e designer Sergio Pininfarina nel 2012. Gli artisti di fama internazionale includono il noto scultore anghiarese Gianfranco Giorni, il pittore Vincenzo Calli anche di Anghiari, Jaya Schuerch e Neal Barab, due scultori Californiani dello Studio Pescarella di Pietrasanta, e lo scultore di rilievo internazionale Rino Giannini. Non manca varietà ed eccellenza: bronzi, sculture in marmo, ferro e pietra, affresco, pittura ad olio e acrilico, tecniche miste, grafica e foto. Sono presenti in totale ventiquattro artisti di grande merito, diciannove italiani e cinque internazionali, provenienti degli Stati Uniti e Giappone. La selezione rappresenta un assaggio dei più grandi talenti contemporanei del territorio toscano e artisti che si sono ispirati dal territorio e tutte le opere sono Made in Italy! Gli ventiquattro artisti includono: Antonia Barbarossa, Neal Barab, Vincenzo Calli, Pinque Clark, Gianna Cocchi, Irma Corsini, Danielle Villicana D’Annibale, Tetsuji Endo, Carlo Esposito, Silvano Fabbroni, Sonia Fiacchini, Rino Giannini, Gianfranco Giorni, Franco Gualdani, Fabiana Laurenti, Adele Lo Feudo (ALF), Dario Polvani, Maurizio Rapiti, Armando Schiavone, Jaya Schuerch, Malia Stolfi, Riccardo Terziani, Mario Valentini, Filippo Volpi. La mostra inaugura sabato 25 ottobre 2014 a Arezzo Fiere & Congressi e prosegue fino a lunedì 27 ottobre con i seguenti orari: sabato e domenica dalle ore 9:30 alle 18, lunedì dalle ore 9:30 alle 17, con ingresso riservato agli addetti del settore oro e gioielli. Domenica, 26 ottobre alle ore 11:00, ci sarà un “Incontro con gli Artisti” con la presenza del giornalista fiorentino Fabrizio Borghini & Incontri Con L'Arte.
Brevi biografie:
Antonia Barbarossa nasce a Milano nel 1969, dove si diploma al Liceo Artistico Statale I Hajech, allieva del maestro Enzo Esposito. Partecipa a varie collettive e la prima personale è a Montevarchi presentata dall'artista fiorentino Oreste Borri. Nel 2010 nasce il "Pop Metropolitano", l'immagine di un mondo in continuo movimento che ritrova se stesso e la propria individualità nella libertà della mente. Espone diverse volte a Firenze, disegna la copertina per un libro della Lef e nel 2013 vince il concorso del Corriere della Sera per la copertina dell'inserto culturale "La Lettura". Realizza la copertina e i disegni interni per il trimestrale "Liber" (in vendita alla Feltrinelli) e a ottobre espone alla Triennale di Milano con "Cento copertine d'autore" a cura di G. Colin, insieme ai maggiori artisti contemporanei, Weiwei, Dorfles, Pistoletto, Christo, Botero, Renzo Piano, per citarne alcuni. Da dicembre collabora con il Corriere Fiorentino (da ricordare la pubblicazione del disegno "Matteo Renzi prende la tramvia e arriva a Roma" in occasione della nomina di Renzi a segretario di partito”).
Neal Barab inizia la sua carriera in California, dove vive e lavora per alcuni anni, diplomandosi nel 1982 in Belle Arti all’Università di Santa Cruz.
Nell’ottobre del 1987 si trasferisce a Pietrasanta, in Versilia, e durante questo periodo spesso trascorre le estati in Svezia per lavorare il granito. Dal Gennaio del 2002 fa parte del nuovo Studio Pescarella in Vallecchia (Pietrasanta).
Ha avuto esposizioni in Europa e gli Stati Uniti ma soprattutto a Zurigo, Stoccolma, Amsterdam e Londra. Ha installato una scultura monumentale in marmo a due pezzi nel parco delle Sculture nell’aprile del 2001. Ha tenuto Symposium in Svezia, Cina, Israele e Germania. Di sé dice ...“Sono un appassionato della pietra in tutte le sue tinte e possibilità tattili. Da alcuni anni opero accostamenti con diversi tipi di pietra per un’unica composizione. Trovo particolarmente interessante il lavoro con architetti e progettisti di giardini per creare opere d’arte unendo natura, architettura e scultura”.
Vincenzo Calli nasce nel 1953 ad Anghiari (AR). Dopo essersi diplomato all’Istituto d'Arte di Sansepolcro, frequenta l’Accademia delle Belle Arti di Firenze. A soli 21 anni tiene la sua prima mostra. Nel 1984 si fa conoscere negli Stati Uniti, esponendo alla World’s Fair Exposition di New Orleans. Nel 1986 ottiene il premio Arte 86 della rivista Mondadori per la pittura. Nel 1993 è invitato a esporre presso la storica Galleria Bemheim-Jeune di Parigi. Il catalogo della mostra è presentato dal critico Roger Bouillot e dallo scrittore Alberto Bevilacqua. Nel 1997 riprende la via degli States, dove espone in due personali alla Camino Real Gallery di Boca Raton (Florida) e al Albemarle Gallery di Londra.
Negli anni Calli alterna personali in prestigiose gallerie mondiali a ritorni nella sua terra, come l’esposizione del 2004 a Palazzo Inghirami a Sansepolcro o quella di tre anni dopo nella natia Anghiari, a Palazzo Taglieschi. Nel 2009 è in Canada, dove espone alla Art Gallery di Calgary e alla Loch Gallery di Toronto. Con quest’ultima è presente anche alla Toronto International Art Fair. Nel 2010 è in mostra presso l’Atrio d’Onore della Provincia di Arezzo e nel 2011 al Museo Casa di Dante di Firenze. Nel 2012 espone con il titolo “Forme e profumi toscani” alla Villicana D’Annibale Galleria D’Arte di Arezzo, sempre nel 2012 è invitato per una personale alla Nuart Gallery a Santa Fe, New Messico, USA, dove esporrà nuovamente in novembre 2014. Nel 2013 è l’artista del calendario 2014 della Banca Etruria di Arezzo – “Terre d’incanto” con esposizione nella Fondazione Museo Ivan Bruschi Arezzo. Nel 2014 espone a Palazzo Inghirami, con una personale dal titolo “Istinti Primordiali” Sansepolcro (AR).
Pinque Clark nasce a Little Rock (Arkansas) negli Stati Uniti. Si trasferisce a Boulder (Colorado) nel 1980 per seguire la carriera di geologa, che in seguito viene messa da parte per la sua passione più grande: la fotografia. Nel 2011 l’americana diventa fotografa professionista. La prima mostra significativa è nello stesso anno, intitolata “It's All Here In Black and White”, alla Terry Bell Photographic Gallery di Denver (Colorado). Da allora, ha esposto nell’ambito di mostre e concorsi regionali, nazionali e internazionali, conseguendo importanti premi.
Pinque Clark ha pubblicato anche due libri: The Car Guy Tour, Italy nel 2013 e My Colorado nel 2014.
Espone a Via Cavour 85 ad Arezzo nello stesso anno, con una mostra personale intitolata “America and Italy Lands I Love” curata da Danielle Villicana D’Annibale (un catalogo sulla mostra è pubblicato su Blurb).
Gianna Cocchi nasce a Barberino di Mugello nel 1955, vive a Firenze dal 1981 dove ha approfondito i suoi studi di pittura, ha partecipato a mostre sia collettive che personali. Da ricordare la partecipazione alla Biennale di Firenze nel 2013, ha esposto uno splendido nudo di donna a Palazzo Medici Riccardi – Firenze nel 2014 e a settembre 2014 ha presentato una sua personale al Palazzo Pretorio di Barberino di Mugello.
La pittura di Gianna Cocchi in questi anni di attiva ed incessante ricerca, ha raggiunto, in modo naturale e spontaneo, una delle grandi mete di ogni artista: uno stile personale. Gianna, nei suoi soggetti, spazia tra il ritratto, la natura morta ed il paesaggio, ma è soprattutto negli ultimi due che la troviamo artista inconfondibile. Due i motivi: l’uso personalissimo della spatola e il raggiungimento di accordi cromatici armoniosi e… femminili. Dipingere con la spatola richiede una gestualità, un’immediatezza che, alle volte, nei dipinti a pennello si perdono. Gianna ha un suo tocco personalissimo, ordinato e carico di materia che ‘non si ripensa’ e che non impasta il colore.
Il risultato ricorda il mosaico e, si tratti di marine o di vasi di fiori, l’artista riesce sempre a creare atmosfere cromatiche gioiose e a comunicare un senso di vita in movimento. L’input che lega questi soggetti alla realtà rimane solo il punto di partenza, Gianna, infatti, ci propone un mondo che ricorda quello reale ma filtrato dalle sue vibranti emozioni.
Irma Corsini è nata a San Giustino (Perugia), vive e lavora ad Arezzo. Attiva da tanti anni, ha partecipato a numerose rassegne e premi internazionali ottenendo consensi e riconoscimenti fra i quali si ricordano nel 2000 il “Premio Presidente della Giuria” al XVIII “Premio Firenze” e nel 2001 al “Premio Italia per le Arti Visive” la copertina della rivista Eco d’arte moderna. Sue opere sono presenti in enti pubblici e presso collezionisti italiani e stranieri.
Dell’attività degli ultimi anni si ricordano: nel 2006 la rassegna “Arcipelago” alla “Sassetti Cultura” di Milano e i riconoscimenti al concorso “Donne interpreti del loro tempo” ad Arezzo e al “Premio Santhià”; nel 2007 “L’altro sguardo” nel Palazzo della Loggia a Noale, la mostra degli artisti premiati al XXIV “Premio Firenze” alla Galleria Provinciale “Via Larga” a Firenze e il riconoscimento al Premio “Foiano città del Carnevale”; nel 2008 la mostra premio a Palazzo Cerretani dal XXV “Premio Firenze” e la personale “Identikit ipotetico” alla Galleria del Candelaio a Firenze.
