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Giorgio Celiberti – I magnifici colori della vita e dell’amore
Mostra dedicata a uno dei maggiori artisti friulani contemporanei: Giorgio Celiberti. Un affascinante percorso creativo, intitolato «I magnifici colori della vita e dell’amore», che si chiuderà il 7 febbraio e che presenta un’antologica di pitture e sculture recenti.
Comunicato stampa
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Dopo le apprezzate monografie su Carlo Ciussi e Luciano Ceschia, dunque, il Teatro Nuovo porta avanti la propria indagine - appassionante e appassionata - dentro l’anima creativa del Friuli… «Con trascinante istinto e prensile sensibilità - spiega il critico Licio Damiani - Giorgio Celiberti coglie una pluralità di suggestioni, impressioni, echi, attraverso i quali filtra spunti autobiografici e impulsi emotivi». Gli fa eco lo stesso Celiberti: «Il ricordo della mia infanzia è un po’ la gioia della mia vecchiaia. Sono un vecchio-bambino, perché ho la stessa gioia, gli stessi interessi di quand’ero piccolo. Sono un operaio che ama moltissimo il proprio lavoro. Passo i 365 giorni dell’anno nello studio, dove si stemperano i miei pensieri e le mie fatiche…».
Giorgio Celiberti nasce ad Udine nel 1929. Inizia a dipingere giovanissimo, imponendosi subito per la sua originalità di linguaggio tanto che, appena diciannovenne, partecipa alla Biennale di Venezia del 1948. Si iscrive al Liceo Artistico di Venezia e poi frequenta lo studio di Emilio Vedova. Nei primi anni Cinquanta si trasferisce a Parigi dove entra in contatto con i maggiori rappresentanti della cultura francese. Viaggia moltissimo, soggiorna negli Stati Uniti, in Messico, a Cuba, in Venezuela e da queste esplorazioni ne deriverà quel repertorio di segni che poi rielaborerà negli anni successivi. Alla seconda metà degli anni Sessanta risale il ciclo che lo ha reso noto al grande pubblico: quello dei «Lager», costituito da tele preziose per impasti e per cromie, tanto spesse e materiche da proporsi già in forma di bassorilievi. A questi seguono, negli anni Settanta, i «Muri antropomorfici», opere in cui l'archeologia entra nella pittura in modo diretto.
A partire dai primi anni Sessanta, Celiberti si è dedicato anche alla scultura, fino a produrre negli ultimi 15 anni grandi sculture in bronzo, acciaio e pietra. La sua curiosità creativa lo ha portato a dedicare la sua attività artistica anche alla grafica originale, con una produzione molto qualificata di incisioni in bianco e nero e di serigrafie astratte, anche a colori, molto spesse e materiche. Ha esposto in tutto il mondo: Strasburgo, Bruxelles, Salisburgo, Milano, Ferrara, Londra, Torino, Dusseldorf, Roma, Madrid, Parigi, Genova, Venezia, Bologna, Trieste, Livorno e Chicago.
Giorgio Celiberti nasce ad Udine nel 1929. Inizia a dipingere giovanissimo, imponendosi subito per la sua originalità di linguaggio tanto che, appena diciannovenne, partecipa alla Biennale di Venezia del 1948. Si iscrive al Liceo Artistico di Venezia e poi frequenta lo studio di Emilio Vedova. Nei primi anni Cinquanta si trasferisce a Parigi dove entra in contatto con i maggiori rappresentanti della cultura francese. Viaggia moltissimo, soggiorna negli Stati Uniti, in Messico, a Cuba, in Venezuela e da queste esplorazioni ne deriverà quel repertorio di segni che poi rielaborerà negli anni successivi. Alla seconda metà degli anni Sessanta risale il ciclo che lo ha reso noto al grande pubblico: quello dei «Lager», costituito da tele preziose per impasti e per cromie, tanto spesse e materiche da proporsi già in forma di bassorilievi. A questi seguono, negli anni Settanta, i «Muri antropomorfici», opere in cui l'archeologia entra nella pittura in modo diretto.
A partire dai primi anni Sessanta, Celiberti si è dedicato anche alla scultura, fino a produrre negli ultimi 15 anni grandi sculture in bronzo, acciaio e pietra. La sua curiosità creativa lo ha portato a dedicare la sua attività artistica anche alla grafica originale, con una produzione molto qualificata di incisioni in bianco e nero e di serigrafie astratte, anche a colori, molto spesse e materiche. Ha esposto in tutto il mondo: Strasburgo, Bruxelles, Salisburgo, Milano, Ferrara, Londra, Torino, Dusseldorf, Roma, Madrid, Parigi, Genova, Venezia, Bologna, Trieste, Livorno e Chicago.
10
gennaio 2004
Giorgio Celiberti – I magnifici colori della vita e dell’amore
Dal 10 gennaio al 07 febbraio 2004
arte contemporanea
Location
TEATRO NUOVO GIOVANNI DA UDINE
Udine, Via Trento, 4, (Udine)
Udine, Via Trento, 4, (Udine)
Orario di apertura
da lunedì a sabato, dalle 16 alle 19 (ingresso biglietteria)
Vernissage
10 Gennaio 2004, ore 11.30
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