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Giorgio Antinori – Ossidi
Saranno esposti, per la prima volta, 70 quadri di vario formato, 20 sculture e 10 libri scolpiti.
Comunicato stampa
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Giovedì 20 dicembre 2007, alle ore 18.00, presso le sale dell’Ex Aurum di Pescara, splendido edificio della fine dell’Ottocento restaurato da Giovanni Michelucci negli anni Trenta, si inaugurerà, alla presenza dell’Artista e dei curatori Enrico Crispolti e Francesco Nuvolari, l’importante mostra: ”Giorgio Antinori. Ossidi”.
La manifestazione, prodotta da Bybloseventi di Erminia Turilli, è stata realizzata grazie al sostegno dell’Assessore alla Cultura della Regione Abruzzo Betty Mura, del Sindaco di Pescara Luciano D’Alfonso, dell’Assessore alla Cultura Adelchi De Collibus e del Presidente della Fondazione Pescarabruzzo Nicola Mattoscio.
La mostra rimarrà aperta fino al 20 gennaio 2008.
Saranno esposti, per la prima volta, 70 quadri di vario formato, 20 sculture e 10 libri scolpiti.
Un completo e raffinato volume di 129 pagine, realizzato dalle edizioni Byblos, accompagna l’esposizione che all’interno comprende, oltre alle opere esposte, tutte le più significative realizzazioni dell’artista dal 1991 al 2007.
Le opere ”Ossidi” sulla guerra irakena di Giorgio Antinori – Fano, 1936 – rappresentano uno step significativo del suo lungo percorso (1957-2007) nel mondo difficile e labirintico dell’Arte contemporanea. Fine conoscitore delle opere di Alberto Burri, Piero D’Orazio, Edgardo Mannucci, Arnaldo Pomodoro, l’artista ha esposto in musei e gallerie di tutta Europa esprimendo uno stile che risente dei movimenti Dada, Astrattismo, Pop Art e Arte Povera.
Con immutata coerenza e da una singolare prospettiva, Giorgio Antinori ci svela, in questa mostra, la sua ricerca artistica ed umana, tesa a riunire la frattura fra passato e presente, fra natura e artificio. Quella frattura che la cultura occidentale del Novecento - dal Futurismo in poi - ha separato distintamente.
Nel secolo scorso - a partire dall’Organicismo di Frank Lloyd Wright alla Land Art ed oltre - critici, architetti ed artisti hanno cercato di rinsaldare questi apparenti opposti, tentando di dare delle precise risposte.
Antinori, continuando su questa strada, con insolita caparbietà, nella sua solitudine di angelo creativo, è riuscito a sintetizzare segni in codice provenienti dal futuro con matrici alfabetiche primordiali, aerei flussi celesti o acquatici steli con magmatiche fiamme di luce, l’universo liquido di sorgenti– fiumi–oceani con il nucleo bollente della terra, il dentro e il fuori, l’inconsistente e il cromomat, ovvero la lumière des couleurs, materializzati nei suoi Ossidi.
Da millenni l’uomo sa che i colori possono catturare la gioia di vivere, tenere alto il desiderio e l’umore, da millenni l’uomo si serve dei colori per viaggiare nel futuro, per liberarsi di oscuri presentimenti e angosciosi ricordi, per ridefinire ed esaltare le sue esperienze, per produrre un nuovo vitale senso della vita, per dare un significato profondo e non occasionale della sua esistenza.
Gli Ossidi di Antinori sono piccole meraviglie assemblate con gesti primitivi, quasi istintivi, non condizionati da complicate impalcature che spesso conducono l’artista a perdersi dietro a vuote congetture. I suoi colori, extratti dalla Natura, sono terapeutici: con la precisione chirurgica di un intervento laser eliminano il danno ed elaborano un protocollo felice di guarigione psicofisica e nello stesso tempo fotografano l’essenza dell’uomo in un dato momento e gli permettono di emanciparsi dalle sue paure, restituendogli quella forza che solo la Natura possiede e custodisce nei suoi anfratti più profondi.