Danielle Villicana D'Annibale è una personalità vivace e poliedrica: artista, studiosa d'arte, pittrice, scultrice, ceramista, scenografa, gallerista e curatrice. Nasce negli Stati Uniti a San Francisco, in California, nel 1972. Nel 1993 Danielle Villicana D’Annibale ha svolto il ruolo di assistente per Eugenia Butler per il progetto “The Kitchen Table Project” presentato ad “ART/LA’93”, dove erano presenti artisti del calibro di Marina Abramovic, Carolee Schneemann, Felipe Ehrenberg e altre trenta figure di livello internazionale. Nel 1994 si laurea con un B.A. in Storia dell’arte e arti visive al Occidental College di Los Angeles. L'amore per il Rinascimento la porta in Italia nello stesso anno, dove frequenta maestri e atelier fiorentini, dallo Charles Cecil Studios alla Florence Academy, fino allo studio del maestro Fiorentino Silvestro Pistolesi nel 1996. In seguito apprende la tecnica dell'affresco alla scuola di Leonetto Tintori di Prato. Dal 1998 al 2000 è stata scultrice per Treadway Industries nell’ambito dei progetti “Venetian Hotel & Casino”, “Aladdin Gaming”, “Universal Studios Giappone”, “Disney California Adventure” e altri. Nel 1999 ha svolto la mansione di pittrice e decoratrice per Saltman Art a Burbank, Los Angeles, di nuovo per i progetti “Venetian Hotel & Casino”.
Nel 2001 torna in Italia per lavorare per lo scultore americano Milton Hebald. Si iscrive all'Accademia di Belle Arti di Roma dove ha per docente Costantino Baldino. Nel 2003 è stata assistente scenografa di Francesco Frigeri, a Cinecittà, per il film “The Passion of the Christ” di Mel Gibson. Prosegue nel frattempo con le ricerche plastiche e pittoriche, virando verso l'astrazione. La statunitense si trasferisce ad Arezzo nel 2005, e raggiunge il diploma accademico con lode nel 2006. Coadiuvata dal marito Maurizio D’Annibale, light designer, Danielle inizia a lavorare al progetto “Villa Margherita a Paradise for Artists in Tuscany” e apre, nel 2010, una galleria d’arte contemporanea, “Villicana D'Annibale Galleria D'Arte”, nel cuore di Arezzo, da subito luogo d’incontro privilegiato per artisti italiani e stranieri.
Dal 1994 ha partecipato a mostre personali e collettive in Italia e negli Stati Uniti. Negli ultimi anni è stata protagonista di quattro mostre personali significative: “American Spirit” nel 2012, “Mimì Cocò & Co.” nel 2013 e le più recenti “Cocktails” e “Graffi Spirituali” nel 2014. Recentemente nel luglio 2014, lei è stata uno dei quattro artisti nella mostra collettiva “Femminilità del Sacro” al Museo Cassero in Monte San Savino.
Dal 2010 a oggi ha curato e organizzato insieme al suo marito oltre sessantacinque mostre, e anche vari concerti, incontri letterari ed eventi culturali all’interno della “Villicana D’Annibale Galleria D’Arte” e il nuovo spazio espositivo “Via Cavour 85” di Arezzo, e in altri bellissimi luoghi incluso “Villa Cicaleto” e il prestigioso “Arezzo Fiere & Congressi”. Molti articoli parlano delle sue opere e lavori come artista e curatrice e suoi lavori sono pubblicate in vari cataloghi incluso: “American Spirit”, “Mimi, Cocò & Co.”, pubblicati da Blurb e distribuiti su Amazon, e l’ultimo, “Artisti contemporanei in terra d’Arezzo”. Fa parte del California Art Club, Montevarchi Arte, Toscana Cultura ed è fondatrice, assieme al marito, del Villa Margherita International Art Club.
Tetsuji Endo nasce a Chiba (Giappone) il 21 settembre 1977. Si laurea nel 2002 presso la prestigiosa Università di arte Musashino bijutsu Daigaku di Tokyo con specializzazione nella pittura a olio. Dopo aver conseguito la laurea, impartisce lezioni di pittura a olio presso l’ istituto Funabashi Bijutsu Yobikou. Nello stesso periodo realizza opere di scultura e decorazioni murali e di interni. Dal 1999 al 2002 esegue allestimenti e promuove mostre presso gallerie d’arte giapponesi. Dal 2002 al 2005 lavora come pittore scenografo presso il Teatro Shinbashi e il Teatro Nazionale Giapponese di Tokyo, spinto dal desiderio di conoscere meglio la cultura giapponese. Nel 2006, al fine di studiare in maniera più approfondita l’arte e la cultura italiana, decide di trasferirsi in Italia, paese che da sempre esercita in lui fascino e ispirazione, dove lavora come decoratore di interni e realizza opere di pittura per clienti privati. L’artista, attraverso l’esperienza artistica sviluppata in Italia, desidera esprimere la propria identità di uomo profondamente giapponese.
Nel 2014 espone a Via Cavour 85 ad Arezzo, con una mostra personale intitolata “Tra Sogni e Battaglie” curata da Danielle Villicana D’Annibale (un catalogo sulla mostra è pubblicato su Blurb).
Carlo Esposito si e evolve attraverso gli anni ma non smette di stupirci l’assoluta unicità delle opere di Carlo Esposito che traggono la loro linfa vitale dalle sue radici partenopee. Nasce infatti ad Ercolano dove vive fino agli anni Settanta. Appassionato di cinema e teatro, trova il sistema per esprimere il suo eclettismo all’Itis “A. Volta” dove grazie agli insegnamenti di fucina e fonderia, avviene il suo primo approccio con il ferro: il materiale con cui forgerà (è proprio il caso dirlo!) le sue sculture. Dal 1965 ha iniziato la sua attività di istruttore al Filangieri di Napoli, che lo impegnerà assieme a quella di artista. Già le prime opere gli valgono l’approvazione del pubblico, della critica e riconoscimenti ufficiali come il Primo Premio del giornale “Il Gazzettino” (1976); il Premio Speciale d’Onore, consegnato dalla figlia di E.A. Mario; la Coppa Regione Campania alla Mostra Nazionale di scultura di Piano di Sorrento; il Premio “Pasqua artisti 1978” ricevuto dalla baronessa Donna Mariella Spiezia. Dopo varie mostre di successo a Napoli, si trasferisce a Città di Castello dove raggiunge la maturità artistica. Capolavori da notare sono l’imponente “Ercole”, visibile a Monterchi (AR), dove è inserito nell’itinerario artistico della Madonna del Parto di Piero della Francesca. Il magnifico e altrettanto imponente “Leone”, è l’intensità del “Tributo a Toto”. Monumenti dello scultore si trovano a San Francesco nella chiesa di San Francesco a Città di Castello e alla Guardia di Finanza.
Silvano Fabbroni nasce nel 1957 ad Arezzo. Negli anni Settanta frequenta il Liceo Artistico di Firenze, dove nel 1976 fonda con alcuni compagni il Gruppo Oltrana, noto per le performance di spirito "dada". Dopo il diploma parte per un lungo viaggio in India, primo di una serie di itinerari nel mondo che preparano la strada a un visionario espressionismo astratto e figurativo. Negli anni Ottanta il pittore espone in varie città toscane. I soggiorni in Medio Oriente, India e Nord Africa apportano colori e idee. La spazialità delle forme ne esce rivoluzionata, il paesaggio contaminato. Nei primi anni Novanta la mostra nella sua città natale dal titolo “Soggetti deboli”, curata da Michele Loffredo, rappresenta la summa di un decennio di grande creatività. Segue un periodo segnato da un ritiro solitario, prologo tuttavia alla rinascita che avverrà dopo un viaggio in Messico. Con il nuovo millennio inizia una nuova fase. La lunga permanenza in Marocco porta l’artista a esplorare nel profondo una nuova frontiera culturale ed esistenziale. La tipologia dei lavori diventa così più intima. Nel 2012 espone nuovi lavori alla Villicana D’Annibale Galleria D’Arte, con una mostra intitolata “Amalgama” curata da Michele Loffredo (un catalogo sulla mostra è pubblicato su Blurb). Su quella scia Fabbroni prosegue oggi la sua ricerca, dopo essere tornato a vivere e lavorare ad Arezzo.
Sonia Fiacchini nasce il 4 agosto del 1964 ad Arezzo dove vive e lavora. Autodidatta, si avvicina alla pittura in giovane età, da adulta partecipa ad un corso di restauro di dipinti antichi presso lo studio Galoppi, ad un corso di doratura e laccatura all’Istituto Artistico di Anghiari affinando la conoscenza delle tecniche antiche e del colore. Frequenta alcuni corsi privati di maestri pittori, tra questi Vincenzo Calli per la tecnica mista. Nel suo percorso ci sono importanti riconoscimenti a concorsi internazionali, tra gli ultimi, il Premio Arti Visive “Em’arte” Pisa, Il premio di pittura “Arte città Amica” di Torino, “Restiamo Umani” Galleria La Spadarina di Piacenza, ed il “XXX Premio Firenze”. Partecipa in collettive in Italia e all’estero, partecipazioni a fiere d’Arte e numerose personali. Molti articoli parlano delle sue opere e sono pubblicate in numerosi cataloghi: il più importante, Volume “D’Arte Mondadori” 2012/13 e l’ultimo, “Artisti contemporanei in terra d’Arezzo”. I suoi quadri fanno parte di collezioni pubbliche e private in Italia e all’estero, ed esposte presso Il Museo Pinacoteca di Civitella in val di Chiana e la chiesa di Santa Maria della Pieve ad Arezzo.
