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Giorgio Bevignani – Costellazioni.
L’Artista ci propone Installazioni di grande fascino, colori che irrompono nell’aria, fili che intrecciano l’universo e l’aria che li attraversa, ma fili che intrecciati danno vita, ricreano, aprono a stanze e dimore, segnano e disegnano forme, saccheggiano simboli.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
In uno spazio ove alberga già il progetto “Scenari ”, a Firenze, è ospitata la mostra “COSTELLAZIONI” con installazioni dell'artista GIORGIO BEVIGNANI. L'esposizione, ideata e curata dall’illustre Storico dell’Arte Moderna e Contemporanea Prof. Carlo Franza, figura di piano internazionale, è una sorta di termometro della spettacolarità e della storicità dell’arte nuova, di un'arte che si fa veicolo di novelle idee scolpite nella cultura occidentale, di un'arte capace di rigenerare mondi e uomini, e si fa anche bussola in un mare di proposizioni della cultura e delle arti internazionali.
Scrive Carlo Franza nel testo: “Installazioni di grande fascino, colori che irrompono nell’aria, fili che intrecciano l’universo e l’aria che li attraversa, ma fili che intrecciati danno vita, ricreano, aprono a stanze e dimore, segnano e disegnano forme, saccheggiano simboli, indicano da nord a sud e da est ad ovest la trama del tempo che si sfilaccia dopo un qui e un dove.
Bevignani orchestra un’arte nuova, ne indica un “Tempus fugit”,quell’espressione latina che nasce da un verso delle Georgiche di Virgilio, ovvero “Sed fugit interea, fugit irreparabile tempus”, e che passando per l'opera di Lewis Carroll, “Alice nel Paese delle Meraviglie”, arriva ai giorni nostri proprio nel fare, nell’intrecciare dell’artista bolognese. E questa “tessitura” del tempo, che è poi costruzione della vita, fa riandare a Sant’Agostino: “Che cos'è dunque il tempo? Se nessuno me lo chiede, lo so; se voglio spiegarlo a chi me lo chiede, non lo so più”. Tempo come stato coscienziale e percezione soggettiva che si espande all'infinito nel tempo della gioia e dell'innamoramento, e si contrae nel tempo del dolore e della vecchiaia. Tempo che corre, senza più una mèta, nel trambusto della quotidianità, tempo che non solo fugge, ma tutto divora come già il dio greco Kronos - Κρόνος ”.
Cenni biografici dell’artista
Giorgio Bevignani è nato a Città di Castello (Perugia) nel 1955, vive e lavora a Castel San Pietro Terme (Bologna). A dieci anni si trasferisce con la famiglia in Francia, per poi rientrare in Italia nel 1975, a Città di Castello. Frequenta l’Istituto d’Arte San Bernardino di Betto di Perugia, conseguendo il diploma di Maestro d’Arte nel 1979. Trasferitosi in Toscana, a Firenze poi a Siena, riprende gli studi all’Istituto d’Arte Duccio di Buoninsegna di Siena diplomandosi in Arte Applicata (Scultura) nel 1981.