La manifestazione, prodotta da Bybloseventi di Erminia Turilli, è stata realizzata grazie al sostegno dell’Assessore alla Cultura della Regione Abruzzo Betty Mura, del Sindaco di Pescara Luciano D’Alfonso, dell’Assessore alla Cultura Adelchi De Collibus e del Presidente della Fondazione Pescarabruzzo Nicola Mattoscio.
La mostra rimarrà aperta fino al 20 gennaio 2008.
Saranno esposti, per la prima volta, 70 quadri di vario formato, 20 sculture e 10 libri scolpiti.
Un completo e raffinato volume di 129 pagine, realizzato dalle edizioni Byblos, accompagna l’esposizione che all’interno comprende, oltre alle opere esposte, tutte le più significative realizzazioni dell’artista dal 1991 al 2007.
Le opere ”Ossidi” sulla guerra irakena di Giorgio Antinori – Fano, 1936 – rappresentano uno step significativo del suo lungo percorso (1957-2007) nel mondo difficile e labirintico dell’Arte contemporanea. Fine conoscitore delle opere di Alberto Burri, Piero D’Orazio, Edgardo Mannucci, Arnaldo Pomodoro, l’artista ha esposto in musei e gallerie di tutta Europa esprimendo uno stile che risente dei movimenti Dada, Astrattismo, Pop Art e Arte Povera.
Con immutata coerenza e da una singolare prospettiva, Giorgio Antinori ci svela, in questa mostra, la sua ricerca artistica ed umana, tesa a riunire la frattura fra passato e presente, fra natura e artificio. Quella frattura che la cultura occidentale del Novecento - dal Futurismo in poi - ha separato distintamente.
Nel secolo scorso - a partire dall’Organicismo di Frank Lloyd Wright alla Land Art ed oltre - critici, architetti ed artisti hanno cercato di rinsaldare questi apparenti opposti, tentando di dare delle precise risposte.
Antinori, continuando su questa strada, con insolita caparbietà, nella sua solitudine di angelo creativo, è riuscito a sintetizzare segni in codice provenienti dal futuro con matrici alfabetiche primordiali, aerei flussi celesti o acquatici steli con magmatiche fiamme di luce, l’universo liquido di sorgenti– fiumi–oceani con il nucleo bollente della terra, il dentro e il fuori, l’inconsistente e il cromomat, ovvero la lumière des couleurs, materializzati nei suoi Ossidi.
Da millenni l’uomo sa che i colori possono catturare la gioia di vivere, tenere alto il desiderio e l’umore, da millenni l’uomo si serve dei colori per viaggiare nel futuro, per liberarsi di oscuri presentimenti e angosciosi ricordi, per ridefinire ed esaltare le sue esperienze, per produrre un nuovo vitale senso della vita, per dare un significato profondo e non occasionale della sua esistenza.
Gli Ossidi di Antinori sono piccole meraviglie assemblate con gesti primitivi, quasi istintivi, non condizionati da complicate impalcature che spesso conducono l’artista a perdersi dietro a vuote congetture. I suoi colori, extratti dalla Natura, sono terapeutici: con la precisione chirurgica di un intervento laser eliminano il danno ed elaborano un protocollo felice di guarigione psicofisica e nello stesso tempo fotografano l’essenza dell’uomo in un dato momento e gli permettono di emanciparsi dalle sue paure, restituendogli quella forza che solo la Natura possiede e custodisce nei suoi anfratti più profondi.
20
dicembre 2007
Giorgio Antinori – Ossidi
Dal 20 dicembre 2007 al 20 gennaio 2008
arte contemporanea
Location
AURUM
Pescara, Via Francesco Ferdinando D'avalos, (Pescara)
Pescara, Via Francesco Ferdinando D'avalos, (Pescara)
Orario di apertura
martedì–domenica 10.00–13.00 / 16.00–19.00. Lunedì chiuso
Vernissage
20 Dicembre 2007, ore 18
Autore
Curatore