Rino Giannini nasce a Pietrasanta (LU) nel 1939 ed è cresciuto nell’ambiente della lavorazione del marmo. Dopo varie esperienze, si è indirizzato verso la scultura, diplomandosi alla Scuola d'Arte di Pietrasanta. Come scultore professionista ha ottenuto commissioni importanti tra cui si segnalano il “ritratto di padre Ciampicon” per la Chiesa Dei Servi di Maria di Massa, quattro sculture di “Oranti” per una cappella del cimitero di Staglieno (GE), il “ritratto ufficiale di Federico Milkovich”, fondatore della U.I.L.M.D., il “ritratto di Henry Laurens” per la Historical Society di Charlestown e la “Madonna col Bambino” per la Casa del fanciullo delle Seycelles, il monumento per la zona commerciale di Seano (Prato) e le sculture commemorative di Monsieur Moulin e Charles De Gaulle per Cannes, Costa Azzurra. Nel 1975 è stato invitato a tenere la docenza del corso denominato "Tecnica del marmo" nella Scuola di Scultura dell'Accademia di Belle Arti di Carrara, mantenendo l’incarico per venti anni. Ancora oggi l’artista continua a scolpire nel suo studio denominato Scuola superiore di Scultura di Pietrasanta. Giannini è anche organizzatore e curatore di eventi artistici, ed è stato invitato a scolpire in simposi e altre manifestazioni di tipo figurativo in tutto il mondo (Francia, Spagna, Grecia, Svizzera, Israele, Libano, Siria, Stati Uniti). Nel 2013 espone alla Villicana D’Annibale Galleria D’Arte insieme a Silvestro Pistolesi, con una mostra intitolata “Le Visioni Vere e Fantastiche” curata da Liletta Fornasari (un catalogo sulla mostra è pubblicato su Blurb) e nel 2014 a “OroArezzo” nella mostra “Preziosismi d’arte contemporanea” ad Arezzo Fiere e Congressi curata da Danielle Villicana D’Annibale.
Gianfranco Giorni è nato ad Anghiari, a Cafaggiolo un podere in mezzo alla piana bonificata dai Camaldolesi nei primi secoli dell’anno mille, poi teatro della battaglia resa famosa per le vicende legate all’ affresco perduto di Leonardo da Vinci. Fino dall’ infanzia mostra particolare sensibilità per le forme ed i colori, giocando con l’argilla dei campi e i carboni spenti del grande focolare. La vista delle mura e del castello antico, da quella particolare angolatura, suscitano una profonda suggestione che sarà presente in tutta la sua attività futura di scultore. Compie studi ad indirizzo artistico all’ istituto d’arte di Sansepolcro e in seguito, a causa di una grave malattia del padre, è costretto a interrompere gli studi. Svolge per alcuni anni l’attività di intagliatore in legno. A seguito di concorso a cattedra, nei primi anni ottanta viene chiamato ad insegnare all’Istituto d’arte di Arezzo, quindi in quello di Anghiari e infine a Sansepolcro.
Fin da giovanissimo, si è dedicato a una continua e attenta ricerca nei vari campi del linguaggio artistico, dalla pittura alla grafica alla scultura, partecipa a numerose collettive e nel 1973 tiene la sua prima personale. Da allora svolge una intensa attività di pittore e scultore.
Alcune delle sue opere più importanti si trovano in spazi pubblici, come la “Minerva” in Piazza Risorgimento e nella sede centrale di BancaEtruria ad Arezzo. “Il Giardino dell’Armonia”, porta in bronzo della sala espositiva della Soprintendenza statale della stessa città. “L’Implorazione”, terracotta ingobbiata e oro, lunetta della porta eterna della cappella delle volte nella basilica di S. Domenico a Siena. Il Prigione in bronzo, nel parco XXV aprile a Sansepolcro (AR). “Quali Colombe”, bronzo e oro, per il giardino della memoria, nell’ex Campo di concentramento in località Renicci di Anghiari (AR). “Suonatrice di Flauto”, bronzo, per il museo della Contrada del Liocorno a Siena. “Profilo di Città”, refrattario dorato, sala Ottorino Goretti, per l’Unione dei Comuni a Sansepolcro (AR). “Stele Commemorativa”, cemento e bronzo, per il 40° anniversario della liberazione nel Comune di Pieve Santo Stefano (AR).
Giorni ha eseguito multipli per istituzioni pubbliche e aziende private e realizzato disegni e acquerelli per libri illustrati. Dal 2010 “Calliope” e “L’ Alloro” è il trofeo ufficiale del premio letterario “P.E.N. club italiano”. La sua produzione artistica è apparsa su varie pubblicazioni e riviste specializzate.
Nel suo laboratorio “Acquaviola” Giorni modella e fonde sculture attorniato dai famigliari, amici scultori ed ex allievi.
Franco Gualdani, di origini Valdarnese, vive ed opera nel Valdarno con studio a Loro Ciuffenna (AR). Ha frequentato l’Istituto d’Arte di Arezzo e il Magistero d’Arte di Porta Romana di Firenze. Ha insegnato Educazione Artistica nella Scuola Media proseguendo parallelamente l’attività artistica partecipando a numerose rassegne d’arte ed esponendo in collettive anche all’estero.
Dal 1962 al 1976 è presente al Premio Nazionale di Pittura “Ciuffenna”, Loro Ciuffenna (AR), 1974 medaglia d’argento ed è del 1967 la sua prima “segnalazione” al 2° Concorso di pittura e scultura sul tema “La Natività” organizzato dal centro Cattolico Studentesco di Zambra (PI). Nel 1981 vince il 1° premio alla 7° edizione del Premio Internazionale Pittura, Scultura e Grafica, Santa Croce (FI). Nel 1988 vince il concorso per la realizzazione del prestigioso “Palio Remiero” commissionato dalla Società Fiorentina “San Giovanni Battista”. Dal 1992 al 1998 è annualmente invitato alla rassegna di pittura, scultura, grafica “Altre luci” di San Giustino Valdarno (AR). Nel 1996 è invitato alla rassegna culturale (Sez. pittura) dal Comune di Oberdrauburg (Carinzia, Austria). Nel 1999 realizza il dipinto “Allegoria alla sorgente” commissionato dall’Amministrazione Comunale di Loro Ciuffenna per l’inaugurazione del nuovo ponte sul fiume Ciuffenna. Nel 2014 è stato menzionato alla 5° Edizione Concorso Nazionale di Pittura “Chimera Arte Arezzo” con l’opera “Autunno”. Le sue opere figurano in collezioni pubbliche e private anche all’estero.
Fabiana Laurenti nasce ad Arezzo 35 anni fa. Intraprende un percorso di studi canonico ma non sentito. Per questo ricerca costantemente la forma espressiva che può portarla ad esprimere la sua spiccata sensibilità. Inizia così una profonda e multi-sfaccettata esplorazione. Psicologia, bioenergetica, alimentazione naturale, discipline olistiche, ceramica, disegno, pittura, yoga, PNL, pedagogia. Con un unico centro: l'essere umano. Fino ad incontrare lei. La Fotografia.
Un colpo di fulmine, un grande amore che dura ormai da numerosi anni. Autodidatta, prende lezioni private da alcuni fotografi della zona, per poi approdare all'associazione Fotografica Imago che le conferisce contatti ed un primo step di formazione. Spirito libero per eccellenza si spinge oltre, fino alla fotografia di viaggio con Iago Corazza, fotografo National Geographic. Partecipa a dei work shop in Marocco, India Sacra ed India dei Colori. I suoi reportage vengono pubblicati da una rivista trimestrale, Intervista Magazine. Ma la forbice punta anche verso un'altra realtà: la fotografia musicale.
Da un paio di anni documenta concerti della scena jazz del centro Italia, collaborando con l'associazione Eventi Music Pool di Firenze. Oregon, Fabrizio Bosso, Paolo Fresu, Enrico Rava, Fred Wesley, Dave Holland, DeDe Breadgewater, Stefano Bollani, Pat Metheny sono alcuni degli artisti ritratti. Segue costantemente la Fantomatik Orchestra diventando la fotografa ufficiale della storica street band, fino ad accompagnarli sul palco del Pistoia Blues. Il suo percorso di studi raggiunge due insegnati di eccellenza: Antonin Kratotchvil ed Anders Petersen. Esperienza unica e grande opportunità di crescita creativa. A giugno realizza il reportage dell'Italian Brass Week 2014. Da un anno segue il musicista Ismaila Mbaye, percussionista senegalese, nelle sue performance. Il Battito del Mondo al Vespasiano di Rieti, Farafrik al Lido di Ostia e Finis Terrae di Antonio Calenda sono alcuni degli eventi ritratti. I suoi scatti sono spesso oggetto di personali esposizioni nel circuito cittadino. Confronto costante e necessario con se stessa e con gli altri. A giugno 2013 espone al Candiani di Mestre, con degli scatti all'artista Adolfina De Stefani, nella collettiva Remix Art. In collaborazione con la Lav, ad ottobre 2013, realizza la mostra "Se niente importa, non c'è nulla da salvare", uno spunto riflessivo sull'alimentazione odierna. I suoi scatti sono il soggetto di numerose locandine come il seminario di tecnica trombettistica tenuto da Fabrizio Bosso a Firenze od il concerto in collaborazione con l'associazione Alzheimer Italia che si terrà a novembre guest Fabrizio Bosso e Piero Odorici.
“Credo che in ogni scatto sia racchiuso un mondo. Voglio che le mie fotografie raccontino così bene quel mondo tanto da emozionare chi le sta osservando.
L'unica forma di ringraziamento adeguata alla Fotografia, per aver reso la mia vita una vita speciale”.