Agli esordi l’esplorazione della pittura precede l’approdo alla scultura e il successivo passaggio alle installazioni. Frequenta l’Accademia di Belle Arti di Bologna negli anni dal 1984 al 1986 e l’Accademia di Brera a Milano dal 1986 al 1988. In questi anni lavora intensamente nel suo nuovo studio vicino a Bologna. Nel 1990 si trasferisce a New York City e nei tre anni successivi vive tra l’Italia e gli Stati Uniti. In questo periodo con il curatore David Jacobson realizza una personale presso il suo studio in 39, Mercer Street. Nel frattempo, su suggerimento del semiologo Omar Calabrese, prende contatto con Leo Castelli. Il celebre gallerista riconosce il talento di Bevignani per la scultura e lo esorta caldamente a proseguire la ricerca artistica intrapresa in quegli anni. Nel 1993, durante un viaggio in Colombia, sottopone il suo portfolio ad alcune gallerie di Bogotà. La Galleria Diners manifesta interesse al suo lavoro e la direttrice Maria Kristina Jimenez decide di programmare per l’anno 1994 una personale. Il 17 marzo 1994 viene inaugurata “Pinturas”, esposizione curata da Martelena Arango Cardinal, docente di Storia dell’Arte presso la Universidad de Los Andes di Bogotà, nella quale presenta per la prima volta i suoi lavori su tela (encausti) con utilizzo di materiali diversi quali cera, catrame, pece greca. L’anno seguente rientra nuovamente in Italia. Nel 1999 viene selezionato dall’emittente televisiva WDR e dall’Istituto di Cultura Italiana di Colonia per rappresentare l’Italia nella mostra collettiva “Coincidences”, presso l’Ignis Kulturzentrum, di Colonia, Germania. Nel 2000 si trasferisce da Bologna a Castel S. Pietro Terme. Nel 2009 vince il concorso internazionale “Lugares comunes”, indetto a Bogotá, Colombia con l’opera “Granada”, grande installazione “site-specific”, a cura di Jaime Ceron. Nel 2010 viene invitato a partecipare con l’opera “site-specific” Bio-Abisso, a cura di Martina Agostini nella sede della Cineteca di Bologna, in occasione del festival “Human Rights Nights”.
Dal 2014 è membro della RBS, Royal British Society of Sculpture, con sede a Londra, dopo che il suo lavoro viene notato dal Professor Brian Falconbridge, PPRB, che lo invita a sottoporre la propria candidatura come membro al consiglio Direttivo della RBS. Nello stesso anno viene nominato membro della Società. Nel 2015 ha vinto il prestigioso premio internazionale Spotlight 2015, indetto per il terzo anno consecutivo dalla RBS insieme alla Andipa Gallery di Londra, con l’opera “I’m ready to live”. L’opera è poi stata in esposizione nella Galleria londinese tra dicembre e gennaio 2016. Continua intanto l’esposizione a Milano presso la BAG, Bocconi Art Gallery della recente installazione “Jordan’s Red Water”.Oltre a quelle menzionate, tra le più importanti esposizioni collettive si devono ricordare: “A certain Form of Heaven / Male” a cura di Isabella Falbo, 2007, galleria Art Sinergy, Bologna. “Premio Città di Novara” 2008, in occasione del quale Giovanni Corsero gli conferisce il premio per l’opera “Soufresouffre”. Altrettanto importanti sono le mostre personali più recenti tra cui: “Shapes”, 2006, a cura di Isabella Falbo, presso lo studio dell’artista, Castel San Pietro Terme (BO); “Stick out like a sore thumb”, a cura di Isabella Falbo, installazione per Artefiera OFF 2008, Bologna; “Infint0”, mostra-intervista all’artista, a cura di Francesca Pietracci, 2009, Bibliothè Contemporary Art, Roma; “Peter Pan e l’Orizzonte dei Rossi”, a cura di Valerio Dehò, presso Fabbrica, Gambettola (FC) nel 2009; “Europa” alla Contemporay Concept & Galleria Restarte, a cura di Enzo Orsini durante Artefiera di Bologna 2012 e infine “La compagna evanescente”, altra installazione “site-specific” a cura di Luisa Mazzullo e Angelo Melpignano, Casa dell’Architettura, Roma 2013. Nel 2013 inaugura il nuovo spazio espositivo Galleria Restarte di Milano con la mostra “Le visioni di Medusa” curata da Niccolò Moscatelli, dove viene notata e scelta l’installazione “JORDAN’S RED WATER” dalla delegazione curatoriale della Bocconi per essere inserita alla mostra BAG Bocconi Art Gallery, via Röntgen 1, Milano, 2014. Nel 2016 è invitato dal Prof. Carlo Franza alla Mostra “Monocromi blu” al Liceo di Brera a Milano; ed è ancora l’illustre critico a invitarlo alla mostra-installazione dal titolo “Costellazioni” al Plus Florence di Firenze.
Opere di Giorgio Bevignani sono presenti in collezioni private a: Ancona, Bologna, Cesena, Imperia, Milano, Modena, New York City, Roma, Reggio Emilia, Bogotá, Siena, Strasburgo, Basilea, Nizza.
