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Giorgio Brogi – Disconnettersi/Sintonizzarsi
La realtà è per definizione metafora o allegoria di un modo di essere e di esser-ci. Giorgio Brogi proseguendo un percorso creativo iniziato negli anni ottanta, presenta la sua definizione di reale e di possibile, creando un ossimoro di grande suggestione.
Comunicato stampa
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La realtà è per definizione metafora o allegoria di un modo di essere e di esser-ci. Giorgio Brogi proseguendo un percorso creativo iniziato negli anni ottanta, presenta la sua definizione di reale e di possibile, creando un ossimoro di grande suggestione. Disconnettersi/Sintonizzarsi è appunto il titolo della personale che Giorgio Brogi presenterà a Firenze in ottobre da Daniele Ugolini Contemporry
Illuminati dalle parole dello stesso artista, quando parla delle opere che saranno presentate allo spazio di Daniele Ugolini, tornando in Italia dopo numerose esposizioni negli Stati Uniti, il suo gioco tra cristallo e colore ci parla dei significati apparentemente contrastanti delle sue opere. La dimensione dell’arte assume con Giorgio Brogi un valore più vicino al possibile ed al vivibile, esprimendo appunto il desiderio comune di ascoltarsi e di sentirsi. Le parole “silenziose” (ed è in questo che si rivela in tutta la verità dell’ossimoro suggerito), i suoni soffocati, i gesti nascosti diventano così l’unica strada per sopravvivere al kaos del presente, al sovraccarico di tensioni e di pulsioni, di mascheramenti celati e non, di aspirazioni e di competizioni.
Le opere nella loro globalità diventano più reali, più comprensibili, decifrabili secondo la sensibilità di chi osserva, di chi decide di parlare senza urlare.
La nostra incapacità di ascoltare, di ascoltarsi perché sopraffatti da un eccesso di notizie, di informazioni, di immagini, di movimento, di relazioni ci trasforma in armature parlanti ed affabulanti, per essere arruolati nell’esercito della conoscenza, dell’appartenenza a questo villaggio dove tutti devono esserci.
Le superfici riflettenti, segnate dal colore e dalle geometrie di Giorgio Brogi ci parlano di questo e di come la sintonia è possibile solo attraverso il distacco, la sottrazione, l’eliminazione del superfluo per intraprendere una strada fatta solo di spazio, di vuoto, di luce, di essenziale.
Illuminati dalle parole dello stesso artista, quando parla delle opere che saranno presentate allo spazio di Daniele Ugolini, tornando in Italia dopo numerose esposizioni negli Stati Uniti, il suo gioco tra cristallo e colore ci parla dei significati apparentemente contrastanti delle sue opere. La dimensione dell’arte assume con Giorgio Brogi un valore più vicino al possibile ed al vivibile, esprimendo appunto il desiderio comune di ascoltarsi e di sentirsi. Le parole “silenziose” (ed è in questo che si rivela in tutta la verità dell’ossimoro suggerito), i suoni soffocati, i gesti nascosti diventano così l’unica strada per sopravvivere al kaos del presente, al sovraccarico di tensioni e di pulsioni, di mascheramenti celati e non, di aspirazioni e di competizioni.
Le opere nella loro globalità diventano più reali, più comprensibili, decifrabili secondo la sensibilità di chi osserva, di chi decide di parlare senza urlare.
La nostra incapacità di ascoltare, di ascoltarsi perché sopraffatti da un eccesso di notizie, di informazioni, di immagini, di movimento, di relazioni ci trasforma in armature parlanti ed affabulanti, per essere arruolati nell’esercito della conoscenza, dell’appartenenza a questo villaggio dove tutti devono esserci.
Le superfici riflettenti, segnate dal colore e dalle geometrie di Giorgio Brogi ci parlano di questo e di come la sintonia è possibile solo attraverso il distacco, la sottrazione, l’eliminazione del superfluo per intraprendere una strada fatta solo di spazio, di vuoto, di luce, di essenziale.
10
ottobre 2003
Giorgio Brogi – Disconnettersi/Sintonizzarsi
Dal 10 ottobre al 03 dicembre 2003
arte contemporanea
Location
GALLERIA DANIELE UGOLINI CONTEMPORARY
Firenze, Via Montebello, 22r, (Firenze)
Firenze, Via Montebello, 22r, (Firenze)
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