Adele Lo Feudo, in arte ALF, nasce a Cosenza nel 1967. Dopo gli studi classici e la laurea in giurisprudenza presso l'università di Salerno, si trasferisce a Perugia dove la sua vita cambia prendendo la via dell'arte. Si diploma interior designer ed insegna per sette anni in questo settore. Riprende a dipingere e consegue il diploma di maestro d'arte. Inizia il suo percorso artistico in modo serio e continuativo con partecipazioni a mostre collettive che, con il passare del tempo, lasciano sempre più il posto a personali. La prima è "Ali per volare" del 2010 a cui seguono "Fucsia" nel 2011, "Tante mani per ..." nel 2012, "Anima e Corpo" e "Riflessioni" nel 2013, “Artista d’avorio” nel 2014. Ha organizzato eventi come "Un petalo rosa … per non dimenticare", coinvolgendo sessantacinque artiste in un programma antiviolenza sulle donne, con successiva donazione delle opere esposte a Perugia e Cosenza, ma inizia anche la sua attività di performer. Nell'agosto 2013 nasce la sua prima performance "Vita" nel corso di Ubicazioni a Papasidero. Poi è la volta di "L'altra io" a Perugia nell’ambito della mostra "Materia e sapere …".
Ora l'attende il 7 novembre 2014, presso Via Cavour 85 di Arezzo la sua prossima performance "Spes" nell'ambito della sua personale "Qui non si muore!”. Partecipa alla Biennale D’Arte Contemporanea di Salerno, all'evento “Artisti con catalogo a seguito” presso il Museo della Carta e Filigrana di Fabriano. ALF è stata segnalata in vari concorsi e menzionata su vari testi. Le sue opere sono presenti in collezioni private e pubbliche. ALF continua il suo lavoro di ricerca interiore e di espressione individuale originale della sua forma artistica, sempre pronta a trasmettere oltre che emozioni anche messaggi sociali.
Dario Polvani, pittore autodidatta, è nato ad Arezzo dove vive e lavora in località S. Marco Villalba. Ha allestito varie mostre collettive e personali e fatto parte di vari gruppi di pittori toscani e umbri. Pluripremiato in concorsi di pittura a livello nazionale. Sue opere si trovano in Umbria nel Comune di Spello, nella chiesa di San Lorenzo a Bastia Umbra, nel piccolo Musei di Fighille di Citerna e nel Convento di Santa Chiara a Montefalco. In Toscana nelle chiese Aretine di Pieve a Quarto, S. Clemente in Valle e S. Firmina. Nel 1989 e 1994 ha dipinto il Palio della Balestra a Sansepolcro. Nel 2005 ha illustrato la pagina 179 dell'enciclopedia del Chianti senese. Nel 2002 ha esposto in Germania a Regensburg, nel 2005 e 2009 a Norimberga, e nel 2008 in Francia a Montbeliard, nel 2013 in collaborazione con Mario Cappelletti, direttore della “Art Gallery” di Castellina in Chianti, ha esposto in America a Chicago (Illinois) e a Menasha (Wisconsin), nel 2014 a Hinsade (Illinois) e Naples (Florida). Le sue opere sono presenti in Europa, America e Australia.
Maurizio Rapiti è nato nel 1985 a Sansepolcro (AR) e vive e lavora nella vicina Cerbara di Città di Castello (PG). Dopo aver conseguito il diploma di scuola superiore, si dedica alla pittura affiancando il padre, artista specializzato in falsi d’autore. Parallelamente a questa attività porta avanti una ricerca più introspettiva e concettuale, che staccandosi dall’arte classica lo avvicina a esiti più distintivi. Dal 2009 espone con personali e collettive, e partecipa a concorsi nazionali conseguendo importanti riconoscimenti. Negli anni Rapiti ha conseguito una cifra stilistica figurativa inconfondibile, sospesa tra reale e onirico, carica della luce, dei colori e dei silenzi che contraddistinguono la sua Valtiberina.
Armando Schiavone è nato a Casal di Principe (CE) nel 1956, vissuto a Napoli, e diplomato all’Istituto d’Arte di Napoli “F. Palizzi”, sezione Decorazione Pittorica, nel 1976. Diplomato Istituto d’Arte “U. Boccioni”, di Napoli, in fotografia e grafica pubblicitaria nel 1999. Negli 80 ha affrescato molti locali a Napoli e nel 2000 si trasferisce ad Arezzo, laureandosi all’Università di Siena in Beni Culturali ad Arezzo nel 2010. Ha lavorato al “Magiotti” di Montevarchi come assistente tecnico fotografico. Attualmente lavora come tecnico di laboratorio nelle Discipline Pittoriche e Fotografiche al Liceo Artistico “Piero della Francesca” di Arezzo.
Jaya Schuerch nasce nel 1958 a Santa Barbara, California. Nel 1972 si trasferisce dapprima con la famiglia a Berne e poi a Zurigo dove, dal 1978 a 1980 intraprende studi tecnici all’ETH (Scuola Politecnica Federale di Zurigo). Nel 1981 inizia un lungo periodo di viaggi e di studio che la portano dapprima in Asia e poi in California dove studia botanica, biologia e arte. Successivamente si trasferisce alle Hawaii dove lavora come assistente per un’artista ceramista e un’artista del tessile. Nel 1986 effettua un soggiorno di studio a Pietrasanta, dove impara la lavorazione del marmo, mentre l’anno dopo ritorna in California dove per un biennio compie un apprendistato in restauro di scultura. Nell’88 ritorna in Europa dedicandosi a tempo pieno alle sculture. Nel 2001 decide di stabilire un studio di scultura in marmo con altri artisti a Pietrasanta: Studio Pescarella. Tiene anche un proprio atelier a Zurigo. Lei è stata invitata a partecipare in simposi monumentali in tutto il mondo. Le sue sculture si trovano in Africa, Francia, USA, Svizzera, Germania, Australia, China, Taiwan, Corea del Sud, per citarne alcuni.
Malia Stolfi nasce a Prato il 16 aprile 1958. Ha frequentato l'Istituto Leonardo da Vinci di Prato. Le sue opere sono incentrate sui muri, che usa come schermi per proiettare ricordi e sensazioni del passato e presente. Ha esposto in varie gallerie a Firenze tra cui il prestigioso Caffè Letterario Giubbe Rosse dove si trova un suo quadro in mostra permanente. Un'altra opera è al Telesia Museum di San Roberto a Reggio Calabria. Vive e lavora a Firenze.
Riccardo Terziani è nato ad Arezzo il 5 ottobre 1973. Ha vissuto per molti anni a Patrignone, una frazione alle porte della città, luogo dell’infanzia e della giovinezza, delle amicizie e delle scorribande giovanili, della memoria e dell’immaginazione.
È proprio qui che comincia a sviluppare le sue passioni: dalla musica degli Who e dei Pink Floyd al cinema, partendo dall’horror per arrivare fino all’amata Nouvelle Vague di fine anni Cinquanta. Conseguita la maturità chimica nel 1992 presso l’Itis “Galileo Galilei” di Arezzo, si iscrive al Corso di Lingue e Letterature Straniere presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Siena. In quegli anni affronta con entusiasmo la letteratura. Ama Proust, Yourcenar, Camus e Robbe-Grillet, senza tralasciare i suoi principali interessi: il cinema e la musica.
Nel 2006, viene introdotto da un amico nell’azienda Copy One – oggi Copy Service di cui è socio – dove si dedica con passione al mondo della grafica. Nel frattempo si avvicina allo scrittore David Herbert Lawrence, del quale abbraccia l’idea antiprogressista di un ritorno a una vita anti-tecnologica, e scopre gruppi quali The Focus Group, The Advisor Circle e Belbury Poly di cui condivide la logica passatista. Tutti questi elementi si fondono per dare forma al suo linguaggio artistico attuale.
Nel 2013 espone alla Villicana D’Annibale Galleria D’Arte, con una mostra personale intitolata “appunti di grafica” curata da Danielle Villicana D’Annibale (un catalogo sulla mostra è pubblicato su Blurb).
Mario Valentini è un pittore e scultore. Nativo di Montevarchi, si forma a Firenze nell’anno 1968. Frequenta l’ambiente artistico della città in particolare lo studio del pittore Nazzareno Malinconi in piazza Savonarola. In quel periodo trova un suo ambiente in via Borgo Ognissanti e dopo un anno si trasferisce in via Pellicceria, 2, dove resterà fino al 1981. Consolidata la sua capacità artistica e la sua formazione culturale si dedica ad opere di decisa forza espressiva con cui affronta il tema dell’uomo di fronte a se stesso.
Espone in numerose mostre personali e collettive in Italia, Francia e New York. Ha numerosi produzioni litografiche in vari paesi, come Austria, Germania, Hong Kong, Usa, Francia, Sud Africa, Corea, Singapore, Portogallo, Inghilterra, e nelle Filippine. È stato selezionato nel concorso, bozzettisti italiani per l’emissione dei valori bollati postali. Ha realizzato, con il pittore e collega Mario Carducci, una palla collocata nel chiostro della collegiata di Casole d’Elsa (SI). Una crocifissione in permanenza nell’ospedale di S. Maria alla Gruccia del Valdarno (AR). Una ascensione nella cappellina dei padri cappuccini di Montevarchi (AR). Fa parte dei trecento artisti a Palazzo Borromeo (MI). È nella collezione, “I Tondi” di Duilio Zanni (MI). Attualmente viva ed opera a Montevarchi (AR).