Si sono interessati al suo lavoro: Carlo Franza, Martelena Arango Cardinal, Omar Calabrese, e altri. Tra i quotidiani e le riviste on line che hanno parlato di lui: IlGiornale.it, Io donna, Wall Street International magazine, Politicamente corretto.com, Sfogliando.it. Trip Art Advisor, ecc.
Biografia del curatore
Carlo Franza è uno Storico dell’Arte Moderna e Contemporanea, italiano. Nato ad Alessano (Lecce) nel 1949, è vissuto dal 1959 al 1980 a Roma dove ha studiato e conseguito tre lauree all’Università Statale La Sapienza (Lettere, Sociologia e Filosofia); dal 1980 è a Milano dove tuttora risiede. Professore Straordinario di Storia dell’Arte Moderna e Contemporanea, Ordinario di Lingua e Letteratura Italiana. Visiting Professor nell’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano e in altre numerose Università Estere. E' Consulente Tecnico del Tribunale di Milano per l'Arte Moderna e Contemporanea. E’ stato indicato dal “Times” fra i dieci critici d’arte più importanti d’Europa. Giornalista, Critico d’Arte dal 1974 a “Il Giornale”di Indro Montanelli, poi a “Libero” fondato da Vittorio Feltri e diretto da Maurizio Belpietro. Nel 2012 riprende sul quotidiano “Il Giornale” la sua rubrica “Scenari dell'arte”. Ha al suo attivo decine di libri fondamentali e migliaia di pubblicazioni e cataloghi con presentazioni di mostre. Si è interessato dei più importanti artisti del mondo dei quali ne ha curato prestigiosissime mostre. Dal 2001 al 2007 è stato Consulente del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. E’ fondatore e direttore del Mimac della Fondazione Don Tonino Bello. Ha vinto per il Giornalismo e la Critica d’Arte il Premio Cortina nel 1994, il Premio Saint Vincent nel 1995, il Premio Bormio nel 1996, il Premio Milano nel 1998, il Premio delle Arti Premio della Cultura nel 2000 (del quale è oggi Presidente di Giuria) e il Premio Città di Tricase nel 2008.Nel 2013 ha vinto il Premio “Berlino” per il Giornalismo e la Critica d'Arte. Nel 2016 ha vinto a Roma-Sala Vanvitelliana il Premio ARTECOM-onlus per il Giornalismo, la Docenza Universitaria e la Critica d’Arte.
Scrive Carlo Franza nel testo: “Installazioni di grande fascino, colori che irrompono nell’aria, fili che intrecciano l’universo e l’aria che li attraversa, ma fili che intrecciati danno vita, ricreano, aprono a stanze e dimore, segnano e disegnano forme, saccheggiano simboli, indicano da nord a sud e da est ad ovest la trama del tempo che si sfilaccia dopo un qui e un dove.
Bevignani orchestra un’arte nuova, ne indica un “Tempus fugit”,quell’espressione latina che nasce da un verso delle Georgiche di Virgilio, ovvero “Sed fugit interea, fugit irreparabile tempus”, e che passando per l'opera di Lewis Carroll, “Alice nel Paese delle Meraviglie”, arriva ai giorni nostri proprio nel fare, nell’intrecciare dell’artista bolognese. E questa “tessitura” del tempo, che è poi costruzione della vita, fa riandare a Sant’Agostino: “Che cos'è dunque il tempo? Se nessuno me lo chiede, lo so; se voglio spiegarlo a chi me lo chiede, non lo so più”. Tempo come stato coscienziale e percezione soggettiva che si espande all'infinito nel tempo della gioia e dell'innamoramento, e si contrae nel tempo del dolore e della vecchiaia. Tempo che corre, senza più una mèta, nel trambusto della quotidianità, tempo che non solo fugge, ma tutto divora come già il dio greco Kronos - Κρόνος ”.
Cenni biografici dell’artista
Giorgio Bevignani è nato a Città di Castello (Perugia) nel 1955, vive e lavora a Castel San Pietro Terme (Bologna). A dieci anni si trasferisce con la famiglia in Francia, per poi rientrare in Italia nel 1975, a Città di Castello. Frequenta l’Istituto d’Arte San Bernardino di Betto di Perugia, conseguendo il diploma di Maestro d’Arte nel 1979. Trasferitosi in Toscana, a Firenze poi a Siena, riprende gli studi all’Istituto d’Arte Duccio di Buoninsegna di Siena diplomandosi in Arte Applicata (Scultura) nel 1981.
