Si inaugura sabato 5 aprile alle 16 nel museo Biblioteca del parco di Pinocchio a Collodi (Pistoia) la mostra "Alice e Pinocchio" della ventottenne artista romana Giorgia Marzi. Raffinate incisioni e fantasiose immagini colorate ottenute con tecniche diverse raccontano le vicende parallele dei due personaggi che maggiormente hanno segnato la cultura dei bambini negli ultimi 150 anni.
La mostra è liberamente accessibile (orario 10-13, 15-18) per i visitatori del Parco di Pinocchio.


Giorgia Marzi è nata a Roma, dove vive, nel 1980. Dal 1999 si dedica alla grafica e alla pittura. Dopo la maturità classica, ha frequentato l’Accademia di Belle Arti di Roma, dove ha seguito particolarmente i corsi di Sandro Trotti, Gian Paolo Berto, Costantino Baldino e Maria Grazia Corteggiani. Il lavoro su Alice e Pinocchio nasce proprio dalla sua tesi per il diploma, conseguito nel 2006. In essa ha preso in esame, dal punto di vista teorico e nella pratica figurativa, i percorsi paralleli dei due personaggi della letteratura per ragazzi più famosi (e forse, più illustrati) del mondo. Successivamente, ha sviluppato in nuove opere i temi suggeriti dalle avventure dei due eroi, presentandoci in questa mostra una selezione di questo percorso d’arte e studio.


Alice nel paese delle meraviglie e il burattino Pinocchio si incontrano negli stili diversi di una giovane artista, capace di realizzare immagini che al tempo stesso riescono a rappresentare splendidamente tanti episodi noti delle due famose storie, e ad essere intense ed espressive di per sé, senza l’appoggio dei riferimenti letterari. Scene piccole per dimensioni ma intense e forti, sia nel “quasi bianco-e-nero” delle incisioni, sia nelle colorite pennellate delle tecniche miste.

“Giorgia Marzi mette insieme due personaggi e due diverse passioni, in una elaborazione grafica che trova il giusto equilibrio tra una sensibilità accesa che ancora rievoca i sogni infantili e un ricchissimo patrimonio iconografico, filtrato anche da una ricerca tecnica ed espressiva. Le illustrazioni si giocano nel rapporto fra sogno e realtà. Se Alice entra in un sogno, Pinocchio ne esce.
C’è allora, il gusto di ritrovare non solamente dei personaggi amati e nati dalla fantasia di due diversi scrittori, ma anche un percorso grafico che corrisponde al racconto. E traspaiono, specialmente nelle incisioni, gli echi e i barlumi di un ricco patrimonio iconografico, che ritrova le tecniche secentesche e magari i disegni del Guercino e quelli di Dalì.” (Sergio Garbato)