Filippo Volpi nasce a Città di Castello, il 26 Dicembre 1982. La sua vena artistica si manifesta all’età di venticinque anni, a seguito della visita al museo presso la casa natale di Michelangelo a Caprese, dove viene folgorato e si innamora della Scultura. Dopo i primi tentativi con utensili tutt’altro che adeguati, è stato un susseguirsi di altre opere sognate nella notte e create nei pochi momenti liberi della giornata. Inizialmente focalizza la sua passione nella riproduzione degli antichi blasoni e stemmi in pietra, partecipando con entusiasmo alle divertenti rievocazioni storiche medioevali, esibendosi al pubblico come “scalpellino”. Autodidatta e sperimentatore, dal 2013, la sua creazione artistica, maturando nel frattempo, lo porta sempre più ad affinare la tecnica nello scolpire nuove opere, nella lavorazione di altri materiali oltre alla Pietra ed ultimamente anche nella Pittura.
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Brevi biografie:
Antonia Barbarossa nasce a Milano nel 1969, dove si diploma al Liceo Artistico Statale I Hajech, allieva del maestro Enzo Esposito. Partecipa a varie collettive e la prima personale è a Montevarchi presentata dall'artista fiorentino Oreste Borri. Nel 2010 nasce il "Pop Metropolitano", l'immagine di un mondo in continuo movimento che ritrova se stesso e la propria individualità nella libertà della mente. Espone diverse volte a Firenze, disegna la copertina per un libro della Lef e nel 2013 vince il concorso del Corriere della Sera per la copertina dell'inserto culturale "La Lettura". Realizza la copertina e i disegni interni per il trimestrale "Liber" (in vendita alla Feltrinelli) e a ottobre espone alla Triennale di Milano con "Cento copertine d'autore" a cura di G. Colin, insieme ai maggiori artisti contemporanei, Weiwei, Dorfles, Pistoletto, Christo, Botero, Renzo Piano, per citarne alcuni. Da dicembre collabora con il Corriere Fiorentino (da ricordare la pubblicazione del disegno "Matteo Renzi prende la tramvia e arriva a Roma" in occasione della nomina di Renzi a segretario di partito”).
Neal Barab inizia la sua carriera in California, dove vive e lavora per alcuni anni, diplomandosi nel 1982 in Belle Arti all’Università di Santa Cruz.
Nell’ottobre del 1987 si trasferisce a Pietrasanta, in Versilia, e durante questo periodo spesso trascorre le estati in Svezia per lavorare il granito. Dal Gennaio del 2002 fa parte del nuovo Studio Pescarella in Vallecchia (Pietrasanta).
Ha avuto esposizioni in Europa e gli Stati Uniti ma soprattutto a Zurigo, Stoccolma, Amsterdam e Londra. Ha installato una scultura monumentale in marmo a due pezzi nel parco delle Sculture nell’aprile del 2001. Ha tenuto Symposium in Svezia, Cina, Israele e Germania. Di sé dice ...“Sono un appassionato della pietra in tutte le sue tinte e possibilità tattili. Da alcuni anni opero accostamenti con diversi tipi di pietra per un’unica composizione. Trovo particolarmente interessante il lavoro con architetti e progettisti di giardini per creare opere d’arte unendo natura, architettura e scultura”.
Vincenzo Calli nasce nel 1953 ad Anghiari (AR). Dopo essersi diplomato all’Istituto d'Arte di Sansepolcro, frequenta l’Accademia delle Belle Arti di Firenze. A soli 21 anni tiene la sua prima mostra. Nel 1984 si fa conoscere negli Stati Uniti, esponendo alla World’s Fair Exposition di New Orleans. Nel 1986 ottiene il premio Arte 86 della rivista Mondadori per la pittura. Nel 1993 è invitato a esporre presso la storica Galleria Bemheim-Jeune di Parigi. Il catalogo della mostra è presentato dal critico Roger Bouillot e dallo scrittore Alberto Bevilacqua. Nel 1997 riprende la via degli States, dove espone in due personali alla Camino Real Gallery di Boca Raton (Florida) e al Albemarle Gallery di Londra.
Negli anni Calli alterna personali in prestigiose gallerie mondiali a ritorni nella sua terra, come l’esposizione del 2004 a Palazzo Inghirami a Sansepolcro o quella di tre anni dopo nella natia Anghiari, a Palazzo Taglieschi. Nel 2009 è in Canada, dove espone alla Art Gallery di Calgary e alla Loch Gallery di Toronto. Con quest’ultima è presente anche alla Toronto International Art Fair. Nel 2010 è in mostra presso l’Atrio d’Onore della Provincia di Arezzo e nel 2011 al Museo Casa di Dante di Firenze. Nel 2012 espone con il titolo “Forme e profumi toscani” alla Villicana D’Annibale Galleria D’Arte di Arezzo, sempre nel 2012 è invitato per una personale alla Nuart Gallery a Santa Fe, New Messico, USA, dove esporrà nuovamente in novembre 2014. Nel 2013 è l’artista del calendario 2014 della Banca Etruria di Arezzo – “Terre d’incanto” con esposizione nella Fondazione Museo Ivan Bruschi Arezzo. Nel 2014 espone a Palazzo Inghirami, con una personale dal titolo “Istinti Primordiali” Sansepolcro (AR).
Pinque Clark nasce a Little Rock (Arkansas) negli Stati Uniti. Si trasferisce a Boulder (Colorado) nel 1980 per seguire la carriera di geologa, che in seguito viene messa da parte per la sua passione più grande: la fotografia. Nel 2011 l’americana diventa fotografa professionista. La prima mostra significativa è nello stesso anno, intitolata “It's All Here In Black and White”, alla Terry Bell Photographic Gallery di Denver (Colorado). Da allora, ha esposto nell’ambito di mostre e concorsi regionali, nazionali e internazionali, conseguendo importanti premi.
Pinque Clark ha pubblicato anche due libri: The Car Guy Tour, Italy nel 2013 e My Colorado nel 2014.
Espone a Via Cavour 85 ad Arezzo nello stesso anno, con una mostra personale intitolata “America and Italy Lands I Love” curata da Danielle Villicana D’Annibale (un catalogo sulla mostra è pubblicato su Blurb).
Gianna Cocchi nasce a Barberino di Mugello nel 1955, vive a Firenze dal 1981 dove ha approfondito i suoi studi di pittura, ha partecipato a mostre sia collettive che personali. Da ricordare la partecipazione alla Biennale di Firenze nel 2013, ha esposto uno splendido nudo di donna a Palazzo Medici Riccardi – Firenze nel 2014 e a settembre 2014 ha presentato una sua personale al Palazzo Pretorio di Barberino di Mugello.
La pittura di Gianna Cocchi in questi anni di attiva ed incessante ricerca, ha raggiunto, in modo naturale e spontaneo, una delle grandi mete di ogni artista: uno stile personale. Gianna, nei suoi soggetti, spazia tra il ritratto, la natura morta ed il paesaggio, ma è soprattutto negli ultimi due che la troviamo artista inconfondibile. Due i motivi: l’uso personalissimo della spatola e il raggiungimento di accordi cromatici armoniosi e… femminili. Dipingere con la spatola richiede una gestualità, un’immediatezza che, alle volte, nei dipinti a pennello si perdono. Gianna ha un suo tocco personalissimo, ordinato e carico di materia che ‘non si ripensa’ e che non impasta il colore.
Il risultato ricorda il mosaico e, si tratti di marine o di vasi di fiori, l’artista riesce sempre a creare atmosfere cromatiche gioiose e a comunicare un senso di vita in movimento. L’input che lega questi soggetti alla realtà rimane solo il punto di partenza, Gianna, infatti, ci propone un mondo che ricorda quello reale ma filtrato dalle sue vibranti emozioni.
Irma Corsini è nata a San Giustino (Perugia), vive e lavora ad Arezzo. Attiva da tanti anni, ha partecipato a numerose rassegne e premi internazionali ottenendo consensi e riconoscimenti fra i quali si ricordano nel 2000 il “Premio Presidente della Giuria” al XVIII “Premio Firenze” e nel 2001 al “Premio Italia per le Arti Visive” la copertina della rivista Eco d’arte moderna. Sue opere sono presenti in enti pubblici e presso collezionisti italiani e stranieri.
Dell’attività degli ultimi anni si ricordano: nel 2006 la rassegna “Arcipelago” alla “Sassetti Cultura” di Milano e i riconoscimenti al concorso “Donne interpreti del loro tempo” ad Arezzo e al “Premio Santhià”; nel 2007 “L’altro sguardo” nel Palazzo della Loggia a Noale, la mostra degli artisti premiati al XXIV “Premio Firenze” alla Galleria Provinciale “Via Larga” a Firenze e il riconoscimento al Premio “Foiano città del Carnevale”; nel 2008 la mostra premio a Palazzo Cerretani dal XXV “Premio Firenze” e la personale “Identikit ipotetico” alla Galleria del Candelaio a Firenze.
Danielle Villicana D'Annibale è una personalità vivace e poliedrica: artista, studiosa d'arte, pittrice, scultrice, ceramista, scenografa, gallerista e curatrice. Nasce negli Stati Uniti a San Francisco, in California, nel 1972. Nel 1993 Danielle Villicana D’Annibale ha svolto il ruolo di assistente per Eugenia Butler per il progetto “The Kitchen Table Project” presentato ad “ART/LA’93”, dove erano presenti artisti del calibro di Marina Abramovic, Carolee Schneemann, Felipe Ehrenberg e altre trenta figure di livello internazionale. Nel 1994 si laurea con un B.A. in Storia dell’arte e arti visive al Occidental College di Los Angeles. L'amore per il Rinascimento la porta in Italia nello stesso anno, dove frequenta maestri e atelier fiorentini, dallo Charles Cecil Studios alla Florence Academy, fino allo studio del maestro Fiorentino Silvestro Pistolesi nel 1996. In seguito apprende la tecnica dell'affresco alla scuola di Leonetto Tintori di Prato. Dal 1998 al 2000 è stata scultrice per Treadway Industries nell’ambito dei progetti “Venetian Hotel & Casino”, “Aladdin Gaming”, “Universal Studios Giappone”, “Disney California Adventure” e altri. Nel 1999 ha svolto la mansione di pittrice e decoratrice per Saltman Art a Burbank, Los Angeles, di nuovo per i progetti “Venetian Hotel & Casino”.