Agli esordi l’esplorazione della pittura precede l’approdo alla scultura e il successivo passaggio alle installazioni. Frequenta l’Accademia di Belle Arti di Bologna negli anni dal 1984 al 1986 e l’Accademia di Brera a Milano dal 1986 al 1988. In questi anni lavora intensamente nel suo nuovo studio vicino a Bologna. Nel 1990 si trasferisce a New York City e nei tre anni successivi vive tra l’Italia e gli Stati Uniti. In questo periodo con il curatore David Jacobson realizza una personale presso il suo studio in 39, Mercer Street. Nel frattempo, su suggerimento del semiologo Omar Calabrese, prende contatto con Leo Castelli. Il celebre gallerista riconosce il talento di Bevignani per la scultura e lo esorta caldamente a proseguire la ricerca artistica intrapresa in quegli anni. Nel 1993, durante un viaggio in Colombia, sottopone il suo portfolio ad alcune gallerie di Bogotà. La Galleria Diners manifesta interesse al suo lavoro e la direttrice Maria Kristina Jimenez decide di programmare per l’anno 1994 una personale. Il 17 marzo 1994 viene inaugurata “Pinturas”, esposizione curata da Martelena Arango Cardinal, docente di Storia dell’Arte presso la Universidad de Los Andes di Bogotà, nella quale presenta per la prima volta i suoi lavori su tela (encausti) con utilizzo di materiali diversi quali cera, catrame, pece greca. L’anno seguente rientra nuovamente in Italia. Nel 1999 viene selezionato dall’emittente televisiva WDR e dall’Istituto di Cultura Italiana di Colonia per rappresentare l’Italia nella mostra collettiva “Coincidences”, presso l’Ignis Kulturzentrum, di Colonia, Germania. Nel 2000 si trasferisce da Bologna a Castel S. Pietro Terme. Nel 2009 vince il concorso internazionale “Lugares comunes”, indetto a Bogotá, Colombia con l’opera “Granada”, grande installazione “site-specific”, a cura di Jaime Ceron. Nel 2010 viene invitato a partecipare con l’opera “site-specific” Bio-Abisso, a cura di Martina Agostini nella sede della Cineteca di Bologna, in occasione del festival “Human Rights Nights”.
Dal 2014 è membro della RBS, Royal British Society of Sculpture, con sede a Londra, dopo che il suo lavoro viene notato dal Professor Brian Falconbridge, PPRB, che lo invita a sottoporre la propria candidatura come membro al consiglio Direttivo della RBS. Nello stesso anno viene nominato membro della Società. Nel 2015 ha vinto il prestigioso premio internazionale Spotlight 2015, indetto per il terzo anno consecutivo dalla RBS insieme alla Andipa Gallery di Londra, con l’opera “I’m ready to live”. L’opera è poi stata in esposizione nella Galleria londinese tra dicembre e gennaio 2016. Continua intanto l’esposizione a Milano presso la BAG, Bocconi Art Gallery della recente installazione “Jordan’s Red Water”.Oltre a quelle menzionate, tra le più importanti esposizioni collettive si devono ricordare: “A certain Form of Heaven / Male” a cura di Isabella Falbo, 2007, galleria Art Sinergy, Bologna. “Premio Città di Novara” 2008, in occasione del quale Giovanni Corsero gli conferisce il premio per l’opera “Soufresouffre”. Altrettanto importanti sono le mostre personali più recenti tra cui: “Shapes”, 2006, a cura di Isabella Falbo, presso lo studio dell’artista, Castel San Pietro Terme (BO); “Stick out like a sore thumb”, a cura di Isabella Falbo, installazione per Artefiera OFF 2008, Bologna; “Infint0”, mostra-intervista all’artista, a cura di Francesca Pietracci, 2009, Bibliothè Contemporary Art, Roma; “Peter Pan e l’Orizzonte dei Rossi”, a cura di Valerio Dehò, presso Fabbrica, Gambettola (FC) nel 2009; “Europa” alla Contemporay Concept & Galleria Restarte, a cura di Enzo Orsini durante Artefiera di Bologna 2012 e infine “La compagna evanescente”, altra installazione “site-specific” a cura di Luisa Mazzullo e Angelo Melpignano, Casa dell’Architettura, Roma 2013. Nel 2013 inaugura il nuovo spazio espositivo Galleria Restarte di Milano con la mostra “Le visioni di Medusa” curata da Niccolò Moscatelli, dove viene notata e scelta l’installazione “JORDAN’S RED WATER” dalla delegazione curatoriale della Bocconi per essere inserita alla mostra BAG Bocconi Art Gallery, via Röntgen 1, Milano, 2014. Nel 2016 è invitato dal Prof. Carlo Franza alla Mostra “Monocromi blu” al Liceo di Brera a Milano; ed è ancora l’illustre critico a invitarlo alla mostra-installazione dal titolo “Costellazioni” al Plus Florence di Firenze.