Nel 2001 torna in Italia per lavorare per lo scultore americano Milton Hebald. Si iscrive all'Accademia di Belle Arti di Roma dove ha per docente Costantino Baldino. Nel 2003 è stata assistente scenografa di Francesco Frigeri, a Cinecittà, per il film “The Passion of the Christ” di Mel Gibson. Prosegue nel frattempo con le ricerche plastiche e pittoriche, virando verso l'astrazione. La statunitense si trasferisce ad Arezzo nel 2005, e raggiunge il diploma accademico con lode nel 2006. Coadiuvata dal marito Maurizio D’Annibale, light designer, Danielle inizia a lavorare al progetto “Villa Margherita a Paradise for Artists in Tuscany” e apre, nel 2010, una galleria d’arte contemporanea, “Villicana D'Annibale Galleria D'Arte”, nel cuore di Arezzo, da subito luogo d’incontro privilegiato per artisti italiani e stranieri.
Dal 1994 ha partecipato a mostre personali e collettive in Italia e negli Stati Uniti. Negli ultimi anni è stata protagonista di quattro mostre personali significative: “American Spirit” nel 2012, “Mimì Cocò & Co.” nel 2013 e le più recenti “Cocktails” e “Graffi Spirituali” nel 2014. Recentemente nel luglio 2014, lei è stata uno dei quattro artisti nella mostra collettiva “Femminilità del Sacro” al Museo Cassero in Monte San Savino.
Dal 2010 a oggi ha curato e organizzato insieme al suo marito oltre sessantacinque mostre, e anche vari concerti, incontri letterari ed eventi culturali all’interno della “Villicana D’Annibale Galleria D’Arte” e il nuovo spazio espositivo “Via Cavour 85” di Arezzo, e in altri bellissimi luoghi incluso “Villa Cicaleto” e il prestigioso “Arezzo Fiere & Congressi”. Molti articoli parlano delle sue opere e lavori come artista e curatrice e suoi lavori sono pubblicate in vari cataloghi incluso: “American Spirit”, “Mimi, Cocò & Co.”, pubblicati da Blurb e distribuiti su Amazon, e l’ultimo, “Artisti contemporanei in terra d’Arezzo”. Fa parte del California Art Club, Montevarchi Arte, Toscana Cultura ed è fondatrice, assieme al marito, del Villa Margherita International Art Club.
Tetsuji Endo nasce a Chiba (Giappone) il 21 settembre 1977. Si laurea nel 2002 presso la prestigiosa Università di arte Musashino bijutsu Daigaku di Tokyo con specializzazione nella pittura a olio. Dopo aver conseguito la laurea, impartisce lezioni di pittura a olio presso l’ istituto Funabashi Bijutsu Yobikou. Nello stesso periodo realizza opere di scultura e decorazioni murali e di interni. Dal 1999 al 2002 esegue allestimenti e promuove mostre presso gallerie d’arte giapponesi. Dal 2002 al 2005 lavora come pittore scenografo presso il Teatro Shinbashi e il Teatro Nazionale Giapponese di Tokyo, spinto dal desiderio di conoscere meglio la cultura giapponese. Nel 2006, al fine di studiare in maniera più approfondita l’arte e la cultura italiana, decide di trasferirsi in Italia, paese che da sempre esercita in lui fascino e ispirazione, dove lavora come decoratore di interni e realizza opere di pittura per clienti privati. L’artista, attraverso l’esperienza artistica sviluppata in Italia, desidera esprimere la propria identità di uomo profondamente giapponese.
Nel 2014 espone a Via Cavour 85 ad Arezzo, con una mostra personale intitolata “Tra Sogni e Battaglie” curata da Danielle Villicana D’Annibale (un catalogo sulla mostra è pubblicato su Blurb).
Carlo Esposito si e evolve attraverso gli anni ma non smette di stupirci l’assoluta unicità delle opere di Carlo Esposito che traggono la loro linfa vitale dalle sue radici partenopee. Nasce infatti ad Ercolano dove vive fino agli anni Settanta. Appassionato di cinema e teatro, trova il sistema per esprimere il suo eclettismo all’Itis “A. Volta” dove grazie agli insegnamenti di fucina e fonderia, avviene il suo primo approccio con il ferro: il materiale con cui forgerà (è proprio il caso dirlo!) le sue sculture. Dal 1965 ha iniziato la sua attività di istruttore al Filangieri di Napoli, che lo impegnerà assieme a quella di artista. Già le prime opere gli valgono l’approvazione del pubblico, della critica e riconoscimenti ufficiali come il Primo Premio del giornale “Il Gazzettino” (1976); il Premio Speciale d’Onore, consegnato dalla figlia di E.A. Mario; la Coppa Regione Campania alla Mostra Nazionale di scultura di Piano di Sorrento; il Premio “Pasqua artisti 1978” ricevuto dalla baronessa Donna Mariella Spiezia. Dopo varie mostre di successo a Napoli, si trasferisce a Città di Castello dove raggiunge la maturità artistica. Capolavori da notare sono l’imponente “Ercole”, visibile a Monterchi (AR), dove è inserito nell’itinerario artistico della Madonna del Parto di Piero della Francesca. Il magnifico e altrettanto imponente “Leone”, è l’intensità del “Tributo a Toto”. Monumenti dello scultore si trovano a San Francesco nella chiesa di San Francesco a Città di Castello e alla Guardia di Finanza.
Silvano Fabbroni nasce nel 1957 ad Arezzo. Negli anni Settanta frequenta il Liceo Artistico di Firenze, dove nel 1976 fonda con alcuni compagni il Gruppo Oltrana, noto per le performance di spirito "dada". Dopo il diploma parte per un lungo viaggio in India, primo di una serie di itinerari nel mondo che preparano la strada a un visionario espressionismo astratto e figurativo. Negli anni Ottanta il pittore espone in varie città toscane. I soggiorni in Medio Oriente, India e Nord Africa apportano colori e idee. La spazialità delle forme ne esce rivoluzionata, il paesaggio contaminato. Nei primi anni Novanta la mostra nella sua città natale dal titolo “Soggetti deboli”, curata da Michele Loffredo, rappresenta la summa di un decennio di grande creatività. Segue un periodo segnato da un ritiro solitario, prologo tuttavia alla rinascita che avverrà dopo un viaggio in Messico. Con il nuovo millennio inizia una nuova fase. La lunga permanenza in Marocco porta l’artista a esplorare nel profondo una nuova frontiera culturale ed esistenziale. La tipologia dei lavori diventa così più intima. Nel 2012 espone nuovi lavori alla Villicana D’Annibale Galleria D’Arte, con una mostra intitolata “Amalgama” curata da Michele Loffredo (un catalogo sulla mostra è pubblicato su Blurb). Su quella scia Fabbroni prosegue oggi la sua ricerca, dopo essere tornato a vivere e lavorare ad Arezzo.
Sonia Fiacchini nasce il 4 agosto del 1964 ad Arezzo dove vive e lavora. Autodidatta, si avvicina alla pittura in giovane età, da adulta partecipa ad un corso di restauro di dipinti antichi presso lo studio Galoppi, ad un corso di doratura e laccatura all’Istituto Artistico di Anghiari affinando la conoscenza delle tecniche antiche e del colore. Frequenta alcuni corsi privati di maestri pittori, tra questi Vincenzo Calli per la tecnica mista. Nel suo percorso ci sono importanti riconoscimenti a concorsi internazionali, tra gli ultimi, il Premio Arti Visive “Em’arte” Pisa, Il premio di pittura “Arte città Amica” di Torino, “Restiamo Umani” Galleria La Spadarina di Piacenza, ed il “XXX Premio Firenze”. Partecipa in collettive in Italia e all’estero, partecipazioni a fiere d’Arte e numerose personali. Molti articoli parlano delle sue opere e sono pubblicate in numerosi cataloghi: il più importante, Volume “D’Arte Mondadori” 2012/13 e l’ultimo, “Artisti contemporanei in terra d’Arezzo”. I suoi quadri fanno parte di collezioni pubbliche e private in Italia e all’estero, ed esposte presso Il Museo Pinacoteca di Civitella in val di Chiana e la chiesa di Santa Maria della Pieve ad Arezzo.
Rino Giannini nasce a Pietrasanta (LU) nel 1939 ed è cresciuto nell’ambiente della lavorazione del marmo. Dopo varie esperienze, si è indirizzato verso la scultura, diplomandosi alla Scuola d'Arte di Pietrasanta. Come scultore professionista ha ottenuto commissioni importanti tra cui si segnalano il “ritratto di padre Ciampicon” per la Chiesa Dei Servi di Maria di Massa, quattro sculture di “Oranti” per una cappella del cimitero di Staglieno (GE), il “ritratto ufficiale di Federico Milkovich”, fondatore della U.I.L.M.D., il “ritratto di Henry Laurens” per la Historical Society di Charlestown e la “Madonna col Bambino” per la Casa del fanciullo delle Seycelles, il monumento per la zona commerciale di Seano (Prato) e le sculture commemorative di Monsieur Moulin e Charles De Gaulle per Cannes, Costa Azzurra. Nel 1975 è stato invitato a tenere la docenza del corso denominato "Tecnica del marmo" nella Scuola di Scultura dell'Accademia di Belle Arti di Carrara, mantenendo l’incarico per venti anni. Ancora oggi l’artista continua a scolpire nel suo studio denominato Scuola superiore di Scultura di Pietrasanta. Giannini è anche organizzatore e curatore di eventi artistici, ed è stato invitato a scolpire in simposi e altre manifestazioni di tipo figurativo in tutto il mondo (Francia, Spagna, Grecia, Svizzera, Israele, Libano, Siria, Stati Uniti). Nel 2013 espone alla Villicana D’Annibale Galleria D’Arte insieme a Silvestro Pistolesi, con una mostra intitolata “Le Visioni Vere e Fantastiche” curata da Liletta Fornasari (un catalogo sulla mostra è pubblicato su Blurb) e nel 2014 a “OroArezzo” nella mostra “Preziosismi d’arte contemporanea” ad Arezzo Fiere e Congressi curata da Danielle Villicana D’Annibale.
Gianfranco Giorni è nato ad Anghiari, a Cafaggiolo un podere in mezzo alla piana bonificata dai Camaldolesi nei primi secoli dell’anno mille, poi teatro della battaglia resa famosa per le vicende legate all’ affresco perduto di Leonardo da Vinci. Fino dall’ infanzia mostra particolare sensibilità per le forme ed i colori, giocando con l’argilla dei campi e i carboni spenti del grande focolare. La vista delle mura e del castello antico, da quella particolare angolatura, suscitano una profonda suggestione che sarà presente in tutta la sua attività futura di scultore. Compie studi ad indirizzo artistico all’ istituto d’arte di Sansepolcro e in seguito, a causa di una grave malattia del padre, è costretto a interrompere gli studi. Svolge per alcuni anni l’attività di intagliatore in legno. A seguito di concorso a cattedra, nei primi anni ottanta viene chiamato ad insegnare all’Istituto d’arte di Arezzo, quindi in quello di Anghiari e infine a Sansepolcro.
Fin da giovanissimo, si è dedicato a una continua e attenta ricerca nei vari campi del linguaggio artistico, dalla pittura alla grafica alla scultura, partecipa a numerose collettive e nel 1973 tiene la sua prima personale. Da allora svolge una intensa attività di pittore e scultore.
Alcune delle sue opere più importanti si trovano in spazi pubblici, come la “Minerva” in Piazza Risorgimento e nella sede centrale di BancaEtruria ad Arezzo. “Il Giardino dell’Armonia”, porta in bronzo della sala espositiva della Soprintendenza statale della stessa città. “L’Implorazione”, terracotta ingobbiata e oro, lunetta della porta eterna della cappella delle volte nella basilica di S. Domenico a Siena. Il Prigione in bronzo, nel parco XXV aprile a Sansepolcro (AR). “Quali Colombe”, bronzo e oro, per il giardino della memoria, nell’ex Campo di concentramento in località Renicci di Anghiari (AR). “Suonatrice di Flauto”, bronzo, per il museo della Contrada del Liocorno a Siena. “Profilo di Città”, refrattario dorato, sala Ottorino Goretti, per l’Unione dei Comuni a Sansepolcro (AR). “Stele Commemorativa”, cemento e bronzo, per il 40° anniversario della liberazione nel Comune di Pieve Santo Stefano (AR).
Giorni ha eseguito multipli per istituzioni pubbliche e aziende private e realizzato disegni e acquerelli per libri illustrati. Dal 2010 “Calliope” e “L’ Alloro” è il trofeo ufficiale del premio letterario “P.E.N. club italiano”. La sua produzione artistica è apparsa su varie pubblicazioni e riviste specializzate.
Nel suo laboratorio “Acquaviola” Giorni modella e fonde sculture attorniato dai famigliari, amici scultori ed ex allievi.
Franco Gualdani, di origini Valdarnese, vive ed opera nel Valdarno con studio a Loro Ciuffenna (AR). Ha frequentato l’Istituto d’Arte di Arezzo e il Magistero d’Arte di Porta Romana di Firenze. Ha insegnato Educazione Artistica nella Scuola Media proseguendo parallelamente l’attività artistica partecipando a numerose rassegne d’arte ed esponendo in collettive anche all’estero.
Dal 1962 al 1976 è presente al Premio Nazionale di Pittura “Ciuffenna”, Loro Ciuffenna (AR), 1974 medaglia d’argento ed è del 1967 la sua prima “segnalazione” al 2° Concorso di pittura e scultura sul tema “La Natività” organizzato dal centro Cattolico Studentesco di Zambra (PI). Nel 1981 vince il 1° premio alla 7° edizione del Premio Internazionale Pittura, Scultura e Grafica, Santa Croce (FI). Nel 1988 vince il concorso per la realizzazione del prestigioso “Palio Remiero” commissionato dalla Società Fiorentina “San Giovanni Battista”. Dal 1992 al 1998 è annualmente invitato alla rassegna di pittura, scultura, grafica “Altre luci” di San Giustino Valdarno (AR). Nel 1996 è invitato alla rassegna culturale (Sez. pittura) dal Comune di Oberdrauburg (Carinzia, Austria). Nel 1999 realizza il dipinto “Allegoria alla sorgente” commissionato dall’Amministrazione Comunale di Loro Ciuffenna per l’inaugurazione del nuovo ponte sul fiume Ciuffenna. Nel 2014 è stato menzionato alla 5° Edizione Concorso Nazionale di Pittura “Chimera Arte Arezzo” con l’opera “Autunno”. Le sue opere figurano in collezioni pubbliche e private anche all’estero.
Fabiana Laurenti nasce ad Arezzo 35 anni fa. Intraprende un percorso di studi canonico ma non sentito. Per questo ricerca costantemente la forma espressiva che può portarla ad esprimere la sua spiccata sensibilità. Inizia così una profonda e multi-sfaccettata esplorazione. Psicologia, bioenergetica, alimentazione naturale, discipline olistiche, ceramica, disegno, pittura, yoga, PNL, pedagogia. Con un unico centro: l'essere umano. Fino ad incontrare lei. La Fotografia.
Un colpo di fulmine, un grande amore che dura ormai da numerosi anni. Autodidatta, prende lezioni private da alcuni fotografi della zona, per poi approdare all'associazione Fotografica Imago che le conferisce contatti ed un primo step di formazione. Spirito libero per eccellenza si spinge oltre, fino alla fotografia di viaggio con Iago Corazza, fotografo National Geographic. Partecipa a dei work shop in Marocco, India Sacra ed India dei Colori. I suoi reportage vengono pubblicati da una rivista trimestrale, Intervista Magazine. Ma la forbice punta anche verso un'altra realtà: la fotografia musicale.
Da un paio di anni documenta concerti della scena jazz del centro Italia, collaborando con l'associazione Eventi Music Pool di Firenze. Oregon, Fabrizio Bosso, Paolo Fresu, Enrico Rava, Fred Wesley, Dave Holland, DeDe Breadgewater, Stefano Bollani, Pat Metheny sono alcuni degli artisti ritratti. Segue costantemente la Fantomatik Orchestra diventando la fotografa ufficiale della storica street band, fino ad accompagnarli sul palco del Pistoia Blues. Il suo percorso di studi raggiunge due insegnati di eccellenza: Antonin Kratotchvil ed Anders Petersen. Esperienza unica e grande opportunità di crescita creativa. A giugno realizza il reportage dell'Italian Brass Week 2014. Da un anno segue il musicista Ismaila Mbaye, percussionista senegalese, nelle sue performance. Il Battito del Mondo al Vespasiano di Rieti, Farafrik al Lido di Ostia e Finis Terrae di Antonio Calenda sono alcuni degli eventi ritratti. I suoi scatti sono spesso oggetto di personali esposizioni nel circuito cittadino. Confronto costante e necessario con se stessa e con gli altri. A giugno 2013 espone al Candiani di Mestre, con degli scatti all'artista Adolfina De Stefani, nella collettiva Remix Art. In collaborazione con la Lav, ad ottobre 2013, realizza la mostra "Se niente importa, non c'è nulla da salvare", uno spunto riflessivo sull'alimentazione odierna. I suoi scatti sono il soggetto di numerose locandine come il seminario di tecnica trombettistica tenuto da Fabrizio Bosso a Firenze od il concerto in collaborazione con l'associazione Alzheimer Italia che si terrà a novembre guest Fabrizio Bosso e Piero Odorici.
“Credo che in ogni scatto sia racchiuso un mondo. Voglio che le mie fotografie raccontino così bene quel mondo tanto da emozionare chi le sta osservando.
L'unica forma di ringraziamento adeguata alla Fotografia, per aver reso la mia vita una vita speciale”.
Adele Lo Feudo, in arte ALF, nasce a Cosenza nel 1967. Dopo gli studi classici e la laurea in giurisprudenza presso l'università di Salerno, si trasferisce a Perugia dove la sua vita cambia prendendo la via dell'arte. Si diploma interior designer ed insegna per sette anni in questo settore. Riprende a dipingere e consegue il diploma di maestro d'arte. Inizia il suo percorso artistico in modo serio e continuativo con partecipazioni a mostre collettive che, con il passare del tempo, lasciano sempre più il posto a personali. La prima è "Ali per volare" del 2010 a cui seguono "Fucsia" nel 2011, "Tante mani per ..." nel 2012, "Anima e Corpo" e "Riflessioni" nel 2013, “Artista d’avorio” nel 2014. Ha organizzato eventi come "Un petalo rosa … per non dimenticare", coinvolgendo sessantacinque artiste in un programma antiviolenza sulle donne, con successiva donazione delle opere esposte a Perugia e Cosenza, ma inizia anche la sua attività di performer. Nell'agosto 2013 nasce la sua prima performance "Vita" nel corso di Ubicazioni a Papasidero. Poi è la volta di "L'altra io" a Perugia nell’ambito della mostra "Materia e sapere …".