Opere di Giorgio Bevignani sono presenti in collezioni private a: Ancona, Bologna, Cesena, Imperia, Milano, Modena, New York City, Roma, Reggio Emilia, Bogotá, Siena, Strasburgo, Basilea, Nizza.
Si sono interessati al suo lavoro: Carlo Franza, Martelena Arango Cardinal, Omar Calabrese, e altri. Tra i quotidiani e le riviste on line che hanno parlato di lui: IlGiornale.it, Io donna, Wall Street International magazine, Politicamente corretto.com, Sfogliando.it. Trip Art Advisor, ecc.
Biografia del curatore
Carlo Franza è uno Storico dell’Arte Moderna e Contemporanea, italiano. Nato ad Alessano (Lecce) nel 1949, è vissuto dal 1959 al 1980 a Roma dove ha studiato e conseguito tre lauree all’Università Statale La Sapienza (Lettere, Sociologia e Filosofia); dal 1980 è a Milano dove tuttora risiede. Professore Straordinario di Storia dell’Arte Moderna e Contemporanea, Ordinario di Lingua e Letteratura Italiana. Visiting Professor nell’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano e in altre numerose Università Estere. E' Consulente Tecnico del Tribunale di Milano per l'Arte Moderna e Contemporanea. E’ stato indicato dal “Times” fra i dieci critici d’arte più importanti d’Europa. Giornalista, Critico d’Arte dal 1974 a “Il Giornale”di Indro Montanelli, poi a “Libero” fondato da Vittorio Feltri e diretto da Maurizio Belpietro. Nel 2012 riprende sul quotidiano “Il Giornale” la sua rubrica “Scenari dell'arte”. Ha al suo attivo decine di libri fondamentali e migliaia di pubblicazioni e cataloghi con presentazioni di mostre. Si è interessato dei più importanti artisti del mondo dei quali ne ha curato prestigiosissime mostre. Dal 2001 al 2007 è stato Consulente del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. E’ fondatore e direttore del Mimac della Fondazione Don Tonino Bello. Ha vinto per il Giornalismo e la Critica d’Arte il Premio Cortina nel 1994, il Premio Saint Vincent nel 1995, il Premio Bormio nel 1996, il Premio Milano nel 1998, il Premio delle Arti Premio della Cultura nel 2000 (del quale è oggi Presidente di Giuria) e il Premio Città di Tricase nel 2008.Nel 2013 ha vinto il Premio “Berlino” per il Giornalismo e la Critica d'Arte. Nel 2016 ha vinto a Roma-Sala Vanvitelliana il Premio ARTECOM-onlus per il Giornalismo, la Docenza Universitaria e la Critica d’Arte.
22
ottobre 2016
Giorgio Bevignani – Costellazioni.
Dal 22 ottobre 2016 al 06 aprile 2017
arte contemporanea
Location
PLUS FLORENCE
Firenze, Via Santa Caterina D'alessandria, 15, (Firenze)
Firenze, Via Santa Caterina D'alessandria, 15, (Firenze)
Orario di apertura
Da lunedì a domenica, su appuntamento.
Vernissage
22 Ottobre 2016, ore 18.00
Autore
Curatore