Ora l'attende il 7 novembre 2014, presso Via Cavour 85 di Arezzo la sua prossima performance "Spes" nell'ambito della sua personale "Qui non si muore!”. Partecipa alla Biennale D’Arte Contemporanea di Salerno, all'evento “Artisti con catalogo a seguito” presso il Museo della Carta e Filigrana di Fabriano. ALF è stata segnalata in vari concorsi e menzionata su vari testi. Le sue opere sono presenti in collezioni private e pubbliche. ALF continua il suo lavoro di ricerca interiore e di espressione individuale originale della sua forma artistica, sempre pronta a trasmettere oltre che emozioni anche messaggi sociali.
Dario Polvani, pittore autodidatta, è nato ad Arezzo dove vive e lavora in località S. Marco Villalba. Ha allestito varie mostre collettive e personali e fatto parte di vari gruppi di pittori toscani e umbri. Pluripremiato in concorsi di pittura a livello nazionale. Sue opere si trovano in Umbria nel Comune di Spello, nella chiesa di San Lorenzo a Bastia Umbra, nel piccolo Musei di Fighille di Citerna e nel Convento di Santa Chiara a Montefalco. In Toscana nelle chiese Aretine di Pieve a Quarto, S. Clemente in Valle e S. Firmina. Nel 1989 e 1994 ha dipinto il Palio della Balestra a Sansepolcro. Nel 2005 ha illustrato la pagina 179 dell'enciclopedia del Chianti senese. Nel 2002 ha esposto in Germania a Regensburg, nel 2005 e 2009 a Norimberga, e nel 2008 in Francia a Montbeliard, nel 2013 in collaborazione con Mario Cappelletti, direttore della “Art Gallery” di Castellina in Chianti, ha esposto in America a Chicago (Illinois) e a Menasha (Wisconsin), nel 2014 a Hinsade (Illinois) e Naples (Florida). Le sue opere sono presenti in Europa, America e Australia.
Maurizio Rapiti è nato nel 1985 a Sansepolcro (AR) e vive e lavora nella vicina Cerbara di Città di Castello (PG). Dopo aver conseguito il diploma di scuola superiore, si dedica alla pittura affiancando il padre, artista specializzato in falsi d’autore. Parallelamente a questa attività porta avanti una ricerca più introspettiva e concettuale, che staccandosi dall’arte classica lo avvicina a esiti più distintivi. Dal 2009 espone con personali e collettive, e partecipa a concorsi nazionali conseguendo importanti riconoscimenti. Negli anni Rapiti ha conseguito una cifra stilistica figurativa inconfondibile, sospesa tra reale e onirico, carica della luce, dei colori e dei silenzi che contraddistinguono la sua Valtiberina.
Armando Schiavone è nato a Casal di Principe (CE) nel 1956, vissuto a Napoli, e diplomato all’Istituto d’Arte di Napoli “F. Palizzi”, sezione Decorazione Pittorica, nel 1976. Diplomato Istituto d’Arte “U. Boccioni”, di Napoli, in fotografia e grafica pubblicitaria nel 1999. Negli 80 ha affrescato molti locali a Napoli e nel 2000 si trasferisce ad Arezzo, laureandosi all’Università di Siena in Beni Culturali ad Arezzo nel 2010. Ha lavorato al “Magiotti” di Montevarchi come assistente tecnico fotografico. Attualmente lavora come tecnico di laboratorio nelle Discipline Pittoriche e Fotografiche al Liceo Artistico “Piero della Francesca” di Arezzo.
Jaya Schuerch nasce nel 1958 a Santa Barbara, California. Nel 1972 si trasferisce dapprima con la famiglia a Berne e poi a Zurigo dove, dal 1978 a 1980 intraprende studi tecnici all’ETH (Scuola Politecnica Federale di Zurigo). Nel 1981 inizia un lungo periodo di viaggi e di studio che la portano dapprima in Asia e poi in California dove studia botanica, biologia e arte. Successivamente si trasferisce alle Hawaii dove lavora come assistente per un’artista ceramista e un’artista del tessile. Nel 1986 effettua un soggiorno di studio a Pietrasanta, dove impara la lavorazione del marmo, mentre l’anno dopo ritorna in California dove per un biennio compie un apprendistato in restauro di scultura. Nell’88 ritorna in Europa dedicandosi a tempo pieno alle sculture. Nel 2001 decide di stabilire un studio di scultura in marmo con altri artisti a Pietrasanta: Studio Pescarella. Tiene anche un proprio atelier a Zurigo. Lei è stata invitata a partecipare in simposi monumentali in tutto il mondo. Le sue sculture si trovano in Africa, Francia, USA, Svizzera, Germania, Australia, China, Taiwan, Corea del Sud, per citarne alcuni.
Malia Stolfi nasce a Prato il 16 aprile 1958. Ha frequentato l'Istituto Leonardo da Vinci di Prato. Le sue opere sono incentrate sui muri, che usa come schermi per proiettare ricordi e sensazioni del passato e presente. Ha esposto in varie gallerie a Firenze tra cui il prestigioso Caffè Letterario Giubbe Rosse dove si trova un suo quadro in mostra permanente. Un'altra opera è al Telesia Museum di San Roberto a Reggio Calabria. Vive e lavora a Firenze.
Riccardo Terziani è nato ad Arezzo il 5 ottobre 1973. Ha vissuto per molti anni a Patrignone, una frazione alle porte della città, luogo dell’infanzia e della giovinezza, delle amicizie e delle scorribande giovanili, della memoria e dell’immaginazione.
È proprio qui che comincia a sviluppare le sue passioni: dalla musica degli Who e dei Pink Floyd al cinema, partendo dall’horror per arrivare fino all’amata Nouvelle Vague di fine anni Cinquanta. Conseguita la maturità chimica nel 1992 presso l’Itis “Galileo Galilei” di Arezzo, si iscrive al Corso di Lingue e Letterature Straniere presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Siena. In quegli anni affronta con entusiasmo la letteratura. Ama Proust, Yourcenar, Camus e Robbe-Grillet, senza tralasciare i suoi principali interessi: il cinema e la musica.
Nel 2006, viene introdotto da un amico nell’azienda Copy One – oggi Copy Service di cui è socio – dove si dedica con passione al mondo della grafica. Nel frattempo si avvicina allo scrittore David Herbert Lawrence, del quale abbraccia l’idea antiprogressista di un ritorno a una vita anti-tecnologica, e scopre gruppi quali The Focus Group, The Advisor Circle e Belbury Poly di cui condivide la logica passatista. Tutti questi elementi si fondono per dare forma al suo linguaggio artistico attuale.
Nel 2013 espone alla Villicana D’Annibale Galleria D’Arte, con una mostra personale intitolata “appunti di grafica” curata da Danielle Villicana D’Annibale (un catalogo sulla mostra è pubblicato su Blurb).
Mario Valentini è un pittore e scultore. Nativo di Montevarchi, si forma a Firenze nell’anno 1968. Frequenta l’ambiente artistico della città in particolare lo studio del pittore Nazzareno Malinconi in piazza Savonarola. In quel periodo trova un suo ambiente in via Borgo Ognissanti e dopo un anno si trasferisce in via Pellicceria, 2, dove resterà fino al 1981. Consolidata la sua capacità artistica e la sua formazione culturale si dedica ad opere di decisa forza espressiva con cui affronta il tema dell’uomo di fronte a se stesso.
Espone in numerose mostre personali e collettive in Italia, Francia e New York. Ha numerosi produzioni litografiche in vari paesi, come Austria, Germania, Hong Kong, Usa, Francia, Sud Africa, Corea, Singapore, Portogallo, Inghilterra, e nelle Filippine. È stato selezionato nel concorso, bozzettisti italiani per l’emissione dei valori bollati postali. Ha realizzato, con il pittore e collega Mario Carducci, una palla collocata nel chiostro della collegiata di Casole d’Elsa (SI). Una crocifissione in permanenza nell’ospedale di S. Maria alla Gruccia del Valdarno (AR). Una ascensione nella cappellina dei padri cappuccini di Montevarchi (AR). Fa parte dei trecento artisti a Palazzo Borromeo (MI). È nella collezione, “I Tondi” di Duilio Zanni (MI). Attualmente viva ed opera a Montevarchi (AR).
Filippo Volpi nasce a Città di Castello, il 26 Dicembre 1982. La sua vena artistica si manifesta all’età di venticinque anni, a seguito della visita al museo presso la casa natale di Michelangelo a Caprese, dove viene folgorato e si innamora della Scultura. Dopo i primi tentativi con utensili tutt’altro che adeguati, è stato un susseguirsi di altre opere sognate nella notte e create nei pochi momenti liberi della giornata. Inizialmente focalizza la sua passione nella riproduzione degli antichi blasoni e stemmi in pietra, partecipando con entusiasmo alle divertenti rievocazioni storiche medioevali, esibendosi al pubblico come “scalpellino”. Autodidatta e sperimentatore, dal 2013, la sua creazione artistica, maturando nel frattempo, lo porta sempre più ad affinare la tecnica nello scolpire nuove opere, nella lavorazione di altri materiali oltre alla Pietra ed ultimamente anche nella Pittura.
Per tutte le altre informazioni si prega di contattare Danielle Villicana D’Annibale a (+39) 338 600 5593 o alla seguente email: danielle@villicanadannibale.com, o visitare nostro sito www.VillicanaDAnnibale.com.
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26
ottobre 2014
Gioielli d’arte contemporanea. Made in Italy!
Dal 26 al 27 ottobre 2014
arte contemporanea
Location
VIA CAVOUR 85
Arezzo, Via Camillo Benso Di Cavour, 85, (Arezzo)
Arezzo, Via Camillo Benso Di Cavour, 85, (Arezzo)
Orario di apertura
da sabato a domenica ore 9:30-18 e lunedì ore 9:30-17
Vernissage
26 Ottobre 2014, ore 11:00
Autore
Curatore